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Video divertenti: cani sul trampolino. (Schema motorio)


Animali che saltano sul trampolino Video divertenti di animali. Il web ne è pieno! Tante manifestazioni buffe, tenere, che ci suscitano emozioni. Ma le emozioni degli animali, ripresi nei loro svariati comportamenti, sono uguali alle nostre?
Un video con un grande numero di visualizzazioni è quello che vi propongo in questo spazio.
Animali che saltano sul trampolino.
Immagine anteprima YouTube
Chi non si divertirebbe a vederlo! Sono troppo simpatici, birbanti, scatenati, pieni di vita! Ho scelto questo filmato perché potrete notare la diversità di comportamento tra un animale e l’altro e capire come le diverse specie, compreso l’uomo – che sempre animale è – si differenziano l’una dall’altra.
Naturalmente, considerata la mia professione, poniamo l’attenzione sul cane in una delle sue manifestazioni più ancestrali! Una magnificenza, da rispettare e ammirare.
Dopo la premessa, entriamo nel vivo e osserviamo una vera e propria parte di uno schema motorio riferito alla caccia. Uno schema motorio è, in pratica, un comportamento innato, genetico che non ha bisogno di essere appreso e viene automaticamente rinforzato ad ogni successo.
La caccia, ad esempio, è composta da vari schemi motori:
- ricerca e individuazione della preda (es. la punta è uno schema motorio);
- inseguimento, cattura, uccisione e consumo (tutti schemi motori);
I nostri cani, non avendo bisogno di cacciare per sfamarsi, hanno perso l’abilità nel manifestare correttamente le giuste sequenze e tutti gli schemi motori, tuttavia ne mettono in atto qualcuno (ogni soggetto in modo diverso) nel comportamento predatorio. Rincorrere ciò che rotola, corre, – bambini, motorini, palline biciclette – è uno schema motorio. Lo fanno anche se non hanno fame!
Quando un cane o un lupo catturano, spesso lo fanno con un balzo inconfondibile: scattano sulle zampe posteriori, inarcano la schiena e atterrano sulla preda con le zampe anteriori, con la mandibola pronta ad afferrare.
Ora, per tornare al video “divertente”, è inconfondibile qualche schema motorio. Tutti i cani del filmato fissano insistentemente un punto sul tappeto elastico (questo è già uno schema, ricordatelo) e poi mettono in atto il balzo (altro schema). Lo ripetono fino allo sfinimento perché, ovviamente, non c’è nulla da catturare. Osservate l’Akita (una delle razze più antiche), osservate il Pointer (cane da caccia), osservate le volpi (certamente più selvatiche). Gli altri cani manifestano gli stessi schemi seppur in modo diverso o meno evidente ma dipende dalla razza, dalla conformazione fisica. L’Alano, ad esempio, secondo me farebbe esattamente come gli altri se non fosse impedito dalla sua conformazione e le piroette che vediamo fare al Bulldog, sempre secondo me, sono una questione di baricentro: ha la testa pesantona e automaticamente cappotta.
Diversi sono i comportamenti delle caprette e degli altri animali. Comportamenti diversi da una specie a quell’altra.
E ora arrivano le riflessioni! Secondo voi è divertente per un cane che mette in atto un suo istinto innato, atavico, sfinirsi senza portare a casa un tubo? Non è divertente, è frustrante ed estremamente eccitatorio. Provate a pensarla dalla loro prospettiva (come bisognerebbe sempre fare)!
Se proprio non si può fare a meno di fare questo giochino, perlomeno bisognerebbe che il nostro amico scendesse dal tappeto con qualcosa in bocca, come un osso di pelle di bufalo e certamente dopo pochi balzi, per non caricarlo eccessivamente di eccitazione. Consideriamo anche la pericolosità di questo nostro intrattenimento. Se per caso gli finisce una zampa tra una corda e l’altra probabilmente poi andremmo dal veterinario ortopedico.
Metteremmo mai i nostri figli nelle condizioni di farsi male, provocandoli anche? Li faremmo mai salire su un tavolo per poi fargli cercare di prendere più e più volte un gelato che prima gli offriamo ma poi ritiriamo? Ospedale pediatrico assicurato! E se nulla succede lo lasceremmo poi a bocca asciutta? Sono certa che questo noi non lo facciamo con la nostra prole.
Code al Vento a tutti!

Bibliografia: Tutto sulla psicologia del cane – Joel Dehasse / Dogs – Raymond e Lorna Coppinger

 

ATTENZIONE! Allarme nel Varesotto per il cibo avvelenato per cani.


questo è stato trovato a Cunardo. Foto VaresePolis

questo è stato trovato a Cunardo. Foto VaresePolis

Si allarga a macchia d’olio il fenomeno del cibo avvelenato per gli animali. Dal veleno per topi al liquido per le batteria, dalla strada di paese ai sentieri di campagna.
Caronno Varesino, Castronno, Malnate, Cunardo, Bodio, Casale Litta, Albizzate, Schiranna….
Occhi aperti e cani sempre a non più di 5 metri di distanza per poter intervenire, bloccare e controllare l’eventuale ingestione.
Osservate i segnali del vostro cane.
Quando avverte un profumo interessante spesso si blocca per fiutare l’aria e capire da dove arriva l’odore (teleolfatto).
Può iniziare ad utilizzare un’andatura a zig zag. Sniffando freneticamente il terreno (magaolfatto).
Se si “tuffa” con il muso dentro o in qualcosa solitamente è perché a trovato ciò che cerca.
Per arrivare all’obbiettivo (ciò che lo ha olfattivamente interessato), non usa mai una via retta. Segue delle tracce olfattive portate dall’aria o presenti sul terreno.
Osservandolo possiamo capire quando il suo fiuto è entrato in azione e, se siamo sufficientemente vicini, possiamo impedirgli ingestione o “recuperare” dalla sua bocca ciò che ha preso.

Se non siete riusciti a fermarlo e vi accorgete che ha ingoiato qualcosa, In considerazione degli ultimi eventi, sempre più frequenti e dilaganti, vale la pena rivolgersi al veterinario più vicino per farlo controllare. In questi casi il tempo è prezioso e può salvargli la vita ed evitargli atroci sofferenze. Al massimo spenderete un po’ di tempo presso lo studio che lo terrà in osservazione.

 

Chewing gum: pericolo, flagello, insidia per i cani, per le loro zampe e il loro pelo.


Chewingum Zampa I Maya furono forse la prima civiltà a masticare palline di gomma.

I dentisti devono una parte della loro fortuna  a William Semple che brevettò la prima ricetta di gomma da masticare.

I nostri cani devono a questa invenzione una delle loro sf…. ielle. Il chewing gum, gettato incurantemente a terra da imprevidenti (e incivili) consumatori, soprattutto in questo periodo di temperature elevate, si attacca al pelo e alle zampe dei cani. Dal pelo è relativamente facile toglierlo perchè lo notiamo (ammesso che non se lo mangino nel tentativo di rimuoverlo – con le conseguenze del caso). 1° Consiglio è quello di tagliare il pelo appiccicato, tanto ricresce. 2° Consiglio usare acqua ragia e delicatamente rimuovere “la schifezza” senza strappare o tirare. Poi lavare con acqua e sapone e sciacquare abbondantemente per eliminare ogni residuo di diluente.

Se si attacca sui o tra i polpastrelli il discorso diventa molto più complicato e delicato. La cicca funge da adesivo e raccoglie terriccio, sassolini e altro, formando un grumo che premendo su centri nervosi e sui vasi sanguigni diventa anche doloroso. Più il cane cammina più raccoglie, più il grumo si ingrossa e si infiltra in profondità. Per “annientare il nemico” si utilizzano gli stessi metodi descritti sopra solo che in questo caso è più difficoltoso: se il vostro cane accetta di farsi manipolare le zampe armatevi di santa pazienza e bocconcini prelibati per rendergli l’operazione meno sgradevole e, magari in più volte, tagliate con una forbicina da unghie facendo attenzione alle membrane interne  e aiutandovi anche con l’acqua ragia. Se non vi sentite sicuri o il cane si agita meglio andare dal veterinario.

Chi direbbe che una banale cicca può causare tanti danni? Non solo ai nostri animali ma anche all’ambiente? Ecco cosa si trova su Wikipedia “I chewing-gum sono fonti di inquinamento, in quanto aderiscono alla superficie sulla quale vengono gettati (ad esempio strade), inoltre per la loro rimozione vengono utilizzati prodotti chimici o particolari sistemi di fresatura. Osservando i marciapiedi e tutti i camminamenti pedonali, soprattutto delle grandi città, si osservano macchie nere che deturpano i manti stradali e sono dovute alle innumerevoli gomme gettate incurantemente in terra dai consumatori di chewing-gum.

A Singapore è vietata dal 1992 l’importazione e la vendita di gomme da masticare, sia per motivi igienici, sia per la possibile interferenza con il buon funzionamento delle infrastrutture”

 

(consigli veterinari  gentilmente forniti dai Drs Alberto Brolpito e Barbara Donaggio)

 

 

 

 

 

Un cavaliere che si chiama King


Mosca atomicaQuesto è King, uno scricciolo di cane soprannominato “la mosca atomica”. Come tutti anche lui è nato con un destino: quello di trovare una famiglia meravigliosa che si è fatta carico di tutti i suoi problemi. Un giorno questa famiglia decide che è arrivato il momento di arricchire la propria vita adottando un cane. Tutti erano concordi sulla scelta del Kavalier, La mamma, informatissima sul fatto che non vanno comprati in negozio, alle fiere ecc., ecc. contatta due allevamenti. Tramite internet vedono la foto del loro King, se ne innamorano e pertanto scelgono l’allevamento che lo propone. La descrizione gli attribuiva l’età di 3 mesi. Sempre la mamma, che non lascia nulla al caso, mi chiama per una consulenza pre-adozione. Cose da comprare, dove collocare, come comportarsi durante il trasporto e poi in casa e cosa osservare nel cucciolo che sarebbe stato visto insieme alla cucciolata completa. Dopo i consigli pratici, arriva la perla di saggezza: “a meno che non ci siano manifestazioni ecclatanti di disturbi particolari…andate dove vi porta il cuore”. Ci lasciamo con un appuntamento fissato dopo qualche giorno per iniziare il vero e proprio percorso educativo. Ma il giorno seguente vengo contattata: “il cane non si muove dalla sua cuccia: ha passato tutta la sera, la notte e tutt’oggi sempre lì: ci ha fatto anche i bisogni” Mollo quello che stavo facendo e vado a vedere se questo atteggiamento era imputabile ad una eccessiva timidezza in un cucciolo frastornato per il cambiamento radicale che ha dovuto affrontare. Mi ha fatto una gran tenerezza. Messa in atto qualche piccola strategia mi viene il sospetto di essere di fronte a una Sindrome da Privazione Sensoriale, fortunatamente di 1° grado. Il cucciolo che alla fine aveva di fatto 5 mesi e non 3, era sempre vissuto in allevamento senza mai venire a contatto con stimoli ed esperienza diversificate, compreso quella di camminare su una superficie completamente liscia e lucida infatti ci pattinava sopra invece di camminarci e quindi, spaventato, preferiva andarsi a mettere nella cuccetta.King nel sole (6) Naturalmente ero allibita dal fatto che avesse 5 mesi e sinceramente mi è venuto il dubbio che non  fosse nemmeno nato in allevamento, anche perchè il cane non era accompagnato dai documenti e il libretto delle vaccinazioni non riportava le date in cui gli erano state praticate. La mamma mi ha fatto tenerezza, era in preda a grande preoccupazione; l’ho rassicurata dicendole che comunque, anche se in tempi più lunghi il risultato lo avremmo ottenuto. Bisognava avere un pochino più di pazienza e trovare sempre i modi giusti per relazionarsi con questo “cuor di leone”. Iniziamo i primi incontri, pipì e cacche in casa non si contavano, le uscite nel giardino condominiale erano una sofferenza per lui che trasaliva ad ogni più piccolo rumore, non parliamo del percorso per farlo abituare alla pettorina e poi al guinzaglio. Mamma anche se disperata teneva duro, io ero positiva: sapevo che il mio nipotastro ce l’avrebbe fatta! Intanto avevamo inserito in casa dei giochi che gli piacessero molto e gli facessero acquisire competenze. Poi, la mamma che è un medico, si accorge di manifestazioni e sintomi che la convincono poco. Ber farla breve, per non farci mancare niente, a King viene diagnosticata la Sindrome di Chiari. E’ una patologia degenerativa molto frequente in questa razza, da attribuirsi alle manipolazioni genetiche, veri e propri maltrattamenti. A questo punto siamo di fronte ad una vera e propria tragedia. L’allevatore dice di portarglielo indietro perchè avevano diritto a un altro cane, neanche fosse stato un paio di scarpe (commercianti di sentimenti). La mamma è ancor più disperata, anche per dei sui vissuti passati e soprattutto perchè deve dare un dolore a suo figlio. In un primo momento però si indirizza verso la scelta di trovargli un  altro proprietario perchè non si sente in grado di portare avanti la situazione. Io da questa storia sono stata particolarmente provata; mi sono persa 10 anni di vita ma ne ho riguadagnati 20 quando la rotta si è invertita ed è stata maturata, non senza angosce,  la decisione di tenere Kink e accettare giorno per giorno ciò che sarebbe arrivato. Ora è in terapia farmacologia ed è diventato davvero un cuor di Leone. Va dappertutto, gioca con qualunque cosa, lo portano al ristorante, va in auto nel trasportino, è socializzato con gli altri cani, fa un “seduto” da oscar e un “terra” da nobel. Sono davvero contenta: ho trovato una famiglia che ha seguito ogni piccolo, piccolo consiglio. La pazienza e la dedizione ma anche la caparbietà dimostrate dalla mamma sono fantastiche. Se oggi King è sereno, vivace, ed è la gioia della famiglia è perchè lei non ha mollato. E io le voglio davvero bene. Adesso può camminare con le sue gambe e King con le sue zampette ma sanno che ci sarò sempre, per ogni più piccola cosa.

 

Opposizione alla docu-fiction nei canili. In Italia non si tollerano i metodi di Millan


Da: ANMI OGGI – informazione veterinaria on line

foto internet

foto internet

Il “sussurratore” progetta di girare nei canili d’ Europa. I comportamentalisti e la FNOVI avvertono: in Italia non sono ammessi certi metodi. I Comuni non autorizzino le riprese.
Saranno “educativi” in America i metodi di addestramento di Cesar Millan, ma non in Italia. La National Geographic che si appresterebbbe a girare puntate di “dog whispering” in Europa è avvisata. Con una presa di posizione ufficiale sostenuta dalle sigle veterinarie comportamentaliste italiane, la FNOVI mette le mani avanti: se l”idea di riabilitare e fare adottare i cani dei canili “è corretta ed interessante”, quello che non va sono i metodi. Cesar Millan, già pubblicamente criticato da SISCA ricorre a sistemi non confortati dalle scienze comportamentali.

Il mondo veterinario italiano, in prima fila i medici veterinari comportamentalisti, ritiene che questa idea di trasformare i canili italiani in un set televisivo, porti nuova fama e ricchezza alla trasmissione, ma sia dannosa per i cani e chiedono ai Comuni ed alle autorità preposte di non cedere alla lusinghe della show business, e di negare l’accesso ai canili da loro gestiti.

La condizione dei cani abbandonati non si presta alla docu-fiction e “non devono essere sottoposti a ‘esperimenti mediatici’ di riabilitazione canina con metodi vetusti e spesso inaccettabili dal punto di vista del benessere animale. Molti studi ci stanno dimostrando come il cane sia dotato di capacità cognitive e caratteristiche comportamentali che lo rendono adatto a comprendere la comunicazione umana: i metodi di Millan sono superati e estremamente pericolosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone”.

“Forse trovano il giusto terreno culturale in America dove è ancora permessa ad esempio l’eutanasia degli animali dei canili oppure il taglio delle corde vocali- dichiara la Federazione- ma in Italia, almeno in tema di gestione e cultura degli animali siamo un passo avanti”.

Già, in passato, i medici veterinari comportamentalisti avevano chiesto che i documentari di Millan fossero sospesi dalla programmazione televisiva italiana.

 

Guardami negli occhi (per favore)!


Gli occhi di LolaMantenere in salute il vostro cane include anche il controllo degli occhi che devono essere sempre brillanti e puliti. Per la normale igiene utilizzate delle garze imbevute di acqua tiepida fatta preventivamente bollire per 10 minuti. Usate due garze diverse per occhio onde evitare la trasmissione di eventuali batteri. Evitate il cotone perchè lascia pelucchi.

In caso di arrossamenti o lacrimazione eccessiva si interviene nello stesso modo sostituendo l’acqua con camomilla o malva (sempre tiepida e con acqua bollita per 10 minuti). Se i disturbi non passano evitate il “fai da te”. La lacrimazione causata da congiuntivite è diversa da quella causata da un ematoma o da una ferita  e può essere molto pericoloso inoculare il farmaco sbagliato, quindi rivolgetevi al veterinario.

Ci sono razze che sono particolarmente predisposte alle patologie dell’occhio, in particolare quelle che presentano il bulbo molto esposto. Altre come gli Schnauzer, Tibetan Terrier devono combattere costantemente con i peli che vi entrano. Per queste tipologie di cani sarebbe bene abbandonare le esigenze estetiche e pensare più al loro benessere, utilizzando un elastico (non in gomma) che gli eviti il costante fastidio e gli consenta una visione limpida e pulita del mondo (utile anche da un punto di vista comportamentale). Provate ad immedesimarvi…non ci vuole molto!

non vedo una mazza....

(articolo scritto con la gentile supervisione della D.sa Barbara Donaggio)

 

Un cucciolo, un negozio, un dramma.


Ieri ho pubblicato un articolo per rendere visibile l’iniziativa che mi vedrà impegnata a tenere un corso di educazione cinofila con Varese Corsi. Era mia intenzione mantenerlo visibile elmeno per il periodo di apertura delle iscrizioni ma stamattina una telefonata mi ha fatto modificare i piani.

L’esperienza che ha fatto Ilaria con la sua famiglia merita di essere portata a conoscenza di tutti.

Ancora una volta parliamo di traffico illegale di cuccioli. Ancora una volta parliamo di commercianti e veterinari senza scrupoli, privi di etica morale e professionale, ancora una volta parliamo di ignavia da parte delle istituzioni nei confronti del maltrattamento animale, ignavia da parte di chi, preposto per tutelare la legge, trova spesso mille appigli per non farlo.

Ormai da anni, utilizzando molteplici forme di informazione, si divulgano i rischi e i retroscena legati all’acquisto di animali nei negozi.

- cuccioli sottratti alla madre troppo presto con pesanti conseguenze sullo sviluppo anche comportamentale

- malattie: i cuccioli vengono tenuti “in salute” con bombe di antibiotici ma una volta a casa crollano e frequentemente muoiono

- viaggi allucinanti e sofferenze

- non si è quasi mai tutelati dalla legge: anche se esistono delle normative che lo consentirebbero.

Se acquistate un animale in un negozio rischiate forti dispiaceri. Sarete impotenti di fronte alla sofferenza del cucciolo malato e a quella dei vostri figli ai quali lo avrete regalato, magari per Natale, periodo in cui questi mercenari fanno più affari.

Lo schifo che si cela dietro questo commercio è inimmaginabile.
Magari lo stesso veterinario che firma documenti falsi è il medesimo che poi raccomanda a chi ha acquistato un cucciolo da un allevamento, di non farlo uscire di casa se non ha completato il ciclo delle vaccinazioni perchè potrebbe prendere malattie. Puro lucro, su tutti i fronti!

L’incoerenza regna sovrana. Gli stessi  Comuni che per questione di igiene vietano l’ingresso dei cani nei ristoranti e bar lasciano indisturbati questi commercianti di drammi. Incoerenza o convenienza?

Questa mattina Ilaria mi ha chiamata e mi ha raccontato la storia della sua Lola che oltre ad avere avuto seri problemi di salute, che si porterà dietro per tutta la  vita, ha anche delle problematiche comportamentali.

A questo indirizzo potete leggere la sua storia, una storia molto più comune di quanto si creda e che dovrebbe indurre a riflettere su molte cose, una storia che potrà servire da monito per tutti coloro che si accingono ad adottare un cane.
“NON COMPRATELI NEI NEGOZI”. Comprate la merce che vi occorre ma non soffermatevi a guardare i cuccioli perchè è difficilissimo resistere ai loro sguardi; è proprio su questo che contano quegli esseri che prendono i soldi da voi. Quando comprate avallate questo commercio e gli date modo di andare avanti. Quando le istituzioni non si attivano gli unici a poter fare qualcosa siamo noi. Pensateci.

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Striscia a Varese

 

Fido Park in Autogrill


(Ansa)

Fido Park in AUtogrillFIDO PARK IN AUTOGRILL. Dal 1 luglio al 4 settembre, e’ riattivato il servizio Fido Park in 15 aree di sosta di Autogrill, con la presenza di un medico veterinario. Sono 44 i medici veterinari che alterneranno per 10 week end, per un totale che supera i 300 turni di assistenza. L’iniziativa, realizzata da Anmvi insieme ad AmicoPets, in collaborazione con Autogrill, prevede l’allestimento di un’area di riposo per gli animali in viaggio, durante la pausa pranzo dei proprietari, dalle 12.30 alle 14.30. In queste due ore, il medico veterinario di turno al presidio fornira’ consulenza ai proprietari e assistenza agli animali.

Qui le 16 aree di sosta con l’assistenza

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Il cane in auto

 

Il forasacco.


Una vera e propria insidia, un flagello e un’emergenza veterinaria.

forasaccoE’ un componente della spiga di specie vegetale diffuso ovunque, non solo nei campi ma anche nei nostri giardini, nei parchi e anche sui marciapiedi dove cresce sovente alla base dei muri. Di colore giallo paglierino, con le ariste più scure che vanno dal marrone al nero, ve ne sono di diverse dimensioni ( da 1 a 3 cm. ): la forma ricorda quella di un arpione o di una lancia, con  una robusta punta acuminata e con delle “ali” provviste di piccoli uncini che la fanno attaccare saldamente al pelo di animali.

forasacco-2 La sua struttura ne favorisce il movimento solo in una direzione, assicurandone sempre e comunque l’avanzamento.
I forasacchi rappresentano un pericolo per tutti i cani;  possono infilarsi praticamente ovunque: zampe, orecchie, naso, gola e a volte anche occhi. Se si attaccano al pelo, hanno la capacità, spinti dal movimento dell’animale, di avanzare e di conficcarsi nella pelle, dove danno luogo a profondi tragitti fistolosi arrivando a perforare addirittura le strutture scheletriche.
Provate ad immaginare di far passare un ombrello chiuso  attraverso un piccolo tunnel e di aprirlo, quando è fuoriuscito dall’estremità opposta: non si può più recuperare dalla parte dalla quale è entrato.
forasacco-4Non sempre ci si accorge del problema, in particolare nei cani a pelo lungo, dove i forasacchi  riescono a “camuffarsi” e indisturbati a proseguire nel loro inesorabile percorso.
Se riescono a penetrare la cute, generalmente producono un’infezione purulenta, sotto forma di una tumefazione calda e dolente (ascesso) che ad un certo punto si ulcera, lasciando fuoriuscire del pus denso e maleodorante. E’ importante recarsi dal veterinario al minimo sospetto di penetrazione. Le modalità di intervento del medico dipenderanno dal punto in cui “il killer” è alloggiato e, purtroppo, non sono mai semplici.
forasacco-5 La prevenzione è ovviamente ciò che tutela maggiormente i nostri amici a quattro zampe: non precludiamogli delle passeggiate serene ma teniamoli d’occhio per poter intervenire nel caso in cui un forasacco sia ancora in superficie e quando rientriamo ispezioniamo zampe, orecchie e mantello.

Se penetra nelle orecchie il cane manifesterà evidente fastidio camminando con la testa abbassata e ruotata e, soprattutto, scuotendola e grattandosi nel tentativo (sempre vano) di togliere il corpo estraneo.
In tal caso è importante rivolgersi al più presto ad un veterinario in quanto le probabilità che il forasacco avanzando perfori il timpano crescono col passare del tempo.

Se penetra nel naso i sintomi sono rappresentati da violente crisi di starnuti (da 10 a 15 di seguito) sino alla fuoriuscita, spesso, di sangue (rinorragia).
In questi casi, contrariamente a quanto si crede, i forasacchi presenti nel naso, quando non eliminati grazie agli starnuti, se dovessero avanzare, hanno la sola possibilità di essere ingoiati e non di finire in trachea.
Comunque vanno tolti al più presto e spesso ricorrendo, con il cane in anestesia generale, ad una delicata endoscopia (che in tal caso prende il nome di rinoscopia), in quanto non sempre sono raggiungibili utilizzando l’otoscopio, ovvero lo strumento con cui si ispeziona il condotto uditivo.

L’endoscopia delle vie aeree profonde (broncoscopia) è invece indispensabile in caso di penetrazione del forasacco in gola e quindi in trachea e conseguentemente nell’albero bronchiale. In tal caso il cane manifesterà improvvise crisi di tosse, a volte espettorando sangue.
In questi casi, se non si interviene per tempo la situazione evolverà sino a causare una broncopolmonite spesso letale, perché difficilmente rispondente alla terapia antibiotica.

Altra sede da tenere in considerazione è l’occhio, con conseguenze più o meno gravi e facilmente immaginabili che possono andare dalla semplice congiuntivite sino alla perforazione corneale, con penetrazione in camera anteriore e perdita della vista, se non si interviene subito.

tralci del testo sono tratti dalla fonte Astrovet

foto tratte da immagini di google e

http://www.radvet.unina.it/datchirurgicisettembre.htm

 

Il cane fa le buche in giardino?


ahhh! che soddisfazione!!!

ahhh! che soddisfazione!!!

E’ incominciato il periodo del giardinaggio. Ci apprestiamo a piantare, estirpare, concimare. Il nostro cane è lì che ci guarda; ha una scintilla diversa negli occhi, un’aria birichina, un po’ incuriosita…Non aspettava altro! Finalmente facciamo una cosa insieme, nello stesso modo. Anche noi siamo dei cani!! A quattro zampe scaviamo come matti, riportiamo in superficie gli odori, smuoviamo il terreno…Lui è felice! Se glielo consentiamo partecipa a questa nuova attività insieme a noi, molto gratificato.
Scavare è una delle caratteristiche che appartengono al cane. Gli amanti dei bei prati curati sappiano che il cane sta alle buche in giardino come il pesce sta all’acqua.
Perché un cane scava?
-    odori nel terreno. Possono sentire un vermetto o un pezzetto di plastica anche a 50 cm. di profondità
-    rumori provenienti dal sottosuolo – qualche talpa, ad esempio – quindi attività predatoria.
-     noia o solitudine-
-    necessità di scaricare energia accumulata-
-    stress: scava per attenuare l’ansia-
-    nelle giornate molto calde si creano un posticino più fresco-
Questi sono i motivi – tutti assolutamente validi e non suscettibili di punizione – per i quali abbiamo dei giardini arati a dovere.
Alcune razze, i Terrier, sono particolarmente predisposti a fare giardinaggio. Terrier infatti deriva dal termine latino terra che ha dato origine in Francia al medesimo termine che  significa tana. Il resto viene da sé. Non possiamo andare contro delle caratteristiche di razza che abbiamo fortemente voluto.
Quindi? Che si fa se abbiamo deciso di prendere un cane senza considerare questi fattori e proprio non riusciamo a tollerare questo comportamento?  (equivale ad avere deciso di avere un figlio è poi non sopportare di cambiargli il pannolino)!

-    1°) Rivolgersi ad un educatore cinofilo che utilizza il metodo cognitivo zooantropologico, che ci aiuti ad individuare il motivo dell’azione “ruspante”. A volte tendiamo a dare delle spiegazioni riconducibili al comportamento umano; magari pensiamo sia dispettoso e non vediamo che, forse, è molto ansioso. Abbiamo bisogno di un esperto che possa capire le sue vere ragioni e darci le soluzioni adeguate .
-     2°) NON PUNIAMOLO. Il rapporto si deteriora e lo spaventiamo senza risolvere il problema: quando non ci siamo continuerà a scavare.
-    3) Approfittiamo della nostra intelligenza e recintiamo le aree che non vogliamo siano oggetto delle loro attenzioni. In cambio diamogli uno spazio dove poter svolgere liberamente questa meravigliosa attività. Possiamo creare una montagnetta si sabbia o terriccio dove ogni tanto nascondiamo qualche bocconcino, osso, gioco….si divertirà tantissimo!

Ci sono anche altre soluzioni ma affidiamoci a un educatore onde evitare di commettere gravi errori. Consideriamo che reprimere gli istinti può causare l’esplosione di comportamenti problematici e peggiori quindi si deve sapere esattamente cosa fare (e questo non vale solo per le buche).

Dato l’argomento approfitto per mettere in guardia dal concime/fertilizzante. Molti cani se lo mangiano e le conseguenze possono essere gravi. Gradiscono molto quelli naturali ai quali vengono comunque aggiunte sostanze chimiche.  Dal veterinario ci andiamo di sicuro.

Scavare li rende veramente felici (se non lo fanno per ansia o stress). L’espressione di un cane davanti a una buca appena fatta, la luce nei suoi occhi lucidi di eccitazione, il suo naso sporco di terra, se si prova e si riesce ad immedesimarsi, riempiono il cuore di soddisfazione.

Nella foto la mia Lola ha appena finito di scavare una buca profonda almeno 30 cm. Paolo, mio marito, ha provato ad opporre resistenza ma eravamo in due contro uno e in più femmine!!