Articoli con tag ‘Cesar Millan’

Millan morsicato da un labrador (finalmente)!


Sembra un titolo da prima pagina. A dire il vero per me lo è. Era tempo che aspettavo questo momento, il momento in cui se lo prende in quel posto (un bel morso alla mano intendo). Avevo deciso di non parlare più del troglodita dell’educazione cinofila con il chiodo fisso della dominanza, del calcio in culo ben assestato, dell’annientamento per sfinimento ma “nun ce la fo”. ‘Sto video (che stranamente non è ancora stato oscurato), si merita il nobel.Immagine anteprima YouTube

Vediamo che succede. Dunque, stando ai primi secondi, il cane conosce già il cavernicolo e ne è preoccupato, infatti è titubante, a disagio e insicuro quando gli viene dato il cibo (sbatte molto gli occhi, gira la testa); probabilmente prima delle riprese il canaro se l’ era già lavorata un po’. Subdolamente Holly viene invitata a mangiare ma mentre lo sta facendo, non senza preoccupazione,  Millan la provoca mettendo le mani nella ciotola, suscitando una reazione assolutamente normale per chi si sta vedendo sottrarre la risorsa primaria in assoluto (se a noi rubano il portafoglio mica stiamo impalati a dire “va beh, pazienza”). Il cane in questione, decisamente equilibrato, con una snappata a vuoto lo avverte di piantarla ma il cavernicolo, seguendo il suo Karma del “ti faccio vedere chi comanda”, insiste nell’affrontare Holly a muso duro a mo’ di Mezzogiorno di Fuoco. La labrador (mica ha scelto un mastino napoletano per girare questo episodio) entra in conflitto: da una parte si sente minacciata e vuole difendersi dall’altra invia segnali di pacificazione (si lecca freneticamente, gira la testa e la abbassa, sbatte forte gli occhi, si sdraia e per cercare di attenuare lo stress alla quale è sottoposta, accenna uno sbadiglio. Praticamente gli sta dicendo:  “Senti non voglio litigare, lasciami in pace, levati dalle palle”.  L’Esperto che di tutto questo se ne frega (o meglio non conosce i segnali) a questo punto la ritiene domata-dominata e, come spiega al proprietario rilassata; con tutta la sua Energia Positiva che tanto pubblicizza, incomincia a gesticolare davanti al cane a mo’ di “Edward mani di forbice”. Quando la tocca sul muso per Holly è troppo (essere labrador non vuol dire essere pirla)! Una bella affondata di canini nella “gelida manina” le risolve la situazione ingombrante e preoccupante. Mister muscolo molla le ghiandole (se l’è fatta sotto) ma fa finta di niente e le si piazza fisso davanti. Il linguaggio del suo corpo tachicardico e pieno di adrenalina dice: “Cazzo… e mo che faccio? Non posso andarmene perdendo la faccia  (e la mano)”.  E rimane impietrito davanti al cane cercando di far passare il messaggio che “lui non cede”. Di fatto si sta facendo passare lo spavento e sta recuperando calma. Le sue mascelle contratte e digrignanti fanno palesemente trasparire la voglia di mettere mani e piedi sul cagnaccio ribelle ma meno male che c’è la telecamera.

Bene… ecco che succede quando si è imbullonati al concetto di dominanza, abbarbicati al concetto di sottomissione, aggrappati alla convinzione che con le maniere forti il cane capisce chi comanda.

Ci sono altri modi per insegnare al cane a non essere possessivo con la ciotola. Si deve convincere che non gli ruberemo la sua risorsa bensì gliene daremo ancora. Tempi e modalità vanno confezionati su ogni singolo caso ma è questo il concetto che deve passare: dare e non togliere! E’ un metodo infallibile, viene fatto nel rispetto del cane ed è privo di inutili brutalità.

Ora mi rimane un dubbio da dissipare. Qualcuno sa che fine ha fatto Holly? No perchè non vorrei che il jurassico, per salvarsi la faccia l’abbia definita indomabile, con tutte le conseguenze del caso.

 

Opposizione alla docu-fiction nei canili. In Italia non si tollerano i metodi di Millan


Da: ANMI OGGI – informazione veterinaria on line

foto internet

foto internet

Il “sussurratore” progetta di girare nei canili d’ Europa. I comportamentalisti e la FNOVI avvertono: in Italia non sono ammessi certi metodi. I Comuni non autorizzino le riprese.
Saranno “educativi” in America i metodi di addestramento di Cesar Millan, ma non in Italia. La National Geographic che si appresterebbbe a girare puntate di “dog whispering” in Europa è avvisata. Con una presa di posizione ufficiale sostenuta dalle sigle veterinarie comportamentaliste italiane, la FNOVI mette le mani avanti: se l”idea di riabilitare e fare adottare i cani dei canili “è corretta ed interessante”, quello che non va sono i metodi. Cesar Millan, già pubblicamente criticato da SISCA ricorre a sistemi non confortati dalle scienze comportamentali.

Il mondo veterinario italiano, in prima fila i medici veterinari comportamentalisti, ritiene che questa idea di trasformare i canili italiani in un set televisivo, porti nuova fama e ricchezza alla trasmissione, ma sia dannosa per i cani e chiedono ai Comuni ed alle autorità preposte di non cedere alla lusinghe della show business, e di negare l’accesso ai canili da loro gestiti.

La condizione dei cani abbandonati non si presta alla docu-fiction e “non devono essere sottoposti a ‘esperimenti mediatici’ di riabilitazione canina con metodi vetusti e spesso inaccettabili dal punto di vista del benessere animale. Molti studi ci stanno dimostrando come il cane sia dotato di capacità cognitive e caratteristiche comportamentali che lo rendono adatto a comprendere la comunicazione umana: i metodi di Millan sono superati e estremamente pericolosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone”.

“Forse trovano il giusto terreno culturale in America dove è ancora permessa ad esempio l’eutanasia degli animali dei canili oppure il taglio delle corde vocali- dichiara la Federazione- ma in Italia, almeno in tema di gestione e cultura degli animali siamo un passo avanti”.

Già, in passato, i medici veterinari comportamentalisti avevano chiesto che i documentari di Millan fossero sospesi dalla programmazione televisiva italiana.

 

Cesar Millan in Italia?


vietato-laccesso

I cani costretti alla realtà del canile sono già abbondantemente provati, stressati, impauriti. Hanno bisogno di sicurezza, amore, dolcezza, pazienza, dedizione. Non tutti i canili sono lager per fortuna e gli operatori che vi lavorano si prodigano per assicurare un’esistenza decente (se di decenza si può parlare) agli ospiti dei loro rifugi.

I nostri cani non hanno bisogno dell’intervento di un pazzo scatenato, di un violento, di un Rambo cinofilo, stanno già abbastanza male. Questo individuo arriverà in Italia per promuovere la sua immagine  e incomincerà a smanacciare, terrorizzare, diseducare e traumatizzare  i nostri cani. Millan ci riporta alla cinofilia di 20 anni fa, quando il cane veninva ancora considerato un automa privo di emozioni e intelligenza. Lo si obbligava ad obbedire per paura,  lo si annientava,  dominato o morto!

I professionisti italiani, veterinari, educatori, comportamentalisti, etologi, le associazioni animaliste si appellano agli operatori dei canili affinchè non aprano le porte a questo anti-cinofilo per il bene dei cani e di tutta l’umanità. La violenza genera violenza. Dietro le quinte del suo show i cani sono costretti a collari con le punte, collari elettrici, aggressioni, i proprietari sono aggrediti dai loro animali, Millan stesso lo è. Ma naturalmente tutto questo non lo fanno vedere.

A questo link un articolo con filmato (ora hanno adottato un altro metodo: prima oscuravano i video per non far vedere le brutalità inflitte ma, evidentmente, hanno considerato che non era una buon modo per farsi pubblicita, quindi….ORA IL FILMATO LO LASCIANO MA APPLICANO DEI TAGLI)

 

Cesar Millan e le violenze sui cani


logo CSENAncora una volta si parla di Cesar Millan e, ovviamente, non bene! La maggior istituzione in Italia che ha lo scopo di regolare e sorvegliare sotto il profilo etico e deontologico l’operato degli educatori, istruttori cinofili e tecnici, al fine di tutelare il benessere psico-fisico del cane, accoglie nel suo sito una delle tante segnalazioni. Naturalmente il filmato  proposto, che era stato pubblicato su You Tube, è stato oscurato dal National Geographic con la scusante di violazione del copyright. Chissà se avrebbe fatto la stessa fine se i suoi contenuti avessero ripreso Millan nella veste del “bravo educatore”, schivo da brutalità e violenze? Per forza è molto amato: tutto ciò che rivela la sua vera natura, viene tolto prontamente dai vari canali di diffusione. Ma la traccia di quello che si vuole insabbiare rimane ed è l’evidente prova che i metodi pubblicizzati sono “pilotati” per dare un’impressione positiva.

Non mi risulta che esista un video oscurato di Simone della Valle, il dog trainer di Missione Cuccioli. Non si trova perchè non c’è: non ha nulla da nascondere, come tutti gli educatori e istruttori che veramente hanno a cuore il benessere dei cani e dei loro proprietari.

link all’articolo e al filmato

Un avviso…. I commenti a questo post verranno pubblicati, siano essi negativi o positivi, ma non avranno da parte mia alcun riscontro. Come la penso è stato da me espresso più volte sia in altri articoli, sia con le risposte ai vari commenti. Ancora una cosa… la forma, il tenore delle vostre risposte è l’espressione della vostra personalità.

 

Sempre più compatti


Cesar MillanIl mondo della cinofilia continua la campagna di informazione atta a scoraggiare i comportamenti dannosi promossi da Cesar Millan.

Surfando in internet ho trovato il testo di una lettera che pubblico invitando tutti coloro che appoggiano la nostra filosofia ad inoltrarla agli indirizzi già in essa inclusi.
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martini_f@camera.it; enpa@enpa.it; comsviluppo@enpa.it; segreteria@csen-cinofilia.it; segreteria@enci.it; info@apnec.org; info@siua.it; info@fnovi.it; asetravet@libero.it

On. Francesca Martini
NATGEO
ENPA
CSEN CINOFILIA
ENCI
APNEC
SIUA
FNOVI
ASETRA

Oggetto:       Programma televisivo su NatGeo – Sky: “Dog Whisperer” con Cesar Millan

Spett.li Destinatari di questa lettera,

ci rivolgiamo a Voi che avete un forte potere mediatico, che divulgate cultura cinofila, emanate leggi, chiedete il rispetto dei vostri codici deontologici.

Ci rivolgiamo a Voi per chiederVi di agire e combattere anziché appoggiare o anche solo ignorare personaggi televisivi come Cesar Millan.

Questo soggetto tratta i cani con metodi barbari, usa collari a strangolo i cui danni a livello psico-fisico sono ben noti (per approfondire),  usa la forza e la sottomissione dove basterebbe migliore comunicazione, collaborazione, fiducia e affetto.

Cesar Millan non fa altro che mostrare al mondo come maltrattare un cane sottovalutandone l’intelligenza.

Usa il collare a strozzo per costringere il cane a fare ciò che non vuole: “O fai come dico io o ti strozzo.”

Porta i cani allo sfinimento, provoca in loro un livello di stress esagerato, dannoso e soprattutto inutile.

Li spaventa, li domina, ma soprattutto consegna nelle mani di ignari e fiduciosi proprietari delle bombe ad orologeria, animali che non si sa come potranno reagire lasciati solo con i loro proprietari.

Oggi si parla di zooantropologia-cognitiva proprio per dimostrare che il cane può apprendere tramite processi molto più complessi rispetto a rinforzi e punizioni.

Si considerano nuove dinamiche che non sono più solo quelle del branco/capobranco ereditate dal suo antenato lupo.

Oggi si parla di relazione, apprendimento, potenziamento delle capacità cognitiva e soprattutto non si parla più solo di Addestramento, ma di Educazione, perché questo deve essere.

Bisogna “Educare” cane e proprietario ad una civile convivenza reciproca e ad un civile rapporto con la società.

Molti nomi importanti della cinofilia (ne citiamo solo alcuni: Angela Stockdale, Clarissa Von Reihnart, Turid Rugaas, Ian Dunbar, Suzanne Clothier…..) hanno dedicato la loro vita a studiare e diffondere approcci, metodologie e strumenti che rendano la vita dei cani e proprietari più semplice grazie ad una migliore comunicazione.

Oggi abbiamo davvero la capacità di relazionarci con il nostro amico a 4 zampe nella maniera più idonea e nel pieno rispetto del suo diritto ad una vita serena.

Abbiamo leggi nazionali e comunali che tutelano il cane che non va in alcun modo maltrattato. Questo significa non usare strumenti di coercizione,  non sottovalutare la sua capacità di apprendere, considerarlo un compagno e non uno schiavo.

Ogni proprietario rispettoso ed amante del proprio cane dovrebbe conoscere alcune piccole nozioni per tutelare sia la propria incolumità che quella altrui.

Basta leggere testi importanti come: All’altro capo del guinzaglio, Patricia McConnell; Se le preghiere dei cani fossero ascoltate, Suzanne Clothier; I segnali calmanti, Turid Rugaas; La mente del cane, Bruce Fogle; L’intelligenza del cane, Stanley Coren; Pedagogia Cinofila, Roberto Marchesini; e altri e altri ancora….

….per capire che i vecchi metodi di sottomissione e coercizione devono essere aboliti.

Se vogliamo rispetto dal nostro cane non possiamo certo “pretenderlo”, dobbiamo guadagnarcelo.

Qui ci rivolgiamo in particolar modo all’On. Martini che tanto impegno sta mettendo per far si che le cose cambino.

Citiamo solo alcune delle cose contenute sul libro guida per il patentino, appena pubblicato:

“Tutti i sistemi di addestramento che implicano dolore fisico o frustrazione devono essere evitati: i cani dovrebbero vedere le sessioni di addestramento come un bel gioco. Per questo motivo è importante scegliere un professionista – educatore cinofilo, istruttore o addestratore – che impieghi metodi e strumenti compatibili con il benessere del cane.”

“Gli strumenti dolorosi o che creano disagio devono essere assolutamente evitati. Per questo è sconsigliato usare collari che provochino dolore.”

“L’aggressività è una condizione complessa e applicare il principio del leader o capobranco a tutte le situazioni nella quali il cane è aggressivo rischia di sottovalutare l’importanza di altri fattori che nulla c’entrano con la dominanza. La paura, lo stress e il disagio fisico sono importanti per spiegare moltissime reazioni dei nostri cani e quando l’aggressività è un modo di difendersi o un sintomo di ansia trattare il cane in maniera rigida, sgridarlo o punirlo può peggiorare la situazione…”.

Bene, il sig. Millan fa proprio tutto quello che non si deve fare.

Ora il suo programma va in onda in Italia e questo non è coerente con le nostre leggi.

I proprietari lo guardano, i proprietari lo imitano e pensano di risolvere tutto con un collare a strozzo e con la dominanza.  Questo è proprio quello che non vogliamo.

Abbiamo personaggi ben più validi sul territorio nazionale ed internazionale che portano avanti vera cinofilia e che andrebbero presi in maggiore considerazione.

Si definisce Best Seller un libro come quello di Millan e passa quasi inosservato un libro della Clothier o della Rugaas e tanti altri!

Certi del Vostro appoggio ed intervento, attendiamo di vedere sospesa la trasmissione in oggetto per tutte le motivazioni sopra esposte.

Distinti saluti,

Claire Chiaruzzi, Educatore Cinofilo SIUA e Operatrice in ZooantropologiaApplicata
Deborah Fratucello, Educatore Cinofilo CSEN & Medico Veterinario
Alessandra Mattaliano, Educatore Cinofilo CSEN
Paola Torri, Educatore Cinofilo CSEN
Laura Mai Educatore Cinofilo CSEN

Qui la firma di chi condivide e quindi spedisce la lettera

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Benvenuta pettorina

 

Anche con i cani la prevaricazione non paga.


Fate una prova: quando guardate la trasmissione immaginate di essere al posto del cane!! Cosa capite, cosa provate, cosa imparate? La paura, ecco cosa imparate.

Fate una prova: quando guardate la trasmissione immaginate di essere al posto del cane!! Cosa capite, cosa provate, cosa imparate? PAURA!!

Continuano gli avvertimenti da parte degli esperti del settore cinofilo, me compresa, a chi, da profano, si avvicina, apprezza ed adotta le metodologie praticate da Cesar Millan.

I commenti al mio precedente post ed all’articolo apparso su Varese News (ai quali ho ritenuto di dover rispondere), evidenziano un’opinione pubblica divisa in due. La parte che apprezza il personaggio sembra essere “abbagliata” dalla sua figura, dalle sue origini e dal percorso intrapreso per scalare la vetta del successo. Oggi, per questi lettori, Millan è un uomo “arrivato”, un uomo che dal niente ha costruito un impero e, per questo, da stimare.

Personalmente penso che quanto ci viene mostrato non sia sufficiente per mettere su un piedistallo una persona. Abbiamo vari esempi di “bufale” umane: Mamma Ebe, che sotto mentite spoglie di santona e guaritrice ha approfittato di ingenuità e debolezze e Vanna Marchi, altro personaggio “in vista” che ha costruito il suo impero sulla sfortuna e il dolore dei sui simili. Queste donne vendevano fumo (e sfiga) e noi, comprandolo, abbiamo contribuito al loro successo e al loro arricchimento.

Non sempre la facciata rispettabile che ci viene proposta corrisponde al vero. Ne abbiamo esempi tutti i giorni: a partire dai personaggi pubblici per arrivare ai vicini di casa e a volte anche ai familiari.

In questo post  trovate vari link che potranno servire per approfondire l’argomento Millan. E’ interessante conoscere anche l’opinione di grandi Associazioni come Asetra e CSEN che si adoperano da anni per tutelare la relazione tra uomo e animale,  cosa che non fa certo il “Dog Whisperer” (nome  “fregato” a Monty Roberts – tanto per rimanere in tema di etica e moralità).

Altro ancora sul Corriere della sera 13.11.09