Anche con i cani la prevaricazione non paga.


Fate una prova: quando guardate la trasmissione immaginate di essere al posto del cane!! Cosa capite, cosa provate, cosa imparate? La paura, ecco cosa imparate.

Fate una prova: quando guardate la trasmissione immaginate di essere al posto del cane!! Cosa capite, cosa provate, cosa imparate? PAURA!!

Continuano gli avvertimenti da parte degli esperti del settore cinofilo, me compresa, a chi, da profano, si avvicina, apprezza ed adotta le metodologie praticate da Cesar Millan.

I commenti al mio precedente post ed all’articolo apparso su Varese News (ai quali ho ritenuto di dover rispondere), evidenziano un’opinione pubblica divisa in due. La parte che apprezza il personaggio sembra essere “abbagliata” dalla sua figura, dalle sue origini e dal percorso intrapreso per scalare la vetta del successo. Oggi, per questi lettori, Millan è un uomo “arrivato”, un uomo che dal niente ha costruito un impero e, per questo, da stimare.

Personalmente penso che quanto ci viene mostrato non sia sufficiente per mettere su un piedistallo una persona. Abbiamo vari esempi di “bufale” umane: Mamma Ebe, che sotto mentite spoglie di santona e guaritrice ha approfittato di ingenuità e debolezze e Vanna Marchi, altro personaggio “in vista” che ha costruito il suo impero sulla sfortuna e il dolore dei sui simili. Queste donne vendevano fumo (e sfiga) e noi, comprandolo, abbiamo contribuito al loro successo e al loro arricchimento.

Non sempre la facciata rispettabile che ci viene proposta corrisponde al vero. Ne abbiamo esempi tutti i giorni: a partire dai personaggi pubblici per arrivare ai vicini di casa e a volte anche ai familiari.

In questo post  trovate vari link che potranno servire per approfondire l’argomento Millan. E’ interessante conoscere anche l’opinione di grandi Associazioni come Asetra e CSEN che si adoperano da anni per tutelare la relazione tra uomo e animale,  cosa che non fa certo il “Dog Whisperer” (nome  “fregato” a Monty Roberts – tanto per rimanere in tema di etica e moralità).

Altro ancora sul Corriere della sera 13.11.09

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3 Commenti

  1. premetto io non sono addestratore ne tanto meno faccio parte ad una associazione sono semplicemente uno che a avuto e che a un cane guardo quasi tutte le sue puntate ma sinceramente tutta questa cattiveria come lo descrivete io non la vedo in compenso vedo che a volte in poco tempo risolve problemi seri dove diversamente rischierebbero di essere soppressi. concludo dicendo non e che per caso ci sia una punta di invidia…… buona serata atutti

  2. Questo commento è il medesimo di quello inviato al post “Cesar Millan vanifica il nostro lavoro”. Magari non ti sei accorta che il blog era lo stesso; hai pensato di aggiungere una fase provocatoria all’inizio, una sorta di sfida. Considerato che, in separata sede mi hai scritto di averlo inviato ad altri che, come me, cercano di dissuadere dall’utilizzo dei suoi metodi; sembra quasi che tu sia un agente di Millan. Comunque le mie posizioni rimangono le stesse. Il libero arbitrio è un diritto di ognuno di noi (anche mio), come è ovviamente giusto che ci siano opinioni differenti sul medesimo argomento. Ho sempre pubblicato i commenti relativi a Cesar Millan, positivi o negativi che fossero. E così faccio con il tuo per la parte con la quale esprimi, lecitamente, l’apprezzamento per il suo metodo. Volutamente ometto le pratiche che descrivi, pubblicità negativa che va a discapito dei nostri cani, anche se ritieni di avere avuto dei buoni risultati. Bisognerebbe chiedere al tuo cane se la pensa nello stesso modo. Per altro, se non si interessa ai “giochini panacea”, come li definisci, vuol dire che non hai saputo trovare il modo di farglieli apprezzare e, credimi, è un peccato perché servono molto per il sviluppo mentale e per la sua autostima. Comunque ho letto e riletto il tuo commento per capire cosa e come risponderti; ho intrapreso più strade ma, alla fine mi ritrovavo sempre sulla stessa. Tutte le risposte possibili sull’argomento sono già state date e le trovi come replica ai vari commenti. E’ quindi inutile che mi ripeta. Trovi anche risposte sui “rinforzi positivi” che non bastano a risolvere i problemi se non impari a conoscere il tuo cane. Se hai voglia, spendi un po’ di tempo per leggerli, apri i link e i video consigliati. Altre risposte le trovi leggendo i post del Blog, in particolare sotto il tag “educazione cinofila”.
    Nel tuo commento c’è un punto che è la chiave di tutto: “non puoi mollare il colpo”, quindi il tuo cane non ha imparato. Si comporta bene (?) solo con le correzioni comportamentali. E’ come se dovessi tenere sempre sotto minaccia e controllo una persona per non fargli avere atteggiamenti illeciti. Questo non è insegnare, non è educazione. Aggiungo una cosa: ho avuto anch’io un’esperienza simile alla tua che si differenza solo per il fatto che Lola non è mai stata maltrattata (la sua storia la trovi nella parte alta della home del blog). Nell’aiutarla ad abituarsi alla nuova vita mai uno strattone, mai un’imposizione, mai una sgridata, mai forzata a vivere situazioni nuove, mai inibendole attività e istinti ma, più semplicemente, gestendoli in modo sempre piacevole e divertente. Nel rispetto dei suoi tempi, valorizzando le sue potenzialità, rispettando la sua natura, da tempo è un cane sereno che vive tranquillamente in una società che le impone delle regole che non appartengono al suo essere lupo.
    Faccio anche una precisazione per sfatare la convinzione che si provi invidia nei suoi confronti. A noi educatori sta cuore il benessere dei cani e i potenziali clienti persi, come li definisci, sono invece guadagnati (e questo non fa piacere, anzi). Infatti parecchie persone si sono rivolte a me dopo avere sperimentato i suoi metodi che hanno prodotto danni, purtroppo, a volte, irreparabili.
    Aggiungo ancora una cosa: prova VERAMENTE su di te il metodo Millan; chiedi a qualcuno di fare a te quello che hai fatto al tuo cane.
    Di seguito un link che non troverai nelle altre repliche ai commenti. Se conosci l’inglese ti sarà d’aiuto per capire come la “dominanza”, lo “stato Alpha”, sono concetti sorpassati da una scienza e da studi fortunatamente sempre in evoluzione.
    http://www.4pawsu.com/alphawolf.pdf

  3. Questa è la mia personale esperienza con i metodi Cesar Millan….verrà pubblicata? dato che è una voce “fuori dal coro”?

    Ho una cagnolona meticcia di 8 anni presa al canile quasi 2 anni fa….quando è arrivata ha avuto parecchi problemi di adattamento: ansia da separazione, stress, paura degli altri uomini ecc
    Non sono alla mia prima esperienza di cani, avendo posseduto in precedenza un pastore tedesco per 12 anni….Nel corso dei dodici anni avevo già letto libri sull’argomento dell’addestramento del cane e fatto anche alcune sedute con veterinari comportamentalisti per migliorare alcuni aspetti del mio pastore tedesco come aggressività verso altri cani e testardaggine, per cui alla fine faceva quello che voleva…
    Devo dire che i metodi tradizionali del cosidetto rinforzo positivo con me non hanno avuto alcun riscontro…il mio cagnolone si mangiava tutte le ricompense e poi ricominciava esattamente a comportarsi come d’abitudine…
    All’arrivo della nuova meticcia ho riacquistato tutti i libri possibili e immaginabili sull’argomento…ma una cosa è addestrare un cucciolo a 6 mesi d’età (metà dei libri si sviluppano solo sull’addestramento dei cuccioli), un altra cosa è intervenire sul comportamento di un cane che ha 8 anni d’età, che è stato maltrattato e picchiato in precedenza sino a perdere qualsiasi fiducia nell’uomo…che non ha mai visto una casa in precedenza, in quanto relegata in un cortile o in un box e quindi non sa come comportarsi socialmente….
    Devo dire che per caso mi sono imbattuta nel libro di Cesar Millan “l’uomo che parla ai cani” scoprendo finalmente che non era la fine del mondo se i comandi come “seduta”, “terra”, “ferma”, “cuccia” la mia cagnolona non li volesse imparare…tenendo conto che probabilmente aveva vissuto in un campo nomadi o comunque con gente straniera perchè apparentemente non capiva neppure le parole più semplici che tutti i cani “italiani” comprendono, come “andiamo” o “pappa”…e che ha imparato a riconoscere solo dopo mesi…
    Leggendo il libro di Millan sono rimasta affascinata dai contenuti: finalmente nuovi, innovativi e mi sono apparsi a prima vista qualcosa di concreto che avrei potuto provare a sperimentare man mano…
    Devo dire che delusa dalle esperienze precedenti ho iniziato a mettere in atto i consigli di Millan senza molta convinzione ma mi sono ricreduta…

    Ho incominciato a comprendere il significato della “passeggiata” nella nuova ottica prospettatami da Millan….la passeggiata vista non come scocciatura e perdita di tempo allo solo scopo di “far evacuare” il cane, ma come momento essenziale per rafforzare il legame uomo-cane e per acquisire rispetto da parte del proprio cane infondendo nel contempo a lui fiducia e autostima….

    Come per incanto il giorno precedente piangeva e guaiva se la lasciavo in casa cercando di aprirsi la porta e il giorno successivo, mentre mi accingevo ad uscire, mi ha guardata beatamente sdraita con l’espressione del tipo “ci vediamo dopo” e da allora mi attende al ritorno senza stress e senza saltarmi addosso al rientro….senza bisogno di lasciarli giochini precedentemente raffreddati in freezer e riempiti di pappa che a detta di molti dovrebbero essere la panacea all’ansia di separazioe e che lei guardava incredula senza sapere cosa farsene…
    Certo devo dire che personalmente se avessi raggiunto lo stesso risultato con il rinforzo positivo forse avrei speso una fortuna in “bocconcini” e lei sarebbe ingrassata a dismisura ma io avrei impiegato meno energie…è più comodo dedicare 20 minuti al giorno in casa a ripetere comandi che impegnarsi costantemente tutti i giorni e due volte al giorno e fare passeggiate “costruttive” di circa 1 ora…ma lei è felice!
    Io ho sperimentato su me stessa il metodo Millan e mi sento capobranco (o diovrei dire despota?) e a quanto pare anche per lei lo sono, mi rispetta mi ubbidisce ma è evidente che non mi teme nè ha paura. Al contrario, se qualche cosa la impaurisce è evidente che cerca il mio sguardo e attende…se io faccio quella cosa allora anche lei decide di poterla fare, perchè si fida ciecamente di me! Non affrinatva scale di ferro, non saliva su cose mobili ora sale in barca, non consoceva gli ascensori ora vi sale e scende senza paura. Mi chiedo se si possa affermare che ora la sua qualità di vita sia migliore o peggiore. Ma attenzione …..se “mollo il colpo”, a volte per pigrizia o stanchezza, permettendole di passeggiare come vuole lei, evitando correzzioni comportamnetali quando necessario, in brevissimo la sua ansia riprende, come se le venisse a mancare quella guida sicura che lei cerca per essere felice…

    Ritengo anche che questo metodo sia molto più rispettoso nei confronti dell’animale e della sua dignità rispetto ad addestramenti stile “circo equestre”..
    Penso che ciascuno sia libero di credere nel metodo educativo di sua scelta senza “buttare fango” su chi non si muove nel gruppo….e che questa presa di posizione contro Millan stia solo a testimoniare che forse lui ha colto nel centro dove molti hanno fallito e ora che Millan è diventato così popolare, se qualcuno come me decide di provare a seguirlo, forse è un potenziale cliente perso ed una seduta educativa a pagamento che non si riesce più a vendere con conseguenti perdite economiche…
    Last but nost least….nel centro rieducativo di Cesar Millan ci sono 40 cani che godono di libertà, hanno spazio e piscine a disposizione e vengono regolarmente sfamati ogni giorno…a detta di molti veterinari forse più comprensivi e “umani” di Millan la maggior parte di questi cani avrebbe dovuto essere “abbattuta”…quindi meglio un collare a strozzo se necessario o una puntura letale?
    Pertanto per il momento io procedo con le metodiche Millan e mi sento di consigliare questo metodo ad altri….quando vedrò qualcuno qua in Italia gestire un branco di 40 cani tra cui rotwailer e pitbull, andandosene a spasso tranquillo in città elargendo bocconcini…magari mi ricrederò

    Tiziana

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