Articoli con tag ‘dolore’

Bobo


28 marzo 2007
Chiamata per un corso di educazione di base
30 marzo 2007
Conosco Bobo, un labrador miele di due mesi. Scatenato! Incomincia l’avventura.
Un corso di base coinvolgente. Bobo ha cambiato la vita dei suoi compagni a due zampe, si sono completati a vicenda.
Bobo mi aiuta nella promozione della mia professione. Si presta a scatti fotografici da vero divo. Ha un carattere dolce, è facile stare con lui, sopporta le nostre bizzarrie, partecipa con entusiasmo alle nostre attività.
Ho sempre avuto sue notizie e questo mi ha fatto immenso piacere.
Soffre di displasia ai gomiti, fa l’agopuntura.
Arriva un momento in cui incomincia a fare il mattarello. Alessandra reinserisce delle attività che aveva abbandonato e tutto torna a posto.
Nell’estate 2009 inserisco altri 2 incontri. Va tutto bene. C’è molto affiatamento tra loro. E il mio cuore è colmo di soddisfazione.
Novembre 2009: ARRIVERA’ UN FRATELLINO UMANO. Grande gioia!! E facciamo un corso Pre-natal. So già che tutto andrà bene perché Bobo è meraviglioso e i suoi compagni lo sono altrettanto. Mi fido. So che faranno quello che ho consigliato.
Continuano le notizie:nasce Riky e la famiglia ora è davvero al completo.
Riky cresce anche con l’aiuto di Bobo che accoglie sempre con condiscendenza e pazienza le sue attenzioni, sempre monitorati da mamma e papà.
26.5.2014 sul mio cellulare sms
“Laura ciao,
purtroppo ti scrivo per farti sapere che il nostro caro Bobo ci ha lasciati. Volevamo ringraziarti perché anche grazie a te abbiamo passato con lui, i più bei momenti della nostra vita. E’ stata un’avventura stupenda… ora c’è tanta tristezza insieme però a infiniti bei ricordi che ci rimarranno sempre nel cuore, quel cuore che solo i nostri amici a 4 zampe sanno, riescono a colpire così nel profondo.
Alessandra, mamma di Bobo (come mi chiamavi tu)”

Io piango! Ricordo… 7 anni in un lampo.
Non importa come! Purtroppo Bobo te ne sei andato troppo presto. Ci diciamo che ci sarà un motivo se questo dispiacere è arrivato troppo precocemente. Lo scopriremo… Il mio grande abbraccio ai suoi compagni
Io intanto Bobo ti ricordo così, dando un’interpretazione umana a una delle tue infinite dolci espressioni:
Bobo

 

“Mamma, papà. Riky, Laura e tutti gli amici che mi hanno conosciuto… io ci sono sempre…nei vostri cuori. La mia vita ha sicuramente influenzato il percorso della vostra e continuerà a farlo”.

 

Cesar Millan in Italia?


vietato-laccesso

I cani costretti alla realtà del canile sono già abbondantemente provati, stressati, impauriti. Hanno bisogno di sicurezza, amore, dolcezza, pazienza, dedizione. Non tutti i canili sono lager per fortuna e gli operatori che vi lavorano si prodigano per assicurare un’esistenza decente (se di decenza si può parlare) agli ospiti dei loro rifugi.

I nostri cani non hanno bisogno dell’intervento di un pazzo scatenato, di un violento, di un Rambo cinofilo, stanno già abbastanza male. Questo individuo arriverà in Italia per promuovere la sua immagine  e incomincerà a smanacciare, terrorizzare, diseducare e traumatizzare  i nostri cani. Millan ci riporta alla cinofilia di 20 anni fa, quando il cane veninva ancora considerato un automa privo di emozioni e intelligenza. Lo si obbligava ad obbedire per paura,  lo si annientava,  dominato o morto!

I professionisti italiani, veterinari, educatori, comportamentalisti, etologi, le associazioni animaliste si appellano agli operatori dei canili affinchè non aprano le porte a questo anti-cinofilo per il bene dei cani e di tutta l’umanità. La violenza genera violenza. Dietro le quinte del suo show i cani sono costretti a collari con le punte, collari elettrici, aggressioni, i proprietari sono aggrediti dai loro animali, Millan stesso lo è. Ma naturalmente tutto questo non lo fanno vedere.

A questo link un articolo con filmato (ora hanno adottato un altro metodo: prima oscuravano i video per non far vedere le brutalità inflitte ma, evidentmente, hanno considerato che non era una buon modo per farsi pubblicita, quindi….ORA IL FILMATO LO LASCIANO MA APPLICANO DEI TAGLI)

 

Robin


Robin

Tredici anni possono essere pochi e nello stesso tempo tantissimi. Quante cose accadono? Quante cose si condividono? Quanti cambiamenti avvengono?  Un bimbo di 5 anni gioca con il suo cucciolo e in un lampo si ritrova maggiorenne con il suo vecchio cane arrivato alla fine del suo cammino. Una mamma cresce il proprio figlio tra mille problemi e difficoltà e il loro cane è sempre lì, con la sua simpatia, le sue marachelle, la sua amicizia, la sua devozione, condivide e aiuta a sdrammatizzare. Questa volta Robin sono stati loro ad alleggerire il tuo fardello che era diventato davvero troppo, troppo pesante. Impossibile scordarti!

 

Cani in ospedale


Sempre più strutture prendono consapevolezza dell’importanza e dei benefici psicologici che la compagnia del proprio animale può dare. Aspettare la visita del proprio cane dà sicuramente una spinta e una forza maggiore rispetto all’attesa di un cane sconosciuto, seppure piacevole. Per questo l’Azienda di San Donato ha deciso di dotarsi di un regolamento (sperando sia di lezione a chi invece trova mille cavilli per non attuare i progetti) per disciplinare le modalità di accesso di animali domestici nelle strutture ospedaliere ed in ogni luogo di cura o di ricovero dell’USL 8, sia nell’ambito di progetti di pet therapy che su richiesta di singoli pazienti ricoverati che desiderano avere contatti con il proprio animale, come è avvenuto nel caso della piccola Ambra. Da notare che al cane era stato consentito di accompagnare la piccola durante le visite antecedenti il ricovero!

Chapeau!!

Link all’articolo

 

Chicca


ChiccaHo conosciuto Chicca circa 17 anni fa. Allora non ero ancora educatrice cinofila ma il rapporto con i cani è sempre stato particolare. L’ho vista crescere. Da batuffolo a classico labrador giocherellone, affettuoso e idrovora. Ma c’era una componente di lei, un lato del suo carattere pacato e riflessivo, anche in giovane età. Forse era da imputare al fatto che la sua due zampe, la mia amica  Gabriella, si assentava spesso per lavoro lasciandola alle cure dei nonni. E’ stata testimone di molti eventi, belli e brutti, è stata la gioia e la forza, la felicità e la consolazione, come lo sono tutti i nostri cani dopotutto. Peccato che non si rendano conto di quanto sono importanti e di quanto fanno per noi semplicemente esistendo. A sua volta e’ stata molto amata, valorizzata, rispettata. Nell’ultimo periodo non riusciva a fare le scale: Gabrilella e Dario hanno modificato un carrello elevatore e ne hanno fatto una sorta di ascensore per non doverla relegare in garage. Il loro è stato un rapporto incondizionato e ancora una volta l’amore ha dato la forza a Gabriella di decidere per quella scelta, l’ultima, definitiva, che avrebbe messo fine alle sue sofferenze.

Chicca mi riservava sempre delle accoglienze degne di una regina, usciva letteralmente di senno, corse pazze, irrefrenabili, lo sguardo acceso di felicità una coda talmente al vento… quasi da decollo! Da vecchietta aveva abbandonato gli eccessi ma i suoi occhi avevano la stessa luce e la sua coda che batteva sul pavimento sembrava un tamburo impazzito.
Immagini nitide, fresche, come fosse ieri…

Ci ha lasciato da 4 mesi. Non riuscivo a scrivere nulla; ora lo sto facendo piangendo, ma lo sto facendo. Il tempo aiuta… A Gabriella, mia amica da quasi 20 anni, che vedo sporadicamente ma con la quale ho sempre un’ottima intesa, va il mio pensiero.

 

Empatia….La capacità di mettersi nei peli del cane…


notte di capodannoLA NOTTE DI CAPODANNO

Se il vostro cane ha paura di temporali e botti e se lo sapete osservare, avrete notato che in questi giorni i suoi  comportamenti sono cambiati. E’ più irrequieto, scava buche in giardino, raspa i tappeti di casa, ansima di più, cerca di mordersi la coda…  Quando modificano degli atteggiamenti c’è sempre una spiegazione.  In questo periodo qualcuno che non ha di meglio da fare ha già iniziato a sparare petardi. Se il nostro cane ha paura di botti, è sensibile anche solo ad uno sparo sporadico. Figuriamoci la notte di Capodanno…..

Provate ad immaginarvi bombardati da tutti i fronti senza potervi dare spiegazione di ciò che sta succedendo. Qualcuno sta sparando colpi di pistola, di cannone nel vostro giardino, anche in quello del vicino, qualcuno sta sparando nell’appartamento vicino al vostro, sul vostro balcone, terrazzo, nella stanza accanto….e non sapete cosa succede. Il cielo è illuminato a giorno da bagliori accecanti. Gli spari sono talmente vicini da ferirvi le orecchie, siete assordati e nessuno vi dà una spiegazione. Dovete difendervi ma non sapete da chi, da cosa e come. Qualunque cosa pensate di fare non va bene, gli spari sono sempre più vicini, sempre più forti e non potete allontanarvi da questo inferno, siete impotenti. Correte in strada, il rumore è ancora più assordante incontrate gente ma appena vi avvicinate un botto, secco, fortissimo, vi esplode in faccia… non potete fidarvi più di nessuno…. Incominciate a correre, urlate, non capite più niente. Il vostro cuore impazzisce, non lo controllate più non controllate nemmeno la ragione. Non sapete dove siete, non vi siete resi conto della strada che avete percorso, correte, correte, correte, cercate un riparo ma non ne esistono, questi botti arrivano dappertutto, vi trafiggono , provate a rannicchiarvi, tremate, ve la fate addosso dalla paura. Non ce la fate più, uscite allo scoperto urlando….. AIhhh Aihhhh Aihhhh….  Una macchina…. arrivava….terrorizzati non avete guardato. L’auto non si è fermata…..Siete feriti, non riuscite più a muovervi, perdete sangue, avvertite un forte dolore ad un braccio, una gamba… e i botti continuano, inspiegabili…. PERCHE’ ? Ma dove sono i vostri cari? Perché non sono lì con voi? COSA E’ SUCCESSO? Che importa? Il dolore nel petto è fortissimo, ma ora gli spari si stanno allontanando, li sentite meno. Cominciate  rilassarvi ma all’improvviso avete freddo, sempre più freddo. Gli occhi si chiudono, pesanti, vi sentite svuotati. Ora però tutto sommato va meglio di prima….  Un ricordo, un’ immagine….la vostra famiglia che esce di casa, vi saluta….”ci vediamo dopo, fai il bravo, vedrai che non succede niente…” Il più spiritoso dice “…ci vediamo l’anno prossimo….”

(foto reperita in internet)

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Un capodanno da cani

 

Quando il nostro cane ci lascia…


"Caro Raul"

"Caro Raul"

Questo post è dedicato a tutte le persone che non riescono ad esternare come vorrebbero il dolore per la scomparsa del loro cane.  Per non sentirsi dire “…ma era solo un cane…”, perchè pensano di non essere capiti, perchè “tanto non serve a niente parlarne” e per altri mille motivi quando i nostri cani ci lasciano, si tende a chiudersi in se  stessi, a negare e soffocare il proprio dispiacere. La lettera che pubblico è stata scritta da Daniela quando ha perso il suo amato Raul. Se non fosse lei a dire che  il destinatario è il suo cane, le meravigliose parole sembrerebbero dedicate ad una persona. Ed è proprio questo il punto: oggi i nostri cani rivestono nelle nostre vite un ruolo talmente importante da piangerli esattamente come se fossero parenti stretti! La lettera ha vinto il 2° posto al Concorso Provinciale della Poesia.

“CARO RAUL, non è mai abbastanza il dolore per la perdita di chi si ama e ciò che resta di te è un cuore a pezzi, una continua ferita che brucia. La speranza che non termina mai di esistere, ti porta avanti in fondo a questa vita che per alcuni sembra eterna. Quanta strada ho percorso e probabilmente ne ho ancora molta da fare ma a volte desidero concludere il mio viaggio… La mancanza di coloro che non ci sono più è forte, immensa e sicuramente irrimediabile. Non ci sono parole per descrivere il mio stato d’animo. Non ci sono parole ed urla per raccontare una parte importante di vita che ha segnato i miei giorni. A volte vorrei strappare dal cuore il dolore travolgente dei ricordi, mi sento come una farfalla senza ali, un’anima che vaga senza meta e di aver perso ogni battaglia!!

La vita insegna, la vita ci cambia, il dolore matura e rende più forti ma allo stesso tempo trascina via con forza una parte di noi che ha vissuto in un’altra vita, una vita diversa, con degli spazi, dei doveri, delle condizioni che ora non ci sono più. Sembrava eterna, ricca di sostanza, trasparente, senza inganni e poi la morte… In silenzio, con lo sguardo cupo, il mistero che gela ogni immagine, che ferma ogni battito e tutto termina. La morte. La morte che parola strana, sensazione di solitudine, di vuoto. La morte è ciò che sorprende la vita.

Da un grande dolore nasce un grande cuore, con infinito amore.           Daniela “

Dopo la scomparsa di Raul Daniela ha pianto anche la scomparsa di Squash per la quale ha scritto un’altra bellissima lettera. Ora è la “duezampe” di Blanka e ad entrambe auguro ancora tanto bellissimo tempo insieme.

 

Un cucciolo, un negozio, un dramma.


Ieri ho pubblicato un articolo per rendere visibile l’iniziativa che mi vedrà impegnata a tenere un corso di educazione cinofila con Varese Corsi. Era mia intenzione mantenerlo visibile elmeno per il periodo di apertura delle iscrizioni ma stamattina una telefonata mi ha fatto modificare i piani.

L’esperienza che ha fatto Ilaria con la sua famiglia merita di essere portata a conoscenza di tutti.

Ancora una volta parliamo di traffico illegale di cuccioli. Ancora una volta parliamo di commercianti e veterinari senza scrupoli, privi di etica morale e professionale, ancora una volta parliamo di ignavia da parte delle istituzioni nei confronti del maltrattamento animale, ignavia da parte di chi, preposto per tutelare la legge, trova spesso mille appigli per non farlo.

Ormai da anni, utilizzando molteplici forme di informazione, si divulgano i rischi e i retroscena legati all’acquisto di animali nei negozi.

- cuccioli sottratti alla madre troppo presto con pesanti conseguenze sullo sviluppo anche comportamentale

- malattie: i cuccioli vengono tenuti “in salute” con bombe di antibiotici ma una volta a casa crollano e frequentemente muoiono

- viaggi allucinanti e sofferenze

- non si è quasi mai tutelati dalla legge: anche se esistono delle normative che lo consentirebbero.

Se acquistate un animale in un negozio rischiate forti dispiaceri. Sarete impotenti di fronte alla sofferenza del cucciolo malato e a quella dei vostri figli ai quali lo avrete regalato, magari per Natale, periodo in cui questi mercenari fanno più affari.

Lo schifo che si cela dietro questo commercio è inimmaginabile.
Magari lo stesso veterinario che firma documenti falsi è il medesimo che poi raccomanda a chi ha acquistato un cucciolo da un allevamento, di non farlo uscire di casa se non ha completato il ciclo delle vaccinazioni perchè potrebbe prendere malattie. Puro lucro, su tutti i fronti!

L’incoerenza regna sovrana. Gli stessi  Comuni che per questione di igiene vietano l’ingresso dei cani nei ristoranti e bar lasciano indisturbati questi commercianti di drammi. Incoerenza o convenienza?

Questa mattina Ilaria mi ha chiamata e mi ha raccontato la storia della sua Lola che oltre ad avere avuto seri problemi di salute, che si porterà dietro per tutta la  vita, ha anche delle problematiche comportamentali.

A questo indirizzo potete leggere la sua storia, una storia molto più comune di quanto si creda e che dovrebbe indurre a riflettere su molte cose, una storia che potrà servire da monito per tutti coloro che si accingono ad adottare un cane.
“NON COMPRATELI NEI NEGOZI”. Comprate la merce che vi occorre ma non soffermatevi a guardare i cuccioli perchè è difficilissimo resistere ai loro sguardi; è proprio su questo che contano quegli esseri che prendono i soldi da voi. Quando comprate avallate questo commercio e gli date modo di andare avanti. Quando le istituzioni non si attivano gli unici a poter fare qualcosa siamo noi. Pensateci.

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Striscia a Varese

 

Il cane che si morde la coda


Un comportamento che spesso diverte ma che è, invece, un campanello dall’arme

Arriva un momento in cui tutti i cani, cuccioli o adulti, mettono in atto questo comportamento che, se manifestato raramente, non deve destare particolare preoccupazione. Nei cuccioli è solitamente associato alla “scoperta” di quella cosa che lo segue sempre e che è bello rincorrere e acchiappare. Ma il comportamento deve fermarsi qui e non essere ripetuto all’infinito. Non date attenzione al vostro cane in questa fase perchè potreste favorire il ripetersi e l’accentuazione del gesto. Piuttosto cercate di distrarlo senza però interagire con lui (fate rumore e poi casualmente dategli altro da fare).

Se il comportamento è frequente dovete domandarvi il perchè. Molti lo ritengono un atteggiamento divertente ma è invece sintomo di forte stress, mai da trascurare. Una volta escluse cause fisiche, come dolore, presenza di parassiti alla base della coda o allergie di varia natura, bisogna sempre domandarsi che cosa potrebbe averlo innescato:
- solitudine, mancanza di contatto sociale con uomini o altri cani
- noia, inattività
- sovraeccitazione
- ricerca di attenzione
- frustrazione per inibizione di molti comportamenti (non saltare, non scavare, non abbaiare, non tirare, non annusare, non rosicchiare, punizioni, ecc. ecc.)

Mi è capitato sovente di vederlo manifestare quando l’animale non capisce cosa gli viene chiesto di fare, si irrita e ha bisogno di allentare la tensione, in particolare quando il soggetto è già stressato per vari motivi.. La comunicazione dell’uomo  non è chiara, è “pasticciata”, insicura. Succede spesso ed è naturale che sia così, quando il proprietario sta imparando il modo corretto di porsi con il suo cane.

Se fate caso ai primi fotogrammi del video, il cane cerca prima di mordere un oggetto, dopo si dedica alla sua coda e, per non farsi mancare nulla, si morde anche la coscia. Ha assolutamente bisogno di fare qualche cosa. Non viene interrotto e non gli vengono proposte alternative; alla fine del video si vede che anche il respiro è diventato più affannoso: sta veramente male!

E’ indispensabile individuare la causa per trovare il modo di risolvere il problema Rivolgetevi a un educatore che si occupa di relazione e comportamento (metodo cognitivo-zooantropologico). Osservate bene il vostro cane per poter descrivere con esattezza quante volte, come e quanto dura la “caccia alla coda”.
Questo, insieme alla storia del cane, consentirà di effettuare una diagnosi corretta e di trovare la soluzione adeguata per  far tornare il cane ad una situazione di serenità e tranquillità, con la sua “coda al vento”!

 

ENCI: precisazione in merito all’utilizzo del collare elettrico.


L’ENCI dopo la sua proposta impopolare che ha suscitato stupore, preoccupazione e sdegno nel mondo della cinofilia, ha ritenuto di fare alcune precisazioni che, per correttezza, trovate a questo link.

L’ENCI parla di istituire appositi corsi per il giusto utilizzo del collare elettrico ma la questione è che non esiste un modo giusto per l’uso di questo strumento che dovrebbe invece essere bandito vietandone la vendita e la produzione. La sua applicazione va contro ogni etica professionale ed è segno di totale mancanza di rispetto e considerazione nei confronti del cane, pronto ad apprendere educazione ed addestramento molto velocemente se proposti piacevolmente, valorizzandone la mente e non inibendone i comportamenti con terrore e torture.

L’ENCI, cadendo in contraddizione, afferma di non sollecitare utilizzi di metodi coercitivi; beh…il collare elettrico è uno dei peggiori strumenti coercitivi in circolazione e proporre di istituire una legge che ne regolamenti il suo utilizzo è in contrasto con la loro affermazione.

Nella sua controdeduzione l’ENCI parla di zootecnica.
Per non diventare prolissa, qui ne trovate i campi di applicazione, mentre a questo link trovate gli obbiettivi della zooantrolpologia (qui ulteriori approfondimenti): capirete da soli l’abisso che divide le due scienze e come la zootecnica si occupi di produzione e allevamento mentre la zoontropologia della relazione tra diverse specie e in questo caso, tra uomo e cane.

Gli educatori, istruttori cinofili, medici veterinari comportamentisti che da anni studiano e si dedicano alla relazione tra uomo e cane, continuano a perseguire l’obbiettivo di bandirne l’uso, vietarne la vendita e produzione  e proseguono nella divulgazione della raccolta delle firme volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè ciò possa avvenire.

Contiamo anche sul vostro aiuto!! Firmate, firmate, firmate!

Ci tengo a fare ancora una raccomandazione. Se volete intraprendere un percorso educativo o di addestramento con il vostro cane, prima informatevi molto bene sulla figura professionale a cui volete rivolgervi. Ci sono ancora molti istruttori che si avvalgono di metodi punitivi e coercitivi, strattonate, urla, collari con punte e via dicendo. Fate un confronto su internet. L’ENCI, che per questo settore è rimasto fermo a vent’anni fa,  non è più il solo riferimento per l’addestramento del cane; ci sono molti altri siti da consultare come quello di CSEN Cinofilia che affilia solo educatori e istruttori che hanno una lunga preparazione alle spalle e che nell’educare e addestrare il cane lo valorizzano e favoriscono la relazione con il proprietario.