Oggi sono venuti a prendermi i mie nuovi proprietari. Hanno guardato i miei fratelli, me e sono rimasti li indecisi su chi scegliere. Io li ho aiutati andando loro incontro e salutandoli gioiosamente. Li ho chiamati con il mio famoso “abbaio festoso” ed hanno subito capito, mi hanno preso in braccio e scelto, credo che andremo d’accordo e che non ci vorrà molto a spiegargli come ci si comporta e sicuramente impareranno velocemente. Quanta gente intorno a me! Sono quattro e tutti mi accarezzano e mi parlano. Sarà necessario insegnarli il mio linguaggio, altrimenti non riusciremo a capirci. Quando li avrò conosciuti di più ve li presenterò. Credo sia arrivato il momento dei saluti. Finalmente conoscerò la mia nuova casa….. Mi stanno portando verso una strana gabbia dove tutti entrano e si mettono seduti… Quale sarà il mio posto? Il portabagagli? Il sedile posteriore? Una scatola? Le braccia di uno di loro? Sono stato fortunato, mi trovo in braccio…
Bello il paragone tracciato tra Diogene e il cane. Uno spunto per pubblicarlo e, per un attimo, fermarsi a filosofeggiare.
Diogene: riaccendi la lanterna
Quest’uomo con una lanterna in mano, mezzo svestito, che aveva per propria dimora una botte è Diogene, il filosofo Greco che cercava col lanternino l’uomo che avesse conservato la virtù più difficile da trovare sulla Terra. Lui non pensava che tale virtù fosse la saggezza, ma una qualità tanto rara che per trovarla gli serviva almeno un po’ di luce dal momento che cercarla e trovarla era come andar di notte. Quest’uomo è Diogene il cinico, colui che si comportava cioè con la stessa semplicità del cane (dal greco kunòs), che vive nel presente senza ansietà esattamente come un cane, che sa istintivamente chi è amico e chi è nemico a differenza degli uomini che spesso ingannano e sono ingannati.
Diogene aveva scelto di comportarsi come “critico” pubblico: la sua missione era quella di dimostrare agli antichi Greci che che la saggezza e la felicità appartengono all’uomo che è indipendente dalla società.
Di lui si dice che sarebbe stato uno degli uomini più buoni del mondo.
La virtù che non ha mai trovato e che ha cercato in lungo e in largo è la gratitudine.
Nulla mi toglie dalla testa però che egli abbia infine ripiegato nell’allontamento e nella volontaria indipendenza dalla società proprio perchè la sua vera ricerca sarebbe fallita. Non trovando la gratitudine si è infine accontentato della saggezza, liberandosi così di quella società nel quale egli non trovava ciò che maggiormente cercava.
Se dunque ciò è essere cinici, non esiste forse davvero più gran qualità ed elevatezza d’animo o sensibiltà che il cinismo.
I cani del branco killer in aereo dalla Sicilia per essere adottati. Ci sono anche 10 cuccioli
MILANO – Dalle spiagge di Modica all’ombra della Madonnina. Sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Linate i quattordici cani randagi raccolti dai volontari dell’Oipa (organizzazione internazionale di protezione degli animali). Fino a qualche giorno fa vagavano per i vicoli di Modica e sul lungomare, proprio come il branco di randagi che ha ucciso un bimbo di dieci anni, Giuseppe Brafa. Invece oggi le guardie eco-zoofile dell’associazione li hanno affidati al canile “Il ponticello” di Paullo, dove trascorreranno un periodo di quarantena, prima di poter varcare la soglia delle loro nuove case.
UNA NUOVA FAMIGLIA – Quasi tutti questi randagi, quasi tutti meticci, sono già stati adottati. Uno da una famiglia milanese, un’altra da un ragazzo che vive nell’hinterland. Quattro cuccioletti, invece,…
Udite Udite ! Un cane randagio ha imparato a riconoscere e ad usare i soldi per comprarsi il cibo. E’ successo in Ucraina, e più esattamente a Kharkov.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Komsomolskaia Prava, questo eccezionale quattrozampe è diventato cliente fisso di un negozio di alimentari dove per oltre un anno gli veniva offerto qualche pezzo di pane.
Un giorno un cliente del negozio per scherzo gli ha dato una grivnia, una banconota ucraina, e a questo punto il cane si è precipitato al reparto salumi, ricevendo in cambio delle fette di salame. Tutto questo viene raccontato con orgoglio da Irina, la commessa del negozio.
Ma la storia del nostro eroe non finisce qui, da quel giorno molti clienti regalano una banconota per ammirare le prodezze del cane che ormai ha delle preferenze e pretende la scelta tra salsicce, salami e cosce di pollo.
Il nome del cliente a quattrozampe è Rizhiukha, che significa “pelo rosso” ed è diventato una vera e propria attrazione per il negozio ma anche una fonte di incasso: la sua presenza e la sua spesa rendono dalle 10 alle 30 grivnie al giorno.
Si può veramente dire: si guadagna la pagnotta. E’ tutto
Questo articolo è dedicato a chi pensa di avere sofferto troppo per la scomparsa del suo cane.
Il dolore è tale quasi da vergognarsi di provarlo. Si cerca di trattenere le lacrime quando si parla di come se ne è andato per paura di sentirsi dire “…ma tanto è solo un cane”; si teme di rendersi ridicoli, di non essere capiti e si erigono delle barriere: preferiamo non parlarne o lo facciamo brevemente, cambiando subito discorso.
Queste emozioni sono assolutamente comprensibili: i cani fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. La sofferenza che si prova fa parte del processo del lutto che si attraversa quando perdiamo o ci separiamo da un affetto. Con il tempo il dolore si attenua per lasciare spazio ai ricordi dei momenti belli passati insieme. Si riflette sulla vita di tanti poveri animali maltrattati, malati e non curati, privati della loro dignità, cani legati a catene, vite incominicate e finite in squallidi canili… e allora abbiamo la certezza di avere fatto stare bene il nostro cane e possiamo ricordarlo con sereno affetto.
Un esempio di quanto e fino a che punto si possono amare i nostri cani viene da Lord Byron che all’inizio del 1800 fece stilare un epitaffio per il suo amatissimo Boatswain. Quando esso morì scrisse sulla sua tomba “Boatswain possedeva la bellezza senza la vanità, la forza senza l’insolenza, il coraggio senza la ferocia, e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi.”
Lord Byron, due secoli fa, aveva già colto l’essenza dei nostri cani.
C’è un posto in Paradiso, chiamato “Ponte dell’Arcobaleno”. Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell’arcobaleno. Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme. C’è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene. Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro… Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l’orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l’impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce. Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l’amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore. Allora attraverserete, insieme, il Ponte dell’Arcobaleno…….
Entra in vigore l’Ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (n.68 del 23.03.2009), concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani e firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini. Da oggi quindi, obbligo di guinzaglio non più lungo di un metro e mezzo, museruola da mettere in caso di pericolo e naturalmente paletta per raccogliere gli escrementi del proprio cane. L’ordinanza, che avrà efficacia per 24 mesi, riguarda i cani di tutte le razze ad eccezione di quelli sotto indicati:
* cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili
* cani in dotazione alle Forze Armate
* cani in dotazione Polizia
* cani in dotazione Protezione Civile
* cani in dotazione Vigili del Fuoco
* cani a guardia e conduzione delle greggi
Mancato rispetto dell’Ordinanza, le sanzioni
Violazione dell’art. 1
• Omessa custodia e malgoverno di animali (art. 672 del c.p.)
• Mancato rispetto dell’obbligo del guinzaglio e della museruola (art. 83 del Reg. di Polizia Veterinaria D.P.R. n. 320/1954 e successive modifiche ed integrazioni – Leggi Regionali e Ordinanze Comunali)
Violazione dell’art. 2
• Addestramento all’aggressività, selezione ed incroci finalizzati ad accrescere l’aggressività – Sottoposizione dei cani a doping e mutilazioni
Sanzioni previste dalle Leggi Regionali e da Ordinanze Comunali si può anche contestare il reato di maltrattamento (art. 544 ter c.p.)
In tutte le altre fattispecie si applicano le sanzioni previste dalle Leggi Regionali e dalle Ordinanze Comunali es. la legge della Regione Toscana prevede sanzioni amministrative pecuniarie per: abbandono delle deiezioni liquide e solide in spazi pubblici o in zone di verde pubblico.
Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Il sindaco: dieci sono ancora liberi, restate tutti in casa. In fin di vita una turista sbranata sulla spiaggia
«Cani vastati sono». Vastati, cioè «guastati», inselvatichiti e inferociti perché ormai conoscono l’odore e il sapore del sangue umano. «Vastati sono, li devono abbattere», ripete l’uomo con gli stivali di gomma alti al ginocchio e una vecchia casacca grigioverde buttata sulle spalle. È venuto anche lui qui, nella stradina sterrata che porta alla spiaggia di Punta Pisciotto, estremo lembo meridionale della Sicilia. Partecipa alle ronde che da ieri la gente di Scicli ha organizzato spontaneamente, terrorizzata da questo flagello dal sapore medievale. I cani sono da qualche parte,…
Smarrite il vostro cane Oltre a denunciarne lo smarrimento al Comando di Polizia Municipale, sarebbe opportuno contattare il Canile di zona per sapere se è stato accalappiato dal rifugio convenzionato col comune in cui è stato ritrovato l’animale.
Quando si trova un cane abbandonato
Occorre comunicare il ritrovamento dell’animale al Comando di Polizia Municipale del Comune in cui è stato trovato l’animale; i vigili provvederanno ad inviare sul posto un addetto del rifugio convenzionato col comune o un veterinario del Servizio Veterinario ASL (se l’animale è ferito). Se non si riesce a contattare i vigili, chiamare i Carabinieri; comunque l’uscita del veterinario è obbligatoria per legge in qualsiasi ora e giorno dell’anno.
Quando trovate un cane od un gatto ferito
Come sopra, è sempre meglio richiedere l’intervento di vigili e veterinario dell’ASL. Comunque si può provare a immobilizzare l’animale in un panno o salviettone oppure se di piccole dimensioni in un trasportino e portarlo di corsa dal veterinario più vicino che non potrà rifiutarsi di curare l’animale con la scusa che è un “randagio”. Anche i Vigili del Fuoco sono tenuti ad intervenire in situazioni di grave pericolo di vita (animale investito, gatto su albero, animale rinchiuso in un cantiere o altro, … numeri utili
Se trovate altri animali bisognosi d’aiuto (uccelli, ricci, etc)
Nel caso di un uccellino ancora non in grado di volare, se non riesci a trovarne il nido, aspetta almeno un’oretta per capire se la madre lo sta cercando e se gli porta del cibo. Se il piccolo è proprio solo, allora occorre raccoglierlo e contattare quanto prima un centro di soccorso per sapere come comportarsi. Attenzione: non limitarti ad ospitarlo a casa per accudirlo, perché potrebbe avere bisogno di cure specifiche (integratori e altro), quindi appena ti è possibile portalo in uno dei centri indicati nella sezione numeri utili.
Se volete adottare un cane
Recatevi presso il canile più vicino e fate richiesta di adozione: è necessario essere maggiorenni e dare garanzie di buon trattamento. Sarebbe sicuramente un bel gesto preferire un animale anziano e che ha già passato diversi anni rinchiuso nei box del canile in attesa che qualcuno si prendesse cura di lui! numeri utili