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Pioggia di sanzioni per chi porta il cane in spiaggia


Vacanze rovinate per 59.000 famiglie multate per aver portato i loro cani in spiaggia.

Record in Sardegna, Veneto, Liguria. Tolleranti Sicilia e Puglia

margotLe 59.000 contravvenzioni elevate da vigili urbani in buona parte dei comuni costieri d`Italia sono state in media di 400 euro l`una, con punte oltre i 1.000 euro nell`isola di Sant`Antioco, in provincia di Cagliari. Complessivamente da questa pioggia di contravvenzioni i comuni hanno incassato oltre 24 milioni di euro. I dati arrivano dall’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali e ambiente, che sta preparando i ricorsi contro la multe.

In particolare le irregolarità che sarebbero riscontrabili in circa 38.000 contravvenzioni riguardano l’assenza di segnaletica o la presenza di segnaletica illegittima sul divieto di portare i cani in spiaggia e l’assenza di margot-2regolare ordinanza comunale che sancisce e precisa divieti e sanzioni; inoltre, almeno 4.000 contravvenzioni sarebbero state comminate sulla battigia, nonostante esista la normativa che consente il libero transito nei 5 metri di profondità della spiaggia definita battigia.

Le regioni in cui sono state applicate il maggior numero di sanzioni sono la Sardegna, il Veneto, la Liguria, la Toscana, l`Abruzzo e la Calabria, a sorpresa tra quelle più tolleranti figurano esservi la regione Puglia e la Sicilia.

(Fonte: diariodelweb) 23.8.09

 

Vacanze da sballo!


Guardate come si divertono i nostri cani ad Albisola Marina, presso il Bau Bau Village

Immagine anteprima YouTube
 

Spiagge vietate ai cani: spuntano i divieti comunali illegali


Roma (22 giugno 2009) Nei mesi estivi sulle spiagge italiane spuntano come funghi i cartelli contenenti il divieto di portare il nostro amico peloso in spiaggia motivando molto spesso tale divieto con questioni di igiene pubblica. Orbene attenzione che almeno la metà dei divieti che spuntano nei mesi estivi seppur messi dalle amministrazioni dei comuni rivieraschi sono illegali.

Infatti per poter vietare l’ingresso ai bagnanti con fido al seguito occorre che i comuni emettano un’ordinanza che preveda il divieto motivato, l’estensione oraria di tale divieto e che la medesima ordinanza firmata dal sindaco, da un ‘assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani, e pubblicata sugli albi pretori dei singoli comuni, se manca solo una di queste indicazioni,l’ordinanza non è valida.

Ma non è tutto: infatti anche i cartelli che prevedono tale divieto devono recare sul retro il numero dell’ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza.
Altrimenti se pure in presenza di una ordinanza regolarmente firmata il divieto è da considerarsi nullo. Pertanto invitiamo tutte le famiglie ed i proprietari di cani che decidono di portare fido in spiaggia a verificare che esistano realmente le ordinanze e che i cartelli di divieto contengano le informazioni regolamentari
altrimenti qualunque richiesta di allontanarsi dalla spiaggia con il proprio cane fatta anche dai vigili è illegale e ogni eventuale multa impugnabile davanti al giudice di pace e quindi contestabile senza essere preventivamente pagata.

“Invitiamo tutti i possessori di cani che decidono di portare i loro animali in spiaggia a verificare la regolarità dei cartelli di divieto e se possibile a fotografarli con il telefonino specialmente se sono illegali come nella metà dei casi che ci vengono segnalati – ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA – è importante anche fare un salto in municipio per vedere se esiste la relativa ordinanza di divieto, sono molti infatti i comuni che si limitano a piantare i divieti sulle spiagge e ad incassare le relative, salate, multe senza aver emesso ordinanze o senza aver messo i cartelli di divieto regolamentari.
A fronte dell’illegalità diffusa da parte delle amministrazioni comunali,occorre che i cittadini imparino a difendersi e a far valere i propri diritti fino in fondo. Se si trovano situazioni
del genere chiediamo che ci vengano segnalate al servizio online segnalazione reati@libero.it  di AIDAA meglio se con foto allegata in modo che anche noisi intervenga contro questi che non esito definire come divieti-truffa”.

Fonte: AIDAA
Per info 3478883546-3926552051


 

Colpi di calore? No grazie!


Il colpo di calore è solitamente il risultato di un’inadeguata dispersione del calore che negli animali avviene attraverso la respirazione e non tramite la sudorazione, come per noi umani. L’esposizione ad elevate temperature ambientali può rendere l’immagazzinamento del calore molto più rapido rispetto alla sua dispersione: i cani obesi e razze, come i bulldog, i boxer e affini (i cosiddetti brachicefalil), a causa della canna nasale molto corta ne sono colpiti più frequentemente. In questo periodo, dalla primavera all’autunno, il rischio per i nostri amici è molto elevato. Per i veterinari è una vera e propria emergenza che può portare gravissime alterazioni e può essere letale.
E’ quindi meglio prevenire piuttosto che curare.
Una delle cause principali è la chiusura dell’animale in auto dove la temperatura raggiunge i 50 gradi in soli 20-30 minuti, anche se la temperatura esterna non è particolarmente elevata; la bestiola può morire in meno di un’ora. Cercate sempre un parcheggio all’ombra, lasciate i finestrini aperti per creare un ricircolo d’aria, lasciategli a disposizione la ciotola dell’acqua e cercate di non stare via molto tempo.
Il problema si può verificare anche se si sta viaggiando: i nostri cani vengono messi nel portabagagli, spesso chiusi nei trasportini che col passare delle ore diventano dei veri e propri forni. E’ molto pericoloso tenere il cane vicino al lunotto posteriore che amplifica i raggi del sole. L’insidia sta nel fatto che non ci accorgiamo dell’effettiva temperatura perchè nel vano anteriore abbiamo accesa l’aria condizionata. Per rendervi conto della reale situazione potete provare a mettervi nel posto solitamente dedicato ai vostri animali facendo guidare qualcun altro: vi assicuro che è un’esperienza molto utile. Per prevenire i colpi di calore il cane deve essere fatto scendere molto spesso dall’auto, non deve mancargli l’acqua e nello spazio in cui viaggia deve esserci una sufficiente circolazione d’aria (però non v’allargate…niente muso e orecchie al vento mentre si viaggia)!
Attenzione anche alle passeggiate e all’attività fisica; con le temperature elevate è bene diminuirla notevolmente o fargliela fare nelle ore più fresche; anche ridurre la quantità di cibo li aiuta a tollerare meglio il caldo.
E se lo portate in spiaggia con voi controllate che non stia per troppo tempo al sole e fatelo bagnare spesso.
Un piccolo accenno va fatto anche per le giornate ventose, piacevolissime ma insidiose perché non ci si rende conto dell’effettiva temperatura.
Se il vostro animale è andato incontro ad un colpo di calore manifesterà un grave aumento della temperatura corporea, eccessiva salivazione, depressione, abbattimento, grave aumento della frequenza respiratoria, a volte vomito e feci fluide, spesso con sangue, nei casi più gravi convulsioni, perdita di lucidità e, a volte, di conoscenza. Bisogna abbassare immediatamente la temperatura corporea bagnando il cane con acqua, anche immergendovelo completamente, e rivolgersi subito al veterinario. L’ipertermia colpisce diversi apparati, pertanto la prognosi definitiva potrà essere fatta dopo qualche giorno.
Anche in casa o in giardino i nostri animali possono soffrire il caldo. Sono in grado di scegliersi il luogo più adatto e più fresco, non costringiamoli quindi a stare in spazi creati “apposta per loro”.
Purtroppo oggi sono ancora frequenti i casi di cani legati alla catena o costretti in recinti angusti e senz’ombra. Questi sono veri e propri maltrattamenti che si possono denunciare agli organi competenti.

Le informazioni rilasciate in questo articolo sono state reperite da vari siti di clinica veterinaria (a parte qualche piccola licenza). Il consiglio è comunque quello di approfondire l’argomento rivolgendovi direttamente al …medico di famiglia ;-)

 

I cani killer abbattuti a colpi di mitra


Il sindaco: dieci sono ancora liberi, restate tutti in casa. In fin di vita una turista sbranata sulla spiaggia

cani-killer
«Cani vastati sono». Vastati, cioè «guastati», inselvatichiti e inferociti perché ormai conoscono l’odore e il sapore del sangue umano. «Vastati sono, li devono abbattere», ripete l’uomo con gli stivali di gomma alti al ginocchio e una vecchia casacca grigioverde buttata sulle spalle. È venuto anche lui qui, nella stradina sterrata che porta alla spiaggia di Punta Pisciotto, estremo lembo meridionale della Sicilia. Partecipa alle ronde che da ieri la gente di Scicli ha organizzato spontaneamente, terrorizzata da questo flagello dal sapore medievale. I cani sono da qualche parte,…

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