Articoli con tag ‘proprietari’

Le visite del cane al suo “due zampe”. Momenti preziosi per entrambi.


invecchiare-insiemeDa un po’ di tempo a questa parte non ho pubblicato notizie di cronaca relative ai nostri cani. Un po’ perchè la medesima notizia gira su tutto il web e su tutti i giornali e voglio evitare di diventare noiosa, un po’ perchè sono sempre tristi, orribili e negative. La notizia che trovate a questo link è invece positiva e, anche se largamente diffusa da tutte le testate giornalistiche on line e non, mi fa piacere divulgarla anche sul mio blog.

Si parla del Giudice Varesino Giuseppe Buffone che ha emesso una sentenza a favore di una anziana signora, ricoverata presso una casa di cura, che ha chiesto di poter vedere regolarmente il suo cane. E’ una novità in Italia: il giudice si è appellato alla legge del 2010 che ratifica e dà esecuzione alla Convenzione Europea per la Protezione degli animali. Veramente una bella notizia!! Ora sarebbe da verificare se le istituzioni hanno dato seguito alle disposizioni del giudice. Di questo nessuno ne ha più parlato. Non sappiamo nemmeno il nome della struttura che ospita la Signora.

Se qualcuno ha notizie in merito (positive o negative) sarò ben felice di pubblicarle.

(foto tratta da internet)

 

Ci risiamo…è Natale porco cane!


tartufo di NataleDi anno in anno l’atmosfera natalizia ci avvolge sempre più in anticipo. Già da ottobre inizia il bombardamento mediatico e il consumismo ci accalappia con la sua rete dalla quale e molto difficile liberarsi. In barba alla crisi…. Ma va bene così, perchè tirarsene fuori se non si nuoce a nessuno?

Ecco, appunto…. Visto che tutti cominciano presto lo faccio anch’io. Se vi balena l’idea di regalare un animale fatela rimanere tale.

Un animale ha una sua individualità. Dal cane al pesce rosso, dal criceto alla tartaruga, ognuno ha dei bisogni etologici specifici, che non si possono modificare e che noi non dobbiamo ignorare. Cosa sono i bisogni etologici? Campionari di comportamenti propri, naturali, innati, che contraddistinguono una specie.

Prima di concretizzare l’idea di regalare un animale informatevi su ciò che dovrete fare per soddisfare le sue necessità e farlo vivere bene, non da uomo ma da animale quale è.

E fino qui ho parlato in senso generale; visto che mi occupo di cani ora entro nello specifico. Detto fuori dai denti e senza mezzi termini…NON COMPRATELI NEI NEGOZI! C’è ancora qualcuno che non sa che cosa c’è dietro? C’è ancora qualcuno che non ha mai sentito parlare del traffico di cuccioli importati dai paesi dell’Est (e mica solo da quelli)?. C’è ancora qualcuno che non sa dei rischi legati all’acquisto di animali nei negozi? C’è ancora qualcuno che non sa delle sofferenze e delle brutture che devono subire? Non ci credo che ci sia ancora qualcuno che non lo sa. Credo piuttosto che ci sia ancora qualcuno che fa finta di non sapere e questo qualcuno è il responsabile del perpetuarsi di questa piaga. Se c’è domanda c’è sempre offerta.

E proseguo con il cazziatone…..

Avete deciso che dovete regalare per forza un cane? Quanti bambini ci sono in famiglia e di che età? No perchè solitamente si legge che i cani fanno tanto bene, che fanno crescere i nostri figli responsabilizzandoli, si parla di Pet Therapy e di tantissime belle altre cose ma al cane chi ci pensa? Avete tre figli piccoli e volete la famiglia perfetta arricchendola con l’arrivo di un cane? Il rischio è quello di farlo finire recluso in giardino, legato o “ceduto” dopo pochi mesi perchè non si riesce ad educarlo. Non perchè il cane è “scemo”, tropo vivace, non capisce ma perchè sarete spesso sull’orlo di una crisi di nervi causata dalla gestione dei figli e non avrete nè tempo nè voglia da dedicare al cane che sarà però il vostro capro espiatorio per scaricarvi (anche se ho avuto il piacere di lavorare con persone  che hanno saputo far fronte ai problemi in maniera encomiabile – chapeau).   Pensateci seriamente e informatevi perchè dal momento che adottate un cane ne diventate i responsabili esattamente come lo siete per i vostri figli.

Però, siccome è vero che ci fanno tanto bene, che ci aiutano a stare meglio e ce ne sono tanti che hanno bisogno di noi, se si affronta la questione con consapevolezza, ben venga l’arrivo di un quattro zampe.

Nei canili ce ne sono tanti che ci aspettano ma dovrete essere completamente sinceri sulle vostre abitudini di vita con i volontari che vi seguiranno nell’adozione per evitare problemi che altrimenti non si riusciranno ad affrontare. Se i volontari sono anch’essi responsabili vi consiglieranno il cane adatto e non uno qualunque tanto per accasarlo. L’obbiettivo, sia per loro che per voi,  è quello di trovare un focolare definitivo per il cane. Proprio come fa Simone. Sì, proprio lui…“quello di Missione Cuccioli”. La trasmissione è a misura di bambino ma è ovvio che i consigli sono per i genitori che devono sempre seguire i figli nell’educazione del cane. Il programma è bellissimo ma, per noi educatori in prima linea è, spesso, un’arma a doppio taglio. Lo spettatore vede tutto bello e tutto facile e, soprattutto vede “tutto subito” ma poi la realtà è diversa. Bella lo è sicuramente (un cane ci arricchisce davvero la vita), facile un po’ meno perchè il peloso richiede impegno e rispetto della sua natura e per educarlo ci vuole tempo e coerenza.

Quindi? Pensateci bene. Anche se decidete per il cucciolo di razza il discorso non cambia. Tutto uguale. Stessa solfa. Niente negozi, conoscenza delle caratteristiche di razza, tempo, amore pazienza, coerenza, responsabilità. Visitate più allevamenti. Niente acquisti su internet, niente cuccioli inferiori ai 2 mesi, genitori e fratelli devono essere visibili, non fateveli portare a casa perchè non potete verificare le condizioni. Consultate un esperto prima dell’adozione, potrete valutare insieme il da farsi e…se è da farsi.

Ma io…voglio che i cani trovino casa? NO se sono destinati a soffrire per i nostri capricci, SI!!!! se ve ne prenderete cura responsabilmente, consapevolmente, GENTILMENTE evitando di imporre regole umane a chi invece ha bisogno di altro. CERTO’ che voglio che adottiate un cane. Poi però vi educate ad abituarlo sempre piacevolmente alle vostre abitudini.

Fine del cazziatone e Tanti Auguri a tutti.

 

Un cucciolo, un negozio, un dramma.


Ieri ho pubblicato un articolo per rendere visibile l’iniziativa che mi vedrà impegnata a tenere un corso di educazione cinofila con Varese Corsi. Era mia intenzione mantenerlo visibile elmeno per il periodo di apertura delle iscrizioni ma stamattina una telefonata mi ha fatto modificare i piani.

L’esperienza che ha fatto Ilaria con la sua famiglia merita di essere portata a conoscenza di tutti.

Ancora una volta parliamo di traffico illegale di cuccioli. Ancora una volta parliamo di commercianti e veterinari senza scrupoli, privi di etica morale e professionale, ancora una volta parliamo di ignavia da parte delle istituzioni nei confronti del maltrattamento animale, ignavia da parte di chi, preposto per tutelare la legge, trova spesso mille appigli per non farlo.

Ormai da anni, utilizzando molteplici forme di informazione, si divulgano i rischi e i retroscena legati all’acquisto di animali nei negozi.

- cuccioli sottratti alla madre troppo presto con pesanti conseguenze sullo sviluppo anche comportamentale

- malattie: i cuccioli vengono tenuti “in salute” con bombe di antibiotici ma una volta a casa crollano e frequentemente muoiono

- viaggi allucinanti e sofferenze

- non si è quasi mai tutelati dalla legge: anche se esistono delle normative che lo consentirebbero.

Se acquistate un animale in un negozio rischiate forti dispiaceri. Sarete impotenti di fronte alla sofferenza del cucciolo malato e a quella dei vostri figli ai quali lo avrete regalato, magari per Natale, periodo in cui questi mercenari fanno più affari.

Lo schifo che si cela dietro questo commercio è inimmaginabile.
Magari lo stesso veterinario che firma documenti falsi è il medesimo che poi raccomanda a chi ha acquistato un cucciolo da un allevamento, di non farlo uscire di casa se non ha completato il ciclo delle vaccinazioni perchè potrebbe prendere malattie. Puro lucro, su tutti i fronti!

L’incoerenza regna sovrana. Gli stessi  Comuni che per questione di igiene vietano l’ingresso dei cani nei ristoranti e bar lasciano indisturbati questi commercianti di drammi. Incoerenza o convenienza?

Questa mattina Ilaria mi ha chiamata e mi ha raccontato la storia della sua Lola che oltre ad avere avuto seri problemi di salute, che si porterà dietro per tutta la  vita, ha anche delle problematiche comportamentali.

A questo indirizzo potete leggere la sua storia, una storia molto più comune di quanto si creda e che dovrebbe indurre a riflettere su molte cose, una storia che potrà servire da monito per tutti coloro che si accingono ad adottare un cane.
“NON COMPRATELI NEI NEGOZI”. Comprate la merce che vi occorre ma non soffermatevi a guardare i cuccioli perchè è difficilissimo resistere ai loro sguardi; è proprio su questo che contano quegli esseri che prendono i soldi da voi. Quando comprate avallate questo commercio e gli date modo di andare avanti. Quando le istituzioni non si attivano gli unici a poter fare qualcosa siamo noi. Pensateci.

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Striscia a Varese

 

3341051030: inseriscilo nella tua rubrica!


Io l'ho visto (ANSA) – ROMA, 26 GIU – Con l’arrivo della stagione estiva riparte l’operazione “Io l’ho visto”, per salvare gli amici a 4 zampe abbandonati sulle autostrade, realizzata in collaborazione dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (AIDAA), Prontofido e le radio del gruppo Finelco (Radio 105, Virgin e Radio Montecarlo). L’operazione ronde scattera’ il 24 luglio e durera’ fino al quattro settembre: sara’ possibile segnalare i cani abbandonati o vaganti sulle autostrade inviando un sms al 3341051030.

 

ENCI: precisazione in merito all’utilizzo del collare elettrico.


L’ENCI dopo la sua proposta impopolare che ha suscitato stupore, preoccupazione e sdegno nel mondo della cinofilia, ha ritenuto di fare alcune precisazioni che, per correttezza, trovate a questo link.

L’ENCI parla di istituire appositi corsi per il giusto utilizzo del collare elettrico ma la questione è che non esiste un modo giusto per l’uso di questo strumento che dovrebbe invece essere bandito vietandone la vendita e la produzione. La sua applicazione va contro ogni etica professionale ed è segno di totale mancanza di rispetto e considerazione nei confronti del cane, pronto ad apprendere educazione ed addestramento molto velocemente se proposti piacevolmente, valorizzandone la mente e non inibendone i comportamenti con terrore e torture.

L’ENCI, cadendo in contraddizione, afferma di non sollecitare utilizzi di metodi coercitivi; beh…il collare elettrico è uno dei peggiori strumenti coercitivi in circolazione e proporre di istituire una legge che ne regolamenti il suo utilizzo è in contrasto con la loro affermazione.

Nella sua controdeduzione l’ENCI parla di zootecnica.
Per non diventare prolissa, qui ne trovate i campi di applicazione, mentre a questo link trovate gli obbiettivi della zooantrolpologia (qui ulteriori approfondimenti): capirete da soli l’abisso che divide le due scienze e come la zootecnica si occupi di produzione e allevamento mentre la zoontropologia della relazione tra diverse specie e in questo caso, tra uomo e cane.

Gli educatori, istruttori cinofili, medici veterinari comportamentisti che da anni studiano e si dedicano alla relazione tra uomo e cane, continuano a perseguire l’obbiettivo di bandirne l’uso, vietarne la vendita e produzione  e proseguono nella divulgazione della raccolta delle firme volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè ciò possa avvenire.

Contiamo anche sul vostro aiuto!! Firmate, firmate, firmate!

Ci tengo a fare ancora una raccomandazione. Se volete intraprendere un percorso educativo o di addestramento con il vostro cane, prima informatevi molto bene sulla figura professionale a cui volete rivolgervi. Ci sono ancora molti istruttori che si avvalgono di metodi punitivi e coercitivi, strattonate, urla, collari con punte e via dicendo. Fate un confronto su internet. L’ENCI, che per questo settore è rimasto fermo a vent’anni fa,  non è più il solo riferimento per l’addestramento del cane; ci sono molti altri siti da consultare come quello di CSEN Cinofilia che affilia solo educatori e istruttori che hanno una lunga preparazione alle spalle e che nell’educare e addestrare il cane lo valorizzano e favoriscono la relazione con il proprietario.

 

Cesar Millan e le violenze sui cani


logo CSENAncora una volta si parla di Cesar Millan e, ovviamente, non bene! La maggior istituzione in Italia che ha lo scopo di regolare e sorvegliare sotto il profilo etico e deontologico l’operato degli educatori, istruttori cinofili e tecnici, al fine di tutelare il benessere psico-fisico del cane, accoglie nel suo sito una delle tante segnalazioni. Naturalmente il filmato  proposto, che era stato pubblicato su You Tube, è stato oscurato dal National Geographic con la scusante di violazione del copyright. Chissà se avrebbe fatto la stessa fine se i suoi contenuti avessero ripreso Millan nella veste del “bravo educatore”, schivo da brutalità e violenze? Per forza è molto amato: tutto ciò che rivela la sua vera natura, viene tolto prontamente dai vari canali di diffusione. Ma la traccia di quello che si vuole insabbiare rimane ed è l’evidente prova che i metodi pubblicizzati sono “pilotati” per dare un’impressione positiva.

Non mi risulta che esista un video oscurato di Simone della Valle, il dog trainer di Missione Cuccioli. Non si trova perchè non c’è: non ha nulla da nascondere, come tutti gli educatori e istruttori che veramente hanno a cuore il benessere dei cani e dei loro proprietari.

link all’articolo e al filmato

Un avviso…. I commenti a questo post verranno pubblicati, siano essi negativi o positivi, ma non avranno da parte mia alcun riscontro. Come la penso è stato da me espresso più volte sia in altri articoli, sia con le risposte ai vari commenti. Ancora una cosa… la forma, il tenore delle vostre risposte è l’espressione della vostra personalità.

 

Un richiamo coi baffi.


Il segreto per un richiamo efficace è, in primis, l’intesa con il proprio cane. Se ci considera interessanti, se riusciamo ad essere un punto di riferimento, sarò molto più semplice insegnargli a tornare da noi. Se, al contrario, ci teme, tenderà a rimandare  il momento del ricongiungimento se non addirittura ad evitarlo. Quindi bando alle punizioni ma gioco e divertimento a più non posso.

Incominciate a fargli associare alla parola “vieni” qualcosa di piacevole, come un bocconcino e una coccola. Meglio se iniziate in un posto tranquillo, in casa, lontano da distrazioni. Se non dovesse venire, perchè non sa ancora cosa deve fare quando sente questo suono, accucciatevi: questo favorirà l’avvicinarsi del cane. Una volta che vi ha raggiunto lodatelo e dategli il premio. E’ importante sottolineare che la ricompensa, in quanto tale, non deve essere un’esca quindi non chiamatelo con il boccone già pronto nelle mani ma aspettate e fatela comparire solo dopo che vi ha raggiunto. Man mano aumentate la difficoltà facendo l’esercizio in giardino – se lo avete – e poi al parco.
E’ utile richiamare il cane non solo al momento di tornare a casa. Qualche volta fatelo tornare da voi, coccole, premio e poi lasciate che riprenda le sue esplorazioni. In questo modo non assocerà sempre il nostro “vieni” alla conclusione di un’attività meravigliosamente interessante.
Può capitare che il cane non ci senta perchè troppo immerso nel suo mondo di percezioni. Non incazz…, non arrabbiatevi e state calmi: non andate voi da lui ma al contrario provate ad allontanarvi un poco, magari anche a passo sostenuto. Quando si accorgerà che la distanza da voi sta aumentando cercherà di raggiungervi, questo naturalmente se vi riterrà un riferimento (come accennato in apertura): accoglietelo sempre con grande gioia e MAI con facce scure, rimproveri e gesti poco gentili.
Vedere tornare da voi il vostro cane di gran carriera, con la “coda al vento” e le orecchie ballonzolanti è molto gratificante ed è una sensazione favolosa!!

 

Code al Vento e Varese Corsi – primavera 2011


varesecorsi-primavera-2011Si aprono domenica 13 febbraio le iscrizioni alla tornata primaverile di Varese Corsi nella quale Code al Vento è presente con il corso teorico-pratico “ascolta il tuo cane”.  6 incontri per conoscere, capire e gestire i comportamenti del cane, divertendosi insieme. I

 

Educazione e addestramento: due settori a confronto.


L'educazione insegna anche a condividere momenti di relax

L'educazione insegna anche a condividere momenti di relax

Per alcuni non c’è differenza, altri parlano di addestramento. Il termine educazione nel mondo cinofilo è ancora in fase di elaborazione. Ma quali sono le differenze tra loro?

- L’educazione è quella parte che si occupa di insegnare al cane a convivere e accettare con tranquillità regole che non gli appartengono. Qui va fatto un inciso: prima di procedere a dettare queste regole di vita il proprietario deve preoccuparsi di accreditarsi agli occhi del suo cane, imparare a destare il suo interesse, essere il suo riferimento. La famiglia umana è per il cane il branco di appartenenza  e i  suoi componenti devono essere per lui un esempio. Questo è il primo passo verso l’educazione. Anche per noi è valido lo stesso principio: se non si ha stima e considerazione di chi ci insegna non ascoltiamo ciò che ha da dirci. Il cane è costretto a imparare le noste regole perchè vive con noi: non deve saltare addosso, non deve scavare, non deve mordere, non deve scappare, non deve appropriarsi del cibo lasciato incustodito… potrei andare avanti all’infinito.

- L’addestramento è invece un programma attraverso il quale il cane impara degli specifici esercizi performativi come il “seduto”, “terra”, “resta”, “porta”….

Nonostante la zooantropologia stia, fortunatamente, prendendo sempre più piede, esistono ancora addestratori vecchio stampo (spesso neanche tanto vecchio) che vendono per educazione l’addestramento rimaneggiato. A volte affrontano dei veri problemi comportamentali, che per altro non sanno riconoscere, con il classico “piede”, “avanti”, “indietro”, “strappo con il guinzaglio” e via dicendo.

Per educare il nostro cane bisogna, in un primo momento, dimenticarci delle performance. Per essere più chiara traccio un parallelo comportamentale con noi esseri umani: quando educhiamo un bimbo facciamo in modo di insegnargli prima  delle regole sociali che gli consentano di vivere bene nel contesto civile, iniziando dalle più elementari: “pulisciti la bocca”, “non si parla con la bocca piena”, “ringrazia”, “saluta”… Non gli insegnamo subito a sciare, suonare il piano, dipingere, ballare, giocare a tennis, nuotare. Se così fosse avremmo dei meravigliosi agonisti che però male si relazionerebbero con il loro prossimo, maleducati, cafoni, ignoranti.

Se pensiamo che educare il cane significhi solo fargli eseguire i comandi, rischiamo di avere dei soggetti bravissimi in prove di abilità ma frustrati e non equilibrati. Lavorando solo sull’obbedienza li assoggettiamo a noi ma trascuriamo i loro bisogni etologici.

Avete mai provato ad assistere a delle gare? Sono molti i cani che ansimano, hanno lo sguardo vitreo e sbarrato, sono litigiosi con i loro simili. Bravi atleti ma squilibrati nella vita di tutti i giorni.

In sintesi:
- prima si costruisce un buon rapporto, poi si impartisce l’educazione e infine si inserisce l’addestramento. Per il resto della nostra vita insieme ci  divertiremo a miscelare ed equilibrare questi tre fattori. Più difficile a dirsi che a farsi, anche perchè i nostri cani non aspettano altro che collaborare con noi e sanno essere dei compagni  pazienti e magici.

Volendo intraprendere questa strada è importante  scegliere e affidarsi a un professionista che tenga in considerazione tutto questo e che lavori utilizzando il metodo cognitivo-zooantropologico, mirato a valorizzare la relazione tra uomo e animale – in questo caso la relazione tra voi e il vostro cane.

 

Cani in fuga.


fuga

A volte i cani scappano da casa.
I motivi che li inducono alla fuga posso essere molteplici: i casi che ho trattato vedono al primo posto la mancanza di rapporto con la famiglia: il cane non ha riferimenti e preferisce andare altrove oppure non ha ben chiara la sua posizione sociale.
Con altri cani ho trattato il problema della noia e dell’attaccamento verso il proprietario: nel primo caso (la noia) il cane non aveva distrazioni sufficienti in giardino e nel secondo voleva seguire il padrone quando usciva da casa.

Altri motivi di fuga possono essere la presenza nelle vicinanze (anche chilometri) di femmine in calore, spaventi improvvisi (ad esempio spari o botti), modifiche dell’ambiente (ad esempio l’apertura di un cantiere edile vicino alla propria abitazione), iperattività (il cane ha sempre bisogno di fare qualche cosa), non riconoscere i limiti del territorio (caso di cui mi sto occupando in questi giorni).

La fuga può essere giustificata da più motivazioni quindi non si devono trarre conclusioni affrettate. Le soluzioni da adottare si differenziano in base alla singola situazione e potranno esservi suggerite da professionisti che le valutano e che le approfondiscono con voi. Diffidate da chi vi propone una soluzione sbrigativa e soprattutto coercitiva.

Il mio primo consiglio è di non sgridare mai il cane quando torna. Ricongiungersi a voi, tornare a casa, dovrà sempre essere un momento meraviglioso.
Se lo punite potrebbe anche decidere di non rientrare (mica scemo); lo perderete e perderete anche l’occasione per approfondire la sua conoscenza e consolidare un legame unico nel suo genere.