I cani italiani, combattenti nella ex Jugoslavia


cani combattentiGianni era un incrocio fra uno yorkshire e qualcos’altro di altrettanto piccolo e strapazzato. Non viveva bene, nel canile di Reggio Calabria. Ma almeno viveva. Una notte lo hanno preso e lo hanno fatto diventare uno “sparring partner”, come quei poveretti che vengono riempiti di sganassoni dai boxeur in allenamento. Gianni è durato poco: è morto in Bosnia, tra i denti di un pitt bull che si doveva esercitare per il Montana show, combattimento illegale tra cani della ex Jugoslavia. Fatto a polpette.

I nostri bastardini rapiti finiscono pure così: nelle arene italiane e straniere a vedersela con altri animali più grandi e grossi di loro. Per la gioia….

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DOPO LE SOFFERENZE LA SPERANZA!


ENPA campagna per centro recupeo e adozione animali salvati da sperimentazioneENPA link al sito

 

Un nuova disciplina sportiva per i nostri cani!


Fanno surf, vanno sullo skateboard, vanno in bicicletta…

Possono fare anche questo…

 

Canile-lager, ancora senza casa 14 animali


22.9.09 Gornate Olona
Appello dell’Enpa per alcuni cani reduci dai maltrattamenti della struttura chiusa dai carabinieri quasi un anno fa. Sono soprattutto pastori tedeschi in cerca di un padrone

raissaOltre cento cani erano presenti nel canile di Gornate Olona, definito dagli inquirenti un “lager”. La maggior parte degli animali, in questo anno, sono stati adottati, ma ne mancano ancora alcuni che sono senza padrone. La struttura di Gornate era stata al centro di un’inchiesta da parte dei carabinieri, per maltrattamenti nei confronti degli animali. Le vicende giudiziarie sono ancora in corso, ma per i cani non è stato semplice trovare dei nuovi padroni.
Per l’affidamento della maggior parte di loro se ne è occupata l’Enpa di Varese. Quasi tutti sono stati adottati, ma 14 di loro non hanno ancora una casa e si trovano nel canile di Lonate Ceppino. Altri in strutture private mantenuti dall’Enpa. Ma servono sostegni, aiuti, anche adozioni per poterli mantenere.
Per lo più sono pastori tedeschi, adulti, «bellissimi – si legge nel volantino distribuito da Enpa -. Sono di varie età ma, soprattutto, hanno tutti un ottimo carattere nonostante abbiano passato tutta la loro vita in box, sfruttati per sfornare cuccioli. Adottateli e date loro una vera vita.   Vi ripagheranno con un amore ed una devozione unica, come solo i pastori tedeschi sanno fare».
Per informazioni, sito: www.enpavarese.it, tel. 331.42.600.11.

Fonte: Varese News

 

La ragazzina più malata della Gran Bretagna


maltrattamenti

Dodicenne inglese beccata a maltrattare il cane di un vicino
pubblicato: giovedì 23 aprile 2009 da Daniele Particelli in: Strano ma vero

L’esclusiva del solito Sun, che titola l’articolo con un “La ragazzina più malata della Gran Bretagna“, sta facendo il giro del mondo.

La giovane di cui parla è una dodicenne di Keighley ripresa in un parco mentre maltratta lo Springer Spaniel di 18 mesi di un suo vicino di casa: 13 forti minuti che documentano la crudeltà della ragazzina che non si fa nessun problema a prenderlo a calci, tirarlo per la coda, picchiarlo con un bastoncino e quant’altro, mentre il povero cane cerca di ribellarsi.

Il signor Green, costretto su una sedia a rotelle, aveva chiesto alla giovane, figlia di un suo amico, di fargli la cortesia di portare Jasper a fare una passeggiata.

Il video, girato da un vicino di casa che però si è ben guardato dall’intervenire, è stato subito mostrato al signor Green e ai genitori della giovane, che sono rimasti sconvolti:

Credevamo che amasse gli animali, abbiamo già un gatto e pensavamo di prendere un cane nei prossimi mesi. Porta sempre a spasso i cani dei vicini, un uomo che abita in fondo alla strada si è anche complimentato con lei e le ha consigliato di intraprendere la carriera di veterinario.

 

A proposito di influenza suina!


Se allo specchio vi vedete così state a casa

Se al risveglio siete così non uscite

Mi hanno trasmesso questa mail che ritengo estremamente interessante anche se non in tema con il blog. Però, pensandoci, quando siamo malati ci prendiamo meno cura dei nostri cani, quindi un po’ di attinenza c’è. Poi, se ce la becchiamo magari ci viene anche la “tosse canina”….

Un interessante documento dal Brasile:
L’ironia nel suo miglior stile
2000 persone contraggono l’influenza suina e ci si mette la mascherina…
25 milioni di persone hanno l’ AIDS ma non ci si mette il preservativo…

PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l’influenza suina?
Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria,i notiziari di questo non parlano…
Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi..
I notiziari di questo non parlano…
Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
I notiziari di questo non parlano…
Ma quando comparve la famosa influenza dei polli… i notiziari mondiali si inondarono di notizie… un’epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia!
Non si parlava d’altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni… 25 morti l’anno!!
L’influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo.
…Mezzo milione contro 25.
E quindi perché un così grande scandalo con l’influenza dei polli?
Perché dietro questi polli c’era un “grande gallo”.
La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici.
Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.
Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.
Prima con i polli, adesso con i suini:
e così adesso è iniziata la psicosi dell’influenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.
E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?”.
L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu.
Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice
della guerra contro l’Iraq…
Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani… felici per la nuova vendita milionaria.
La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute…
Se l’influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se la Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?

 

Il dolore e la perdita di un animale amato


Voglio dedicare questo articolo a  Stefano e Mia. Mia è scomparsa di recente, un fulmine a ciel sereno l’ha portata via lasciando in Stefano un vuoto  che a volte nemmeno la scomparsa di un umano lascia. Stefano e Mia erano un coppia speciale; lui rispettava i suoi tempi, e le sue esigenze, anche con 40 gradi aveva sempre una copertina a disposizione per farla sdraiare; era attento ad ogni minima cosa e, soprattutto, sapeva dire basta durante dimostrazioni e competizioni. Questo, purtroppo non è un dono che tutti Stefano e Miahanno. Ho visto proprietari arrabbiarsi tantissimo perchè il cane non si era piazzato, ho visto proprietari parlare per molto tempo con altre persone senza preoccuparsi di cosa stesse facendo nel frattempo il loro amico: il poveretto era costretto in piedi, a fianco del proprietarioi, ansimante per il caldo, senza sapere cosa fare perchè non riceveva indicazioni da chi per lui era l’unica fonte di riferimento; la stessa fonte di riferimento lo strapponava e gli si rivolgeva con voce burbera perchè il cane, attirato da attività più interessanti, cercava di allontanarsi. Questi comportamenti sono molto frequenti sia durante le competizioni che nella vita quotidiana. Ci si dimentica che all’altro capo del guinzaglio abbiamo l’unico vero sincero compagno,con il quale si deve instaurare una vera relazione, basata sull’intesa reciproca, che non si ottiene facendo solo attività agonistica. Tra Stefano e Mia il rapporto era forte, saltava agli occhi. Questo per lui deve essere motivo di serenità. Purtroppo il destino ci riserva brutte sorprese e ci mette a dura prova ma forse per questo c’è una giustificazione. Stefano è un bravissimo istruttore, adesso si dedica anima e corpo all’insegnamento. Magari l’esperienza con Mia farà sì che trasmetta ai poprietari che prima di ottenere delle performance dai loro cani, prima di raggiungere dei risultati agonistici, è bene che imparino a conoscersi reciprocamente, è bene che i proprietari scoprano il loro cane, abbiano le conosenze per capirne i comportamenti e i segnali, sappiano comunicare con lui non solo durante una gara, bensì nella vita di tutti i giorni. Che senso ha avere un cane che è eccezionale in agility se non si capisce perchè si agita al guinzaglio o si azzuffa con altri cani e, soprattutto, non si riesce a risolvere il problema?Stefano e Mia Per me Stefano ha una grande dote: ci sono persone che nascono con una missione, che nascono per fare una cosa specifica: Stefano è nato per dedicarsi ai cani e sono convinta che la sua strada sia quella di insegnare il comportamento più che insegnare attività performative (senza nulla togliere alla sua bravura in questo campo).
Il lutto di Stefano mi ha rattristata moltissimo, automaticamente mi sono messa nei suoi panni; e stato come se mi fosse venuta a mancare Lola. E’ un’esperienza che prima o poi anch’io dovrò vivere ma già ora, pensandoci, mi sento mancare il terreno sotto i piedi.

Stefano, per quanto mi riguarda, è capito più di quanto creda.

L’articolo della pagina seguente…..

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Un trio speciale.


Finalmente qualcosa di bello, che fa sorridere, qualcosa che manda in brodo di giuggiole. Si vede chiaramente che i pelosi sono completamente rilassati: se ne può dedurre che questa non è solo una “messa in posa” ma è il loro  stile di vita.  Godiamocelo…

 

STOP KILLING DOGS!!


Non sono mai veramente convinta che una mia firma possa cambiare qualche cosa.  Ma sono convinta che possa far sentire più forte chi combatte per far cessare atrocità. L’unione fa la forza! Una firma non costa nulla. Non si deve neanche  cercare la penna. Forza… facciamo un clik. Paragonatelo ad un vostro gesto:  io, metaforicamente, sputo in un occhio a chi compie azioni aberranti. Lo so, non è bello, non si dovrebbe, non è così che si vincono le battaglie. Però mi fa stare meglio e, comunque, è  sicuramente un comportamento più “civile” rispetto ad altri che vedono vittime gli animali!

http://it.uniteddogs.com/stopkillingdogs/


 

Una strage annunciata: l’inizio della stagione venatoria!


non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

Si è aperta anticipatamente ieri la caccia in tredici regioni italiane:Basilicata, Toscana, Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto, Calabria, Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia, Umbria. Dal 20 settembre anche nelle restanti si potrà praticare l’atavica ma, ormai, ingiustificata attività.

“Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo” L. Tolstoj

L’uccisione non è però il peggiore dei mali. Il cacciatore riesce anche a fare di peggio. Se la preda non corrisponde alle sue aspettative la lascia agonizzante. E non è finita qui. Anche il suo cane ne fa le spese. E che spese!! E’ ormai risuaputo come queste povere bestie vengano considerate attrezzi da lavoro. Se non assolvono bene il loro compito vengono maltrattati con ferocia inaudita. E’ chiaro che, oggi come oggi, non si caccia per mangiare; non manca certo la carne sulle nostre tavole, anzi! Ne abbiamo anche troppa visto che ci permettiamo di triturare vivi pulcini maschi (http://www.mercyforanimals.org/hatchery/ )perchè non servono a niente (altro fiore all’occhiello di noi uomini). Chi caccia lo fa per il gusto di uccidere. Si potrebbe aprire una lunga parentesi sul profilo socio-culturale del cacciatore ma tutto sommato non è argomento di mia competenza.

E’ invece di mia competenza l’incontro che ho fatto stamane durante una passeggiata con la mia Lola. Sono solita recarmi in un luogo meraviglioso chiamato “valle dei fillosofi”. Una piana che per la sua vastità, consente passeggiate in assoluta quiete. Da un boschetto sono sbucati tre segugi:  trotterellanti, “code al vento“, si sono avvicinati a Lola si sono “presentati”, hanno sniffato un po’ insieme. Un bel quadretto… peccato deturpato dalla presenza del loro proprietario che con voce dura, secca, versi, urla (fare titpico del cacciatore) li richiamava. L’uomo non era armato (da noi la caccia non è ancora cominciata), evidentemente era in avanscoperta per l’imminente apertura. Gli ho chiesto di lasciarli fare mentre mi accorgevo di segni evidenti di ferite sulle loro schiene. Non sono una che riesce a mascherare il proprio stato d’animo nè riesce a stare zitta e a volte mi ficco in situazioni sgradevoli. Era evidente che i cani erano stati impallinati, uno più degli altri. Il villico si è giustificato dicendo che erano cisti, che non sapeva dare una spiegazione a questa malattia e che, forse, era colpa del cibo che gli dava.

Mi ha invaso una grande rabbia per la mia impotenza. Ho solo potuto dire quello che pensavo ma questo non ha certo cambiato le cose.

Posso però divulgare queste informazioni, esprimere le mie opinioni che, fortunatamente, sono condivise da molti di voi.