Il dolore e la perdita di un animale amato


Voglio dedicare questo articolo a  Stefano e Mia. Mia è scomparsa di recente, un fulmine a ciel sereno l’ha portata via lasciando in Stefano un vuoto  che a volte nemmeno la scomparsa di un umano lascia. Stefano e Mia erano un coppia speciale; lui rispettava i suoi tempi, e le sue esigenze, anche con 40 gradi aveva sempre una copertina a disposizione per farla sdraiare; era attento ad ogni minima cosa e, soprattutto, sapeva dire basta durante dimostrazioni e competizioni. Questo, purtroppo non è un dono che tutti Stefano e Miahanno. Ho visto proprietari arrabbiarsi tantissimo perchè il cane non si era piazzato, ho visto proprietari parlare per molto tempo con altre persone senza preoccuparsi di cosa stesse facendo nel frattempo il loro amico: il poveretto era costretto in piedi, a fianco del proprietarioi, ansimante per il caldo, senza sapere cosa fare perchè non riceveva indicazioni da chi per lui era l’unica fonte di riferimento; la stessa fonte di riferimento lo strapponava e gli si rivolgeva con voce burbera perchè il cane, attirato da attività più interessanti, cercava di allontanarsi. Questi comportamenti sono molto frequenti sia durante le competizioni che nella vita quotidiana. Ci si dimentica che all’altro capo del guinzaglio abbiamo l’unico vero sincero compagno,con il quale si deve instaurare una vera relazione, basata sull’intesa reciproca, che non si ottiene facendo solo attività agonistica. Tra Stefano e Mia il rapporto era forte, saltava agli occhi. Questo per lui deve essere motivo di serenità. Purtroppo il destino ci riserva brutte sorprese e ci mette a dura prova ma forse per questo c’è una giustificazione. Stefano è un bravissimo istruttore, adesso si dedica anima e corpo all’insegnamento. Magari l’esperienza con Mia farà sì che trasmetta ai poprietari che prima di ottenere delle performance dai loro cani, prima di raggiungere dei risultati agonistici, è bene che imparino a conoscersi reciprocamente, è bene che i proprietari scoprano il loro cane, abbiano le conosenze per capirne i comportamenti e i segnali, sappiano comunicare con lui non solo durante una gara, bensì nella vita di tutti i giorni. Che senso ha avere un cane che è eccezionale in agility se non si capisce perchè si agita al guinzaglio o si azzuffa con altri cani e, soprattutto, non si riesce a risolvere il problema?Stefano e Mia Per me Stefano ha una grande dote: ci sono persone che nascono con una missione, che nascono per fare una cosa specifica: Stefano è nato per dedicarsi ai cani e sono convinta che la sua strada sia quella di insegnare il comportamento più che insegnare attività performative (senza nulla togliere alla sua bravura in questo campo).
Il lutto di Stefano mi ha rattristata moltissimo, automaticamente mi sono messa nei suoi panni; e stato come se mi fosse venuta a mancare Lola. E’ un’esperienza che prima o poi anch’io dovrò vivere ma già ora, pensandoci, mi sento mancare il terreno sotto i piedi.

Stefano, per quanto mi riguarda, è capito più di quanto creda.

L’articolo della pagina seguente…..

è dedicato a lui e a tutti coloro che hanno subito la perdita del loro cane, che hanno sofferto o stanno soffrendo; è un articolo che insegna a non “vergonarsi” per l’immenso dolore che si prova.

IL DOLORE E LA PERDITA DI UN ANIMALE AMATO
di Margaret Muns DVM

Il dolore è la risposta normale a qualsiasi perdita importante nel corso della vita. Capita indipendentemente dal fatto che la morte segua una malattia prolungata o un rapido incidente. La gente che soffre fa esperienza sia di traumi fisici che emotivi mentre cerca di adattarsi allo scombussolamento di vita indotto dalla perdita.

Da molto tempo gli psicologi hanno riconosciuto che il dolore patito dai proprietari di animali dopo la morte del loro animale è lo stesso che viene sperimentato dopo la morte di una persona. La morte di un animale significa la perdita di una fonte di amore che non giudica. Per il proprietario dell’animale non c’è più nulla da nutrire e di cui prendersi cura. Inoltre il proprietario o la proprietaria perde il contatto con “il mondo naturale.” Questi sentimenti possono essere particolarmente intensi per gli anziani, per i single e per le coppie senza figli, (per coloro per cui l’animale è anche il sostituto di un bambino).

GLI STADI DEL DOLORE
In verità il processo del dolore non è un processo bell’e fatto che possa essere suddiviso in categorie rigorose. Piuttosto il processo del dolore è un continuum, che ogni persona sperimenta in un modo diverso. Dividere il processo del dolore in “stadi” aiuta la persona straziata dal dolore a capire che le proprie esperienze ed emozioni sono normali. Alcune persone avanzeranno rapidamente attraverso tutte le fasi, mentre altri sembreranno “incepparsi” in una fase particolare.
Brevemente, gli stadi del dolore sono come segue:

1. SHOCK E NEGAZIONE -
La realtà della morte non è stata ancora accettata dalla persona in lutto. Lui o lei si sentono storditi e sconcertati – come se tutto fosse “irreale”

2. RABBIA -
La persona straziata dal dolore spesso inveisce contro la famiglia, gli amici, se stessi, Dio, il veterinario o il mondo in generale. La persona che ha subito la perdita farà pure esperienza di sentimenti di colpa o di paura durante questo stadio.

3. PATTEGGIAMENTO -
In questo stadio la persona che ha subito la perdita si aspetta un patto o una ricompensa da Dio o dal veterinario o dal clero. Sono comuni commenti del tipo “andrò in Chiesa ogni giorno, se solo il mio animale tornerà da me”

4. DEPRESSIONE -
La depressione interviene come una reazione allo stile di vita modificato creato dalla perdita. La persona in lutto si sente intensamente triste, senza speranza, logorata e inerme. L’animale manca e viene pensato costantemente.

5. ACCETTAZIONE -
L’accettazione interviene quando i cambiamenti causati alla persona dalla perdita si sono stabilizzati in un nuovo stile di vita.
La profondità e l’intensità del processo del lutto dipende da molti fattori. L’età del proprietario, le circostanze che circondano la morte, la relazione dell’animale con il proprietario e con gli altri membri della famiglia sono tutti elementi significativi. L’avere fatto esperienza recente della morte di una persona significativa nella vita del proprietario può pure influenzare il modo in cui la morte dell’animale viene trattata. Di solito i bambini si riprendono più velocemente, mentre i più anziani ci impiegano il tempo più lungo. Qualche volta la morte di un animale consentirà a colui che ne ha subito la perdita di piangere la perdita di una persona, la cui morte non è stata ancora accettata.

GUARIGIONE

Dato del tempo, il proprietario che ha subito la perdita guarirà. Comunque ci sono parecchie cose che il proprietario affranto dal dolore può fare per accelerare il processo di guarigione:

1. Datevi il permesso di soffrire
-solo VOI potete sapere cosa significava l’animale per voi

2. Commemorate il vostro animale
- rende la perdita reale ed aiuta con la fine
- consente a colui che ha subito la perdita di esprimere i propri sentimenti, rendere omaggio e riflettere
- attrae il sostegno sociale

3. Riposatevi molto, nutritevi bene e fate esercizio fisico

4. Circondatevi di persone che comprendono la vostra perdita
-consentite agli altri di prendersi cura di voi
-approfittate dei gruppi di sostegno per proprietari di animali che hanno subito una perdita

5. Impara tutto quello che puoi sul processo del lutto.
- serve a fare in modo che i proprietari si rendano conto che ciò che provano è normale.

6. Accettate i sentimenti che vengono con il dolore
-parlate, scrivete, cantate o disegnate

7. Appagate piccoli piaceri

8. Siate pazienti con voi stessi.
-NON consentite alla società di stabilire quanto dovrebbe durare il periodo di lutto

9. Datevi il premesso di calare di tono
-FINIRÀ e la vostra vita TORNERÀ a essere di nuovo normale
-il dolore è come le onde nell’oceano: all’inizio le onde vengono dentro veloci e dure, ma mentre il tempo passa, le onde diventano meno intense e si disperdono
-non siate sorpresi se le vacanze, gli odori, i suoni o le parole scatenano una ricaduta.

10. Non abbiate paura di chiedere aiuto
-gruppi di sostegno per la perdita di animali amati
- consulenti per il dolore del lutto

11. Siate sicuri di consultare i vostri “Poteri più Alti”
- sia religiosi che spirituali

CONCLUSIONE

Il dolore per il lutto è probabilmente la cosa più disorientante, frustrante e densa di emozioni che una persona possa provare. Lo è persino di più per i proprietari di animali. La società in generale non dà al proprietario di animale che ha subito la perdita “il permesso” di soffrire apertamente. Di conseguenza i proprietari di animali si sentono spesso isolati e soli. Fortunatamente sempre più risorse stanno diventando disponibili per aiutare i proprietari di animali che hanno subito una perdita a rendersi conto che NON sono soli e che ciò che provano è interamente normale.

Riferimenti:
1. Lagoni, L., Butler, C. and Hetts, S: The Human-Animal Bond and Grief WB Saunders, Philadelphia 1994. Chapters 2 and 10.
2. Oblas-Walshaw, S: Consoling Bereaved Clients. Proceedings, 12th Annual Seminar for Veterinary Technicians, Western States Veterinary Conference, 1983
3. Malay, M: Grieving the Loss of Your Beloved Pet . Pamphlet distributed by Community Service Systems, Fairview, Pennsylvania
4. Guntzelman, J. and Riegger, M. : Supporting Clients Who are Grieving the Death of a Pet. Veterinary Medicine Jan 1993
5. Hetts,S et all: Do Animals Grieve? Loss and the Companion Animal. Perspectives Nov/Dec. 1994
http://www.petloss.com/munsital.htm

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41 Commenti

  1. La mia Lola incomincia ad avere gli stessi problemi… un giorno anch’io, forse, dovrò decidere. Non voglio pensarci e vivo con lei, giorno dopo giorno, tutto ciò che possiamo condividere, nel rispetto delle sue possibilità. Un abbraccio.

  2. Oggi ho perso il mio cucciolone di quasi 12 anni,Lucky. Abbiamo dovuto farlo sopprimere,seguendo i consigli del veterinario..aveva perso la sensibilità degli arti posteriori e la sofferenza si notava giorno dopo giorno. Abbiamo cercato in tutti i modi di aiutarlo,ma la cosa è andata a degenerare,fino al momento in cui abbiamo dovuto prendere la fatidica scelta. Si è spento oggi,alle 17.40. Mi sento oppressa da dolore e agonia,credo ancora di star vivendo un sogno. Corro in cucina a vedere se dorme,eppure il suo tappetino non c’è più. Ne la sua ciotola,ne il suo collare..ne lui. Ad ogni singolo rumore aspetto di sentire il suo ‘abbaio’ di protesta,e invece niente.. solo buio. La dottoressa ha dovuto iniettare due dosi di anestesia,e ha dovuto aspettare a lungo..prima averlo fatto addormentare per sempre..ci ha detto che il suo cuore,era un cuore forte.. Ci ha detto che è stato l’ultimo atto d’amore che potessimo fare per lui..ma mi manca così tanto. Ci ha accompagnati per 12 lunghi anni,e la casa è vuota senza di lui. Ci sentiamo tutti persi. Mi chiedo solo se sia possibile andare avanti..è tutto così irreale.. mi manca tanto..

  3. Due giorni fa è morta la nostra cagnolina,all’età di 18 anni e dopo 17 passati con noi. Non ci diamo pace io e mio marito, le bambine grazie al cielo reagiscono molto meglio di noi tanto che loro consolano me.No, non mi vergogno di piangere e tanto piangerò ancora, lo sto facendo anche adesso.Rimpiango una cosa però ed è di averla trascurata dopo la nascita delle bambine ed ora non riesco a perdonarmi per non aver voluto trovare più tempo da dedicare anche a lei.Darei qualsiasi cosa per poter passare una giornata ancora con lei per riempirla di baci e vizi come quando era la nostra “prima bambina”…mi sembra di impazzire, di vederla ovunque e di sentire i rumori della sua presenza.Non passerà molto tempo e ne prenderemo sicuramente un’altra, sempre rigorosamente al canile, ma non so se saremo tanto fortunati un’altra volta, lei era davvero unica.Grazie per lo spazio, spero che lo sfogo possa aiutarmi, un abbraccio a tutti quelli che soffrono, senza vergogne!!

  4. Hai fatto ciò che ritenevi meglio per lei, seguendo i consigli di chi si occupa della salute dei nostri amici. Ricordala con affetto e amore ma non farti una colpa di ciò che è successo.

  5. Francesca

    Stanotte ho perso la mia yuma un rottweiler di 12 anni..le hanno trovato delle masse alla milza che in una settimana sono diventate grandi il triplo. La veterinaria ha detto che se fosse stata la sua l avrebbe operata perche sarebbe potuta finire con un emorragia interna per lo scoppio di queste masse. Ieri l ho lasciata dal veterinario con gli occhi piu dolci del mondo e quando sono tornata respirava a fatica..hanno provato con l ossigeno e la trasfusione. Ma niente, ha smesso piano piano di respirare stanotte alle 5. Io mi torturo..avrei potuto non farla operare ma l ho fatto per lei non potevo immaginare una cosa così anche perche tutti gli organi erano perfetti…mi manca da morire e non sentirla vicina mi fa sentire terribilmente sola. Senza nessuno. Ciao amore mio

  6. Perderlo così all’improvviso…non trovo parole. Forza…

  7. ciao vi scrivo con forte dolore al cuore per il grande dispiacere che sto provando per il mio cane chiarly che e’ morto ieri 7 maggio 2012.
    La mattina siamo usciti da casa e lui stava bene, mi guardo’ per ultima volta dal cancello, quando siamo rientrati lui era morto in un piccolo angolo, era morto tranquillo era bellissimo,mi sono sentita una pugnalata al cuore ho pianto abbracciandolo tra le mie braccia,era un cagnolone di 8 anni dolcissimo amorevole che ci teneva la famiglia ci amava tantissimo quanto noi lo abbiamo amato, mi manca da morire non riesco a riprendermi mi mancano i suoi dolci sguardi, mi manca giocare con lui, mi mancano il suo amore x noi,le nostre chiaccherate le nostre vicinanze quando dormivano, mi manca tanto.
    Addio Ciarly sarai nei nostri cuori amore mio

  8. Ho trovato questo blog e voglio lasciare anche la mia testimonianza e soprattutto esternare il mio dolore (anche di mio marito, che non è qui ora, ma che soffre come me). Il nostro bellissimo gatto nero di nome Nyo ci ha lasciati con l’eutanasia il 10 Marzo scorso. Aveva solo 5 anni,aveva ancora tanta voglia di vivere se solo non avesse avuto quel cuore malato e malformato. Ci siamo presi cura di lui. Mio marito me lo regalò per Natale nel 2007, dopo circa un anno dalla perdita del nostro primo gatto Roy,anche lui malato, un bel simil siamese, che ancora mi manca, anche se poi è arrivato Nyo. Nyo veniva da un gattile di Modena,aveva già un annetto. Il primo veterinario gli riscontrò subito un soffio al cuore, poi l’ecografia ci disse che aveva una cardiomiopatia ipertrofica del ventricolo sinistro. Le possibilità di vita ci disse che erano nulle e che sarebbe morto presto. Trovammo una clinica veterinaria un pò distante da casa nostra, ma presero a cuore Nyo e lui iniziò la sua terapia farmacologica. Inizialmente solo due pastiglie, una al mattino e una alla sera e l’aspirinetta. Purtroppo però dopo tre anni ebbe il primo trombo agli arti posteriori. Superò la cosa e riprese a camminare ma la terapia divenne una pastiglia ogni 8 ore, puntura sotto cute al mattino e insomma, ci siamo presi cura di lui, facevamo tutto e lui era paziente e sopportava.Ebbe anche un’altro trombo sempre agli arti posteriori e superò anche quello..ogni eco ci diceva che era un miracolo che fosse ancora con noi e non ci nascosero che sarebbe potuto morire per infarto o altro. Da una parte speravo andasse così, perchè pensare di mettere io fine alla sua vita mi distruggeva psicologicamente, ma purtroppo una settimana prima di “lasciarlo andare” il suo respiro divenne peggiore del solito, affannato più del solito, e andando dalla veterinaria ci disse che aveva l’acqua nella pleura. Lo siringò senza anestesia, gli sarebbe stata fatale di certo. Ma Nyo seppur nei due giorni successivi ha continuato a regalarci tante fusa, non ce la faceva più e io lo vedevo..sentivo.La sera che abbiamo deciso di regalargli una morte dignitosa, era stato quasi tutto il giorno sotto al letto nella sua cuccetta, si era alzato solo per andare nella lettiera, ma il suo respiro di nuovo affannato e i suoi occhi spenti mi hanno fatto prendere quella brutta decisione. Il giorno dopo il vuoto, un senso di colpa opprimente tanto da togliermi il fiato. Pensavo che il sabato prima al mattino non avevo finito di dargli il suo snack preferito e che ne avevo ancora tanti lì da dargli e il senso di colpa è aumentato. Noi siamo svuotati, io vivevo per lui, sapevo che prima o poi ci avrebbe lasciati ma mai pensavo così, speravo morisse nel sonno, anche se mi faceva male pensarci. Mi rincuora solo il non aver lavorato (non per scelta mia) in questi ultimi tre anni insieme, anche se mi sento comunque in colpa pensando a quelle volte in cui uscivamo e lo lasciavamo solo in casa. Insomma, mi manca tremendamente, sia io che mio marito ne soffriamo moltissimo. Era il nostro bimbo peloso e non c’è più. Noi purtroppo non siamo credenti e so che non ci rincontreremo una volta morti anche noi, però ogni tanto vado ad accarezzare il sacchetto con le sue ceneri e piango, come anche ora. Oppure guardo le sue foto e mi viene un male al cuore straziante. Spero che lui non ci odi per avergli tolto il respiro e il battito del cuore, lo stesso cuore che nonostante fosse malandato continuava a battere all’impazzata creando problemi agli organi vicini..che triste cosa! Un abbraccio a tutti! e SCUSATE SE MI SONO DILUNGATA..

  9. Volevo rispondervi in molti modi, cecare frasi consolatorie ma oggi non mi viene nulla. Mi rendo conto di essere inadeguata, non vi conosco, non conoscevo Balù, qualunque commento potrebbe sembrare scontato. Invece il vostro dispiacere è unico, come eravate unici voi insieme al vostro cane. Ma proprio questa unicità è la vostra forza. Balù sarà sempre con voi.

  10. Due giorni fa ho dovuto far sopprimere il mio cane di 13anni. Oltre a presentare evidenti segni di vecchiaia, aveva parecchi dolori alle gambe,una sofferenza renale e epatica. Ora il vuoto, la disperazione e i sensi di colpa per averlo tradito. Forse potevo aspettare, o trovare altre alternative…. Mai avremo pensato io e mio marito di dover soffrire cosi tanto. Spero che questo immenso dolore sbiadisca con il tempo. Spero Balu possa ora essere in pace, senza dolori e con tutto il cibo che noi a causa de i suoi problemi di salute abbiamo dovuto spesso negargli. Ti ricorderemo per sempre Balu come il nostro primo figlio peloso, grazie per tutto l’amore che ci hai dato.

  11. Forza Ermanno. Questo dolore, immenso, lancinante, che sembra inconsolabile è lo scotto da pagare per tutto l’aiuto, per tutte le giore e soddisfazioni che ci danno nella loro breve vita. Forse vivono così poco per darci la possibilità di fare felici altri cani, mettendo in atto i loro insegnamenti (perchè ci insegnano molte cose) permettendoci di non rifare eventuali errori. I nostri cani ci fanno sempre crescere. Un abbraccio forte.

  12. Ieri se ne è andato il nostro Harlan…., un rottweiler che era un gigante buono, dopo 11 anni passati sempre uniti, ci ha lasciati, un pezzo della nostra vita si è spento, siamo affranti e non riesco a trattenere il pianto…mi pare un incubo; ho una sorda rabbia che mi sta facendo esplodere il petto, anche se sapevo che sarebbe accaduto, data la malattia, non mi so dare pace…..l’anno scorso era morta la sorella…..non reggo è durissimo…….
    scuste lo sfogo

  13. La mia Chicca non c’è più.Mi sento sola. Mi sembra di vederla dappertutto. Ogni angolo della mia casa mi ricorda lei. A volte sotto le coperte mi sembra di sentire le sue zampette camminare. A volte allungo la mano per sentire se è affianco a me che dorme.Ma non c’è. E’ tutta immaginazione. Ho tanti bellissimi ricordi di lei, solo uno è stato brutto, quando un cane di grossa taglia ci ha assalito: io l’ho protetta con il mio corpo e mi son presa dei bei morsi e delle belle zampate nelle gambe.Solo questo. Tutto il resto è stato amore, fiducia e comprensione.Si , comprensione, perchè quando stavo giù per qualche problema oppure mi sentiva piangere, Chicca arrivava, guaiva un pò, ed esigeva di saltarmi in braccio e farsi coccolare.Questo comportamento mi distoglieva dai miei problemi, e recuperavo fiducia perchè sapevo che non ero sola.
    Ora però lo sono.E fa tanto, tanto male…

  14. Lunedi 19 dicembre 2011 il mio adorato gatto di 2 anni ci ha lasciato, investito da un’auto. A giugno del 2010 l’avevo salvato dopo averlo trovato randagio e ferito in Sardegna. Sto provando un dolore immenso. Neppure la presenza in casa di un’altra gatta e di 2 meravigliosi cani in questo momento riescono a consolarmi. Ma ce la metterò tutta per farmi coraggio anche per quelli che sono rimasti.

  15. piccola non cè piu.. mi ha lasciato domenica… il mio amore è andata in cielo.. 12 anni insieme.. una telepatia fra me elei…. era la mia vita.i suoi occhietti non li scorderò mai.. mai!!!!!non mi sento sola ora… anche voi amici mi capite… ! doveva essere per sempre… ma ci rincontreremo… le porterò chili di wurstel…..ovunque lei sia.. ci rivedremo…

  16. Ciao a tutti, sono “finita” in questo sito perchè cercavo infromazioni su internet in merito al dolore per la perdita del proprio cane. Ebbene, sono passati 3 anni dal giorno in cui ho perso il mio cane.. e ancora non mi sono ripresa. Dopo l’incubo, lo sconcerto.. è arrivata la depressione. A volte mi addormento e quando mi sveglio ancora non posso credere che non ci sia.. come se la realtà fosse un sogno (orribile).

  17. anch’io ho perso 4 mesi fa il mio amato gatto e ancora il dolore non accenna a diminuire. è stato per 13 anni un amico speciale; tra di noi c’era un rapporto particolare, sembrava capisse quando ero giù di corda e mi ha sempre consolato con le sue coccole.credo abbia avuto la migliore vita che un gatto possa avere ed è stato amato completamente in ogni istante; questo mi consola un pò ma c’è un vuoto ora nel mio cuore, un pezzo vuoto che non potrà mai più essere colmato.
    ciao amico mio, non ti dimenticherò mai hai reso la mia vita migliore ogni giorno.

  18. ciao scrivo alla ragazza che e’ morto il cane il 18 ottobre.
    Per te ora e’ passato del tempo per me invece e’ appena successo.
    Il mio cane e’ stato ucciso da un rotwiller. sono disperata. Quello che hai scritto e’ esattamente quello che io sto provando. Persino quando parli del palque’ mi viene in mente la mia lunetta.
    sto cosi male. non ho piu’ parole.
    comunque, chissa’ forse tu ora ti sei ripresa. Sinceramente io non credo di farcela. Mi manca troppo.

  19. il mio cane è morto ieri.Era una bellissima femmina razza siberian husky.L’abbiamo presa quando avevo dieci anni,adesso ne ho ventitre.Sono cresciuta con lei,facevo tutto con lei e da ieri in me è rimasto solo un grandissimo senso di vuoto.Il veterinario ci ha consigliato di abbatterla xkè,nonostante le già due operazioni effettuate,il tumore la stava uccidendo piano piano.Abbiamo allora deciso di non farla più soffrire…che dire,piango da ieri,non so darmi una ragione.L’unica cosa che di certo c’è è che,visto il mio effettivo dolore attuale,al momento penso che non vorrò mai più un animale.

  20. ..ieri mi ha lasciato il mio dolcissimo bistecca..nn riesco a farmene una ragione.. nn posso pensare che nn lo rivedrò più, che nn mi verrà incontro, che nn si accuccerà su di me.. Ho provato a salvarlo ma nn ce l’ho fatta e ora nn so darmi pace, sono stata con lui fino all’ulmimo respiro ma ora soffro tremendamente.. amico mio, in questi 6 anni abbiamo lottato insieme tante volte ma ora nn ci sei più, mi sembra impossibile.. ti amo tanto bistecca..

  21. alessandra marinacci

    Un abbraccio a tutti gli amici degli animali ! Ds poco è volato in Cielo il mio meraviglioso amico peloso ; aveva 17 anni ed è stato con me per tredici fantastici anni, dato che l’avevo adottato già adulto. A causa dei problemi dovuti all’età l’ultimo anno è stato davvero impegnativo ma rifarei tutto mille volte ! Per fortuna chi mi è caro capisce il mio dolore. Tra qualche mese cercherò un altro compagno, sempre in canile.
    Mi occupo tanto anche di attività caritative a favore degli esseri umani…soprattutto a favore dei bambini, come tantissimi altri amici degli animali. Perciò non accettiamo critiche “moralistiche”!

  22. LA MIA SQUASH E’ MORTA IL 31.12.2009 ALLE PORTE DELL’ ANNO NUOVO, MENTRE MOLTE PERSONE SI ACCINGEVANO A FESTEGGIARE IL 2010, IL MIO CUORE ANDO’ IN MILLE PEZZI, ANCORA OGGI LI STO RACCOGLIENDO….E’ UN DOLORE COSI’ FORTE, IMMENSO CHE SOLO PERSONE COME NOI POSSONO CAPIRE E PER QUANTI SBAGLI ABBIAMO FATTO, CREDO CHE IN FONDO LORO CI HANNO AMATO PERDUTAMENTE, SEMPLICEMENTE …..CON TUTTO IL CUORE!!! UN GIORNO TORNEREMO A SFIORARCI, A GUARDARE NEL PROFONDO DEI LORO OCCHI, COME PROFONDO E’ L’AMORE CHE ABBIAMO DONATO E RICEVUTO DA QUESTI ANGELI…DANIELA!!!

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  24. Ciao Paola. Capisco quello che provi. So cosa vuol dire trovarli sulla strada falciati. Abbiamo perso un miciotto rosso in questo modo. Ma ha fatto la vita che ha voluto. Ha cacciato, giocato, andava in giro di notte e dormiva di giorno era stracoccolato. Il nostro primo gatto (Romeo) è stato anch’esso investito. E’ tornato a casa disfatto, cieco da un occhio; è stato rimesso in sesto ma si è scoperto essere malato di reni. Ci ha lasciati dopo qualche tempo. A distanza di qualche mese una micia, esattamente uguale a lui ha deciso di adottarci. A me piace credere che sia stato lui a mandarla. E’ con noi da anni e condivide la sua vita con Poldo, un altro gatto bianco e nero e Lola, la nostra super dog. Io e mio marito Paolo non ci siamo però dimenticati di coloro che non ci sono più. Li ricordiamo con molta tenerezza.

  25. Il 30 settembre il mio gatto dolce, affettuoso e decisamente rompiballe (in senso buonissimo) ha deciso di attraversare la strada. Avevo sempre paura che potesse succedere, e quando non è tornato in casa e mi sono affacciata alla finestra, era lui sull’asfalto. L’ho raccolto, avvolto in un asciugamano, seppellito. All’inizio è stato uno shock, con un “no” che usciva come un uragano dal petto. Poi sono sopraggiunte le lacrime, la mancanza di sonno, il fazzoletto in mano per tutte le ore del giorno e della notte. Molti reagiscono a questo dolore rifiutando di prendere un altro animale, io invece voglio subito un altro gatto. Ero troppo abituata a quella presenza felpata e silenziosa, a quel mucchietto peloso sulle sedie, sul divano, sulle coperte. Ho bisogno di un altro compagno. Come dice Meri, sono sicura che il mio piccolo amico mi darà prima o poi un segno, mi farà capire che sta bene, che è consapevole di essere stato amato fino in fondo.

  26. anche io proprio 3 giorni fa ho perso il compagno della mia vita, un dolcissimo meticcio di 18 anni. ho pianto, incolpato e sofferto molto, ma ciò che mi sta aiutando è che tutti ,persone ed animali, abbiamo un’anima e credo che i nostri amici siano con la loro anima vicino a noi anche se i nostri occhi possono vederli solo fisicamente. Quindi se sentite il vostro dolce compagno vicino, state sicuri,lui è li con voi ed in un modo o nell’altro vi darà un segnale della sua presenza

  27. Questa leggenda è bellissima e dà a tutti noi quella “dose” di speranza che serve per andare avanti anche senza di loro, che serve nei momenti di più sconforto. L’ho già pubblicata anche in formato video qui. Ciao

  28. Esiste un posto speciale, dove cielo e terra sono molto vicini, e in questo posto c’è un meraviglioso giardino, alla fine di un ponte, il ponte dell’arcobaleno, e lì vanno tutti i nostri piccoli amici quando muoiono, in questo giardino, gli animali malati guariscono, quelli anziani tornano giovani e forti, giocano tutti insieme, ma a tutti manca qualcosa, hanno un pò di nostalgia dei loro amici umani rimasti qua, ma ecco che una coda si agita, un naso freme e un cane corre, corre ,corre a perdifiato, ha visto il suo miglior amico raggiungerlo, e ricominciano a giocare, sentirai di nuovo il suo naso freddo sul tuo, vedrai ancora nei suoi occhi tutto il suo amore, nessuno potrà separarvi mai più, resterete insieme per sempre ed insieme attraverserete il Ponte Dell’ Arcobaleno !

  29. Ciao Roberta. Non conosco la storia del tuo cane e quanti anni aveva ma so che l’isufficienza renale si può tenere a bada per un po’ ma poi degenera e il cane comincia a soffrire. Penso che il tuo veterinario abbia valutato bene le sue condizioni prima di optare per una soluzione così drastica. Evidentemente non c’era proprio più nulla da fare; lasciarlo in vita forse avrebbe voluto dire farlo soffrire molto. Credo che prendere questa decisione sia stata la dimostrazione d’amore più grande nei confronti del vostro cane, anche se esserne consapevoli non è d’aiuto per alleviare il dolore che in questo momento state vivendo. Forza…

  30. abbiamo perso da due gg. il ns. cane e in famiglia siamo incapaci di accettare. aveva un’insuff. renale da cui ormai non sarebbe più guarito. una sera durante una visita di controllo, stava peggiorando e il veterinario lo ha abbattuto. ora.. lo sconforto.. siamo persi, vaghiamo nel vuoto. ogni cosa, anche la singola gestualità ci fa star male. è andato via per sempre il ns. cane e un lungo pezzo della ns. vita. è andato via una parte del n amore e non ce ne capacitiamo. nessuno capisce, c’è chi ride dinanzi alla notizia.. c’è chi prosegue imperterrito.. noi stiamo attenti a trovare, segni, impronte.. a giustificare il gesto del veterinario.. forse si poteva lasciare ancora qualche mese.. stiamo vagando nel buio. soprattutto ci rendiamo conto di quanto amore possa dare un animale.. che a volte nenache l’uomo riesce a dare..

  31. Ciao Elisa, Ciao Novella,
    non avevo la forza di scrivere qualcosa… leggere della morte del Vs cane è stato come rivivere la morte del mio Joe. Facciamoci coraggio, tra noi ci capiamo… la morte improvvisa della nostra anima pelosa è uno shock, un trauma da cui lentamente ci riprenderemo. Non so se una morte lenta sarebbe stata più facilmente affrontabile e, francamente, non ci voglio pensare. So solo che a noi è toccato questo modo crudele di salutare il nostro motivo di vita. Si dice che il tempo è alleato; sono 2 mesi e 21 gg che vivo senza Joe … fisicamente perchè lui è con me sempre. Ancora gli parlo, lo coccolo …. però, coraggio, è vero la rabbia sta lasciando il posto alla nostalgia, alla tenerezza, alla mancanza … insomma al ricordo di un amore, anzi dell’amore puro, privo di giudizi, incondizionato e totale. Ripeto le parole che mi rivolse gentilemte Laura: siamo stati fortunati; i ns quadrupedi che hanno ricevuto un amore immenso e noi bipedi che abbio avuto l’opportunità di sperimentarlo! Serena

  32. Tutto l’amore che provavo si è tramutato in cieco dolore. Lui era il mio cucciolo, tutto ciò che avevo di più caro. Lui che aveva gli occhi innocenti di chi ama senza chiedere non c’è più. Ed è rimasto solo vuoto. E’ rimasto troppo poco. Tutti mi dicono che devo pensare a ciò che ho avuto e non a ciò che non avrò più. Ma io non riesco…penso solo che mi manca, che non lo prenderò più in braccio, che non si appoggerà più a me per ricevere le mie carezze. Mi guardava e sembrava che mi parlasse. Lo chiamo ancora, lo cerco disperatamente. Penso al suo corpicino sulla strada, agli occhi che ha chiuso per sempre. Non c’è spiegazione a un dolore così.

  33. Ciao Elisa. Ogni tua frase è intrisa di dolore. Non ci sono parole che possano alleviarlo in questo momento. Gli amici, a volte in queste circostanze, non si rendono conto di farci più male!. Sentirsi dire “ma tutto sommato era un cane” è quanto di peggio possa capitare. Queste frasi sono il lucchetto sulla porta del mondo: tu dentro e gli altri fuori. Meno gente vedi meglio stai. Che dire… che poi passa? E’ vero ma intanto fa male. Però col tempo il dolore si attenua: il ricordo rimane sempre vivo ma il dolore sarà sempre più sopportabile e si incomincia a stare meglio.
    Coraggio!
    Laura

  34. Come per le persone… fa meno male vedersi portar via un affetto lentamente o d’improvviso? Per chi se ne va è sicuramente meglio lasciarci senza accorgersene ma per chi rimane non penso ci sia meglio o peggio. Succede e basta. E tutte le nostre risorse vengono messe a dura prova. Può consolare pensare che non ha sofferto? Non lo so… credo dipenda da quanto riusciamo a mantenerci lucidi. Forza!! Un abbraccio.
    Laura

  35. Il mio Artù è morto ieri, investito da un’auto. E quando mi è stato comunicato ho sentito una scarica lancinante addosso. Lui era la mia ombra, la mia compagnia, il mio Dono più prezioso. E ora non c’è più… e io non trovo consolazione nè pace alcuna. Penso ai suoi occhi indifesi su quella strada, al suo sguardo impaurito quando veniva a rifugioarsi da me. Io non c’ero. E’ morto così…in maniera assurda…. e io non me ne faccio una ragione. Mi manca una parte di cuore, il suo amore incondizionato e puro.

  36. Ciao…è successo tutto domenica 18 ottobre…la chiamo, sento la medaglietta e poi più nulla…vado a cercarla e la trovo li, distesa sul bordo del marciapiede…la mia bambina,l’amore della mia vita,la mia famiglia, il mio mondo,il motivo di alzarmi la mattina e rientrare a casa la sera…era li e io non ho fatto niente per lei. Lei che ha affidato a me la sua vita, lei che viveva per me, io che vivevo per lei…avrei preferito succedesse a me ma non a lei.
    Non faccio altro che piangere, ogni cosa ogni posto..tutto mi ricorda di lei. Nemmeno uscire di casa posso dire mi aiuti, tutti mi chiedono di lei, dove sia, come mai non è con me.
    Gli amici non capiscono “devi reagire, c’è di peggio, vuoi dirmi che è peggio questo piuttosto della morte di uno di noi?…cresci, non fare la bambina…era solo un cane”…e poi mi chiedono perchè non parlo…perchè devo spiegare perchè sto male, perchè devo dare spiegazioni, perchè devo giustificare, perchè dovrei sentirmi in colpa di star male, di sentirmi morta, sola, a pezzi, finita?…perchè?
    Sto così e basta.
    Ho perso la mia vita penso possa bastare no?
    I medici che ti riempiono di farmaci per dormire,tu che non li prendi però intanto passi le notti in bianco a piangere…la mattina senti ancora le zampine sul parquet che ti vengono a chiamare per la pipì..la sera esci dal lavoro di corsa perchè lei è a casa….e dopo qualche minuto ti rendi conto che non è più vero, che lei non c’è più, che quando aprirai la porta lei non sarà li sul divano ad aspettarti….
    Giri per casa, apri un armadio e ti trovi davanti le sue coperte, i giochi, i pupazzi, i collari, i guinzagli, le spazzole…tutte le sue cose che gli amici ti hanno nascosto…e senza rendertene conto ti ritrovi in una valle di lacrime
    …e poi vai dal veterinario a fare la denuncia di morte, lui che giustamente vuola sapere, capire ….ed esci in lacrime un’altra volta.
    Mi manca da morire

  37. Grazie Laura,
    hai dedicato uno spazio al ricordo del mio amore.
    Lo so, può sembrare poca cosa ma per me invece è tantissimo…. è un modo per rendere omaggio al mio cucciolone.
    Lo sai meglio di me: non viviamo in una società che può capire e legittimare
    il dolore per la morte dell’animale di casa.
    Inoltre gli obblighi legali rendono molto difficile una sepoltura privata.
    Joe è stato cremato e forse va bene anche così.
    Ma l’idea di avere un piccolo spazio ancora nostro per me è come averlo ancora un po’ vivo.
    Grazie ancora.
    Serena

  38. I sensi di colpa, in momenti come questi, semba siano comuni a tutti. Vengono in mente i momenti in cui ci siamo arrabbiati, in cui abbiamo preteso troppo, momenti in cui abbiamo magari un po’ trascurato, cose che avremmo potuto ma non abbiamo fatto. Non ci vengono in mente i momenti belli che ci si è donati a vicenda, quotidianamente: coccole, lpasseggiate, bocconcini prelibati, soddisfazioni e molto altro ancora. Se li piangiamo così tanto è perchè li abbiamo amati tanto e siamo a nostra volta stati amati. Credo che tutto si possa riassumere in 4 parole: siamo stati entrambi fortunati.

  39. Grazie Laura,
    mi da forza la vostra presenza “invisibile” e trovo spunti dalle vostre pubblicazioni. Joe si è semplicemente accasciato e poi sempre più perdeva sensi. Una sfrenata corsa dal suo veterinario, 7 minuti solo 7 minuti ma Joe è arrivato morto. Ecco, continuo a pensare che se l’avessi lasciato tranquillo si sarebbe ripreso. Scusate, il raccontare fa sentire meno soli e meno disperati. Grazie della solidarietà, sono vicina a Stefano che ha perso la sua Mia, a Lei ed al suo Millo e a tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza d’amore più vera ed intensa che possa esistere (perchè incondizionata e priva di aspettative) e che ora piangono la sua perdita. Grazie. Serena

  40. Mi spiace molto Serena. Non ci sono parole che possano alleviare il tuo peso. Non so come sono andate le cose ma di sicuro se tu avessi potuto fare qualcosa per salvare il tuo cane lo avresti fatto, a tutti i costi. E’ capitato anche a me, con un mio gattino. All’improvviso, inaspettatamente. Il ricordo è ancora vivido e tuttora mi sembra assurdo come tutto è avvenuto. In un minuto Millo non c’era più. Ancora non me ne capacito. In questi momenti siamo estremamente vulnerabili e ogniuno di noi reagisce in modo diverso. Non conosco gruppi di sostegno che si occupano di questo tipo di problema, non credo che ne esistano. Se ti fa stare meglio è una buona idea scrivere quello che senti. Forza!

  41. Sono disperata….
    il 28 agosto 2009 è morto il compagno della mia vita. All’improvviso. Non ho saputo fare niente per salvarlo, anzi forse ho fatto il contrario di quello che andava fatto. Mi choedo se si può, se potrò reagire … vorrei indicazioni per gruppi di sostegno in Roma.
    Grazie

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