Ecco cosa succede a pensar male dei lupi!!


Immagine anteprima YouTube
 

Neve e sale: un abbinamento non proprio vincente.


In questi giorni mi diverto un sacco a guardare Lola scorrazzare nella neve. Ieri sera però, al nostro rientro, teneva alzata una delle zampe anteriori. Tra i polpastrelli aveva incastrata una pallina di ghiaccio. Mi sono quindi domandata se non era il caso di approfondire l’argomento. Contattato il mio veterinario (o meglio, il veterinario di Lola ) è emerso che l’insidia non sta nella neve ma nel sale che viene sparso sulle strade. I polpastrelli del cane si possono disidratare. Questo porterebbe alla formazione di screpolature, spaccature o lacerazioni molto dolorose. Le scarpette disponibili in commercio non sono ben tollerate. E’ meglio proteggere le zampe del nostro amico applicando uno strato di sostanza grassa come la vasellina bianca che si potrà poi rimuovere con dell’acqua tiepida. E’comunque sempre buona norma pulirgli le zampe prima che si lecchi, onde evitare che ingerisca delle sostanze rimaste appiccicate. Fatelo con molta delicatezza perchè è una zona estremamente sensibile. Per ulteriori approfondimenti interpellate il vostro veterinario.
Buona passeggiata!!

(Informazioni: Dr. Alberto Brolpito)

 

Cani e bambini.


E’ ormai risaputo che la presenza di un cane in famiglia è molto utile per lo sviluppo dei bambini per molteplici motivi:  imparano a responsabilizzarsi e ad accettare delle regole, apprendono dei comportamenti sociali e favorisce un corretto sviluppo della loro sfera affettiva.

Tutto questo però non si può realizzare senza la supervisione, il supporto, la responsabilità, l’educazione e la consapevolezza dei genitori che per primi devono conoscere le esigenze fisiche e psichiche dell’animale per trasmettere ai propri figli comportamenti corretti ed equilibrati.

La prima cosa da considerare prima di regalare un cane ai bimbi è che….

immagine tratta da Associazione 6 Zampe Onlus

Documentiamoci

 

Barak, mantello di velluto.


(Lombardia)

BarackSono molto,  molto triste. La mia sorellina Michelle (mi hanno salvato con lei da un avvelenamento a Venosa) è stata adottata.
Sono straordinariamente contento per lei ma profondamente addolorato per me. Ci facevamo compagnia, dormivamo abbracciati di notte e di giorno giocavamo e litigavamo come in tutte le migliori famiglie. Mi manca la mia Michelle ma mi manca una casa,  la mia casa come la immagino io. Un divano, una cuccia, una copertina, pappa in abbondanza e il calore di tante carezze. In fretta perché sto smagrendo a vista d’occhio, ho solo 10 mesi e non voglio privarti dei miei mesi più belli. BarackMi dicono che ho un carattere da manuale. Senza una sbavatura. Sono educato, tranquillo, non tiro al guinzaglio, amo i bambini, sono estremamente ubbidiente, penso che farei fare un ottima figura al mio amico uomo in una gara di agility. Sono una spugna, imparo tutto in fretta. La mia  taglia è  media e il mio mantello è nero come il velluto. Adottami, saprò ricompensarti con tanto affetto.

Per adozioni

Monica 338 8548461 adozioni@chiliamacisegua.org

Corinna 335 137697 corinna@chiliamacisegua.org

 

Conoscere noi stessi per conoscere loro


Che cos’ è lo specismo

specismoIl filosofo Peter Singer definisce lo specismo nel modo seguente:

“Un pregiudizio o attitudine di una “specie” che parteggia per gli interessi dei propri membri, a discapito di quelli che appartengono ad altre specie.”

Lo specismo è il motivo comune per discriminare un individuo sulla sola base della sua appartenenza ad una specie. Le basi sono le stesse di quelle di chi nutre dei pregiudizi sulla razza (razzismo) e sull’ appartenenza ad un sesso (discriminazione sessuale). Quando si parla della sofferenza umana, in quanto Homo Sapiens, e la si considera più grave della sofferenza di un animale, si è per così dire colpevoli di “specismo”. Per lo stesso motivo la morte di un essere umano, dal momento che esso appartiene alla specie Homo Sapiens, è peggiore della morte di un animale. Una pratica lampante dello specismo è l’ industria della carne, la sperimentazione sugli animali e gli allevamenti per la produzione di pellicce. Lo specismo è un’ideologia le cui ragioni non si fondano su una base oggettiva. Non la si può giustificare con un’argomentazione logica, ma la si difende come un dogma, una verità divina.

Il più comune argomento nella storia della filosofia è che le umane capacità mentali, la parola e la cultura, permettono all’ uomo di utilizzare l’ animale. Oggi però è un’argomentazione facile da obiettare. L’ intelligenza è moralmente rilevante solo nei casi, per esempio, in cui si deve ottenere il diritto di voto o il diritto di prendere la patente ecc. Gli animali non hanno (come d’ altronde i bambini e i ritardati mentali) alcun interesse verso questi diritti, ma lo hanno verso quelli fondamentali, ovvero il diritto alla vita e alla libertà, di evitare le torture, eccetera, cioè i bisogni che non hanno nulla a che vedere con l’ intelligenza dell’individuo. Se intendessimo che l’ intelligenza sia moralmente rilevante, significherebbe che bambini ritardati potrebbero essere sottoposti a dolorosi esperimenti scientifici oppure potrebbero essere allevati per produrre cibo. L’ errore di fondo di questa argomentazione è il pensare che la nostra superiorità intellettuale ci dia una posizione (di superiorità) morale.

Che gli animali abbiano un QI inferiore di quello di un essere umano medio è sicuramente un motivo per non dare agli animali il diritto di andare all’ università, ma non la scusa per provare gli effetti di un concentrato di shampoo nei loro occhi. Quando si versa shampoo negli occhi di un coniglio per testare i danni di un prodotto da commercializzare, causandone la cecità, che rilevanza ha l’ intelligenza limitata del coniglio? Un essere meno intelligente non soffre meno di uno più intelligente nell’avere shampoo negli occhi. In questa situazione l’intelligenza non è rilevante così come non lo è il colore delle pelle, il sesso, o l’appartenenza ad una specie.

La sofferenza degli animali deve essere considerata tanto dolorosa quanto quella degli esseri umani. Essere uccisi capita raramente indolore, perciò non dovremmo mettere fine ad una vita felice, sia essa consapevole o no. Tenendo conto che molto raramente ci troviamo in situazioni dove dobbiamo scegliere tra la vita di un animale e quella di un essere umano, sarebbe meglio, di regola non uccidere mai, indipendentemente dalla capacità intellettuale l’individuo in questione. Tanto l’uomo quanto l’animale non esistono per essere utilizzati. Gli animali del mondo esistono per essi stessi. Non furono fatti per gli uomini, più di come i neri per i bianchi o le donne per gli uomini.

 

Pensieri d’amore


Ho intitolato questo post “pensieri d’amore” perchè è molto amore che da queste parole trapela. Un amore consapevole dei limiti che abbiamo noi umani nella relazione con i nostri cani. Mattia ha saputo esprimere nel migliore dei modi quello che anch’io mi sorprendo a considerare e pensare del mio rapporto con Lola.

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"il paziente!In nome di questa pazienza, aspetti…

La tua capacità espressiva mi lascia perplesso tutte le volte… è talmente ricca che  spesso mi mette quasi in imbarazzo. Sai esprimere allegria, malinconia, noia, stanchezza, curiosità, fame e tutto questo mi  porta a fare il più grande degli errori, considerarti umano. Invece no, non sei umano, per niente e forse è questa la cosa che ti rende ai miei occhi più meritevole di ammirazione.

Non sei cresciuto con me, non conosci la mia lingua, spesso sembri chiederti cosa mai vorranno dire quelle serie infinite di parole che costantemente tendo a rifilarti mentre mi sfogo con te di quello che non va nella mia vita eppure più di ogni altro sembri capirmi. Non sai parlare, ma ti sforzi sempre di comprendere cosa ti stia dicendo e quando mi fissi, con i tuoi occhi scuri comunichi con un solo sguardo quello che alcune persone non saranno mai in grado dire nell’intero arco della loro vita.

Hai la pazienza che nessun altro mai ha avuto e avrà con me, hai la voglia di assecondarmi e di accogliere con gratiduine ogni mia attenzione… e in nome di questa pazienza, aspetti…. e quando hai aspettato, aspetti di nuovo… con una devozione e una discrezione che metterebbero a disagio il più nobile tra gli uomini.

Mattia Marasco

Fonte: dogcoach.it

 

Sempre più compatti


Cesar MillanIl mondo della cinofilia continua la campagna di informazione atta a scoraggiare i comportamenti dannosi promossi da Cesar Millan.

Surfando in internet ho trovato il testo di una lettera che pubblico invitando tutti coloro che appoggiano la nostra filosofia ad inoltrarla agli indirizzi già in essa inclusi.
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martini_f@camera.it; enpa@enpa.it; comsviluppo@enpa.it; segreteria@csen-cinofilia.it; segreteria@enci.it; info@apnec.org; info@siua.it; info@fnovi.it; asetravet@libero.it

On. Francesca Martini
NATGEO
ENPA
CSEN CINOFILIA
ENCI
APNEC
SIUA
FNOVI
ASETRA

Oggetto:       Programma televisivo su NatGeo – Sky: “Dog Whisperer” con Cesar Millan

Spett.li Destinatari di questa lettera,

ci rivolgiamo a Voi che avete un forte potere mediatico, che divulgate cultura cinofila, emanate leggi, chiedete il rispetto dei vostri codici deontologici.

Ci rivolgiamo a Voi per chiederVi di agire e combattere anziché appoggiare o anche solo ignorare personaggi televisivi come Cesar Millan.

Questo soggetto tratta i cani con metodi barbari, usa collari a strangolo i cui danni a livello psico-fisico sono ben noti (per approfondire),  usa la forza e la sottomissione dove basterebbe migliore comunicazione, collaborazione, fiducia e affetto.

Cesar Millan non fa altro che mostrare al mondo come maltrattare un cane sottovalutandone l’intelligenza.

Usa il collare a strozzo per costringere il cane a fare ciò che non vuole: “O fai come dico io o ti strozzo.”

Porta i cani allo sfinimento, provoca in loro un livello di stress esagerato, dannoso e soprattutto inutile.

Li spaventa, li domina, ma soprattutto consegna nelle mani di ignari e fiduciosi proprietari delle bombe ad orologeria, animali che non si sa come potranno reagire lasciati solo con i loro proprietari.

Oggi si parla di zooantropologia-cognitiva proprio per dimostrare che il cane può apprendere tramite processi molto più complessi rispetto a rinforzi e punizioni.

Si considerano nuove dinamiche che non sono più solo quelle del branco/capobranco ereditate dal suo antenato lupo.

Oggi si parla di relazione, apprendimento, potenziamento delle capacità cognitiva e soprattutto non si parla più solo di Addestramento, ma di Educazione, perché questo deve essere.

Bisogna “Educare” cane e proprietario ad una civile convivenza reciproca e ad un civile rapporto con la società.

Molti nomi importanti della cinofilia (ne citiamo solo alcuni: Angela Stockdale, Clarissa Von Reihnart, Turid Rugaas, Ian Dunbar, Suzanne Clothier…..) hanno dedicato la loro vita a studiare e diffondere approcci, metodologie e strumenti che rendano la vita dei cani e proprietari più semplice grazie ad una migliore comunicazione.

Oggi abbiamo davvero la capacità di relazionarci con il nostro amico a 4 zampe nella maniera più idonea e nel pieno rispetto del suo diritto ad una vita serena.

Abbiamo leggi nazionali e comunali che tutelano il cane che non va in alcun modo maltrattato. Questo significa non usare strumenti di coercizione,  non sottovalutare la sua capacità di apprendere, considerarlo un compagno e non uno schiavo.

Ogni proprietario rispettoso ed amante del proprio cane dovrebbe conoscere alcune piccole nozioni per tutelare sia la propria incolumità che quella altrui.

Basta leggere testi importanti come: All’altro capo del guinzaglio, Patricia McConnell; Se le preghiere dei cani fossero ascoltate, Suzanne Clothier; I segnali calmanti, Turid Rugaas; La mente del cane, Bruce Fogle; L’intelligenza del cane, Stanley Coren; Pedagogia Cinofila, Roberto Marchesini; e altri e altri ancora….

….per capire che i vecchi metodi di sottomissione e coercizione devono essere aboliti.

Se vogliamo rispetto dal nostro cane non possiamo certo “pretenderlo”, dobbiamo guadagnarcelo.

Qui ci rivolgiamo in particolar modo all’On. Martini che tanto impegno sta mettendo per far si che le cose cambino.

Citiamo solo alcune delle cose contenute sul libro guida per il patentino, appena pubblicato:

“Tutti i sistemi di addestramento che implicano dolore fisico o frustrazione devono essere evitati: i cani dovrebbero vedere le sessioni di addestramento come un bel gioco. Per questo motivo è importante scegliere un professionista – educatore cinofilo, istruttore o addestratore – che impieghi metodi e strumenti compatibili con il benessere del cane.”

“Gli strumenti dolorosi o che creano disagio devono essere assolutamente evitati. Per questo è sconsigliato usare collari che provochino dolore.”

“L’aggressività è una condizione complessa e applicare il principio del leader o capobranco a tutte le situazioni nella quali il cane è aggressivo rischia di sottovalutare l’importanza di altri fattori che nulla c’entrano con la dominanza. La paura, lo stress e il disagio fisico sono importanti per spiegare moltissime reazioni dei nostri cani e quando l’aggressività è un modo di difendersi o un sintomo di ansia trattare il cane in maniera rigida, sgridarlo o punirlo può peggiorare la situazione…”.

Bene, il sig. Millan fa proprio tutto quello che non si deve fare.

Ora il suo programma va in onda in Italia e questo non è coerente con le nostre leggi.

I proprietari lo guardano, i proprietari lo imitano e pensano di risolvere tutto con un collare a strozzo e con la dominanza.  Questo è proprio quello che non vogliamo.

Abbiamo personaggi ben più validi sul territorio nazionale ed internazionale che portano avanti vera cinofilia e che andrebbero presi in maggiore considerazione.

Si definisce Best Seller un libro come quello di Millan e passa quasi inosservato un libro della Clothier o della Rugaas e tanti altri!

Certi del Vostro appoggio ed intervento, attendiamo di vedere sospesa la trasmissione in oggetto per tutte le motivazioni sopra esposte.

Distinti saluti,

Claire Chiaruzzi, Educatore Cinofilo SIUA e Operatrice in ZooantropologiaApplicata
Deborah Fratucello, Educatore Cinofilo CSEN & Medico Veterinario
Alessandra Mattaliano, Educatore Cinofilo CSEN
Paola Torri, Educatore Cinofilo CSEN
Laura Mai Educatore Cinofilo CSEN

Qui la firma di chi condivide e quindi spedisce la lettera

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Benvenuta pettorina

 

Un tartufo per Natale? Una scelta importante.


Il Natale è alle porte: spesso in questo periodo affascina l’idea di regalare un cucciolo ai vostri cari, soprattutto ai vostri figli. Le feste però passano in un lampo  mentre gli animali, se siete fortunati, rimarranno con voi per molti anni diventando parte integrante della famiglia e la vostra assistenza sarà richiesta per molto tempo.  Ecco qualche consiglio per evitare errori imputabili a scelte affrettate dietro alle quali si celano grandi rischi.

cuccioli nataliziOccuparsi di un cane richiede un grande impegno; tempo, dedizione, pazienza, comprensione e spese economiche che si devono essere pronti ad affrontare. Bisognerà occuparsi d lui anche durante le vacanze. Accertatevi che la persona alla quale avete deciso di regalarlo sia disposta ad accettare tutto questo; potreste altrimenti creargli un problema e chi ne farà le spese sarà l’animale che rischia l’abbandono perché troppo complicato da gestire.

Un cucciolo è sempre molto vivace: qualche danno è da mettere in preventivo. Se si è maniaci di ordine e pulizia, avere un cane può rivelarsi un’esperienza difficile, sia perché i primi tempi si avrà a che fare con molti “regalini”, sia perché si dovrà provvedere a farli uscire spesso, anche quando piove: terra, impronte e peli sul pavimento (e nel naso) sono assicurati.

Un cane ama condividere la vita familiare; essere escluso dalle attività del suo branco gli procura forte disagio. Le sue esigenze vanno ben oltre ad avere spazio verde, pappa e un riparo ed è indispensabile quindi accertarsi che non sia destinato ad essere relegato in giardino.

Ci sono un’infinità di razze con caratteristiche fisiche e comportamentali estremamente diverse tra loro. Ognuno può trovare il cane adatto al proprio stile di vita. Non fermatevi quindi ad una scelta puramente estetica o di tendenza ma documentatevi approfonditamente prima di scegliere.

E’ fondamentale per il cucciolo trascorrere i primi 60 giorni di vita insieme alla sua mamma e i suoi fratellini che gli insegneranno i comportamenti corretti da tenere. Se viene allontanato da loro prima che sia trascorso questo periodo, potrebbe sviluppare seri problemi comportamentali di difficile gestione per i proprietari, come nei casi di cuccioli importati illegalmente dai paesi dell’est. Per evitare questa eventualità esigete da chi ve lo cede il certificato che ne attesti le origini, verificando che non sia contraffatto. In questo modo darete anche voi un aiuto per combattere questa “piaga”. Per saperne di più consultate Internet dove potrete trovare un’infinità di informazioni sull’argomento.
L’equilibrio di un cucciolo va saputo mantenere. Un’educazione priva di inutili, deleterie punizioni ma ricca di gentilezza e coerenza è la base per un solido rapporto. La conoscenza del comportamento del cane e di come educarlo correttamente è indispensabile per instaurare una relazione equilibrata e serena.

Sono certa che queste informazioni vi aiuteranno nel prendere una decisione e fare una scelta ponderata e consapevole. A questo punto potreste anche decidere di andare a dare “un’occhiata” in un canile dove magari c’è un tartufo che vi aspetta pronto a dare tanto affetto e riempire la vostra vita !!

 

Ma che Anubi d’Egitto…!!


anubiUna lettrice mi trasmette quanto segue. Rimango basita! Ma dove è finita la cultura che vedeva i Faraoni venerare i cani? Se li portavano persino nella tomba!  Ma allora Anubi è una bufala?

“Buona sera,
vi scrivo nella speranza che riusciate a rendere noto come sono trattati i cani in Egitto, paese in cui mi trovo per motivi di lavoro e da tutti decretato un bel posto per le vacanze….
Poco tempo fa a Safaga un paesino (?) a sud di Hurghada sono stati abbattuti dalla polizia tutti i cani della zona perche’ un abitante locale e’ stato aggredito (cosi ha detto…) nel deserto di notte da cani randagi…come risultato sono stati abbattuti tutti i cani della zona dalla polizia e buttati su di una camionetta alcuni ancora in agonia e fatti sparire…ho avuto modo di vedere la foto fatta con un cellulare da un ragazzo egiziano che si trovava sul posto, una cosa straziante!
Ad Hughada, citta’ sporca e assolutamente maltenuta, che assomiglia piu’ ad una discarica che ad una citta’ turistica, i cani vengono cacciati tirandogli pietre e malmenati o investiti appositamente; nelle strade della citta’ si assiste a continue scene che stringono il cuore…cani malati magrissimi, zoppi, che vagano cercando qualcosa da mangiare nella spazzatura e sono molti.
Il cane e’ qui considerato alla stregua del maiale per la quasi totalita’ della popolazione e quindi un animale “sporco” “intoccabile” e la sensibilita’ e’ pari allo zero..io stessa ho assistito agghiacciata alla scena in cui un cucciolo di pochi mesi attraversava una strada, (se cosi si possono chiamare, visto che sono tutte rotte e sterrate),ed un taxi che arrivava accellerare e investirlo e quello subito dopo ripassargli sopra ridendo….
E’ stata una esperienza allucinante…neanche esiste qui il denunciare un evento simile perche’ ti ridono in faccia.
I cani (come anche i gatti, solo che questi ultimi sono tollerati) vivono una situazione pietosa!
Hanno anche sparso veleno per le strade per eliminarli nel modo piu’ abietto e vile che possa esistere e a questo proposito e’ stata fatta anche una petizione su petition online.
La citta’ e’ sporca e tenuta in una situazione disgustosa…montagne di spazzatura di tutti i tipi sono ovunque con relative migliaia di mosche il presidente o chi per lui nasconde tutto cio’ che ovviamente non vuole fare sapere e l’ignoranza dilaga, sopratutto per cio’ che riguarda le minime basi igieniche, gli animali, ecc.
Vi prego di aiutarmi a capire cosa posso fare o a chi rivolgermi, divulgate la notizia a chi piu’ potete, forse non servira’ a nulla, ma si deve sapere nel mondo che posto privo di sensibilita’ e’ questo, come vivono questi animali, spesso lasciati morire o uccisi senza alcuna remora.
Vi ringrazio.”

Ho inoltrato il testo a varie associazioni e  l’Egitto, che era una mia ambita meta turistica, ora non lo è più. Qualcuno ha esperienze simili da raccontare?

 

Beneficenza consapevole


ricerca senza animali

Nonostante i “tempi duri”,  il periodo Natalizio favorisce la beneficenza, gesto sempre e comunque encomiabile. Ma a chi vanno le nostre donazioni? Per saperne di più