I sogni di un cane


Mi capita frequentemente di sentire Lola che nel mezzo del sonno ringhiotta, uggiola, guaisce, mostra i denti, muove le zampe o scodinzola. Sta sognando e spesso mi domando cosa. Sogno o incubo? Sta correndo in un prato o si sta confronatando con un suo silmile?

Qual è il significato del sonno?
Il sonno ha una funzione di recupero sull’organismo e svolge un ruolo di riprogrammazione genetica dei comportamenti innati e di fissazione della memoria durante la fase REM. Il sonno REM avrebbe anche un ruolo determinante per la maturazione del sistema nervoso del cane. Dagli studi effettuati è emerso che durante la fase REM assistiamo ad un incremento dell’attività cerebrale.
Studi scientifici rivelano che il sonno dei cani è simile al nostro e si distingue in due categorie: il sonno NREM, a onde lente (che viene chiamato anche sonno della mente) ed il sonno paradosso o Rem (che viene invece definito il sonno del corpo).
Cosa significa NREM: non rapid eye movement. Questa fase si divide in altre 4 fasi o stadi: fase 1 (o di adormentamento) – Fase 2 (o di sonno leggero – Fase 3 (o di sonno profondo) – fase 4 (o di sonno molto profndo)
Cosa significa REM? (la 5^ fase)
REM è l’acronimo che sta per Rapid Eye Movements, che in italiano significa rapidi movimenti degli occhi. Infatti, durante il sonno REM i globi oculari hanno movimenti veloci.
Anche per il cane la fase Rem è la fabbrica dei sogni: gli occhi roteano velocemente e sono presenti anche movimenti involontari provocati dalle situazioni che si materalizzano nella sua mente.

A prescindere dalla razza, dalla mole e dall’età che sono fattori comunque determinanti, i cani dormono tantissimo, fino a 16 ore al giorno.

Il famoso detto “non stuzzicare il can che dorme” è da inculcare nella mente dei nostri figli che devono essere educati a rispettare il sonno del loro amico a 4 zampe. Molti incidenti capitano proprio perchè si è disturbato il cane durante la fase REM.

Provate ad essere svegliati improvvisamente mentre dormite profondamente. Anche se si tratta di persona conosciuta, potreste aggredirla per lo spavento.
Il divertente filmato che vi propongo è la prova che il loro sonno è molto simile, se non uguale, al nostro.

Immagine anteprima YouTube
 

Sospesi i voli della morte


La battaglia intrapresa per la sospensione dei voli che trasportavano i cani per la vivisezione ha avuto esito positivo. L’aereoporto di Montichiari annulla i viaggi della morte e dirama il seguente comunicato:

“La Direzione della Societa’ di Gestione degli Aeroporti di Verona Villafranca e di Brescia Montichiari decide la sospensione del trasporto di animali dopo alcune segnalazioni da parte degli attivisti impegnati nella tutela del benessere degli animali

beagleVerona, 20 maggio 2010 – Dopo le opportune verifiche interne, la Direzione della Società di Gestione degli Aeroporti di Verona Villafranca e Brescia Montichiari ha disposto con effetto immediato la sospensione
delle spedizioni segnalate dagli attivisti impegnati nella tutela del benessere degli animali, ritenendo importante contribuire alla tutela dell’ambiente in cui opera.”

Anche la compagnia aerea di bandiera tedesca Lufthansa, ha deciso di vietare d’ora in poi il trasporto di animali vivi sui suoi voli se hanno come destinazione finale gli esperimenti.

Questo non basta ad abolire la vivisezione ma il fatto che una compagnia aerea di primo piano non voglia più rendersene responsabile, è indubbiamente un segnale molto forte che  crea anche un precedente in materia per altre compagnie aeree che volessero poi seguirne l’esempio.

“La decisione di non trasportare cani e gatti destinati alla sperimentazione fornisce un ulteriore segnale che noi siamo concentrati sul benessere degli animali”, è stato il commento di Axel Heitmann, Director Competence Center Animals, della Lufthansa Cargo.

http://www.fermaregreenhill.net/wp/

 

Ciao Axel.


Axel ha vissuto con una famiglia bellissima, numerosa e simpaticamente chiassosa. Abitava con Adelio e Silvana ma la loro casa era invasa da figli e nipotini che lo hanno amato moltissimo. Axel li ricambiava con il suo carattere birbante e vivace (come nonno Adelio), dolce e tenero (come nonnna Silvana). Io li ho conosciuti perchè una delle loro figlie, Silvia, mi ha chiamata per un corso di educazione che abbiamo portato avanti per un paio di mesi divertendoci tutti. Anche a distanza di 3 anni li ricordo con affetto e, non mi vergogno a dirlo, la scomparsa di Axel mi ha fatto piangere. Mi hanno mandato una sua foto con un pensiero. Ciao Axel, noi ti ricordiamo così!

una simpatica canaglia

una simpatica canaglia

Ciao cara Laura,
ti spediamo la foto del nostro Axel da aggiungere sul sito.
E’ in una  sua espressione tipica…muso appoggiato sul tavolo in cerca di cibo…Per la serie non siamo stati grandi educatori……ma il cane è stato felice.

Le parole piu’ toccanti sono quelle di  Chiara di 4 e ½ anni che il giorno che è mancato ha serenamente detto: ma adesso come faccio…a me piaceva accarezzare il suo pelo e di Valentina, 2 anni, che continua a ripetere che Axel pu’ e che è in cielo….

Ieri quando abbiamo visto un Golden e io ho detto “guardate l’Axel”, Valentina ha detto… “no Axel pu’…in cielo”.

La vita senza Axel è strana… Spesso ci capita di dire “chiudete il cancello che esce il cane”…oppure ci capita di aspettarcelo dietro la porta pronto a prendere la borsa della spesa e portarla al piano di sopra (uno dei suoi giochi preferiti).

Ciao.
Adelio, Silvana e famiglie

 

Fermiamo Green Hill, la fabbrica della vivisezione a Montichiari.


Questo cane e' stato utilizzato in esperimenti sulle conseguenze delle gravi ustioni presso il Shriner's Hospital, Cincinnati, USA Foto proveniente dalla associazione americana P.E.T.A. (Epoca: anni '80-'90)

Foto: www.disinformazione.it / Questo cane e' stato utilizzato in esperimenti sulle conseguenze delle gravi ustioni presso il Shriner's Hospital, Cincinnati, USA Foto proveniente dalla associazione americana P.E.T.A. (Epoca: anni '80-'90)

Fermiamo le deportazioni dei cani di Green Hill!

SABATO 22 MAGGIO – ORE 17 PRESIDIO DAVANTI ALL’AREOPORTO DI MONTICHIARI.

Da Green Hill ogni mese centinaia di cani vengono spediti nei laboratori di vivisezione. Molti di questi vengono trasportati su furgoni privati di proprietà dell’allevamento stesso, che viaggiano anche molte ore di seguito in tutta Europa.
Altri invece vengono spediti in Inghilterra, ai famigerati laboratori di Huntingdon Life Sciences e Sequani, per via aerea.

L’aeroporto di partenza è quello di Montichiari.

La stiva di aerei in partenza dall’aeroporto “Gabriele D’Annunzio” è il mezzo che li porta all’inferno.
Un inferno, quello dei laboratori inglesi che acquistano da Green Hill,documentato da svariati lavori investigativi compiuti da attivisti e anche giornalisti, che con telecamere nascoste hanno potuto documentare la triste realtà che attende gli animali nei laboratori: animali sezionati
vivi, cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, avvelenamento fino alla morte,gabbie piene di sangue e nessun controllo su tutto questo.

Continua a leggere »

 

UCCISE GUARDIE ECOZOOFILE IN CANILE GENOVA


omicidio guardie zoofile Sori

Foto TGCOM

Sparatoria nel Genovese, 3 i morti
Uccide due guardie zoofile e si spara
Tre persone sono morte in una sparatoria avvenuta in una frazione di Sori, sulle alture della riviera genovese di levante. Secondo le prime ricostruzioni un 65enne avrebbe ucciso due guardie provinciali, un uomo e una donna, che stavano procedendo con il sequestro dei suoi cani da caccia a seguito di una denuncia per maltrattamenti su animali. Dopo averli colpiti l’uomo si è tolto la vita. Sul posto il 118 e i carabinieri di Sori e di Santa Margherita.

Il duplice omicidio è avvenuto a Sussisa. Renzo Castagnola, questo il nome del 65enne, titolare di un canile e caposquadra dei cacciatori della zona, avrebbe anche ferito la moglie che stava tentando di fermarlo dal compiere il folle gesto. Le guardie provinciali, Elvio Fichera e Paola Quartino, si erano presentate con un decreto, firmato dal Pubblico Ministero Piercarlo di Gennaro, di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti.

Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, l’uomo ha detto “Vado a prendere una penna”. Invece è tornato armato e ha cominciato a sparare. Sul luogo erano presenti anche vigili urbani e carabinieri che fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo. A seguire le indagini il pubblico ministero Cardona Albini.

Castagnola aveva un porto d’armi per armi da caccia poiché faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale. L’uomo, prima di trasferirsi a Sussisa, abitava a Capreno, altra frazione di Sori: in paese, da tempo, girava voce che maltrattasse gli animali. ((TGCOM)

//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

“CONTROLLI PIU’ SEVERI SU REQUISITI  MORALI E PSICHICI PER GESTORI CANILI”

Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini esprime profondo cordoglio e orrore in merito alla notizia del duplice omicidio avvenuto questa mattina a Sussisa, nella riviera di Levante di Genova, dove due guardie zoofile sono rimaste vittime del fuoco aperto dal titolare del canile gestito in convenzione. L’omicida Renzo Castagnola si è poi tolto la vita.

Le guardie erano andate ad effettuare un sopralluogo di verifica della condizione dei poveri cani detenuti in condizioni di maltrattamento sulle quali erano pervenute numerose segnalazioni. L’obiettivo era quello di accertare le violazioni di legge che avrebbero fatto scattare il doveroso eventuale sequestro della struttura.

Sulla drammatica vicenda il Sottosegretario Martini dichiara:“Questo gravissimo episodio ci fa comprendere come quella della difesa degli animali sembri avere i profili di una vera e propria battaglia di civiltà con le sue vittime. Non a caso anche alla sottoscritta sono arrivate più volte intimidazioni. Da sempre considero le guardie ecozoofile un patrimonio di estremo valore per le istituzioni e per il territorio. Sono sconvolta da quanto accaduto e mi stringo ad un abbraccio alle famiglie di queste straordinarie persone che oggi ci vengono violentemente strappate. Fatti di una violenza inaudita come questo pongono in evidenza la assoluta necessità che i gestori di canili, di qualsiasi natura, siano sottoposti a valutazione di ordine morale ed equilibrio comportamentale e psichico, nonché debbano in futuro certificare una formazione in materia, un percorso su cui mi muoverò immediatamente sul piano legislativo”. (CHI LI AMA CI SEGUA)

 

OSPEDALE SAN MARTINO DI GENOVA: ANIMALI AMMESSI


cane-in-corsiaDal mese di dicembre gli animali da compagnia sono ammessi nelle corsie dell’Ospedale San Martino di Genova, durante le ore di visita. Un episodio accaduto nell’ottobre scorso è stato l’arteficie della storica innovazione: un usciere tentò, inutilmente, di bloccare un visitatore che voleva portare ad un’ammalata terminale, ricoverata nell’hospice del padiglione Maragliano, il suo cagnolino per un ultimo saluto. Il Direttore Sanitario del nosocomio ha preso la decisione anche alla luce dell’ormai riconosciuto valore terapeutico della relazione con il pet.

Fonte: La Zampa.it

Link all’articolo

E’ encomiabile la volontà di abbattere barriere tenute da troppo tempo inutilmente alzate. Ci auspichiamo che questo sia un esempio per molti.

 

Leggi, cani e maltrattamenti


Varese News, giornale on line di Varese e provincia ha pubblicato una lettera indirizzata al Direttore che trovo interessante e che vi sottopongo, certa della condivisione insieme a molti di voi, dei suoi contenuti.

legato“Gentile direttore
la ringrazio per quanto fa per i lettori dando spazio alla loro voce.
Vorrei trattare ancora del problema cani. Il codice penale proibisce il maltrattamento degli animali, ma io mi chiedo se tutti i divieti che sono posti nei confronti dei cani, non siano di per se stessi maltrattamenti o se non costringano i padroni a maltrattare i cani, lasciandoli ad esempio legati e soli fuori dai negozi o ancor peggio soli a casa col rischio che facciano danni o disturbino i vicini con le loro lamentele.
Purtroppo le condizioni della vita moderna spingono molti a cercare conforto nella compagnia degli animali che sanno dare tanto più di quanto potrebbe dare e non dà l’egoismo degli umani .
Ora si avvicina il periodo delle vacanze e il divieto di portare i cani sulla spiaggia quasi universalmente diffuso è davvero un maltrattamento per
gli animali e per i loro padroni, talvolta indotti proprio da questi maltrattamenti ad abbandonare i cani.
In altri paesi, ho sentito dire ,questo non succede, in Francia ad esempio.
I motivi d’igiene non dovrebbero esistere se il padrone pulisce dove il cane ha sporcato e qui sì vedo l’opportunità di dare multe. Capisco anche che ci sono persone che hanno paura dei cani, qualche brutto episodio però non giustifica l’ostilità verso tutti i cani o divieti diffusi.
Il fatto che circolino attorno a noi degli assassini umani (quelli non assicurati alla giustizia) non giustifica divieti diffusi, eventualmente si potrebbe fare una distinzione tra cani più e meno potenzialmente pericolosi. Sento dire che in Francia i cani possono andare sulle spiagge, nei ristoranti e nei negozi alimentari, sempre che i titolari lo vogliano.
Perchè non così in Italia? Forse il turismo ne guadagnerebbe e guadagnerebbero le amministrazioni comunali che avrebbero meno cani nei canili e tutti noi che non dovremmo temere i cani randagi .
Grazie
4/05/2010 LAURA PASQUALI

link al testo originale

 

Chi vuole adottare Chicca o Giulia o Anna alzi una zampa!!


ChiccaCHICCA E’ UNA CAGNOLINA DI 7 ANNI, di taglia piccola,  vissuta sempre con la sua padrona che ora purtroppo dovrà ritirarsi in una casa di riposo. Chicca se non trova adozione finirà in un canile. Non capirà perchè le toccherà questa sorte, perchè sarà abbandonata e  morirà sicuramente di dispiacere.  La sua mamma umana è disperata. Sapere che Chicca avrà qualcuno che la possa amare come ha fatto lei, le renderà meno pesante il suo ritiro. Per adozione chiamare Elena: 347/8499445

////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giulia

Al mare insieme alla volontaria che se ne occupa

GIULIA UNA STORIA TRISTE IN CERCA DI UN LIETO FINE.
L’ennesima storia di abbandono…, una storia drammatica, quella di Giulia, una cucciola abbandonata in una strada trafficata; correva dietro le auto sotto la pioggia…, cercava il suo padrone…, è stata picchiata…, qualcuno le ha anche sparato… e poi… investita…
E’ stata portata in salvo, sterilizzata, sono stati eseguiti tutti i test ed esami clinici, è stata vaccinata e sottoposta ad intervento per displasia all’anca dovuta al trauma.  GIULIA, cucciola dapprima diffidente e tristissima, ha recuperato la fiducia in se stessa e negli uomini, ha imparato a giocare, a scodinzolare. Ora è pronta per essere adottata: pesa circa 20 kg, ha un’anno di età, tranquilla e riservata, va d’accordo con cani di entrambi i sessi, sta aspettando qualcuno che la ami per sempre…
Verrà’ affidata previa firma di regolare modulo di adozione e verranno effettuati controlli pre e post affido. Dovrà essere molto amata, ma questo non sarà difficile. Niente serragli, niente catene, solo tanto amore!!
Per informazioni contattare Rossana 3275629880 – rossiro68@yahoo.it

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

AannaNNA, QUESTO E’ IL MIO NOME. Ho una storia triste alle spalle, come tutti i cani abbandonati. Ero gravida, in strada il mio manto bianco è stato imbrattato di pece da persone cattive che sarebbero andate oltre se persone buone non fossero venute in mio aiuto. Ora sto aspettando che qualcuno posi gli occhi su di me e decida di donarmi amore per il resto della mia vita. Nonostante il male che mi hanno fatto sono dolcissima, ho circa un anno, taglia media, sempre in cerca di attenzioni e coccole, vado d’accordo con gli altri cani. Sarò per sempre grata a chi deciderà di portarmi con se!! Sono stata sterilizzata, microchippata, vaccinata, sottoposta a esami e test sanitari; risulto sanissima. Come Giulia sarò affidata previa firma di regolare modulo di adozione e saranno efettuati controlli pre e post affido. Andrò ovunque ci sia qualcuno che mi possa amare!!
Per informazioni contattare Rossana 3275629880 – rossiro68@yahoo.it

 

I cani ci dicono quando stanno male.


dal veterinarioSiamo in grado di riconoscere la loro richiesta di aiuto, di capire l’intensità del dolore e di alleviarlo?
Per intuire i problemi e risolverli al meglio, la nostra sensibilità e conoscere molto bene il nostro cane, anche dal punto di vista comportamentale, sono requisiti fondamentali..

Ma quanto soffrono e in che modo ce lo comunicano? Tutti ci siamo posti queste domande quando lo abbamo visto ferito o malato.

L’esperienza è paragonabile a quella che si vive con i bimbi molto piccoli che, non potendo ancora parlare, non sono in grado di fornire informazioni per fare una diagnosi. Anche nei cani la  soglia del dolore è soggettiva. La corretta diagnosi e il conseguente miglioramento della sua salute, dipenderanno quindi dalla conoscenza del nostro cane, dalla nostra sensibilità e dall’esperienza del veterinario

Il dolore può essere imputabile a una lesione – taglio, frattura, infezione; in questo caso si parla di “dolore acuto” e la diagnosi può essere più semplice da fare perchè l’animale ha reazioni strettamente connesse alla causa. Le cose si complicano quando il motivo della sofferenza non è visibile – artrosi, coliche, tumori, ecc.; la diagnosi per il dolore cronico può essere insidiosa perchè la patologia risulta più difficile da individuare.

La mancanza di comunicazione verbale lascia all’istinto del proprietario il compito di verificare i cambiamenti del comportamento che, come accade anche per l’uomo, può essere influenzato da precedenti esperienze. E’ fondamentale cogliere i segnali indiretti che il cane ci invia e valutare gli aspetti sia visivi che emotivi per trasferire al veterinario il maggior numero di informazioni per aiutarlo a fare una diagnosi corretta e somministrare una terapia idonea.
Alcuni di questi segnali sono evidenti (e involontari) come ad esempio ritirare una zampa ferita o reagire aggressivamente alla palpazione, così come il lamentarsi con mugolii o il persistente abbaiare o l’assumere posture bizzarre. Altrettanto “sospetti” possono essere alcune alterazioni caratteriali (compresa l’aggressività) come il continuo agitarsi, l’incapacità a star fermo o, al suo opposto, lo stare totalmente fermo senza reagire ai richiami usuali del padrone, la tendenza a non voler uscire; lo stesso si può dire per quanto riguarda il rifiuto di cibo e acqua o, al contrario, il bisogno continuo di bere. Se il veterinario esclude la presenza di patologie, si devono approfondire le cause dei cambiamenti  affidandosi ad un esperto del comportamento che metterà in luce i disagi  del cane e stabilirà un percorso riabilitativo.

 

Il Ministero della Salute incontra i cittadini per sensibilizzare e promuovere il percorso formativo per i proprietari di cani


30 aprile 2010 (ANSA)

Martini patentinoIl patentino per i proprietari dei cani, e il relativo percorso formativo per ottenerlo, è “un’opportunità di crescita civile che consente di avere proprietari più responsabili e cani educati”, oltre che aiutare a “combattere il randagismo”. Questo il pensiero del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, nel corso di un incontro, al ministero – con associazioni, medici veterinari, l’Anci e l’associazione dei piccoli comuni – per fare il punto della situazione – a poco più di quattro mesi dalla pubblicazione in Gazzeta ufficiale – sul cosìdetto ‘patentino’, il percorso formativo, per i proprietari di cani.
Per l’attuazione della formazione, che “non è una proposta ma una legge – osserva Martini – il ministero esce dal palazzo e sta con i cittadini: oggi è iniziato un dialogo. Spero che possa instaurarsi un filo diretto con il territorio per mettere a punto un percorso virtuoso, con la volontà del ministero di mettersi a disposizione”, e di coinvolgere “le regioni, i comuni, le Asl, i medici veterinari, le università e le associazioni”.
Il percorso formativo in questione – quello di base è di 10 ore suddivise in 5 incontri da 2 ore ognuno – è “obbligatorio solo per i proprietari di cani che hanno già mostrato aggressività o sono stati segnalati dalla Asl o dai veterinari.
Ma non riguarderà la stragrande maggioranza dei cittadini” pur essendo un momento di “crescita civile”. Il patentino funziona, spiega, dove già ci sono “virtuosità, come per esempio a Perugia e a Milano”. Inoltre, un percorso del genere – osserva Martini – “combatte anche il deprecabile fenomeno del randagismo e dei canili lager”. Il patentino, conclude il sosttosegretario, servirà “ai proprietari di cani per meglio capire la relazione uomo-cane e imparare a essere oltre che dei buoni cittadini anche dei buoni proprietari”.
/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
allergiaA Varese i cani non possono nemmeno entrare nei bar e ristoranti.
Il Presidente dei Ristoratori della Provincia, Giordano Ferrarese, è fortemente contrario al loro ingresso. Sarà anche questo uno dei motivi per cui ci stiamo rendendo ridicoli agli occhi dei paesi vicini? A pochi chilometri da noi la Svizzera istituisce un servizio di ambulanza per animali con il quale I padroni possono viaggiare a bordo del mezzo accompagnando i cuccioli soccorsi. In tutta Europa nascono sempre più cimiteri per animali, segno di mentalità e cultura che evolvono di pari passo con l’importanza del ruolo ormai ricoperto nella nostra società dagli animali d’affezione: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar. Molti Comuni limitrofi si danno da fare per creare aree verdi dedicate ai cani: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar.

pet-therapy Sempre più strutture sanitarie li accolgono per aiutare ammalati, anziani, disabili. I cani entrano negli ospedali, nelle pediatrie, nelle case di cura, negli hospice, nelle scuole ma a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar per problemi legati all’igiene, alle allergie. Mah! Evidentemente gli abitanti del circondario, oltre ad un sensibilità più elevata hanno anche un sistema immunitario molto più forte di quello dei varesini!!