Articoli con tag ‘code al vento’

Opinioni diverse


Ammazziamoli!!

Coraggio...ammazziamoli!!

Siamo in democrazia. Possiamo esprimere le nostre opinioni liberamente ma, ovviamente, nel momento in cui lo facciamo, dobbiamo aspettarci anche delle critiche.  Ed è un’obiezione quella che non posso fare a meno di muovere nei confronti dell’autrice del seguente articolo “”scovato” su l’Unità del 30 marzo 2009…..

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Abitudine alla macchina: come fare per renderla piacevole.


Passata la Pasqua di solito progettiamo le vacanze estive. Se il nostro  “Coda al Vento” non ha ancora fatto viaggi in macchina è bene abituarlo quando salgo in macchina il dvertimento è assicuratogradualmente per evitare che il percorso sia spiacevole per noi e per lui. L’auto dovrà risultargli un posto gradevole quindi è importante procedere per gradi. A vettura ferma, incominciamo a farlo entrare nell’abitacolo proponendogli dei premi e facendogli trovare dei giochi.  La volta successiva, sempre mentre è impegnato a giocare, mettiamo in moto. Se rimane tranquillo proviamo a percorrere qualche metro e per questa volta accontentiamoci. La volta dopo, sempre facendo associare l’auto ad un’esperienza positiva, facciamo brevi tragitti, possibilmente abbastanza lineari, senza sballottarlo; man mano potremo allungare i percorsi e affrontare qualche curva. Sarebbe bene far associare la fine del viaggio, breve o lungo che sia, a momenti piacevoli, come un passeggiata, una corsa, dei giochi come il riporto; cosa penserebbe il nostro cane se ogni volta lo portassimo solo dal veterinario? Valutiamo se farlo viaggiare in un Kennel che offre numerosi vantaggi: maggior protezione in caso di incidenti o frenate brusche, facilità di pulizia ed evita che movimenti imprevisti e repentini del cane intralcino la guida. In questo caso è bene farlo prima abituare…

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La morte del proprio cane è un dolore che merita rispetto


ricordo di Botswain Questo articolo è dedicato a chi pensa di avere sofferto troppo per la scomparsa del suo cane.

Il dolore è tale quasi da vergognarsi di provarlo. Si cerca di trattenere le lacrime quando si parla di come se ne è andato per paura di sentirsi dire “…ma tanto è solo un cane”; si teme di rendersi ridicoli, di non essere capiti e si erigono delle barriere: preferiamo non parlarne o lo facciamo brevemente, cambiando subito discorso.

Queste emozioni sono assolutamente comprensibili: i cani fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. La sofferenza che si prova fa parte del processo del lutto che si attraversa quando perdiamo o ci separiamo da un affetto.  Con il tempo il dolore si attenua per lasciare spazio ai ricordi dei  momenti belli passati insieme.  Si riflette sulla vita di tanti poveri animali maltrattati, malati e non curati, privati della loro dignità, cani legati a catene, vite  incominicate e finite in squallidi canili… e allora abbiamo la certezza di avere fatto stare bene il nostro cane e possiamo ricordarlo con sereno affetto.

Un esempio di quanto e fino a che punto si possono amare i nostri cani viene da Lord Byron che all’inizio del 1800 fece stilare un epitaffio per il suo amatissimo Boatswain.  Quando esso morì  scrisse sulla sua tomba “Boatswain possedeva la bellezza senza la vanità, la forza senza l’insolenza, il coraggio senza la ferocia, e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi.”

Lord Byron, due secoli fa, aveva già colto l’essenza dei nostri cani.

 

Con gli occhi dei bimbi


Da Angela, un'interprete speciale.

Da Angela, un'interprete speciale.

Adoro questo disegno. Laura ha partecipato con serenità e spensieratezza all'educazione della sua cucciola Niky

Adoro questo disegno. Laura ha partecipato con serenità e spensieratezza all'educazione della sua cucciola Niky

Per Letizia tutta la famiglia è stata coinvolta nell'educazione della sua Ariel

Per Letizia tutta la famiglia è stata coinvolta nell'educazione della sua Ariel

Clara ha visto il suo Fluk così

Clara ha visto il suo Fluk così

Per Denise il suo Fluk ha gli occhi azzurri

Per Denise il suo Fluk ha gli occhi azzurri

Da Itala, una bimba cresciutella

Da Itala, eterna bambina

Sempre da Itala

Sempre da Itala

 

Perche’ non usare il collare a strozzo


I collari posizionati a strozzo sono stati usati sui cani per molti anni; sono così comuni che solo poche persone riflettono bene prima di usarli. Potrebbero forse diventare meno comuni se la gente fosse consapevole del fatto che questi (oltre ad essere strumenti d’addestramento inefficaci) sono la causa di molti problemi fisici fra cui lesioni ai vasi sanguigni dell’occhio, danni a trachea ed esofago, gravi traumatismi della colonna cervicale, svenimenti, paralisi temporanea delle zampe anteriori, paralisi del nervo laringeo, atassia degli arti posteriori.L’analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi agli occhi e paresi facciale. I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l’uso sui cani fin da giovane età. Al contrario, proprio sugli animali giovani, vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti. Si dimostra pertanto che tale metodica si rivela non solo controindicata ai fini dell’educazione del cane, ma concretamente pericolosa. Ci sono molti addestratori che possono mostrare metodi più efficaci e sicuri, metodi che non richiedono l’uso di forza o che non hanno il potenziale di causare dolore o danni fisici.

Riferimenti bibliografici: Hallgreen A., 1992 ” Spinal anomalies in dogs” ABCN 9 (3), 3-4 2. Miles,S. 1991 “Trainers and chokers. How dog trainers affect behaviour problems in dogs” Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice – Vol.21 n.2 March

 

Una guida per bambini (e non).


Il cane comunica con la coda, le orecchie, lo sguardo, la postura e i vocalizzi. Con ogni suo gesto esprime qualcosa. Non conosce il significato delle parole e può interpretare i gesti e il comportamento dei bambini in modo diverso. Ecco alcuni semplici consigli, elaborati dal ministero della Salute, rivolti ai bambini per imparare a comunicare con il cane e per diventare amici. Il cane regalerà così affetto e gioia.
Rispettami, parlami in modo calmo, lasciati annusare, accarezzami dolcemente. Non tirarmi la coda o le orecchie
Non disturbarmi mentre sto mangiando, quando sono legato o quando sono con i miei cuccioli. Ricorda che quando sono nella macchina del mio proprietario, non voglio che nessuno si avvicini!
Evita di guardarmi dritto negli occhi se non mi conosci perché potrei sentirmi minacciato e reagire in modo scortese
Se mi sto azzuffando con altri cani non provare a separarci, ce la sbrighiamo da soli!!!
Chiedi il permesso al mio proprietario prima di accarezzarmi
Se voglio un oggetto che hai in mano (gioco, biscotti, etc.), lascialo. Resta immobile ed attendi che mi allontani
Prima di accarezzarmi, chiamami con il mio nome; se non mi avvicino lasciami in pace, ho altro per la testa
Quando ringhio o mostro i denti nel momento in cui mi accarezzi, sarà meglio per te che avverti un adulto. Ma soprattutto non disturbarmi e allontanati con calma senza correre
Quando corro verso di te fermati anche se sei spaventato, porta le braccia lungo il corpo e guarda per aria rimanendo in silenzio, altrimenti mi verrà voglia di rincorrerti

 

Tu e il tuo cane, diversi ma tanto amici


Riflessioni e consigli sull’arte di capirlo, capirsi e costruire un rapporto sereno

Il ruolo del cane, da qualche decennio a questa parte, è cambiato. Sempre meno animale da utilità e sempre più da compagnia, viene considerato un vero e proprio componente della famiglia. L’affetto e l’attenzione che gli dedichiamo sono gli stessi riservati ai nostri figli, amici, parenti; l’interpretazione dei suoi comportamenti tende ad essere quella che diamo ai nostri. Il cane viene praticamente “umanizzato” e le aspettative che il proprietario ripone nei suoi confronti vengono spesso disattese, in quanto poco realistiche. Da qui cominciano i primi fraintendimenti che incrinano il rapporto, generando problemi che, col tempo, possono assumere un’importanza rilevante fino a diventare, a volte, irrisolvibili. Tutto questo per mancanza di una corretta comprensione e comunicazione….

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Un cucciolo sotto l’albero: una scelta importante


I consigli di Laura Mai di “Code al Vento” per una felice e soddisfacente convivenza con i nostri amici a quattro zampe

Questo redazionale è dedicato ai nostri amici cani. Visto che il Natale è alle porte, vi parlerò di quell’idea bizzarra che sovente ci balena in questo periodo: regalare un cucciolo. A chi? Al figlio, alla mamma, alla nonna…
Ci immaginiamo già la scena: lacrime di commozione a profusione, versate per quell’esserino tenero e indifeso che entra a far parte della famiglia. Che bello!…

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Un Capodanno da cani


Consigli per aiutare i nostri amici a 4 zampe a superare una notte da incubo

Sta per arrivare San Silvestro, la notte più lunga dell’anno, per noi fonte di divertimento e svago, per i nostri cani un vero e proprio incubo.

Già intorno a Natale ci sono le prime avvisaglie. Qualcuno, giocando d’anticipo, esplode i primi petardi e mortaretti, un crescendo di scoppi che raggiunge l’apogeo la notte del 31 dicembre, con conseguenze anche drammaticamente pericolose per i nostri amici a quattro zampe.

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Mal d’auto


Un proprietario responsabile valuta attentamente il benessere del suo cane anche in occasione del trasporto in macchina.

Il mal d’auto o cinetosi è un problema comune più di quanto si possa pensare; può colpire cani di tutte le età, anche se i cuccioli e i giovani sono più predisposti (un cane su sei: più del 17%).
I segni tipici della cinetosi sono agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione ed infine vomito. Il disagio può manifestarsi ancor prima di entrare in macchina a causa del ricordo di esperienze precedenti (anticipazione)….

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