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Sparatoria nel Genovese, 3 i morti
Uccide due guardie zoofile e si spara
Tre persone sono morte in una sparatoria avvenuta in una frazione di Sori, sulle alture della riviera genovese di levante. Secondo le prime ricostruzioni un 65enne avrebbe ucciso due guardie provinciali, un uomo e una donna, che stavano procedendo con il sequestro dei suoi cani da caccia a seguito di una denuncia per maltrattamenti su animali. Dopo averli colpiti l’uomo si è tolto la vita. Sul posto il 118 e i carabinieri di Sori e di Santa Margherita.
Il duplice omicidio è avvenuto a Sussisa. Renzo Castagnola, questo il nome del 65enne, titolare di un canile e caposquadra dei cacciatori della zona, avrebbe anche ferito la moglie che stava tentando di fermarlo dal compiere il folle gesto. Le guardie provinciali, Elvio Fichera e Paola Quartino, si erano presentate con un decreto, firmato dal Pubblico Ministero Piercarlo di Gennaro, di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti.
Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, l’uomo ha detto “Vado a prendere una penna”. Invece è tornato armato e ha cominciato a sparare. Sul luogo erano presenti anche vigili urbani e carabinieri che fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo. A seguire le indagini il pubblico ministero Cardona Albini.
Castagnola aveva un porto d’armi per armi da caccia poiché faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale. L’uomo, prima di trasferirsi a Sussisa, abitava a Capreno, altra frazione di Sori: in paese, da tempo, girava voce che maltrattasse gli animali. ((TGCOM)
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“CONTROLLI PIU’ SEVERI SU REQUISITI MORALI E PSICHICI PER GESTORI CANILI”
Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini esprime profondo cordoglio e orrore in merito alla notizia del duplice omicidio avvenuto questa mattina a Sussisa, nella riviera di Levante di Genova, dove due guardie zoofile sono rimaste vittime del fuoco aperto dal titolare del canile gestito in convenzione. L’omicida Renzo Castagnola si è poi tolto la vita.
Le guardie erano andate ad effettuare un sopralluogo di verifica della condizione dei poveri cani detenuti in condizioni di maltrattamento sulle quali erano pervenute numerose segnalazioni. L’obiettivo era quello di accertare le violazioni di legge che avrebbero fatto scattare il doveroso eventuale sequestro della struttura.
Sulla drammatica vicenda il Sottosegretario Martini dichiara:“Questo gravissimo episodio ci fa comprendere come quella della difesa degli animali sembri avere i profili di una vera e propria battaglia di civiltà con le sue vittime. Non a caso anche alla sottoscritta sono arrivate più volte intimidazioni. Da sempre considero le guardie ecozoofile un patrimonio di estremo valore per le istituzioni e per il territorio. Sono sconvolta da quanto accaduto e mi stringo ad un abbraccio alle famiglie di queste straordinarie persone che oggi ci vengono violentemente strappate. Fatti di una violenza inaudita come questo pongono in evidenza la assoluta necessità che i gestori di canili, di qualsiasi natura, siano sottoposti a valutazione di ordine morale ed equilibrio comportamentale e psichico, nonché debbano in futuro certificare una formazione in materia, un percorso su cui mi muoverò immediatamente sul piano legislativo”. (CHI LI AMA CI SEGUA)