Archivio per catergoria ‘Educazione’

Amib – iniziative d’amore


Cronoca della scorsa edizione: una piacevole serata in una bella discoteca all’aperto (musica moderna, ovviamente).

Anche quest’anno perchè non approfittare per unire l’utile al dilettevole? Disco e solidarietà: un’accoppiata vincente!!

smileparty 2010 smileparty2010

E per chi ama viaggiare, ecco 3 giorni di esperienze altrui che possono servirci per pianificare il viaggio dei nostri sogni!

emotion life

 

Turisti a 4 zampe.


turisti a 4 zampeCome ogni anno in questo periodo,  siti, blog, televisione, riviste e tutti i mezzi mediatici che si occupano di animali, incominciano le campagne contro l’abbandono, pubblicizzando le sempre più numerose strutture che favoriscono la vacanza insieme ai propri amici. Pianificre una vacanza con gli animali non è più un problema. Oggi più che mai non ci sono scusanti per chi abbandona il proprio cane. Negli ultimi tempi, grazie alla forte sensibilizzazione, andare in vacanza con Fido è sempre più facile. Un esempio di sito simpatico e semplice da consultare è quello del Ministero del Turismo “turisti a 4 zampe” che fornisce tutte le informazioni necessarie per organizzare le vacanze senza separarsi dai nostri amici. Vengono dati anche consigli sulla preparazione del loro bagaglio e sulle normative che regolamentano il loro trasporto.

Nonostante il mio sogno sia quello di realizzare una struttura per accoglire i miei  cani/clienti/allievi, sono la prima a consigliare ai loro padroni di non separarsene, se non per estrema necessità. Le vacanze, oggi come oggi, non rientrano più in questa tipologia di situazione.

 

Una conoscenza bestiale


articolo animalinformaAd un corso frequentato agli inizi del mio percorso formativo ha partecipato una femmina di Husky che da cucciola era stata vittima di un incidente. Il trauma riportato le aveva fatto perdere l’uso di un occhio e delle zampe posteriori.  La sua proprietaria aveva preferito non raccogliere i consigli che le suggerivano la soppressione dell’animale. In barba al destino l’ha chiamata Gioia è l’ha munita di un ausilio a rotelle che le permettesse la deambulazione. Non ricordo che età avesse il cane quando ha partecipato al corso di educazione ma ricordo come sia stato possibile farle fare buona parte delle attività previste dal corso stesso. Grazie alla conoscenza delle sue capacità cognitive ed al corretto approccio da adottare abbiamo tutti visto ed imparato come un cane, anche se privato di una parte importante della sua motilità,  possa condurre una vita decorosa ed attiva. Valorizzare la sua mente e tenerla attiva gli consente un impegno pari a quello fisico, lo gratifica e sopperisce alla mancanza di attività motoria alla quale è obbligatoriamente costretto a rinunciare.
Fino a qualche anno fa questo non sarebbe stato possibile. L’addestramento del cane prendeva in considerazione solo l’aspetto performativo (l’esecuzione di comandi) e per questo Gioia non avrebbe potuto avere una vita serena o, forse, non avrebbe proprio vissuto. Fortunatamente tutto è in evoluzione e con l’avvento del metodo cognitivo-zooantropologico si è scoperto un nuovo modo di vivere con il proprio cane, valorizzando la sua diversità e abbandonando quel deleterio retaggio culturale che lo considerava un essere inferiore.
In due parole ecco perchè approccio “cognitivo-zooantropologico”:
- cognitivo: la mente del cane è attiva ed elaborativa e i comportamenti ne sono la sua espressione
-  zooantropologia: è la scienza che studia il rapporto tra l’uomo e le altre specie e si propone di far conoscere la straordinaria importanza della relazione con gli animali. In cinofilia l’incontro delle due entità uomo-cane dà frutto ad un rapporto teso a valorizzare, arricchire ed equilibrare tale relazione. Fornisce gli strumenti per capire a fondo il proprio cane e farsi capire da lui. Il cane non viene più considerato un soggetto passivo, “utilizzato” per vari scopi ma partecipa attivamente alle varie attività della famiglia che nel rispetto della sua diversità gli offre un corretto e coerente stile di vita.
Questo metodo non utilizza coercizione né maniere brusche ma non per questo è inefficacie. La sua applicazione richiede molta fermezza e coerenza condite però di gentilezza. Mette in risalto la mente dell’animale, favorisce l’apprendimento attraverso esperienze e conoscenze, favorisce la collaborazione piuttosto che la dominanza e, tramite la conoscenza del comportamento  permette di migliorare e raggiungere ottimi livelli di comunicabilità. La COMUNICAZIONE è il  principio su cui si fonda ogni relazione di successo. Noi e i nostri cani parliamo lingue diverse e fino a quando non impareremo la loro, continueremo a comunicare l’incomunicabile. Gli innumerevoli episodi di aggressività sempre più alla ribalta, non sono da imputare ad “una mancanza di polso”, come qualcuno crede, ma proprio ad una mancanza di comunicazione, causa di relazioni improprie.
La maggior parte di voi che in questo momento mi legge, conosce già questo metodo e ne è già stata testimonial. Lo ha amato, apprezzato ed ha sognato di applicarlo. Chi ha letto o visto i film  “Zanna Bianca”, “Il Richiamo della Foresta”, ed altri dello stesso filone, avrà disapprovato chi voleva ottenere dei risultati esercitando violenza e avrà approvato chi invece li otteneva con dedizione, pazienza, amore, entrando in sintonia con l’animale (mi piace definire Jack London  pioniere del metodo e della moderna educazione cinofila).
Il romanzo “L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Evans, è una dimostrazione di questo modello educativo e chi si è commosso per la magica atmosfera di comprensione e rispetto che si creava tra i due protagonisti, chi si è commosso per quello scambio di sguardi intensi, testimoni di una raggiunta armonia, inconsapevolmente ha apprezzato proprio questo metodo che oggi si avvale degli studi di etologia, antropologia, psicologia, pedagogia, neuroscienze e biologia..
Entrare in sintonia con il proprio cane è molto gratificante. Se vi capita di osservarlo e di chiedervi “chissà cosa pensa”, se sentite che tra di voi potrebbe esserci qualche cosa di più, se non vi giustificate alcuni suoi comportamenti, potete trovare le risposte che cercate con l’aiuto di professionisti che si avvalgono di questo metodo e che vi accompagneranno nella scoperta del vostro cane e, sorprendentemente, di voi stessi.

 

Un SMS per segnalare maltrattamenti


smsPrima una piccola importantissima premessa: ho controllato la veridicità della notizia: ebbene è proprio vero. Ho parlato direttamente con Lorenzo Croce, Presidente AIDAA.

Quindi memorizziamo il numero sui nostri cellulari e usiamolo in caso di necessità

“E’ partita il 5 giugno la campagna contro i maltrattamenti degli animali domestici “io lo segnalo”, promossa da AIDAA.

Con un semplice sms è possibile segnalare all’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, anche in maniera anonima, un caso di maltrattamento di cui si sia venuti a conoscenza. L’sms dovra’ essere inviato al n. 348 7611439, attivo ventiquatt’ore su ventiquattro, e dovra’ contenere dati inerenti al tipo di animale, al tipo di maltrattamento e l’indirizzo esatto in cui avviene.

AIDAA informera’ immediatamente le forze dell’ordine e nei casi piu’ urgenti ricontattera’ il mittente del messaggio per avere ulteriori informazioni per poter affrontare il caso nel piu’ breve tempo possibile. “‘Io lo segnalo’ e’ il primo servizio di segnalazione via sms a livello nazionale di reati contro gli animali domestici”, ha spiegato Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA, “Spesso arrivano segnalazioni, ma in molti casi e’ difficile intervenire se la stessa e la conseguente richiesta di intervento non arrivano in tempi rapidi. Da qui l’idea semplice, ma efficace di usare l’sms.

Unica raccomandazione e’ di dare indicazioni precise”.   Esempi di sms: “Cane razza carlino picchiato dal padrone visto stamattina v rimembranze 7 milano”;  “Gatto chiuso sul balcone da 9 giorni condominio 4 piano v rossi 24 roma”;  “Oca alla catena giardino villa pzza ermenegildo 141 viconago (va)”.

Fonte: (AGI)

 

La coscienza degli animali


la coscienza degli animaliIl 13 maggio è stato presentato a Milano, a Palazzo Reale, il Manifesto “la coscienza degli animali. L’iniziativa  nasce dalla volontà di Michela Vittoria Brambilla e Umberto Veronesi. Penso valga veramente la pena di spendere qualche momento per “surfare” sul sito dove si possono leggere (e vedere) i bellissimi interventi di personaggi come appunto Veronesi, Susanna Tamaro, Dacia Maraini ed altri ancora. Questi interventi  non sono di quelli che si sentono tutti i giorni… questi sono poesia e vanno dritti al cuore. Personalmente li ho apprezzati tutti. Ne ho presi degli stralci, per…”farveli assaggiare”,  certa che poi vorrete consumare “tutto il pasto”. E’ superfluo invitarvi a sottoscrivere il manifesto, ma lo faccio lo stesso.  Come dice Susanna Tamaro “ogni parola è un seme”… Il nostro nome è una parola. Iniziative come questa, personalmente ritengo siano da premiare e appoggiare concretamente.

Dacia Maraini:
…Io, come Veronesi, sono vegetariana, ma non pretendo che tutti lo diventino. La considero una scelta personale. Ma, pur non esigendo l’eliminazione dei macelli, chiedo che i mammiferi da carne possano disporre almeno di qualche anno di vita normale. Che possano pascolare, che possano correre, che possano amarsi e riprodursi in santa pace. Trovo orribile e vergognoso che negli allevamenti intensivi gli animali crescano al chiuso, la testa stretta fra due sbarre, impediti a muoversi anche solo di un passo, costretti a mangiare carne quando sono erbivori. Una tortura che non si può infliggere a nessun essere vivente…
…Gli esseri umani, presi da euforia di onnipotenza, sono arrivati a credere di essere i padroni dell’universo. Le conquiste – per la verità grandissime e ammirevoli- della tecnologia, hanno ubriacato gli animi, resi incapaci di capire la sofferenza di altre specie, i danni che stiamo comminando alla natura nel suo insieme.
In questi giorni abbiamo potuto toccare con mano la fragilità di questo potere tecnologico. È bastata una nuvola di ceneri vulcaniche per arrestare e bloccare tutta la complicata e perfezionata rete di trasporti aerei del mondo.
…Credo che sia venuto il momento per fermarci e riflettere con responsabilità sui nostri doveri di fratelli maggiori, verso le specie più deboli, verso la natura di cui non possiamo fare a meno, mettendo un poco a tacere i nostri più stupidi istinti di sopraffazione.

Susanna Tamaro:
…Quando Bianchina arrivò a casa mia, portata dalla volontaria del canile in un crepuscolo di maggio, la luce era meravigliosa e la natura intorno, un inno alla vita….
… Ogni volta che mi vedeva entrare in una stanza cominciava a battere ritmicamente la coda come un metronomo e non smetteva finché non uscivo.
…la religione poi,  che avrebbe avuto il dovere di portarci in intimità con le creature, di farci sentire la loro santità innocente, ha costruito una muraglia di moralismi per allontanare l’uomo dalla profondità di se stesso e dal mistero del mondo che lo circonda. Lontana dal soffio dello Spirito – che è il soffio della vita -  ha trovato il suo senso nell’analisi e nei distinguo, per cui  o ami l’uomo o ami gli animali. Aut aut. Così l’amore -   che è il sentimento della consapevolezza e della omnicomprensione -  è diventato il sentimento della misura e della separazione. Chi pensa ai cani, ai gatti, agli animali è un egoista perché non pensa ai bambini che muoiono di fame. Quante volte c’è toccato sentire questa litania? E se invece di aut aut l’amore fosse et et? L’amore per l’uomo non esclude quello per gli animali, e viceversa, perché l’amore non è mai fonte di separazione né di giudizio.
…Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo.

Vittorio Feltri:
…vorrei dire che io come giornalista non è che posso fare molto, però da molti anni mi sono impegnato a mettere a disposizione i giornali che ho diretto, che ho potuto se non altro, manovrare, e quindi ho potuto ospitare degli articoli di un certo tipo e quindi tutti i miei giornali diventano animalisti, e la cosa a volte mi provoca dei problemi all’interno, perché non tutti sono allineati con il nostro pensiero. Però, a forza di aprire agli animali, adesso mi sembra di capire che molta gente apprezza i nostri sforzi, e comunque anche i giornalisti cominciano a pensare che sia un tema meritevole di essere trattato con la dovuta delicatezza, senza cadere nel bigottismo animalista, e io sono un bigotto terrificante; Veronesi dice che anche le zanzare non bisognerebbe ucciderle, io dico che con la zanzara proprio non ci riesco, perché per me è legittima difesa…

Prof. Umberto Veronesi:
…”il momento è maturo per un grande movimento collettivo, ma deciso; dobbiamo essere molto vocali, dobbiamo tutti partecipare a questo movimento con decisione e soprattutto dobbiamo disseminare il messaggio a tutti, perché credo che sia una necessità per chi ha dei valori morali da difendere.”

On. M. V. Brambilla:
…la coscienza collettiva non può accettare di entrare in contatto con una realtà tanto crudele e retriva quanto quella che giunge all’abbandono dei cani e al maltrattamento di animali più in generale….

Luigi Lorenzetti – Teologo:
Il Creatore ha donato il “dominium terrae all’essere umano. (Genesi 1, 28)». Ma si tratta di un dominio (signoria) per «custodire» e «coltivare». In altre parole, l’essere umano, uomo e donna, non è padrone ma amministratore, e quello che si richiede all’amministratore è, come minimo, di non sperperare, distruggere il patrimonio ricevuto, ma appunto di custodirlo e possibilmente accrescerlo. Di certo, l’essere umano non si è rivelato buon amministratore, ma pessimo padrone. La dignità propria dell’essere umano -egli stesso parte della creazione-  non annulla né minimizza la dignità specifica delle creature non umane.

Franco Bergamaschi – socio fondatore Erbolario:
…Uno degli obbiettivi dell’Erbolario, ad ampio spettro, si concretizza nella mia personale speranza che molti concorrenti dell’Erbolario imitino questa scelta animalista, foss’anche solo per replicare il nostro successo. E poi ancora il coniglietto saprà incoraggiare le nostre e i nostri Clienti a visitare il sito della Lav e a scoprire le tante altre iniziative, ugualmente importanti, cui la Lav dedica, con rigore e caparbietà encomiabili. Inoltre, il nostro coniglietto diffonde giorno dopo giorno nel consumatore la consapevolezza che essere belli e buoni è possibile, che un cosmetico animalista può essere piacevole ed efficace quanto, o meglio più, che ogni altro cosmetico…

Dr. Antoine F. Goetsche Avv,to penalista per la tutela degli animali:
…L’attuazione di proposte, che in altri Stati già funzionano al meglio ed hanno condotto ad una superiore considerazione degli animali nella società e nella politica, sarebbe un vantaggio per tutti: innanzitutto per gli animali perché la loro unicità, vulnerabilità ed importanza come partner nella società verrebbero meglio percepite. La legislazione assumerebbe in tal modo un aspetto più affettuoso nei confronti dei destinatari del diritto e gli amici/amiche degli animali si sentirebbero sostenuti e riconosciuti nei loro sentimenti e nelle loro cause. Inoltre l’Italia raccoglierebbe, sia internamente che dall’estero, i dovuti complimenti per aver introdotto una legislazione generosa, pragmatica e visionaria vicina sia all’uomo che agli animali.

 

E’ nata la Task Force per gli animali.


Task ForceE’ nata il 20 maggio 2010 la Task Force per la tutela degli animali da compagnia. L’unità Operativa è stata fortemente voluta dal Sottosegretario Francesca Martini che la descrive come “un tassello fondamentale per la lotta al degrado, al malaffare, alla violenza ancora purtroppo diffusa in un Paese civile come l’Italia”.

La Task Force è composta da 10 medici veterinari ispettori, 4 funzionari per il supporto giuridico e amministrativo che, congiuntamente ai Carabinieri dei Nas, effettueranno ispezioni su tutto il territorio nazionale.

Gli abusi saranno segnalabili alla casella elettronica tutela.animale@sanita.it   in tutti i casi in cui sono lesi i diritti degli animali. Tutti i privati cittadini e le Associazioni impegnate nella tutela del benessere degli animali possono già inviare le loro segnalazioni.

I compiti della Task Force:

-  Sopralluoghi ispettivi ed attività di verifica sul territorio nazionale
-  Monitoraggio e gestione delle segnalazioni di maltrattamento animale nonché interventi diretti nelle situazioni di emergenza
-  Attività formativa, informativa, e di comunicazione
-  Cura delle relazioni con i cittadini e con le associazioni coinvolte attraverso la predisposizione di una rete di comunicazione
-  Assistenza giuridico legale e predisposizione di schemi di atti normativi in materia.
- Attivazione di una casella di posta elettronica per un tempestivo e sinergico intervento su tutto il territorio

Qui tutto il programma task force

Ulteriori approfondimenti Anmvi Oggi

 

I sogni di un cane


Mi capita frequentemente di sentire Lola che nel mezzo del sonno ringhiotta, uggiola, guaisce, mostra i denti, muove le zampe o scodinzola. Sta sognando e spesso mi domando cosa. Sogno o incubo? Sta correndo in un prato o si sta confronatando con un suo silmile?

Qual è il significato del sonno?
Il sonno ha una funzione di recupero sull’organismo e svolge un ruolo di riprogrammazione genetica dei comportamenti innati e di fissazione della memoria durante la fase REM. Il sonno REM avrebbe anche un ruolo determinante per la maturazione del sistema nervoso del cane. Dagli studi effettuati è emerso che durante la fase REM assistiamo ad un incremento dell’attività cerebrale.
Studi scientifici rivelano che il sonno dei cani è simile al nostro e si distingue in due categorie: il sonno NREM, a onde lente (che viene chiamato anche sonno della mente) ed il sonno paradosso o Rem (che viene invece definito il sonno del corpo).
Cosa significa NREM: non rapid eye movement. Questa fase si divide in altre 4 fasi o stadi: fase 1 (o di adormentamento) – Fase 2 (o di sonno leggero – Fase 3 (o di sonno profondo) – fase 4 (o di sonno molto profndo)
Cosa significa REM? (la 5^ fase)
REM è l’acronimo che sta per Rapid Eye Movements, che in italiano significa rapidi movimenti degli occhi. Infatti, durante il sonno REM i globi oculari hanno movimenti veloci.
Anche per il cane la fase Rem è la fabbrica dei sogni: gli occhi roteano velocemente e sono presenti anche movimenti involontari provocati dalle situazioni che si materalizzano nella sua mente.

A prescindere dalla razza, dalla mole e dall’età che sono fattori comunque determinanti, i cani dormono tantissimo, fino a 16 ore al giorno.

Il famoso detto “non stuzzicare il can che dorme” è da inculcare nella mente dei nostri figli che devono essere educati a rispettare il sonno del loro amico a 4 zampe. Molti incidenti capitano proprio perchè si è disturbato il cane durante la fase REM.

Provate ad essere svegliati improvvisamente mentre dormite profondamente. Anche se si tratta di persona conosciuta, potreste aggredirla per lo spavento.
Il divertente filmato che vi propongo è la prova che il loro sonno è molto simile, se non uguale, al nostro.

Immagine anteprima YouTube
 

I cani ci dicono quando stanno male.


dal veterinarioSiamo in grado di riconoscere la loro richiesta di aiuto, di capire l’intensità del dolore e di alleviarlo?
Per intuire i problemi e risolverli al meglio, la nostra sensibilità e conoscere molto bene il nostro cane, anche dal punto di vista comportamentale, sono requisiti fondamentali..

Ma quanto soffrono e in che modo ce lo comunicano? Tutti ci siamo posti queste domande quando lo abbamo visto ferito o malato.

L’esperienza è paragonabile a quella che si vive con i bimbi molto piccoli che, non potendo ancora parlare, non sono in grado di fornire informazioni per fare una diagnosi. Anche nei cani la  soglia del dolore è soggettiva. La corretta diagnosi e il conseguente miglioramento della sua salute, dipenderanno quindi dalla conoscenza del nostro cane, dalla nostra sensibilità e dall’esperienza del veterinario

Il dolore può essere imputabile a una lesione – taglio, frattura, infezione; in questo caso si parla di “dolore acuto” e la diagnosi può essere più semplice da fare perchè l’animale ha reazioni strettamente connesse alla causa. Le cose si complicano quando il motivo della sofferenza non è visibile – artrosi, coliche, tumori, ecc.; la diagnosi per il dolore cronico può essere insidiosa perchè la patologia risulta più difficile da individuare.

La mancanza di comunicazione verbale lascia all’istinto del proprietario il compito di verificare i cambiamenti del comportamento che, come accade anche per l’uomo, può essere influenzato da precedenti esperienze. E’ fondamentale cogliere i segnali indiretti che il cane ci invia e valutare gli aspetti sia visivi che emotivi per trasferire al veterinario il maggior numero di informazioni per aiutarlo a fare una diagnosi corretta e somministrare una terapia idonea.
Alcuni di questi segnali sono evidenti (e involontari) come ad esempio ritirare una zampa ferita o reagire aggressivamente alla palpazione, così come il lamentarsi con mugolii o il persistente abbaiare o l’assumere posture bizzarre. Altrettanto “sospetti” possono essere alcune alterazioni caratteriali (compresa l’aggressività) come il continuo agitarsi, l’incapacità a star fermo o, al suo opposto, lo stare totalmente fermo senza reagire ai richiami usuali del padrone, la tendenza a non voler uscire; lo stesso si può dire per quanto riguarda il rifiuto di cibo e acqua o, al contrario, il bisogno continuo di bere. Se il veterinario esclude la presenza di patologie, si devono approfondire le cause dei cambiamenti  affidandosi ad un esperto del comportamento che metterà in luce i disagi  del cane e stabilirà un percorso riabilitativo.

 

Il Ministero della Salute incontra i cittadini per sensibilizzare e promuovere il percorso formativo per i proprietari di cani


30 aprile 2010 (ANSA)

Martini patentinoIl patentino per i proprietari dei cani, e il relativo percorso formativo per ottenerlo, è “un’opportunità di crescita civile che consente di avere proprietari più responsabili e cani educati”, oltre che aiutare a “combattere il randagismo”. Questo il pensiero del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, nel corso di un incontro, al ministero – con associazioni, medici veterinari, l’Anci e l’associazione dei piccoli comuni – per fare il punto della situazione – a poco più di quattro mesi dalla pubblicazione in Gazzeta ufficiale – sul cosìdetto ‘patentino’, il percorso formativo, per i proprietari di cani.
Per l’attuazione della formazione, che “non è una proposta ma una legge – osserva Martini – il ministero esce dal palazzo e sta con i cittadini: oggi è iniziato un dialogo. Spero che possa instaurarsi un filo diretto con il territorio per mettere a punto un percorso virtuoso, con la volontà del ministero di mettersi a disposizione”, e di coinvolgere “le regioni, i comuni, le Asl, i medici veterinari, le università e le associazioni”.
Il percorso formativo in questione – quello di base è di 10 ore suddivise in 5 incontri da 2 ore ognuno – è “obbligatorio solo per i proprietari di cani che hanno già mostrato aggressività o sono stati segnalati dalla Asl o dai veterinari.
Ma non riguarderà la stragrande maggioranza dei cittadini” pur essendo un momento di “crescita civile”. Il patentino funziona, spiega, dove già ci sono “virtuosità, come per esempio a Perugia e a Milano”. Inoltre, un percorso del genere – osserva Martini – “combatte anche il deprecabile fenomeno del randagismo e dei canili lager”. Il patentino, conclude il sosttosegretario, servirà “ai proprietari di cani per meglio capire la relazione uomo-cane e imparare a essere oltre che dei buoni cittadini anche dei buoni proprietari”.
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allergiaA Varese i cani non possono nemmeno entrare nei bar e ristoranti.
Il Presidente dei Ristoratori della Provincia, Giordano Ferrarese, è fortemente contrario al loro ingresso. Sarà anche questo uno dei motivi per cui ci stiamo rendendo ridicoli agli occhi dei paesi vicini? A pochi chilometri da noi la Svizzera istituisce un servizio di ambulanza per animali con il quale I padroni possono viaggiare a bordo del mezzo accompagnando i cuccioli soccorsi. In tutta Europa nascono sempre più cimiteri per animali, segno di mentalità e cultura che evolvono di pari passo con l’importanza del ruolo ormai ricoperto nella nostra società dagli animali d’affezione: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar. Molti Comuni limitrofi si danno da fare per creare aree verdi dedicate ai cani: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar.

pet-therapy Sempre più strutture sanitarie li accolgono per aiutare ammalati, anziani, disabili. I cani entrano negli ospedali, nelle pediatrie, nelle case di cura, negli hospice, nelle scuole ma a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar per problemi legati all’igiene, alle allergie. Mah! Evidentemente gli abitanti del circondario, oltre ad un sensibilità più elevata hanno anche un sistema immunitario molto più forte di quello dei varesini!!

 

Il cucciolo, le vaccinazioni e la socializzazione.


dsc_0112_800x5371Quando si adotta un cucciolo, tra le prime raccomandazioni che vengono fatte c’è anche quella di non farlo uscire di casa fino a quando non ha ultimato tutte le vaccinazioni. Questo però preclude al cane una corretta socializzazione che deve avvenire proprio nei suoi primi mesi di vita.

Il comportamento del cane e il suo carattere si formano attraverso step ben precisi. Dalla 4^ alla 12^ settimana il cucciolo attraversa il periodo della socializzazione. Questa è una fase molto importante per il suo sviluppo comportamentale, infatti è proprio in questo periodo che il piccolo prende coscienza della realtà che lo circonda. Se diventerà capace di reagire agli stimoli in modo adeguato o meno, dipenderà da quanto e come vivrà le esperienze che gli verranno sottoposte.

Seguendo le tappe delle sue fasi di sviluppo, il cucciolo deve interagire con mamma e fratellini (almeno fino ai 2 mesi), famigliarizzare con altri cani, altri animali, persone e ambiente.

Se questo non dovesse avvenire, è possibile che reagisca con manifestazioni di paura e di fuga di fronte ai vari stimoli e il cane non vivrà serenamente. Inoltre la paura è una della cause di manifestazioni comportamentali aggressive.

Il periodo di socializzazione coincide con quello della profilassi vaccinale: da piccoli la loro risposta immunologica è minore rispetto a quella di un cane adulto, pertanto fino a quando il ciclo delle vaccinazioni non sarà completato, il cane non sarà completamente protetto dai vari agenti infettivi. Il veterinario quindi potrà sconsigliare le uscite e la frequentazione di altri cani.

E’ fondamentale proteggere il cane dal punto di vista sanitario ma lo è altrettanto garantirgli una socializzazione corretta in questa fase così delicata e decisiva per la sua vita futura (imprinting). Considerato che tante piccole esperienze devono essere  da lui vissute necessariamente dal 2° al 3° mese, come si può fare per conciliare le due cose?

Un buon compromesso è quello di fargli conoscere cani regolarmente vaccinati di amici, conoscenti, parenti, in ambiente controllato come i rispettivi giardini o abitazioni. Così facendo il cucciolo impara anche ad interagire con altri esseri umani (bambini compresi)  ed eventualmente altri animali. Impara a conoscere rumori, odori  e varie tipologie di situazioni, compreso il viaggio in auto.

Nella sua abitazione l’ambiente potrà essere arricchito  con oggetti di svariate forme, colori e materiali: scatoloni, caschi, ombrelli…tutto ciò che potrà trovare un domani sulla sua strada.

E’ fondamentale che il cucciolo faccia queste esperienze  nel modo e nel momento giusto, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue reazioni, senza mai essere forzato. Tutto deve essere proposto a piccole dosi e in modo piacevole, evitandogli spaventi e stress. E’ un periodo estremamente delicato: farsi accompagnare in questo percorso da un esperto che farà conoscere le esigenze del cucciolo, è sicuramente consigliabile per evitare errori che potrebbero diventare irreversibili. Se tutto verrà gestito nel modo giusto il piccolo crescerà equilibrato, pronto ad affrontare la vita insieme ai suoi compagni umani con curiosità, sicurezza e vivacità mentale.