Archivio per catergoria ‘Educazione’

Una scampagnata? No, una lezione sul richiamo!


Cleo

Elena ha un problema: la sua golden Cleo, quando gioca con la sua simile Michelle, non ne vuol sentire di tornare. Stabilisco di fare prima un po’ di incontri a casa per valorizzare il rapporto tra loro e decido di tenere per ultimo “l’incontro decisivo”. Naturalmente, quando arriva il fatidico giorno c’è un tempo da lupi (guardacaso). Rimandiamo di una settimana e questa volta, nell’ora che precede il crepuscolo, splende ancora un sole caldissimo. Cleo è bella carica, Elena pure e io non sono da meno. Ci accompagna anche la mamma di Elena che ha assistito e partecipato attivamente a tutte le lezioni, già orgogliosissima dei risultati (a dire il vero è orgogliosissima di Cleo. Punto). Arrivate al “solito posto” incomincio a verificare se Elena, in queste settimane di lavoro insieme,  ha guadagnato punti. Tutto ok. Leiirrefrenabili chiama e Cleo torna. Più volte e Cleo torna sempre. Bene! Ma… arriva Michelle,  una meravigliosa cagnolina allegra, giocosa, vivace,  nello stesso tempo dolce e delicata con noi umani. Con lei la storia è diversa. Inizia un gioco irrefrenabile: salti, assalti, capriole, ruzzoloni, rincorse…. Elena mi dice “hai visto, te lo avevo detto…” In effetti Cleo è diventata sorda. Non esiste più niente, solo Michelle. Ma… Chiedo ad Elena di giocare a nascondino. Io, la nonna e Massimo, il papà di Michelle, facciamo finta di niente. E anche i cani fanno finta di niente; continuano il loro incessante gioco. A distanza consiglio qualche piccolo trucchetto che ritengo utile per loro. Finalmente Cleo si accorge che manca qualcuno, qualcuno di importante, ma veramente importante. E no, dov’è? Incomincia a Michellecercare, fiuta il terreno, fiuta l’aria sempre più freneticamente; Michelle la segue ma Cleo non ha più tempo per lei. Elena viene trovata: baci abbracci e leccate. Faccio ripetere il gioco più volte: man mano Cleo torna sempre più velocemente. Elena quasi non ci crede. la nonna è orgogliosissima, io anche; Massimo non si pronuncia ma credo sia bene impressionato. Il mio lavoro con loro si è concluso con questo bellissimo incontro. In queste settimane di corso Elena è stata bravissima: giocando con Cleo in modo mirato, è riuscita a rendersi interessante e indispensabile ma, cosa più importante, ha imparando a conoscere profondamente il suo cane, le sue esigenze e il suo linguaggio. Questo consentirà ad entrambe di avere un rapporto sereno, privo di inutili arrabbiature.  Contenta di quanto abbiamo costruito insieme, le saluto baciandole – quadrupedi comprese – certa che non ci lasceremo la conoscenza alle spalle.

 

Cucciolo finisce nello scarico del WC: fortunatamente viene salvato.


cucciolo cocker16 giugno 2009. Northolt, Middlesex (Londra). Un bambino di 4 anni si è fatto venire la brillante idea di lavare il suo cucciolo di cocker spaniel, di appena una settimana,  gettandolo nel WC  e tirando poi lo scarico. Il  cagnolino è stato risucchiato  nella tubatura finendo ad una distanza di circa 20 metri dalla casa. La mamma racconta:  “sono corsa in giardino, e l’ho sentito piangere dal tombino della fogna”.  Dopo aver chiamato i pompieri e la Rspca, che però non hanno potuto fare niente, la donna, non volendo arrendersi, ha contattato la Dyno-Rod, una ditta specializzata nel risolvere emergenze di vario tipo. Grazie ad una speciale attrezzatura munita di telecamera, il tecnico è riuscito a localizzare il cucciolo, ormai  intrappolato da 4 ore, e a tirarlo fuori. Il cane è stato chiamato Dyno, in omaggio alla squadra di soccorso che lo dichiara sano e salvo. Le immagini del cucciolo sono state pubblicate sul sito della ditta Dyno-Rod e poi trasmesse dalla televisione britannica.

Una gran brutta esperienza per il cucciolo che, forse, si sarebbe potuta evitare. Quando i bimbi sono ancora molto piccoli devono sempre essere controllati. per evitare situazioni pericolose sia per loro che per i cani e, appena l’età lo consente, è compito fondamentale dei genitori insegnare ai propri figli la sensibilità, le regole e il rispetto per trattare con gli animali nel modo più idoneo (ndr).

 

Al tuo cane piace la museruola?


La museruola dovrebbe far parte del bagaglio dei nostri cani, anche se il suo uso può sembrare spiacevole e spesso superfluo.
Saperla utilizzare correttamente permette sia a noi che al nostro amico di gestire serenamente eventuali situazioni inaspettate. Inoltre il marzo scorso è entrata in vigore l’Ordinanza Martini che prevede l’obbligo di applicarla in caso di potenziale pericolo. E’ utile quindi insegnare al nostro cane a portarla piacevolmente.

Va detto che per il cane la museruola è un oggetto etologicamente ingiustificabile e inaccettabile: è coercitivo, impedisce una corretta comunicazione e socializzazione e, se usata male, ne ostacola anche la respirazione mettendone a rischio la salute (*).

museruolaCome far accettare al nostro amico questo “strumento di tortura” ?
Lo si può abituare a patto che gli venga proposto sotto forma di gioco.
L’apprendimento deve essere fatto in modo lento e graduale, gratificando l’animale ogni volta con un premio in cibo. Utilizziamo una museruola a gabbia (come quella nella foto): attraverso le sbarrette potremo far passare i premietti. All’inizio, per più volte, gli faremo  vedere la museruola e gli daremo subito un premio, successivamente metteremo dei bocconcini al suo interno e glieli faremo mangiare (in questo modo incomincerà a mettervi spontaneamente dentro l muso). In seguito gliela metteremo senza legarla, gliela toglieremo e lo premieremo, poi la allacceremo, la toglieremo immediatamente e lo premieremo e via così fino a farla indossare per qualche minuto, dando qualche bocconcino attraverso le sbarrette.  Inizieremo a fargliela portare prima in casa, poi fuori e in tutte le situazioni possibili. Non abbiate fretta di raggiungere il risultato, basta poco per far fare al cane delle associazioni negative, pertanto prendetela con calma. Ogni soggetto è diverso dall’altro quindi non si può stimare un periodo esatto per abituarlo: comunque preventivate come minimo 15 giorni dedicandovi dei momenti quotidianamente.
Più l’apprendimento è graduale più verrà consolidato nel tempo e accettato tranquillamente perché vissuto come un gioco.

Per un cucciolo sarà più semplice farvi l’abitudine perché non avrà avuto esperienze negative legate a questo strumento (ricordate che per esperienze negative si intendono anche la voce e gli atteggiamenti minacciosi del proprietario). Per il cane adulto l’apprendimento può essere più difficoltoso se in precedenza l’approccio è stato fatto con atteggiamenti punitivi. In questo caso è bene rivolgersi ad un educatore che sappia consigliarvi il percorso giusto per “riappacificarlo” con lo strumento. Anche nel caso di soggetti con problematiche comportamentali è bene farsi seguire da un esperto del settore

Nei soggetti anziani, con problemi cardiaci o respiratori, l’uso della museruola potrebbe essere pericoloso (*). Chiedete al veterinario di fiducia e in caso di controindicazioni lasciate perdere: la salute del cane viene prima di tutto: non tenerne conto è una forma di maltrattamento.

Parole d’ordine: associazioni positive, gradualità, gioco, gentilezza, piacevolezza e il nostro cane, appena vedrà la museruola scodinzolerà come quando vede il guinzaglio.

(*) informazioni tratte da un’intervista rilasciata dal Dr. Raimondo Colangeli

 

Servizio salvataggio animali abbandonati in autostrada


Un gesto ignobile e da vigliacchi che si rinnova nel tempo, nonostante le sempre più frequenti campagne pubblicitarie contro l’abbandono.

cane abbandonato in autostradaDicono che per costruire un buon blog non si dovrebbero esprimere opinioni troppo dure: beh, in questo caso io me ne frego: questi esseri infami non sono nemmeno degni di strisciare.

Anche quest’anno PRONTOFIDO e RADIO 105, RADIO MONTE CARLO e VIRGIN RADIO, organizzano il servizio di salvataggio per i cani abbandonati in autostrada nel periodo estivo, l’iniziativa prende il nome di IO L’HO VISTO! Se stai viaggiando in autostrada e vedi un animale abbandonato, fermati alla prima area di sosta ed invia un sms al numero 334 1051030. Ricordati di specificare la località dell’avvistamento, l’ora, la provincia, la direzione di marcia. Il tuo sms sarà pubblicato sul sito dell’Autogrill e da qui inoltrato alla sede più vicina della Polizia Stradale, quest’ultima interverrà avvisando le strutture preposte al recupero del cane. La legge 281 del 14 Agosto 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione.
Se invece vedi un animale abbandonato non in autostrada puoi rivolgerti ai Vigili del Comune di competenza oppure ai Carabinieri al 112.

Se si abbandona un cane lo condanni a morte, se  si abbandona un uomo che compie questo gesto fai quel che si merita!!

 

Colpi di calore? No grazie!


Il colpo di calore è solitamente il risultato di un’inadeguata dispersione del calore che negli animali avviene attraverso la respirazione e non tramite la sudorazione, come per noi umani. L’esposizione ad elevate temperature ambientali può rendere l’immagazzinamento del calore molto più rapido rispetto alla sua dispersione: i cani obesi e razze, come i bulldog, i boxer e affini (i cosiddetti brachicefalil), a causa della canna nasale molto corta ne sono colpiti più frequentemente. In questo periodo, dalla primavera all’autunno, il rischio per i nostri amici è molto elevato. Per i veterinari è una vera e propria emergenza che può portare gravissime alterazioni e può essere letale.
E’ quindi meglio prevenire piuttosto che curare.
Una delle cause principali è la chiusura dell’animale in auto dove la temperatura raggiunge i 50 gradi in soli 20-30 minuti, anche se la temperatura esterna non è particolarmente elevata; la bestiola può morire in meno di un’ora. Cercate sempre un parcheggio all’ombra, lasciate i finestrini aperti per creare un ricircolo d’aria, lasciategli a disposizione la ciotola dell’acqua e cercate di non stare via molto tempo.
Il problema si può verificare anche se si sta viaggiando: i nostri cani vengono messi nel portabagagli, spesso chiusi nei trasportini che col passare delle ore diventano dei veri e propri forni. E’ molto pericoloso tenere il cane vicino al lunotto posteriore che amplifica i raggi del sole. L’insidia sta nel fatto che non ci accorgiamo dell’effettiva temperatura perchè nel vano anteriore abbiamo accesa l’aria condizionata. Per rendervi conto della reale situazione potete provare a mettervi nel posto solitamente dedicato ai vostri animali facendo guidare qualcun altro: vi assicuro che è un’esperienza molto utile. Per prevenire i colpi di calore il cane deve essere fatto scendere molto spesso dall’auto, non deve mancargli l’acqua e nello spazio in cui viaggia deve esserci una sufficiente circolazione d’aria (però non v’allargate…niente muso e orecchie al vento mentre si viaggia)!
Attenzione anche alle passeggiate e all’attività fisica; con le temperature elevate è bene diminuirla notevolmente o fargliela fare nelle ore più fresche; anche ridurre la quantità di cibo li aiuta a tollerare meglio il caldo.
E se lo portate in spiaggia con voi controllate che non stia per troppo tempo al sole e fatelo bagnare spesso.
Un piccolo accenno va fatto anche per le giornate ventose, piacevolissime ma insidiose perché non ci si rende conto dell’effettiva temperatura.
Se il vostro animale è andato incontro ad un colpo di calore manifesterà un grave aumento della temperatura corporea, eccessiva salivazione, depressione, abbattimento, grave aumento della frequenza respiratoria, a volte vomito e feci fluide, spesso con sangue, nei casi più gravi convulsioni, perdita di lucidità e, a volte, di conoscenza. Bisogna abbassare immediatamente la temperatura corporea bagnando il cane con acqua, anche immergendovelo completamente, e rivolgersi subito al veterinario. L’ipertermia colpisce diversi apparati, pertanto la prognosi definitiva potrà essere fatta dopo qualche giorno.
Anche in casa o in giardino i nostri animali possono soffrire il caldo. Sono in grado di scegliersi il luogo più adatto e più fresco, non costringiamoli quindi a stare in spazi creati “apposta per loro”.
Purtroppo oggi sono ancora frequenti i casi di cani legati alla catena o costretti in recinti angusti e senz’ombra. Questi sono veri e propri maltrattamenti che si possono denunciare agli organi competenti.

Le informazioni rilasciate in questo articolo sono state reperite da vari siti di clinica veterinaria (a parte qualche piccola licenza). Il consiglio è comunque quello di approfondire l’argomento rivolgendovi direttamente al …medico di famiglia ;-)

 

Niente addestramenti “duri” per i nostri cani.


Il settore della cinofilia sportiva offre svariate discipline alle quali fare riferimento per “giocare” con i nostri cani: mobility, agility, obedience, rally-obbedience, dog dance, disc-dog, flyball, ricerca cino sportiva ed altre ancora. Ovviamente, prima di incominciare qualunque percorso, ci vogliono delle basi solide che abbiano provveduto a formare un buon binomio cane-proprietario. La relazione con il vostro cane deve essere corretta, equilibrata, mai costruita su imposizioni e costrizioni ma su collaborazione e conoscenza l’uno dell’altro.  Il cane deve sempre trovare piacevolezza nel seguire il suo bipede, non deve mai averne paura nè aspettarsi da un attimo all’altro una punizione.  Mentre si lavora su questo,  si possono inserire i comandi di base – seduto, terra, resta e altri ancora -, sempre insegnati in modo piacevole e divertente. A questo punto si può decidere di allargare gli orizzonti. Ma attenzione!! …

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Abbandono


Abbandonare un cane non vuol dire solo lasciarlo in mezzo ad una strada: Vi sono molte altre forme per compiere questa azione aberrante:
Lo si affida ad un canile;
Lo si getta nel giardino di altre persone;
Lo si lascia a se stesso, provvedendo solo ai suoi bisogni fisiologici;
Lo si cede ad altri perché l’impegno è diventato gravoso o perché ci siamo stancati della novità.
Qualunque siano le modalità e le motivazioni, si tratta sempre di abbandono. Quello che cambia è probabilmente il destino del cane che, purtroppo vive l’esperienza sempre negativamente. Anche quando trova nuovi proprietari, il distacco dal suo “branco” è traumatico. Lo spostamento da un territorio ad un altro, l’inserimento in un’altra famiglia con abitudini diverse, fa di questo periodo di transizione un’esperienza da dimenticare. In qualche caso (raro) il cane trova dei nuovi compagni umani comprensivi, dolci e pazienti e tutto rientra nella normalità.
Ciò che lascia perplessi sono le motivazioni addotte per giustificare la discutibile decisione, a parte i casi dove, effettivamente, non si ha scelta

Oggi mi hanno raccontato di una famiglia che, per compiacere i figli, compra un cucciolo, lo tiene fino a che questo compie 6-7 mesi e poi lo cede per acquistarne un altro. Sembra che siano già al 3° cane. E tutto questo per accontentare i pargoli ai quali i cani piacciono solo fino a quando sembrano peluches. .
Quali commenti fare su un comportamento del genere? Dignità, responsabilità, educazione, coerenza, civiltà lasciano il posto a bassezza, scelleratezza, maleducazione, rozzezza. Non si dovranno stupire se i loro figli una volta diventati indipendenti, li lasceranno a se stessi perché non più utili e di peso.

 

C’è pure Varese di mezzo


Mi hanno girato una mail che mi ha lasciato sconcertata. Voi direte…”va beh, ma lo sapevano…” E allora, se lo sapevano, perchè non hanno fatto nulla.. Adesso è successo l’irreparabile per il nostro Abruzzo ed essere messi di fronte a questi fatti, scatena una gran rabbia e preoccupazione. Preoccupazione perchè tutto può ripetersi da un momento all’altro, in qualunque luogo. La cosa più mostruosa è che l’artefice di queste tragedie  non è madre natura (il fato) ma l’uomo.

“C’É PURE VARESE DI MEZZO…

E’ importante sapere e non solo piangere o organizzare collette per mettersi il cuore in pace. In “Gomorra”, Saviano ci aveva avvertito che le case degli Abruzzesi erano piene di sabbia

Davvero toccante rileggere ora, dopo la tragedia in Abruzzo, le parole di Saviano nel libro “Gomorra”. Aprite a pagina 236 e leggete:

att82725 “Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz’Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei
camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova.”

 

Un branco in azione


Un branco di cani all’attacco di un coccodrillo vicino a Cairns in Australia!
Alcune volte la natura può’ essere crudele, ma c’è’ anche una bellezza selvaggia e persino una certa giustizia manifesta all’interno di questa crudeltà’.
Il coccodrillo, uno dei più’ antichi e feroci predatori, normalmente considerato inattaccabile, può’ cadere vittima di una strategia di gruppo, resa possibile dalla struttura del branco e dall’innato istinto di sopravvivenza dei cani.
In questa foto si può notare come il cane più esperto abbia bloccato il coccodrillo alla gola per impedirgli di respirare, mentre un’altro gli impedisce di colpire con la coda. Il terzo cane a questo punto può’ attaccare la parte vulnerabile del ventre.
Un meraviglioso esempio di come soggetti appartenenti allo stesso branco collaborano fra loro per garantirne la sussistenza.

La foto mette in evidenza l’interessante strategia di gruppo.  Non è cruenta e può essere tranquillamente visionata.

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Opinioni diverse


Ammazziamoli!!

Coraggio...ammazziamoli!!

Siamo in democrazia. Possiamo esprimere le nostre opinioni liberamente ma, ovviamente, nel momento in cui lo facciamo, dobbiamo aspettarci anche delle critiche.  Ed è un’obiezione quella che non posso fare a meno di muovere nei confronti dell’autrice del seguente articolo “”scovato” su l’Unità del 30 marzo 2009…..

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