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San Silvestro: la notte più brutta dell’anno


La notte di San Silvestro è per loro la più brutta dell’anno. Se li amate aiutateli. Ecco come:

capodanno- Evitate di sparare petardi e affini in giardino o sul terrazzo;
- Fate entrare in casa i cani che vivono in giardino:
- Non lasciateli legati a catene o guinzagli: nel tentativo di fuggire potrebbero ferirsi o strozzarsi;
- Chiudete bene le finestre per attutire il fragore esterno;
- Evitate di rassicurarli coccolandoli: ne accrescereste ansia, paura e agitazione;
- Lasciate che gestiscano da soli i loro stati emozionali e permettetegli di mettersi dove vogliono; controllateli senza intervenire più di tanto;
- I vostri cani guardano e sono influenzati dal vostro comportamento: trasmettetegli tranquillità e sicurezza con atteggiamenti naturali e pacati;
- Per i cani più agitati potrebbe essere necessaria una sedazione: parlatene con il veterinario di fiducia;
- Se dovete per forza uscire e lasciarli soli, togliete gli oggetti con i quali potrebbero ferirsi e lasciategli le porte interne aperte per consentirgli di rintanarsi dove vogliono;
- Lasciate acceso lo stereo, sintonizzato su musica e non su trasmssioni chiassose o che trasmettono i festeggiamenti.

Al vostro rientro potreste trovare qualche “regalino”: evitate inutili isterismi e pensate invece a quanto sono stati male. Il detto “farsela sotto” vorrà pur dire qualcosa no?

Non portateli con voi a feste e spettacoli e non chiudetelo in auto mentre andate a godervi la serata e a farvi spennare.

I traumi dovuti a botti e spari sono di difficile recupero e possono trasformarsi in fobie.

Per approfondire

Per condividere

 

Sempre più compatti


Cesar MillanIl mondo della cinofilia continua la campagna di informazione atta a scoraggiare i comportamenti dannosi promossi da Cesar Millan.

Surfando in internet ho trovato il testo di una lettera che pubblico invitando tutti coloro che appoggiano la nostra filosofia ad inoltrarla agli indirizzi già in essa inclusi.
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martini_f@camera.it; enpa@enpa.it; comsviluppo@enpa.it; segreteria@csen-cinofilia.it; segreteria@enci.it; info@apnec.org; info@siua.it; info@fnovi.it; asetravet@libero.it

On. Francesca Martini
NATGEO
ENPA
CSEN CINOFILIA
ENCI
APNEC
SIUA
FNOVI
ASETRA

Oggetto:       Programma televisivo su NatGeo – Sky: “Dog Whisperer” con Cesar Millan

Spett.li Destinatari di questa lettera,

ci rivolgiamo a Voi che avete un forte potere mediatico, che divulgate cultura cinofila, emanate leggi, chiedete il rispetto dei vostri codici deontologici.

Ci rivolgiamo a Voi per chiederVi di agire e combattere anziché appoggiare o anche solo ignorare personaggi televisivi come Cesar Millan.

Questo soggetto tratta i cani con metodi barbari, usa collari a strangolo i cui danni a livello psico-fisico sono ben noti (per approfondire),  usa la forza e la sottomissione dove basterebbe migliore comunicazione, collaborazione, fiducia e affetto.

Cesar Millan non fa altro che mostrare al mondo come maltrattare un cane sottovalutandone l’intelligenza.

Usa il collare a strozzo per costringere il cane a fare ciò che non vuole: “O fai come dico io o ti strozzo.”

Porta i cani allo sfinimento, provoca in loro un livello di stress esagerato, dannoso e soprattutto inutile.

Li spaventa, li domina, ma soprattutto consegna nelle mani di ignari e fiduciosi proprietari delle bombe ad orologeria, animali che non si sa come potranno reagire lasciati solo con i loro proprietari.

Oggi si parla di zooantropologia-cognitiva proprio per dimostrare che il cane può apprendere tramite processi molto più complessi rispetto a rinforzi e punizioni.

Si considerano nuove dinamiche che non sono più solo quelle del branco/capobranco ereditate dal suo antenato lupo.

Oggi si parla di relazione, apprendimento, potenziamento delle capacità cognitiva e soprattutto non si parla più solo di Addestramento, ma di Educazione, perché questo deve essere.

Bisogna “Educare” cane e proprietario ad una civile convivenza reciproca e ad un civile rapporto con la società.

Molti nomi importanti della cinofilia (ne citiamo solo alcuni: Angela Stockdale, Clarissa Von Reihnart, Turid Rugaas, Ian Dunbar, Suzanne Clothier…..) hanno dedicato la loro vita a studiare e diffondere approcci, metodologie e strumenti che rendano la vita dei cani e proprietari più semplice grazie ad una migliore comunicazione.

Oggi abbiamo davvero la capacità di relazionarci con il nostro amico a 4 zampe nella maniera più idonea e nel pieno rispetto del suo diritto ad una vita serena.

Abbiamo leggi nazionali e comunali che tutelano il cane che non va in alcun modo maltrattato. Questo significa non usare strumenti di coercizione,  non sottovalutare la sua capacità di apprendere, considerarlo un compagno e non uno schiavo.

Ogni proprietario rispettoso ed amante del proprio cane dovrebbe conoscere alcune piccole nozioni per tutelare sia la propria incolumità che quella altrui.

Basta leggere testi importanti come: All’altro capo del guinzaglio, Patricia McConnell; Se le preghiere dei cani fossero ascoltate, Suzanne Clothier; I segnali calmanti, Turid Rugaas; La mente del cane, Bruce Fogle; L’intelligenza del cane, Stanley Coren; Pedagogia Cinofila, Roberto Marchesini; e altri e altri ancora….

….per capire che i vecchi metodi di sottomissione e coercizione devono essere aboliti.

Se vogliamo rispetto dal nostro cane non possiamo certo “pretenderlo”, dobbiamo guadagnarcelo.

Qui ci rivolgiamo in particolar modo all’On. Martini che tanto impegno sta mettendo per far si che le cose cambino.

Citiamo solo alcune delle cose contenute sul libro guida per il patentino, appena pubblicato:

“Tutti i sistemi di addestramento che implicano dolore fisico o frustrazione devono essere evitati: i cani dovrebbero vedere le sessioni di addestramento come un bel gioco. Per questo motivo è importante scegliere un professionista – educatore cinofilo, istruttore o addestratore – che impieghi metodi e strumenti compatibili con il benessere del cane.”

“Gli strumenti dolorosi o che creano disagio devono essere assolutamente evitati. Per questo è sconsigliato usare collari che provochino dolore.”

“L’aggressività è una condizione complessa e applicare il principio del leader o capobranco a tutte le situazioni nella quali il cane è aggressivo rischia di sottovalutare l’importanza di altri fattori che nulla c’entrano con la dominanza. La paura, lo stress e il disagio fisico sono importanti per spiegare moltissime reazioni dei nostri cani e quando l’aggressività è un modo di difendersi o un sintomo di ansia trattare il cane in maniera rigida, sgridarlo o punirlo può peggiorare la situazione…”.

Bene, il sig. Millan fa proprio tutto quello che non si deve fare.

Ora il suo programma va in onda in Italia e questo non è coerente con le nostre leggi.

I proprietari lo guardano, i proprietari lo imitano e pensano di risolvere tutto con un collare a strozzo e con la dominanza.  Questo è proprio quello che non vogliamo.

Abbiamo personaggi ben più validi sul territorio nazionale ed internazionale che portano avanti vera cinofilia e che andrebbero presi in maggiore considerazione.

Si definisce Best Seller un libro come quello di Millan e passa quasi inosservato un libro della Clothier o della Rugaas e tanti altri!

Certi del Vostro appoggio ed intervento, attendiamo di vedere sospesa la trasmissione in oggetto per tutte le motivazioni sopra esposte.

Distinti saluti,

Claire Chiaruzzi, Educatore Cinofilo SIUA e Operatrice in ZooantropologiaApplicata
Deborah Fratucello, Educatore Cinofilo CSEN & Medico Veterinario
Alessandra Mattaliano, Educatore Cinofilo CSEN
Paola Torri, Educatore Cinofilo CSEN
Laura Mai Educatore Cinofilo CSEN

Qui la firma di chi condivide e quindi spedisce la lettera

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Benvenuta pettorina

 

Ci sono anche le storie di alcuni animali domestici nelle cronache della tragedia di Viareggio


Giunone torna in forze dopo aver rivisto la padroncina, Silvestro salvato e adottato,Vicky digiuna per l’amico scomparso, la gattina Thelma salvata dai pompieri

a cockerina Vicky: non ha più mangiato fino al ritrovamento del suo compagno di vita, Nerino

Vicky: non ha più mangiato fino al ritrovamento del suo compagno di vita, Nerino

VIAREGGIO — C’è Vicky, la cocke­rina da cuore infranto, che dopo aver perso nel disastro il compagno di gio­chi, un piccolo randagio, aveva deci­so di morire di inedia. Giunone, una pinscher di tre anni, straziata dal do­lore per aver trascorso quattro giorni senza i padroni. E Poldo, un altro ca­ne, che in fuga dall’inferno si è getta­to tra le braccia di un signore, un ar­chitetto, che lo ha salvato, trasporta­to in clinica veterinaria e riconsegna­to ai proprietari. E ancora ci sono la gattina Thelma, fotografata la notte del disastro mentre un vigile del fuo­co la strappa dalle fiamme, ricoverata e ritrovata dalla padrona, e il miraco­lato Silvestro, due mesi appena, dai baffi bruciacchiati, subito adottato.

Quante storie di animali domestici dietro la tragedia di Viareggio. Alcu­ne finite male, altre a lieto fine. Storie che si intersecano con i destini degli umani. La canina Giunone ha una par­te della famiglia degli amatissimi pa­droni ricoverata a Genova e a Pisa. È stata trovata da una volontaria della Croce Verde che l’ha trasportata alla clinica veterinaria Campo d’Aviazio­ne. Aveva ustioni in tutto il corpo, era terrorizzata e soprattutto sola. Non voleva più mangiare e non per­metteva a nessuno di avvicinarsi per medicarla.

La gattina Thelma salvata dai vigili del fuoco

La gattina Thelma salvata dai vigili del fuoco

A salvarla, l’amore di Mat­teo Speca e Luigi Vai, due veterinari. Ma anche il ritorno, cinque giorni do­po, di una delle padroncine, scampa­ta alla tragedia. Quando l’ha vista, Giunone ha iniziato a scodinzolare, sembrava un’altra. «L’abbiamo ali­mentata con la flebo — raccontano i dottori — e per curarle le ferite è sta­to necessario sedarla».

Vicky è una cockerina dagli occhi dolcissimi. Ha tre anni e fino a pochi mesi fa i clochard la utilizzavano per chiedere l’elemosina. Maltrattata e malnutrita. Poi, un giorno, ha incon­trato la signora Alice De Luise, che l’ha adottata con un altro cagnolino, Nerino. I due sono diventati insepara­bili. Lunedì Nerino è scomparso. E da quel giorno Vicky ha smesso di man­giare fino a quando, venerdì, l’amico è stato ritrovato. Anche i gatti hanno un cuore. Thel­ma ne ha uno grandissimo. Salvata da un pompiere dalle rovine della ca­sa, con il pelo bruciato e le zampe ustionate, ha aspettato la padrona con fedeltà assoluta. Lei, Giovanna Bianchi, si è salvata quella notte per­ché era fuori. «Quando sono tornata a casa — racconta — ho pensato a Thelma e poi mi sono anche un po’ vergognata sapendo che erano morte tante persone, compresi bambini». La signora Bianchi ha cercato Thelma per giorni. L’ha ritrovata nella clinica Colombo, dove i soccorritori l’aveva­no portata.

Articolo tratto dal Corriere della Sera


 

“Guardami negli occhi (quando mi abbandoni)


Dalla genialità di Giorgio Panariello, unita al suo grande amore per gli animali, nasce questo magico racconto fotografico: immagini tenerissime e divertenti come solo gli amici a quattro zampe sanno essere.

Questo libro è una struggente riflessione su uno dei misteri più commoventi del regno animale: l’amore sconfinato che un cane riesce a trasmettere al suo padrone.
Ma è anche uno strumento di denuncia, un tassello importante nella campagna contro la pratica infame dell’abbandono dei cani nella quale Panariello è schierato da anni in prima linea.
Infatti il libro sostiene La Squadra per gli Animali, di cui Giorgio Panariello è il Presidente onorario .
La Squadra , Capitanata dal Presidente Elena Metti è un progetto che rappresenta un’assoluta novità di unione di forze. Nasce per dare una risposta concreta al problema del soccorso degli animali in difficoltà e vede per la prima volta la collaborazione delle maggiori associazioni animaliste nazionali: Animalisti Italiani, Enpa, LAV e Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Uniti per vincere, dalla parte degli animali e dei cittadini.

 

“Non abbandonate gli animali” Parola di Paolo Belli (e di tanti vip)


Il simpatico mattatore di ‘Ballando con le stelle’ sostiene la campagna della Lav per la prevenzione del randagismo, a cui dedica il  nuovo brano. E nel video canta con tanti ‘ospiti illustri’, da Marcorè a Frizzi, da Licia Colò al Trio Medusa (video alla fine dell’articolo)

Paolo Belli e il suo Pippo Roma, 24 giugno 2009. “Una piccola bestia di razza di cane” è la nuova canzone dedicata al miglior amico dell’uomo, interpretata da Paolo Belli, con cui l’artista ha deciso di sostenere la campagna della Lav (www.lav.it) contro l’abbandono di animali e per la prevenzione del randagismo e altre iniziative in difesa dei diritti degli animali.

Presentato  a Roma da Paolo Belli – presente la LAV – il brano è accompagnato da un videoclip che racconta, attraverso gli occhi del protagonista a quattro zampe, una fuga che diventa anche viaggio e scoperta. Alla realizzazione del video hanno partecipato Neri Marcorè, Pierfrancesco Favino, Tosca D’Aquino, Daniela Poggi, Licia Colò, Fabrizio Frizzi, Giulio Golia, Il Trio Medusa, Irene Fornaciari, Arianna Ciampoli e Raffaele Vannoli, con la regia di Fabrizio Brocchieri e Antonio Gullo.

Il brano, inserito nel CD “20 anni” di Paolo Belli e nella scaletta del suo tour estivo, racconta la storia vera di un cane di quartiere strappato al suo ambiente e ai suoi affetti e trascinato….

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Servizio salvataggio animali abbandonati in autostrada


Un gesto ignobile e da vigliacchi che si rinnova nel tempo, nonostante le sempre più frequenti campagne pubblicitarie contro l’abbandono.

cane abbandonato in autostradaDicono che per costruire un buon blog non si dovrebbero esprimere opinioni troppo dure: beh, in questo caso io me ne frego: questi esseri infami non sono nemmeno degni di strisciare.

Anche quest’anno PRONTOFIDO e RADIO 105, RADIO MONTE CARLO e VIRGIN RADIO, organizzano il servizio di salvataggio per i cani abbandonati in autostrada nel periodo estivo, l’iniziativa prende il nome di IO L’HO VISTO! Se stai viaggiando in autostrada e vedi un animale abbandonato, fermati alla prima area di sosta ed invia un sms al numero 334 1051030. Ricordati di specificare la località dell’avvistamento, l’ora, la provincia, la direzione di marcia. Il tuo sms sarà pubblicato sul sito dell’Autogrill e da qui inoltrato alla sede più vicina della Polizia Stradale, quest’ultima interverrà avvisando le strutture preposte al recupero del cane. La legge 281 del 14 Agosto 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione.
Se invece vedi un animale abbandonato non in autostrada puoi rivolgerti ai Vigili del Comune di competenza oppure ai Carabinieri al 112.

Se si abbandona un cane lo condanni a morte, se  si abbandona un uomo che compie questo gesto fai quel che si merita!!

 

Se il padrone è aggressivo lo sarà anche il cane.


Ancora una volta la conferma che il comportamento dei nostri cani dipende da noi.

Leggete l’articolo

 

Terremoto in Abruzzo, cani e gatti senza case e padroni


cuccioli salvatiAnche i cani, i gatti e gli altri animali che vivono in Abruzzo sono stati colpiti dal terremoto dei giorni scorsi: molti sono rimasti uccisi, altrettanti feriti o senza padrone e senza una casa. “Fortunatamente ci sono le associazioni e la veterinaria pubblica che si sono mobilitati in stretta collaborazione per aiutarli”. A sottolinearlo è stato il sottosegretario al Welfare Francesca Martini, partecipando oggi a Roma a un convegno organizzato dalla Lega antivivisezione. ”La LAV ha deciso di stanziare 10.000 euro tratti dal fondo straordinario del 5 per Mille – dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV – questo denaro servirà a sostenere le spese per interventi di primo soccorso medico-veterinario e di assistenza per mettere in salvo e … Continua a leggere »

 

Terremoto dell’Aquila: cane estratto vivo dopo 8 giorni!


Dopo essere rimasta sotto le macerie per ben 8 giorni, i Vigili del Fuoco, dietro segnalazione di un medico veterinario che aveva sentito dei guaiti, sono riusciti a salvarla. Si tratta di Pasqualina, una cagnolina grigia, i cui padroni, una coppia di Roma, dopo essere riusciti a scampare alla violenta scossa di terremoto, la sera del 6 aprile, erano ormai ripartiti dall’Aquila senza più speranza di ritrovarla viva. Dopo essere stata recuperata, la cagnetta è stato affidata ai volontari della LIDA (Lega Italiana per i Diritti degli Animali) che, grazie al microchip identificativo, hanno potuto riconsegnarla ai suoi proprietari.

Fonte: la Repubblica.

Guarda il video Skytg24

 

Un Capodanno da cani


Consigli per aiutare i nostri amici a 4 zampe a superare una notte da incubo

Sta per arrivare San Silvestro, la notte più lunga dell’anno, per noi fonte di divertimento e svago, per i nostri cani un vero e proprio incubo.

Già intorno a Natale ci sono le prime avvisaglie. Qualcuno, giocando d’anticipo, esplode i primi petardi e mortaretti, un crescendo di scoppi che raggiunge l’apogeo la notte del 31 dicembre, con conseguenze anche drammaticamente pericolose per i nostri amici a quattro zampe.

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