Archivio per catergoria ‘Educazione’

Un nome, una garanzia


Spesso ci armiano di buoni propositi per combattere piccole battaglie pesonali e giornaliere (per vincere grandi guerre). Purtroppo, nonostante le più buone intenzioni, non riusciamo ad avere la certezza dell’esito positivo delle nostre azioni.

Oggi sembra ci sia chi possa garantire per noi.

veganokNasce in Italia www.VeganOK.com , la certificazione dedicata a tutti i prodotti realizzati senza parti di origine animale.
Chiunque consideri importante la salvezza ed il rispetto degli animali, avrà finalmente a disposizione uno strumento immediato per poter selezionare i propri acquisti.

www.VeganOK.com  è una certificazione utile al consumatore Etico che reputi importante evitare l’uccisione e lo sfruttamento degli animali, ma anche uno strumento semplice ed economico per le aziende attente a queste tematiche e con  la necessità di segnalare al consumatore i propri singoli prodotti realizzati senza parti o ingredienti di origine animale.

Per informazioni, segnalazioni e adesioni:
www.VeganOK.com

 

Missione cuccioli.


zampa-dead-kidsEcco una trasmissione a cui dedicare attenzione. In onda su DeAKids (canale 601 di  Sky). Pensata per i bimbi ma con informazioni, contenuti, principi utili a chiunque voglia adotttare un cane. Semplice, divertente, dà ottimi spunti per argomenti da approfondire con lo stesso protagonista o altro educatore che utilizzi il medesimo metodo.

Qui il link al sito e il decalogo per essere buoni padroncini

 

Capi firmati col sangue.


Da regalare o acquistare per se. Oggi non possiamo più dire “non lo sapevo”. L’informazione arriva dalle più svariate fonti che svelano le atrocità nascoste dietro un bel capo di abbigliamento: dalla pelliccia alle più semplici giacche con le bordure in pelo. Mi piacevano tantissimo …PRIMA!! Ora ho regalato tutto. Quando le indossavo mi sembrava pesassero tonnellate. Quei bei giromanica, quei bei cappucci con il bordo vaporoso, i guanti tanto eleganti, gli stivali tanto caldi!!. Oltre a ermellini, volpi, castori, visoni  vengono impiegati anche cani e gatti in particolare proprio per gli inserti.  L’alternativa è il sintetico, altrettanto coreagrafico e caldo (forse anche di più).

Maestri per eccellenza di questo commercio e di queste barbarie sono i cinesi che sempre più mi domando se appartengono alla razza umana. Il video che vi propongo non è tra quelli pii scioccanti, si può visionare fino in fondo: lascia spazio ad interrogativi, amarezza, schifo verso il genere umano.

Con questo post non voglio additare o condannare chi si veste con questi capi: ognuno è libero di scegliere, l’importante è farlo consapevolmente. Ai polsi, sul collo, alle caviglie, ai polpacci forse c’è Fufi, Paco, Lola, Pegghi, Fido. E’ macabro?…Sì forse sì. Ma realista. Purtroppo veramente realista. Come muoiono? Male, veramente male: scuoiati vivi e lasciati agonizzare fino all’ultimo respiro.

Mente sto scrivendo Lola è acciambellata nel suo fagiolo, respira lentamente, ogni tanto mi lancia un’occhiata poi si riappisola. La guardo… mi alzo e mi sdraio vicino a lei, la coccolo, l’accarezzo e, porca miseria, piango.

Immagine anteprima YouTube
 

Altre vittime di “tendenza”


ATTENZIONE a non farvi “fregare” nè dall’impulso nè da commercianti senza scrupoli. L’Akita è una razza meravigliosa ma di difficile gestione. Le conseguenze di acquisti insensati potrebbero essere  veramente pesanti. Sul sito del SAKI - Sezione Akita Inu Italia -  trovate l’opuscolo che viene distribuito fuori dalle sale cinematografiche che informa sulle caratteristiche della razza. Leggetelo più volte perchè si tende a soffermarsi e trattenere le informazioni che più  piacciono e a sorvolare invece su quelle che  evidenziano problemi.

Sul Corriere della Sera compare il seguente articolo:

L’allarme di Saki: attenti agli animali importati dall’Est. «Questa razza non è per tutti»

EFFETTO HACHIKO, GLI “SQUALI” IN AZIONE
Venditori senza scrupoli pronti a invadere il mercato con cuccioli di Akita, il cane protagonista del film di Gere

akitaMILANO – In Giappone è un eroe nazionale. E ora, grazie al film a lui dedicato che ha tra i protagonisti un mito hollywoodiano come Richard Gere, la sua storia sta facendo il giro del mondo. Hachiko è il cane fedele per antonomasia, l’amico per sempre, quello capace di aspettare per anni alla stazione del treno il ritorno del proprio padrone anche se poi non tornerà mai perché magari, come nella storia vera ripresa dal film, nel frattempo è morto. Un esempio di affetto e di amore smisurato che ha spinto la Lega nazionale per la difesa del cane a patrocinare la pellicola, ora in programmazione in decine di sale in tutta Italia, perché questa storia realmente accaduta «insegna agli uomini come e quanto l’amore di un cane può essere immenso, senza mezze misure e, soprattutto, senza alcuna finalità».

ARRIVANO GLI «SQUALI» – Ma come spesso accade quando un film di successo accende i riflettori…

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L’altra faccia della medaglia


levriero impiccatoQualche giorno fa su Varese News, il giornale on line della mia Provincia, è apparso un articolo che promuoveva il turismo cinofilo nella Valle dello Stubai, località vicina ad Innsbruk.  Sembra che qui i cani siano ben accetti in tutte le strutture ricettive; questa possibilità, unita allo splendido scenario del luogo,  accende il desiderio di prenotarvi subito una vacanza. Continuando a leggere gli entusiasmi però si smorzano. Nel medesimo articolo vengono infatti pubblicizzate anche manifestazioni agonistiche di gare tra levrieri. Non ne avete mai sentito parlare?

Scoprite qui cosa succede dietro le quinte di questi spettacoli e quali sono i Paesi “civili” che maggiormente le promuovono.

Adozioni levrieri

 

San Silvestro: la notte più brutta dell’anno


La notte di San Silvestro è per loro la più brutta dell’anno. Se li amate aiutateli. Ecco come:

capodanno- Evitate di sparare petardi e affini in giardino o sul terrazzo;
- Fate entrare in casa i cani che vivono in giardino:
- Non lasciateli legati a catene o guinzagli: nel tentativo di fuggire potrebbero ferirsi o strozzarsi;
- Chiudete bene le finestre per attutire il fragore esterno;
- Evitate di rassicurarli coccolandoli: ne accrescereste ansia, paura e agitazione;
- Lasciate che gestiscano da soli i loro stati emozionali e permettetegli di mettersi dove vogliono; controllateli senza intervenire più di tanto;
- I vostri cani guardano e sono influenzati dal vostro comportamento: trasmettetegli tranquillità e sicurezza con atteggiamenti naturali e pacati;
- Per i cani più agitati potrebbe essere necessaria una sedazione: parlatene con il veterinario di fiducia;
- Se dovete per forza uscire e lasciarli soli, togliete gli oggetti con i quali potrebbero ferirsi e lasciategli le porte interne aperte per consentirgli di rintanarsi dove vogliono;
- Lasciate acceso lo stereo, sintonizzato su musica e non su trasmssioni chiassose o che trasmettono i festeggiamenti.

Al vostro rientro potreste trovare qualche “regalino”: evitate inutili isterismi e pensate invece a quanto sono stati male. Il detto “farsela sotto” vorrà pur dire qualcosa no?

Non portateli con voi a feste e spettacoli e non chiudetelo in auto mentre andate a godervi la serata e a farvi spennare.

I traumi dovuti a botti e spari sono di difficile recupero e possono trasformarsi in fobie.

Per approfondire

Per condividere

 

Neve e sale: un abbinamento non proprio vincente.


In questi giorni mi diverto un sacco a guardare Lola scorrazzare nella neve. Ieri sera però, al nostro rientro, teneva alzata una delle zampe anteriori. Tra i polpastrelli aveva incastrata una pallina di ghiaccio. Mi sono quindi domandata se non era il caso di approfondire l’argomento. Contattato il mio veterinario (o meglio, il veterinario di Lola ) è emerso che l’insidia non sta nella neve ma nel sale che viene sparso sulle strade. I polpastrelli del cane si possono disidratare. Questo porterebbe alla formazione di screpolature, spaccature o lacerazioni molto dolorose. Le scarpette disponibili in commercio non sono ben tollerate. E’ meglio proteggere le zampe del nostro amico applicando uno strato di sostanza grassa come la vasellina bianca che si potrà poi rimuovere con dell’acqua tiepida. E’comunque sempre buona norma pulirgli le zampe prima che si lecchi, onde evitare che ingerisca delle sostanze rimaste appiccicate. Fatelo con molta delicatezza perchè è una zona estremamente sensibile. Per ulteriori approfondimenti interpellate il vostro veterinario.
Buona passeggiata!!

(Informazioni: Dr. Alberto Brolpito)

 

Cani e bambini.


E’ ormai risaputo che la presenza di un cane in famiglia è molto utile per lo sviluppo dei bambini per molteplici motivi:  imparano a responsabilizzarsi e ad accettare delle regole, apprendono dei comportamenti sociali e favorisce un corretto sviluppo della loro sfera affettiva.

Tutto questo però non si può realizzare senza la supervisione, il supporto, la responsabilità, l’educazione e la consapevolezza dei genitori che per primi devono conoscere le esigenze fisiche e psichiche dell’animale per trasmettere ai propri figli comportamenti corretti ed equilibrati.

La prima cosa da considerare prima di regalare un cane ai bimbi è che….

immagine tratta da Associazione 6 Zampe Onlus

Documentiamoci

 

Conoscere noi stessi per conoscere loro


Che cos’ è lo specismo

specismoIl filosofo Peter Singer definisce lo specismo nel modo seguente:

“Un pregiudizio o attitudine di una “specie” che parteggia per gli interessi dei propri membri, a discapito di quelli che appartengono ad altre specie.”

Lo specismo è il motivo comune per discriminare un individuo sulla sola base della sua appartenenza ad una specie. Le basi sono le stesse di quelle di chi nutre dei pregiudizi sulla razza (razzismo) e sull’ appartenenza ad un sesso (discriminazione sessuale). Quando si parla della sofferenza umana, in quanto Homo Sapiens, e la si considera più grave della sofferenza di un animale, si è per così dire colpevoli di “specismo”. Per lo stesso motivo la morte di un essere umano, dal momento che esso appartiene alla specie Homo Sapiens, è peggiore della morte di un animale. Una pratica lampante dello specismo è l’ industria della carne, la sperimentazione sugli animali e gli allevamenti per la produzione di pellicce. Lo specismo è un’ideologia le cui ragioni non si fondano su una base oggettiva. Non la si può giustificare con un’argomentazione logica, ma la si difende come un dogma, una verità divina.

Il più comune argomento nella storia della filosofia è che le umane capacità mentali, la parola e la cultura, permettono all’ uomo di utilizzare l’ animale. Oggi però è un’argomentazione facile da obiettare. L’ intelligenza è moralmente rilevante solo nei casi, per esempio, in cui si deve ottenere il diritto di voto o il diritto di prendere la patente ecc. Gli animali non hanno (come d’ altronde i bambini e i ritardati mentali) alcun interesse verso questi diritti, ma lo hanno verso quelli fondamentali, ovvero il diritto alla vita e alla libertà, di evitare le torture, eccetera, cioè i bisogni che non hanno nulla a che vedere con l’ intelligenza dell’individuo. Se intendessimo che l’ intelligenza sia moralmente rilevante, significherebbe che bambini ritardati potrebbero essere sottoposti a dolorosi esperimenti scientifici oppure potrebbero essere allevati per produrre cibo. L’ errore di fondo di questa argomentazione è il pensare che la nostra superiorità intellettuale ci dia una posizione (di superiorità) morale.

Che gli animali abbiano un QI inferiore di quello di un essere umano medio è sicuramente un motivo per non dare agli animali il diritto di andare all’ università, ma non la scusa per provare gli effetti di un concentrato di shampoo nei loro occhi. Quando si versa shampoo negli occhi di un coniglio per testare i danni di un prodotto da commercializzare, causandone la cecità, che rilevanza ha l’ intelligenza limitata del coniglio? Un essere meno intelligente non soffre meno di uno più intelligente nell’avere shampoo negli occhi. In questa situazione l’intelligenza non è rilevante così come non lo è il colore delle pelle, il sesso, o l’appartenenza ad una specie.

La sofferenza degli animali deve essere considerata tanto dolorosa quanto quella degli esseri umani. Essere uccisi capita raramente indolore, perciò non dovremmo mettere fine ad una vita felice, sia essa consapevole o no. Tenendo conto che molto raramente ci troviamo in situazioni dove dobbiamo scegliere tra la vita di un animale e quella di un essere umano, sarebbe meglio, di regola non uccidere mai, indipendentemente dalla capacità intellettuale l’individuo in questione. Tanto l’uomo quanto l’animale non esistono per essere utilizzati. Gli animali del mondo esistono per essi stessi. Non furono fatti per gli uomini, più di come i neri per i bianchi o le donne per gli uomini.

 

Pensieri d’amore


Ho intitolato questo post “pensieri d’amore” perchè è molto amore che da queste parole trapela. Un amore consapevole dei limiti che abbiamo noi umani nella relazione con i nostri cani. Mattia ha saputo esprimere nel migliore dei modi quello che anch’io mi sorprendo a considerare e pensare del mio rapporto con Lola.

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"il paziente!In nome di questa pazienza, aspetti…

La tua capacità espressiva mi lascia perplesso tutte le volte… è talmente ricca che  spesso mi mette quasi in imbarazzo. Sai esprimere allegria, malinconia, noia, stanchezza, curiosità, fame e tutto questo mi  porta a fare il più grande degli errori, considerarti umano. Invece no, non sei umano, per niente e forse è questa la cosa che ti rende ai miei occhi più meritevole di ammirazione.

Non sei cresciuto con me, non conosci la mia lingua, spesso sembri chiederti cosa mai vorranno dire quelle serie infinite di parole che costantemente tendo a rifilarti mentre mi sfogo con te di quello che non va nella mia vita eppure più di ogni altro sembri capirmi. Non sai parlare, ma ti sforzi sempre di comprendere cosa ti stia dicendo e quando mi fissi, con i tuoi occhi scuri comunichi con un solo sguardo quello che alcune persone non saranno mai in grado dire nell’intero arco della loro vita.

Hai la pazienza che nessun altro mai ha avuto e avrà con me, hai la voglia di assecondarmi e di accogliere con gratiduine ogni mia attenzione… e in nome di questa pazienza, aspetti…. e quando hai aspettato, aspetti di nuovo… con una devozione e una discrezione che metterebbero a disagio il più nobile tra gli uomini.

Mattia Marasco

Fonte: dogcoach.it