Articoli con tag ‘ricordi’

Lola


Un mondo di coloriNella notte silente, quando il mondo dorme, quando stacchi dalla disperazione di persone annientate, paesi scomparsi, quando la sofferenza altrui sembra prendersi una pausa, nella notte silente ringrazio chi mi ha donato Lola, chi le ha voluto bene, l’ha seguita, apprezzata, amata.

Se ne è andata nella stagione delle more, il 22 agosto, in una giornata di sole, luminosa, tersa, ariosa, accompagnata da una piacevole, leggera brezza, come si meritava.

 

Lacrime, incuranti dei miei sforzi per fermarle, sgorgano silenziose.
Un macigno sul petto. Il mio cuore prigioniero di un pugno che lo stringe, lo stringe e poi stringe ancora. Pensieri non pensieri.
Sulle labbra sono mute le parole.

Uno scrigno d'amore

E anche quando il tempo avrà steso il suo velato mantello sui miei ricordi, Lola rimarrà un vivido tocco di colore nell’acquarello del mio passato.

 

Bobo


28 marzo 2007
Chiamata per un corso di educazione di base
30 marzo 2007
Conosco Bobo, un labrador miele di due mesi. Scatenato! Incomincia l’avventura.
Un corso di base coinvolgente. Bobo ha cambiato la vita dei suoi compagni a due zampe, si sono completati a vicenda.
Bobo mi aiuta nella promozione della mia professione. Si presta a scatti fotografici da vero divo. Ha un carattere dolce, è facile stare con lui, sopporta le nostre bizzarrie, partecipa con entusiasmo alle nostre attività.
Ho sempre avuto sue notizie e questo mi ha fatto immenso piacere.
Soffre di displasia ai gomiti, fa l’agopuntura.
Arriva un momento in cui incomincia a fare il mattarello. Alessandra reinserisce delle attività che aveva abbandonato e tutto torna a posto.
Nell’estate 2009 inserisco altri 2 incontri. Va tutto bene. C’è molto affiatamento tra loro. E il mio cuore è colmo di soddisfazione.
Novembre 2009: ARRIVERA’ UN FRATELLINO UMANO. Grande gioia!! E facciamo un corso Pre-natal. So già che tutto andrà bene perché Bobo è meraviglioso e i suoi compagni lo sono altrettanto. Mi fido. So che faranno quello che ho consigliato.
Continuano le notizie:nasce Riky e la famiglia ora è davvero al completo.
Riky cresce anche con l’aiuto di Bobo che accoglie sempre con condiscendenza e pazienza le sue attenzioni, sempre monitorati da mamma e papà.
26.5.2014 sul mio cellulare sms
“Laura ciao,
purtroppo ti scrivo per farti sapere che il nostro caro Bobo ci ha lasciati. Volevamo ringraziarti perché anche grazie a te abbiamo passato con lui, i più bei momenti della nostra vita. E’ stata un’avventura stupenda… ora c’è tanta tristezza insieme però a infiniti bei ricordi che ci rimarranno sempre nel cuore, quel cuore che solo i nostri amici a 4 zampe sanno, riescono a colpire così nel profondo.
Alessandra, mamma di Bobo (come mi chiamavi tu)”

Io piango! Ricordo… 7 anni in un lampo.
Non importa come! Purtroppo Bobo te ne sei andato troppo presto. Ci diciamo che ci sarà un motivo se questo dispiacere è arrivato troppo precocemente. Lo scopriremo… Il mio grande abbraccio ai suoi compagni
Io intanto Bobo ti ricordo così, dando un’interpretazione umana a una delle tue infinite dolci espressioni:
Bobo

 

“Mamma, papà. Riky, Laura e tutti gli amici che mi hanno conosciuto… io ci sono sempre…nei vostri cuori. La mia vita ha sicuramente influenzato il percorso della vostra e continuerà a farlo”.

 

Robin


Robin

Tredici anni possono essere pochi e nello stesso tempo tantissimi. Quante cose accadono? Quante cose si condividono? Quanti cambiamenti avvengono?  Un bimbo di 5 anni gioca con il suo cucciolo e in un lampo si ritrova maggiorenne con il suo vecchio cane arrivato alla fine del suo cammino. Una mamma cresce il proprio figlio tra mille problemi e difficoltà e il loro cane è sempre lì, con la sua simpatia, le sue marachelle, la sua amicizia, la sua devozione, condivide e aiuta a sdrammatizzare. Questa volta Robin sono stati loro ad alleggerire il tuo fardello che era diventato davvero troppo, troppo pesante. Impossibile scordarti!

 

Passeggiata levriera a Varese


passeggiata levriera a Varese

Oggi a Varese un evento “sui generis”.
Per le vie del centro passeggiava un gran numero di levrieri, ognuno accompagnato dai propri “due zampe”. Pur occupandomi di un’infinità di cani non ne avevo mai visti tanti tutti insieme: è veramente stato emozionante! Levrieri Italiani, Greyhound, Galgo….ognuno con una storia diversa alle spalle ma con una cosa in comune, anzi due: lo sguardo dolce, un po’ timido, occhi color ambra nei quali ci si può perdere, che fanno pensare a chissà quale passato da scordare per donargli un presente sereno. E questa è la seconda cosa che hanno in comune:  una famiglia che li adora.
Questa iniziativa nasce dalla volontà di Elena Invernizzi, ovviamente proprietaria di un levriero. Per farla breve Elena ha ritrovato il suo cane che si era smarrito per una settimana durante la quale ha mobilitato il mobilitabile. La storia ha il lieto fine e lei per sdebitarsi partorisce ‘sta cosa. Viene appoggiata dalle Istituzioni e l’iniziativa prende forma. Alla manifestazione è presente il GACI (Greyhound Adopt Center Italy), rappresentato da Lilian Mazzola, già stata impegnata in altre passeggiate levriere in città sempre diverse, con lo scopo di incentivare le adozioni di questi cani, che per le loro caratteristiche fisiche sono tra i più sfruttati e maltrattati al mondo.
La passeggiata si è conclusa presso il GoGo Fruit, dove i cani sono sempre molto ben accolti (anche al chiuso),  che ha messo a disposizione i suoi numerosi tavolini nella piazzetta XX Settembre.
Questa è la prima manifestazione, il trampolino di lancio. Per l’anno prossimo pensano di allargare gli inviti anche ad altre associazioni che si occupano dei recuperi di Greyhound come EGN (european Greyhound network).

Oggi è una giornata strana… questa sera il Varese si gioca la serie A. Calcio e Cani, un connubbio che negli ultimi tempi purtroppo è fonte di vergogna, barbarie  e vessillo di inciviltà.
Questa mattina pioveva ma poco prima prima della manifestazione ha smesso. Ha ricominciato ora che si è conclusa.

Questa iniziativa è nata sotto una buona stella!!

 

Ciao Lucio


 

Chicca


ChiccaHo conosciuto Chicca circa 17 anni fa. Allora non ero ancora educatrice cinofila ma il rapporto con i cani è sempre stato particolare. L’ho vista crescere. Da batuffolo a classico labrador giocherellone, affettuoso e idrovora. Ma c’era una componente di lei, un lato del suo carattere pacato e riflessivo, anche in giovane età. Forse era da imputare al fatto che la sua due zampe, la mia amica  Gabriella, si assentava spesso per lavoro lasciandola alle cure dei nonni. E’ stata testimone di molti eventi, belli e brutti, è stata la gioia e la forza, la felicità e la consolazione, come lo sono tutti i nostri cani dopotutto. Peccato che non si rendano conto di quanto sono importanti e di quanto fanno per noi semplicemente esistendo. A sua volta e’ stata molto amata, valorizzata, rispettata. Nell’ultimo periodo non riusciva a fare le scale: Gabrilella e Dario hanno modificato un carrello elevatore e ne hanno fatto una sorta di ascensore per non doverla relegare in garage. Il loro è stato un rapporto incondizionato e ancora una volta l’amore ha dato la forza a Gabriella di decidere per quella scelta, l’ultima, definitiva, che avrebbe messo fine alle sue sofferenze.

Chicca mi riservava sempre delle accoglienze degne di una regina, usciva letteralmente di senno, corse pazze, irrefrenabili, lo sguardo acceso di felicità una coda talmente al vento… quasi da decollo! Da vecchietta aveva abbandonato gli eccessi ma i suoi occhi avevano la stessa luce e la sua coda che batteva sul pavimento sembrava un tamburo impazzito.
Immagini nitide, fresche, come fosse ieri…

Ci ha lasciato da 4 mesi. Non riuscivo a scrivere nulla; ora lo sto facendo piangendo, ma lo sto facendo. Il tempo aiuta… A Gabriella, mia amica da quasi 20 anni, che vedo sporadicamente ma con la quale ho sempre un’ottima intesa, va il mio pensiero.

 

Quando il nostro cane ci lascia…


"Caro Raul"

"Caro Raul"

Questo post è dedicato a tutte le persone che non riescono ad esternare come vorrebbero il dolore per la scomparsa del loro cane.  Per non sentirsi dire “…ma era solo un cane…”, perchè pensano di non essere capiti, perchè “tanto non serve a niente parlarne” e per altri mille motivi quando i nostri cani ci lasciano, si tende a chiudersi in se  stessi, a negare e soffocare il proprio dispiacere. La lettera che pubblico è stata scritta da Daniela quando ha perso il suo amato Raul. Se non fosse lei a dire che  il destinatario è il suo cane, le meravigliose parole sembrerebbero dedicate ad una persona. Ed è proprio questo il punto: oggi i nostri cani rivestono nelle nostre vite un ruolo talmente importante da piangerli esattamente come se fossero parenti stretti! La lettera ha vinto il 2° posto al Concorso Provinciale della Poesia.

“CARO RAUL, non è mai abbastanza il dolore per la perdita di chi si ama e ciò che resta di te è un cuore a pezzi, una continua ferita che brucia. La speranza che non termina mai di esistere, ti porta avanti in fondo a questa vita che per alcuni sembra eterna. Quanta strada ho percorso e probabilmente ne ho ancora molta da fare ma a volte desidero concludere il mio viaggio… La mancanza di coloro che non ci sono più è forte, immensa e sicuramente irrimediabile. Non ci sono parole per descrivere il mio stato d’animo. Non ci sono parole ed urla per raccontare una parte importante di vita che ha segnato i miei giorni. A volte vorrei strappare dal cuore il dolore travolgente dei ricordi, mi sento come una farfalla senza ali, un’anima che vaga senza meta e di aver perso ogni battaglia!!

La vita insegna, la vita ci cambia, il dolore matura e rende più forti ma allo stesso tempo trascina via con forza una parte di noi che ha vissuto in un’altra vita, una vita diversa, con degli spazi, dei doveri, delle condizioni che ora non ci sono più. Sembrava eterna, ricca di sostanza, trasparente, senza inganni e poi la morte… In silenzio, con lo sguardo cupo, il mistero che gela ogni immagine, che ferma ogni battito e tutto termina. La morte. La morte che parola strana, sensazione di solitudine, di vuoto. La morte è ciò che sorprende la vita.

Da un grande dolore nasce un grande cuore, con infinito amore.           Daniela “

Dopo la scomparsa di Raul Daniela ha pianto anche la scomparsa di Squash per la quale ha scritto un’altra bellissima lettera. Ora è la “duezampe” di Blanka e ad entrambe auguro ancora tanto bellissimo tempo insieme.

 

Max


max

Da Mirella:

“Il 17 nov.2010 è morto il mio cane,era un dolcissimo setter,l’avevo trovato nel bosco che aveva due mesi.Adesso ne aveva 14,ha avuto una paresi e poi le cure di cortisonici gli hanno provocato un’emorragia intestinale,soffriva troppo e l’ho fatto sopprimere.Soprattutto negli ultimi anni il nostro rapporto era diventato quello tra due persone,il dolore che provo dopo 5 mesi è ancora enorme,soprattutto ne è stato sconvolto il ritmo della mia vita,fatta anche di passeggiate,di coccole;quando era vivo non pensavo avrei sofferto così;ho anche tre gatti anche loro anziani e mi sono accorta che gli animali invecchiando diventano più affettuosi,più umani.
Adesso ho deciso di prendere un altro cane al canile,arriva dopodomani,avrà due anni,l’ho visto in foto e mi si spezzava il cuore pensando che sarebbe rimasto in gabbia tutta la vita.Anche se così facendo rinuncio ancora una volta alla libertà di movimento,mi prendo altre preoccupazioni (ho 65 anni) etc.”

 

Dedicato a Titti


TittiLa mia adorata cockerina Titti non c’è più da 3 settimane.
Aveva quasi 18 anni passati sempre insieme dato che l’ho presa che era una bellissima cucciolotta di 3 mesi.
E’ stata la dolce, affettuosa, paziente, gioiosa compagna di una vita, con lei ho condiviso tutto gioie e dolori.
Nei momenti difficili se lei non ci fosse stata non so come avrei fatto.
Abbiamo vissuto da sole io e lei per tutti questi anni (dopo un divorzio sono stata molti anni single, anche se ora ho un compagno) e non c’è cosa che io non abbia fatto con lei.
Aveva una gran voglia di vivere si è salvata da una gastroenterite quando aveva cinque mesi e pensavo di perderla,ha superato a 12 anni un difficile intervento all’utero, negli ultimi anni è diventata sorda, cieca, incontinente (girava con il pannolino , potevo metterglielo avendo lei la coda piccola), aveva una grossa ciste sotto una mammella non operabile data l’età e da qualche mese aveva una forma di demenza senile che la disorientava tantissimo ( non potendo più stare da sola durante il giorno viveva con i miei genitori che l’hanno amorevolmente accudita) e lei malgrado tutti i suoi acciacchi non ha mia perso il suo temperamento combattivo e tenace, la sua grande voglia di vivere e stare con noi …
Purtroppo negli ultimi mesi per una malattia di mia madre non poteva più essere seguita nel modo in cui tutti i suoi problemi richiedevano e la veterinaria viste le sue condizioni oramai sempre più in via di peggioramento, mi ha consigliato l’eutanasia perché era ormai molto sofferente .
Ho dovuto prendere con grande dolore questa decisione, l’ho accompagnata negli ultimi attimi della sua vita stringendola a me ,è passata dal sonno alla morte dolcemente  senza accorgersene.
Ho cercato di essere forte per non trasmetterle paura e ansia, … sono riuscita a tenerla vicina e seppellirla nel giardinetto della casa del mio compagno, ho cercato di convincermi che è stato giusto così per evitarle altre sofferenze … e dopo è scoppiato il mio profondo dolore, i pianti disperati non sono cessati neanche un solo giorno da allora,  un gran vuoto ha preso il suo posto, la vita è dura senza di lei , mi sento sola e sono invasa dai sensi di colpa per non aver fatto abbastanza per lei ,per curarla ,per tenerla ancora in vita, sono caduta in uno stato di profonda tristezza e sconforto ,che non riesco a condividere con nessuno perché non possono credere che soffra così per la perdita del mio cane.
Ma lei per me è stata come una persona, forse “il figlio” che non avuto, ha riempito per anni le mie giornate e le mie serate, i miei week end ,la mia vita. L’ho profondamente amata  come lei ha devotamente e incondizionatamente amato me.

Avrei da scrivere fiumi di parole su di  lei, ho cercato parole di conforto per il mio dolore, condivisione di esperienze perché mi sembra di essere l’unica a soffrire in questo modo.. ho trovato questo sito che mi fa sentire un po’ meno sola e marziana, perché chi mi sta attorno non capisce ed a me sembra di non riuscire a venire fuori da questa profonda disperazione…

Antonella

 

Simba


SimbaCaro Simba, quando arrivasti nella nostra vita io ero piccolo. Io volevo un Husky ma alla fine mi portarono te. Non potrei essere piu’ felice che questo sia successo perché per 16 anni hai riempito i nostri cuori, hai fatto dei progressi e per tante di quelle volte ci hai fatto sempre rimanere di stucco perché facevi cose che non pensavamo fossero possibili per un cane. Riuscivi a dire mamma quando ti portavamo fuori per fare la pipì, prima di entrare, ti pulivi i piedi sul tappeto appena noi te lo chiedevamo. Se ti chiedevamo un bacio immediatamente ce lo davi. Eri così innamorato di tutti noi come noi di te, sentivi tutto quello che ci circondava, sentivi se una cosa non andava bene, sentivi se qualcuno di noi non stava bene, ci sei sempre stato vicino come noi a te. I tuoi preferiti erano mamma e Antonio, anche perché io da piccolo ti davo i tormenti, ma tu non dicevi nulla perché sapevi che era il mio modo di dimostrarti quanto fossi importante per me. Ma il legame che avevi con nostra madre era e sarà eterno e questo io non potrò mai dimenticarlo. Hai attraversato mali inimmaginabili a livello di salute, anche nonostante la tua età avanzata, ma li hai superati tutti con estremo coraggio e sopportazione. Ti abbiamo curato sempre al massimo delle nostre possibilità. Ma stavolta è stato troppo per te, il male che hai avuto è stato troppo devastante, anche se lo hai affrontato con un coraggio e una forza che mai dimenticherò. Quella maledetta caduta dal balcone della nostra cucina è stato troppo per te, anche se stavi iniziando a riprenderti, qualche cosa è andato storto e in questi ultimi 2 giorni ti sei completamente lasciando andare e alla fine hai trovato la tua pace tanto aspettata, dato la tua sofferenza. Io ho provato a farti le cure prescritte, ma evidentemente doveva andare così. Ti vogliamo bene e te ne vorremo per sempre. Sei l’essere piu’ speciale del mondo e sono sicuro che ci aspetterai fino a quando non ci ritroveremo tutti insieme un’altra volta, solo che stavolta sarà per sempre. Manchi anche a Teseo, il cane nero che è arrivato molto dopo di te. Sei sempre stato geloso di lui, ma alla fine ci giocavi sempre. Ti amo, come ti amano mamma, papà, Antonio, Pino e Niko. Aspettaci che quanto prima ci rincontreremo. Addio SIMBA CRISTIANO………