Dedicato a Titti


TittiLa mia adorata cockerina Titti non c’è più da 3 settimane.
Aveva quasi 18 anni passati sempre insieme dato che l’ho presa che era una bellissima cucciolotta di 3 mesi.
E’ stata la dolce, affettuosa, paziente, gioiosa compagna di una vita, con lei ho condiviso tutto gioie e dolori.
Nei momenti difficili se lei non ci fosse stata non so come avrei fatto.
Abbiamo vissuto da sole io e lei per tutti questi anni (dopo un divorzio sono stata molti anni single, anche se ora ho un compagno) e non c’è cosa che io non abbia fatto con lei.
Aveva una gran voglia di vivere si è salvata da una gastroenterite quando aveva cinque mesi e pensavo di perderla,ha superato a 12 anni un difficile intervento all’utero, negli ultimi anni è diventata sorda, cieca, incontinente (girava con il pannolino , potevo metterglielo avendo lei la coda piccola), aveva una grossa ciste sotto una mammella non operabile data l’età e da qualche mese aveva una forma di demenza senile che la disorientava tantissimo ( non potendo più stare da sola durante il giorno viveva con i miei genitori che l’hanno amorevolmente accudita) e lei malgrado tutti i suoi acciacchi non ha mia perso il suo temperamento combattivo e tenace, la sua grande voglia di vivere e stare con noi …
Purtroppo negli ultimi mesi per una malattia di mia madre non poteva più essere seguita nel modo in cui tutti i suoi problemi richiedevano e la veterinaria viste le sue condizioni oramai sempre più in via di peggioramento, mi ha consigliato l’eutanasia perché era ormai molto sofferente .
Ho dovuto prendere con grande dolore questa decisione, l’ho accompagnata negli ultimi attimi della sua vita stringendola a me ,è passata dal sonno alla morte dolcemente  senza accorgersene.
Ho cercato di essere forte per non trasmetterle paura e ansia, … sono riuscita a tenerla vicina e seppellirla nel giardinetto della casa del mio compagno, ho cercato di convincermi che è stato giusto così per evitarle altre sofferenze … e dopo è scoppiato il mio profondo dolore, i pianti disperati non sono cessati neanche un solo giorno da allora,  un gran vuoto ha preso il suo posto, la vita è dura senza di lei , mi sento sola e sono invasa dai sensi di colpa per non aver fatto abbastanza per lei ,per curarla ,per tenerla ancora in vita, sono caduta in uno stato di profonda tristezza e sconforto ,che non riesco a condividere con nessuno perché non possono credere che soffra così per la perdita del mio cane.
Ma lei per me è stata come una persona, forse “il figlio” che non avuto, ha riempito per anni le mie giornate e le mie serate, i miei week end ,la mia vita. L’ho profondamente amata  come lei ha devotamente e incondizionatamente amato me.

Avrei da scrivere fiumi di parole su di  lei, ho cercato parole di conforto per il mio dolore, condivisione di esperienze perché mi sembra di essere l’unica a soffrire in questo modo.. ho trovato questo sito che mi fa sentire un po’ meno sola e marziana, perché chi mi sta attorno non capisce ed a me sembra di non riuscire a venire fuori da questa profonda disperazione…

Antonella

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3 Commenti

  1. laraCiao Peki,

    Ciao Antonella, ti invio la lettera che ho fatto pubblicare nel giornale locale di Biella dove si e’ svolto l’accaduto. Be’ come capirai leggendo la lettera il mio dolore e’ immenso. Ti scrivo la mia storia non per consolarti (non credo tu proverai sollievo alla fine della mia lettera..sinceramente non mi farebbe piacere) ma solo perche’ tu sappia che c’e’ qualcuno che ha il tuo stesso dolore se non di piu’..

    Ciao Peki,
    Qui tutto parla di te. La casa e’ vuota, mi giro e non sei li che mi guardi o dormi. Esco fuori e in ogni ponte, in ogni angolo, in ogni calle di Venezia c’e’ un ricordo di te.
    Cucciolotta mia, mi manchi tanto. Eri una furbacchiona, nella tua dolcezza infinita. Sapevi manovrarmi come volevi, bastava un tuo sguardo, la testina piegata da un lato, un’un orecchio su e uno giu’ ed ecco che il gioco era fatto. Lo sapevi benissimo.
    Ma eri una cagnetta modello. Un po’ ruffiana ma buona, orgogliosa ma dolce, coccolona ma forte. Il mio cuore e’ lacerato senza di te. Mi manca quando appoggiavi il nasino sulla mia gamba per chiedere un biscotto, mi manca tenerti la zampetta prima di addormentarmi con te al mio fianco, mi mancano le mattine di quando mi alzavo e tu puntualmente andavi a nasconderti in fondo al letto sotto le coperte e io dicevo ma cos’e’ questo fagottino? E poi alzavo le coperte e dicevo cucu.. E tu facevi finta di mordermi la mano per poi invece riempirla di baci. Eri una cagnolina paurosa. Qualche anno fa ti avevano trovata abbandonata in mezzo al traffico, portata poi in canile fino a che e’ arrivato il tuo angioletto custode: la signora Adele. Eri felice la’, con lei e la sua badante. Ti sentivi al sicuro. Poi un giorno la signora Adele e’ morta e io ti ho preso con me. Da allora siamo state sempre insieme. Tu avevi paura di tutto, eri assolutamente indifesa. Quel maledetto giorno del 31 gennaio 2011, in via Sandigliano a Candelo (Biella) un rotwiller ha scavalcato un recinto rotto e ti ha aggredita, ridotta in fin di vita. Non guardavi mai quel cane, tu guardavi solo me e cercavi il mio aiuto. Io urlavo dalla disperazione, dalla paura, tenevo quel cane per il collo perche’ non avevo altre armi, ma lei oramai ti aveva puntata, nonostante tu ti fossi messa con il pancino su’. La mia povera mamma gia’colpita da 2 infarti urlava accovacciata in un angolo e urlava forte il tuo nome e mentre tutto questo accadeva i proprietari del cane se ne stavano prima nel balcone della loro casa al sicuro, dopo si sono ritirati per poi uscire mezz’ora piu’ tardi e dire che non avevano sentito nulla. Tu sei morta grazie all’ignoranza umana. Gente che vuole cani come i rotwiller o pitbull ma poi non sanno gestirli. Gente all’apparenza tanto dispiaciuta per la tua morte ma quando il giorno dopo abbiamo chiesto il risarcimento danni (da donare alle Amichedilu’ di Napoli – Associazione Animalista) ecco il dolore sparire dalla faccia del proprietario per dar posto alla freddezza. Ma si Luna, in fondo eri un cagnolino, neppure di razza, avevi gia’ 11 anni, forse te ne sarebbero rimasti da vivere altri 5-6 e poi il canile e’ pieno di cani in cerca di famiglia. Quindi lascia perdere tutto l’amore che mi hai dato, le nostre giornate passate insieme, le notti a dormire uno accanto all’altra e il tempo che ancora avresti potuto avere per rivalerti sulla tua vita passata di cane bastonato e abbandonato che eri prima di trovare la casa della Signora Adele. Non importa se quando sei stata aggredita avevi il pacco intestinale fuori, morsi sul dorso e il terrore negli occhi e non piangevi, e ne sono davvero convinta lo facevi per me.
    Luna vorrei tanto che tu avessi un minimo di giustizia per quel che e’ successo. Il tuo corpo riposa nella tua isoletta felice di S. Elena, quel posto tanto amato da te. Ma tu sei ovunque, ti penso in paradiso ma anche accanto a me in ogni istante. Voglio credere che se qui nessuno ti dara’ giustizia, e vedrai che non ci sara’ , nell’aldila’ ci sia un qualcuno che si occupera’ di cio’ che avviene sulla Terra. Ingiustizie, sfruttamento dei piu’ deboli animali o persone che siano, di tutti i tuoi simili privati della loro liberta’ e dignita’, di quegli animali fatti impazzire dentro le gabbie, di vivisettori che per denaro vi uccidono. Sia maledetto chi tortura un’animale indifeso. Davanti a queste persone io sputo e provo solo un enorme disprezzo. Provo anche disprezzo per il nostro Paese e per quella giustizia che non c’e’. Un Paese il nostro dove chiunque puo’ fare quello che vuole, uccidere, rovinare la vita ad altri e rimanere impunito. Un Paese fatto di una giustizia malata, di un sistema politico e giuridico tutto da rifare e di un buonismo ipocrita che non serve a niente.
    Ciao Peki, ti voglio tanto bene. Sarai sempre nel mio cuore.
    Lara

  2. Antonella, non sono brava con le parole… non tutti possono capire il rapporto che si stringe con il proprio cane (specialmente chi di cani non ne ha) e quanto questo influenzi la nostra vita. Farle l’iniezione, è stata una scelta difficile, ma fatta davvero col cuore, pensando solo alla sua sofferenza, mettendo avanti lei prima di te. Purtroppo posso solo mandarti un abbraccio e dirti che non è vero che sei una marziana!

  3. No Antonella, non hai proprio nulla di marziano. Il dolore per la perdita del proprio cane è inimmaginabile, non si può descrivere. 18 anni sono tantissimi. Sotto questo aspetto sei stata fortunata. Pensa che a me viene da piangere al solo pensiero di quando Lola mi lascerà…ed ha “solo” 10 anni. Spero che condividere le tue emozioni su queste pagine possa averti aiutato, seppur per un solo attimo, ad attenuare il dispiacere.
    Un abbraccio.

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