Io & Joe … inseparabili. L’incontro nel canile di Roma, il 19/08/2002 e Joe che decide di adottarmi. Era adulto, non so quanti anni avesse, magro e spaurito. E’ tornato ad essere un cane felice ed io ho imparato cosa significa amare. Il 28/08/2009 è andato via… in pochi minuti, senza un lamento. Si è lasciato andare, mi ha aspettata e poi ha deciso di andare… Non ho saputo o potuto salvarlo. Il mio cuore è spezzato. Il grande Joe … per sempre insieme.
Siete tutti invitati alla 4^ SCODINZOLATA D’AUTUNNO al Parco Elia di Busto Arsizio (VA).
L’ 11 ottobre 2009 dalle ore 14 grandi, piccini e cagnolini tutti insieme per aiutare i quattro zampe ospiti dei Canili APAR. Attività ricreative, sfilata a 6 zampe, stand gastronimici con castagne, salamelle, patatine fritte e…crocchette. E musica… tanta musica. Un’occasione per stare insieme piacevolmente e aiutare chi è meno fortunato del tuo 4 zampe.
Un consiglio da educatrice….rompiscatole! Se il vostro cane non è abituato a questo genere di manifestazioni potrebbe non gradire l’allegra confusione. Lasciatelo tranquillo a casa, partecipate e divertitevi e poi gli raccontate come è andata.
22.9.09 Gornate Olona Appello dell’Enpa per alcuni cani reduci dai maltrattamenti della struttura chiusa dai carabinieri quasi un anno fa. Sono soprattutto pastori tedeschi in cerca di un padrone
Oltre cento cani erano presenti nel canile di Gornate Olona, definito dagli inquirenti un “lager”. La maggior parte degli animali, in questo anno, sono stati adottati, ma ne mancano ancora alcuni che sono senza padrone. La struttura di Gornate era stata al centro di un’inchiesta da parte dei carabinieri, per maltrattamenti nei confronti degli animali. Le vicende giudiziarie sono ancora in corso, ma per i cani non è stato semplice trovare dei nuovi padroni.
Per l’affidamento della maggior parte di loro se ne è occupata l’Enpa di Varese. Quasi tutti sono stati adottati, ma 14 di loro non hanno ancora una casa e si trovano nel canile di Lonate Ceppino. Altri in strutture private mantenuti dall’Enpa. Ma servono sostegni, aiuti, anche adozioni per poterli mantenere.
Per lo più sono pastori tedeschi, adulti, «bellissimi – si legge nel volantino distribuito da Enpa -. Sono di varie età ma, soprattutto, hanno tutti un ottimo carattere nonostante abbiano passato tutta la loro vita in box, sfruttati per sfornare cuccioli. Adottateli e date loro una vera vita. Vi ripagheranno con un amore ed una devozione unica, come solo i pastori tedeschi sanno fare».
Per informazioni, sito: www.enpavarese.it, tel. 331.42.600.11.
Voglio dedicare questo articolo a Stefano e Mia. Mia è scomparsa di recente, un fulmine a ciel sereno l’ha portata via lasciando in Stefano un vuoto che a volte nemmeno la scomparsa di un umano lascia. Stefano e Mia erano un coppia speciale; lui rispettava i suoi tempi, e le sue esigenze, anche con 40 gradi aveva sempre una copertina a disposizione per farla sdraiare; era attento ad ogni minima cosa e, soprattutto, sapeva dire basta durante dimostrazioni e competizioni. Questo, purtroppo non è un dono che tutti hanno. Ho visto proprietari arrabbiarsi tantissimo perchè il cane non si era piazzato, ho visto proprietari parlare per molto tempo con altre persone senza preoccuparsi di cosa stesse facendo nel frattempo il loro amico: il poveretto era costretto in piedi, a fianco del proprietarioi, ansimante per il caldo, senza sapere cosa fare perchè non riceveva indicazioni da chi per lui era l’unica fonte di riferimento; la stessa fonte di riferimento lo strapponava e gli si rivolgeva con voce burbera perchè il cane, attirato da attività più interessanti, cercava di allontanarsi. Questi comportamenti sono molto frequenti sia durante le competizioni che nella vita quotidiana. Ci si dimentica che all’altro capo del guinzaglio abbiamo l’unico vero sincero compagno,con il quale si deve instaurare una vera relazione, basata sull’intesa reciproca, che non si ottiene facendo solo attività agonistica. Tra Stefano e Mia il rapporto era forte, saltava agli occhi. Questo per lui deve essere motivo di serenità. Purtroppo il destino ci riserva brutte sorprese e ci mette a dura prova ma forse per questo c’è una giustificazione. Stefano è un bravissimo istruttore, adesso si dedica anima e corpo all’insegnamento. Magari l’esperienza con Mia farà sì che trasmetta ai poprietari che prima di ottenere delle performance dai loro cani, prima di raggiungere dei risultati agonistici, è bene che imparino a conoscersi reciprocamente, è bene che i proprietari scoprano il loro cane, abbiano le conosenze per capirne i comportamenti e i segnali, sappiano comunicare con lui non solo durante una gara, bensì nella vita di tutti i giorni. Che senso ha avere un cane che è eccezionale in agility se non si capisce perchè si agita al guinzaglio o si azzuffa con altri cani e, soprattutto, non si riesce a risolvere il problema? Per me Stefano ha una grande dote: ci sono persone che nascono con una missione, che nascono per fare una cosa specifica: Stefano è nato per dedicarsi ai cani e sono convinta che la sua strada sia quella di insegnare il comportamento più che insegnare attività performative (senza nulla togliere alla sua bravura in questo campo).
Il lutto di Stefano mi ha rattristata moltissimo, automaticamente mi sono messa nei suoi panni; e stato come se mi fosse venuta a mancare Lola. E’ un’esperienza che prima o poi anch’io dovrò vivere ma già ora, pensandoci, mi sento mancare il terreno sotto i piedi.
Stefano, per quanto mi riguarda, è capito più di quanto creda.
Non sono mai veramente convinta che una mia firma possa cambiare qualche cosa. Ma sono convinta che possa far sentire più forte chi combatte per far cessare atrocità. L’unione fa la forza! Una firma non costa nulla. Non si deve neanche cercare la penna. Forza… facciamo un clik. Paragonatelo ad un vostro gesto: io, metaforicamente, sputo in un occhio a chi compie azioni aberranti. Lo so, non è bello, non si dovrebbe, non è così che si vincono le battaglie. Però mi fa stare meglio e, comunque, è sicuramente un comportamento più “civile” rispetto ad altri che vedono vittime gli animali!
Dalla genialità di Giorgio Panariello, unita al suo grande amore per gli animali, nasce questo magico racconto fotografico: immagini tenerissime e divertenti come solo gli amici a quattro zampe sanno essere.
Questo libro è una struggente riflessione su uno dei misteri più commoventi del regno animale: l’amore sconfinato che un cane riesce a trasmettere al suo padrone.
Ma è anche uno strumento di denuncia, un tassello importante nella campagna contro la pratica infame dell’abbandono dei cani nella quale Panariello è schierato da anni in prima linea.
Infatti il libro sostiene La Squadra per gli Animali, di cui Giorgio Panariello è il Presidente onorario .
La Squadra , Capitanata dal Presidente Elena Metti è un progetto che rappresenta un’assoluta novità di unione di forze. Nasce per dare una risposta concreta al problema del soccorso degli animali in difficoltà e vede per la prima volta la collaborazione delle maggiori associazioni animaliste nazionali: Animalisti Italiani, Enpa, LAV e Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Uniti per vincere, dalla parte degli animali e dei cittadini.
Il simpatico mattatore di ‘Ballando con le stelle’ sostiene la campagna della Lav per la prevenzione del randagismo, a cui dedica il nuovo brano. E nel video canta con tanti ‘ospiti illustri’, da Marcorè a Frizzi, da Licia Colò al Trio Medusa (video alla fine dell’articolo)
Roma, 24 giugno 2009. “Una piccola bestia di razza di cane” è la nuova canzone dedicata al miglior amico dell’uomo, interpretata da Paolo Belli, con cui l’artista ha deciso di sostenere la campagna della Lav (www.lav.it) contro l’abbandono di animali e per la prevenzione del randagismo e altre iniziative in difesa dei diritti degli animali.
Presentato a Roma da Paolo Belli – presente la LAV – il brano è accompagnato da un videoclip che racconta, attraverso gli occhi del protagonista a quattro zampe, una fuga che diventa anche viaggio e scoperta. Alla realizzazione del video hanno partecipato Neri Marcorè, Pierfrancesco Favino, Tosca D’Aquino, Daniela Poggi, Licia Colò, Fabrizio Frizzi, Giulio Golia, Il Trio Medusa, Irene Fornaciari, Arianna Ciampoli e Raffaele Vannoli, con la regia di Fabrizio Brocchieri e Antonio Gullo.
Il brano, inserito nel CD “20 anni” di Paolo Belli e nella scaletta del suo tour estivo, racconta la storia vera di un cane di quartiere strappato al suo ambiente e ai suoi affetti e trascinato….
Una piacevole iniziativa per stare insieme semplicemente, divertirsi, stuzzicare qualcosa, ballare musica anni 80 in compagnia di un buon complesso e di un DJ, per regalare un sorriso in più ai meravigliosi cuccioli a due zampe brasiliani. Il ricavato della serata verrà totalmente devoluto ad AMIB, l’associazione che da anni si prodiga alacremente per garantirgli nel miglior modo possibile una vita decorosa e dignitosa.