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DOG Dog Olimpic Games: un evento importante!


A due anni dalla prima edizione di impensato successo, si ripropongono i DOG OLIMPIC GAMES. Non più 3 giorni ma 5 – dal 19 al 23 settembre 2012, per consentirci di vivere meglio il tempo con i nostri cani. Questa manifestazione non prevede solo competizioni perchè è stata pensata, organizzata e creata da professionisti che avendo a cuore principalmente la relazione tra il cane e la sua famiglia, hanno inserito nel medesimo contesto una serie di  eventi culturali, scientifici, ludici, formativi-informativi. Insomma il cane davvero vissuto a 360°. I relatori che terranno le conferenze sono tra i migliori in assoluto e vale davvero la pena di sentire ciò che hanno da dire. Potete “assaggiarli” sul sito nella sezione “events”

5 giorni di allegria, 5 giorni di passione, 5 giorni d’amore, 5 giorni di cultura, perchè anche guardando si impara.

Attenzione però… ascoltate sempre ciò che il vostro cane vi dice (osservatelo); magari non è a proprio agio nella confusione, potrebbe fare troppo caldo o potrebbe non essere in piena forma proprio in quei giorni. Siate dei proprietari responsabili! Preparatevi a gestire ogni evenienza in funzione anche del suo benessere. Sono gli organzzatori stessi a chiederlo!|!

Buon divertimento a tutti!!

 

A che gioco giochiamo?


Giochi sfrenati incontrollati, frenetici, senza regole, creeranno cani incontrollati, sfrenati, frenetici, senza regole. Saranno più inclini all’iperattività, all’ansia, ad aggredire e saranno etichettati come “problematici”, “asociali”; tenderemo a confinarli in giardino o in casa perché troppo difficili da gestire.
Al contrario, giochi pacati, di fiuto, di attivazione mentale, giochi anche dinamici come il tira e molla, i giochi con la palla e il frisbee ma strutturati e con regole alle quali attenersi, formeranno cani capaci di affrontare paure e incertezze in modo equilibrato.
Per il cane giocare vuol dire correre, inseguire, rosicchiare, mordere, abbaiare, scavare. Così facendo sfoga la sua esuberanza, conosce il mondo e impara a relazionarsi con esso. Attraverso il gioco si diverte e si gratifica ma non si pone limiti né freni. E’ importante passare del tempo con lui per coordinare le sue attività senza inibirle.
Essere i suoi compagni di gioco è un collante eccezionale. Si gettano le basi per una relazione fatta di intesa e saremo per lui dei veri e propri riferimenti perché saremo interessanti, vivaci, divertenti.  Ci cercherà sempre perchè sapremo proporgli la cosa giusta nel momento giusto.
Quali giochi far fare al vostro cane, come proporglieli e per quanto tempo, dipende da una serie di fattori, come ad esempio l’età, il carattere e la razza. Con cani selezionati per avere un alto livello di predatorietà è bene moderare le attività che la fanno emergere; con cani selezionati per avere un alto livello di competitività limitiamo giochi di contesa, come il tira e molla. In questo modo eviteremo che la loro già naturale predisposizione venga esasperata.  Per questo è molto importante che consultiate un educatore cinofilo che possa aiutarvi nella scelta delle attività più idonee da fare insieme.
Il cane si educa anche attraverso il gioco e bisogna dedicarci del tempo quindi pensate a quanto ne avete a disposizione prima di adottarne uno.

 

La calma è la virtù dei forti


Ormai è risaputo. Gli stati emozionali dei nostri cani sono quasi sempre una risposta ai nostri comportamenti. Attraverso i movimenti, il tono di voce, gli sguardi, il gioco, le attenzioni, possiamo trasmettere ansia o tranquillità, paura o sicurezza, calma o agitazione. Senza rendercene conto interagiamo con loro in modo inevitabilmente eccitante: siamo sempre di corsa, gli parliamo in continuazione, facciamo giochi che li inducono sempre a saltare o correre, aumentiamo le attenzioni quando dovremmo invece ignorarli.  Essere costantemente all’erta, agitati, pervasi da un senso di frenesia non è un modo di vivere ottimale. Che fare quindi per aiutare i nostri amici a rilassarsi? Li possiamo educare alla calma affrontando il tema sotto molteplici aspetti. Eccone alcuni:

-    proponiamo giochi di fiuto piuttosto che giochi eccitanti (nascondiamo bocconcini, ossi, giochi e facciamoglieli trovare)

-    appena si sdraia per riposare premiamolo con un bocconcino posto tra le sue zampe (rinforziamo lo stato di calma)

-    cerchiamo di modificare la nostra comunicazione muovendoci con più tranquillità, parlandogli con tono pacato, ignorandolo quando è ipereccitato (ad esempio quando rientriamo a casa).

Ci sono molte altre cose da fare e sapere che vanno però proposte e “confezionate” in base alla razza, al carattere del cane e alle abitudini della sua famiglia. Rivolgersi ad un professionista è sempre la scelta migliore.
La calma dovrebbe diventare uno stile di vita. Tutto sommato farebbe bene anche a noi

(foto tratta da internet)

 

Ci risiamo…è Natale porco cane!


tartufo di NataleDi anno in anno l’atmosfera natalizia ci avvolge sempre più in anticipo. Già da ottobre inizia il bombardamento mediatico e il consumismo ci accalappia con la sua rete dalla quale e molto difficile liberarsi. In barba alla crisi…. Ma va bene così, perchè tirarsene fuori se non si nuoce a nessuno?

Ecco, appunto…. Visto che tutti cominciano presto lo faccio anch’io. Se vi balena l’idea di regalare un animale fatela rimanere tale.

Un animale ha una sua individualità. Dal cane al pesce rosso, dal criceto alla tartaruga, ognuno ha dei bisogni etologici specifici, che non si possono modificare e che noi non dobbiamo ignorare. Cosa sono i bisogni etologici? Campionari di comportamenti propri, naturali, innati, che contraddistinguono una specie.

Prima di concretizzare l’idea di regalare un animale informatevi su ciò che dovrete fare per soddisfare le sue necessità e farlo vivere bene, non da uomo ma da animale quale è.

E fino qui ho parlato in senso generale; visto che mi occupo di cani ora entro nello specifico. Detto fuori dai denti e senza mezzi termini…NON COMPRATELI NEI NEGOZI! C’è ancora qualcuno che non sa che cosa c’è dietro? C’è ancora qualcuno che non ha mai sentito parlare del traffico di cuccioli importati dai paesi dell’Est (e mica solo da quelli)?. C’è ancora qualcuno che non sa dei rischi legati all’acquisto di animali nei negozi? C’è ancora qualcuno che non sa delle sofferenze e delle brutture che devono subire? Non ci credo che ci sia ancora qualcuno che non lo sa. Credo piuttosto che ci sia ancora qualcuno che fa finta di non sapere e questo qualcuno è il responsabile del perpetuarsi di questa piaga. Se c’è domanda c’è sempre offerta.

E proseguo con il cazziatone…..

Avete deciso che dovete regalare per forza un cane? Quanti bambini ci sono in famiglia e di che età? No perchè solitamente si legge che i cani fanno tanto bene, che fanno crescere i nostri figli responsabilizzandoli, si parla di Pet Therapy e di tantissime belle altre cose ma al cane chi ci pensa? Avete tre figli piccoli e volete la famiglia perfetta arricchendola con l’arrivo di un cane? Il rischio è quello di farlo finire recluso in giardino, legato o “ceduto” dopo pochi mesi perchè non si riesce ad educarlo. Non perchè il cane è “scemo”, tropo vivace, non capisce ma perchè sarete spesso sull’orlo di una crisi di nervi causata dalla gestione dei figli e non avrete nè tempo nè voglia da dedicare al cane che sarà però il vostro capro espiatorio per scaricarvi (anche se ho avuto il piacere di lavorare con persone  che hanno saputo far fronte ai problemi in maniera encomiabile – chapeau).   Pensateci seriamente e informatevi perchè dal momento che adottate un cane ne diventate i responsabili esattamente come lo siete per i vostri figli.

Però, siccome è vero che ci fanno tanto bene, che ci aiutano a stare meglio e ce ne sono tanti che hanno bisogno di noi, se si affronta la questione con consapevolezza, ben venga l’arrivo di un quattro zampe.

Nei canili ce ne sono tanti che ci aspettano ma dovrete essere completamente sinceri sulle vostre abitudini di vita con i volontari che vi seguiranno nell’adozione per evitare problemi che altrimenti non si riusciranno ad affrontare. Se i volontari sono anch’essi responsabili vi consiglieranno il cane adatto e non uno qualunque tanto per accasarlo. L’obbiettivo, sia per loro che per voi,  è quello di trovare un focolare definitivo per il cane. Proprio come fa Simone. Sì, proprio lui…“quello di Missione Cuccioli”. La trasmissione è a misura di bambino ma è ovvio che i consigli sono per i genitori che devono sempre seguire i figli nell’educazione del cane. Il programma è bellissimo ma, per noi educatori in prima linea è, spesso, un’arma a doppio taglio. Lo spettatore vede tutto bello e tutto facile e, soprattutto vede “tutto subito” ma poi la realtà è diversa. Bella lo è sicuramente (un cane ci arricchisce davvero la vita), facile un po’ meno perchè il peloso richiede impegno e rispetto della sua natura e per educarlo ci vuole tempo e coerenza.

Quindi? Pensateci bene. Anche se decidete per il cucciolo di razza il discorso non cambia. Tutto uguale. Stessa solfa. Niente negozi, conoscenza delle caratteristiche di razza, tempo, amore pazienza, coerenza, responsabilità. Visitate più allevamenti. Niente acquisti su internet, niente cuccioli inferiori ai 2 mesi, genitori e fratelli devono essere visibili, non fateveli portare a casa perchè non potete verificare le condizioni. Consultate un esperto prima dell’adozione, potrete valutare insieme il da farsi e…se è da farsi.

Ma io…voglio che i cani trovino casa? NO se sono destinati a soffrire per i nostri capricci, SI!!!! se ve ne prenderete cura responsabilmente, consapevolmente, GENTILMENTE evitando di imporre regole umane a chi invece ha bisogno di altro. CERTO’ che voglio che adottiate un cane. Poi però vi educate ad abituarlo sempre piacevolmente alle vostre abitudini.

Fine del cazziatone e Tanti Auguri a tutti.

 

Quando il nostro cane ci lascia…


"Caro Raul"

"Caro Raul"

Questo post è dedicato a tutte le persone che non riescono ad esternare come vorrebbero il dolore per la scomparsa del loro cane.  Per non sentirsi dire “…ma era solo un cane…”, perchè pensano di non essere capiti, perchè “tanto non serve a niente parlarne” e per altri mille motivi quando i nostri cani ci lasciano, si tende a chiudersi in se  stessi, a negare e soffocare il proprio dispiacere. La lettera che pubblico è stata scritta da Daniela quando ha perso il suo amato Raul. Se non fosse lei a dire che  il destinatario è il suo cane, le meravigliose parole sembrerebbero dedicate ad una persona. Ed è proprio questo il punto: oggi i nostri cani rivestono nelle nostre vite un ruolo talmente importante da piangerli esattamente come se fossero parenti stretti! La lettera ha vinto il 2° posto al Concorso Provinciale della Poesia.

“CARO RAUL, non è mai abbastanza il dolore per la perdita di chi si ama e ciò che resta di te è un cuore a pezzi, una continua ferita che brucia. La speranza che non termina mai di esistere, ti porta avanti in fondo a questa vita che per alcuni sembra eterna. Quanta strada ho percorso e probabilmente ne ho ancora molta da fare ma a volte desidero concludere il mio viaggio… La mancanza di coloro che non ci sono più è forte, immensa e sicuramente irrimediabile. Non ci sono parole per descrivere il mio stato d’animo. Non ci sono parole ed urla per raccontare una parte importante di vita che ha segnato i miei giorni. A volte vorrei strappare dal cuore il dolore travolgente dei ricordi, mi sento come una farfalla senza ali, un’anima che vaga senza meta e di aver perso ogni battaglia!!

La vita insegna, la vita ci cambia, il dolore matura e rende più forti ma allo stesso tempo trascina via con forza una parte di noi che ha vissuto in un’altra vita, una vita diversa, con degli spazi, dei doveri, delle condizioni che ora non ci sono più. Sembrava eterna, ricca di sostanza, trasparente, senza inganni e poi la morte… In silenzio, con lo sguardo cupo, il mistero che gela ogni immagine, che ferma ogni battito e tutto termina. La morte. La morte che parola strana, sensazione di solitudine, di vuoto. La morte è ciò che sorprende la vita.

Da un grande dolore nasce un grande cuore, con infinito amore.           Daniela “

Dopo la scomparsa di Raul Daniela ha pianto anche la scomparsa di Squash per la quale ha scritto un’altra bellissima lettera. Ora è la “duezampe” di Blanka e ad entrambe auguro ancora tanto bellissimo tempo insieme.

 

Missione cuccioli. Simone è tornato!


Simone è tornato in Missione!

Simone è tornato in Missione!

MILANO – Accogliere un cane in casa salvandolo da un’esistenza dietro le sbarre di una gabbia del canile. Metterlo a fianco ad un cucciolo d’uomo. E fare sì che sia proprio quest’ultimo ad accudirlo nel migliore dei modi affinché crescere insieme possa essere la più bella delle esperienze di vita. Benvenuti a «Missione Cuccioli», il programma di punta di DeaKids, il canale satellitare De Agostini dedicato all’infanzia (canale 601 di Sky), che arriva alla sua terza stagione. Il debutto è per questa sera, lunedì 23, con la prima delle nuove puntate. Protagonisti saranno ancora una volta il dog trainer Simone Dalla Valle e tutti i trovatelli che saranno strappati ad un rifugio – il programma è patrocinato dalla Lega nazionale per la difesa del cane – per essere affidato ad una nuova famiglia. Oltre ovviamente ai bambini che hanno chiesto di partecipare e che si ritrovano ora con un amico in più con cui condividere le giornate.

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Foto da Immagini Google

 

Code al Vento®: Italiano – Canino, Canino – Italiano


sedutaQuando  anni fa ho deciso di voltare pagina e dedicarmi completamente e ufficialmente all’educazione cinofila ho pensato di aprire una mia attività, Code al Vento ®,   (ricordo come fosse ieri il momento esatto in cui questo nome ha squarciato la mia mente). Il mio obbiettivo era, ed è, quello di migliorare la qualità della vita del cane e della famiglia, aiutando i proprietari ad instaurare un rapporto corretto con il loro fidato amico, attraverso la conoscenza del modo di pensare, di agire e di comunicare di entrambi. La comunicazione è il principio su cui si fonda ogni relazione di successo ed è principalmente il cuore del mio lavoro. L’agenzia pubblicitaria che mi ha assistito  in questa prima fase,   già entusiasta della  denominazione  che  avevo  scelto,   mi  ha  proposto  l’inserimento  dello  slogan  “Italiano – Canino, Canino – Italiano”, andando a colpire nel segno! In un lampo il messaggio arriva forte e chiaro: l’uomo impara e traduce il linguaggio del cane e riesce a farsi capire da lui. Sono molto orgogliosa di ciò che ormai diffondo da tempo e dei risultati ottenuti. La pubblicità è un ottimo canale di diffusione ma la conferma che la formula è giusta mi arriva dai numerosi “passaparola”.

Per l’uomo il principale canale di comunicazione è la voce, che utilizza tantissimo anche nell’interagire con il cane, il quale  non capisce però il significato delle frasi nè, automaticamente, le singole parole.

Il cane è un attento osservatore e percepisce invece il nostro tono e i segnali del nostro corpo che interpreta secondo ciò che la sua natura gli suggerisce.

Per riuscire ad ottenere una buona  relazione e collaborazione si deve essere in grado di comunicare con lui in modo tale da dargli la possibilità di capire ciò che si vuole. Altrettanto importante è conoscere le sue esigenze etologiche, più semplicemente le sue caratteristiche fisiche, psichiche e comportamentali, per riuscire a guardare le cose dalla sua prospettiva. Solo in questo modo, mettendosi nei suoi panni, si riusciranno a superare le difficoltà che si incontrano quando si parlano lingue diverse.

Nella foto la mia Lola è seduta. Quando insegnamo ai nostri cani ad assumere determinate posizioni non facciamo altro che fargli associare che a un suono della nostra voce (parola) corrisponde una precisa postura, oggetto, azione. Di fatto il cane non sa assolutamente il significato di ciò che pronunciamo. Infatti potremmo tranquillamente dire “broccoli” ed insegnare che a questa parola corrisponde la posizione del seduto, del terra o qualunque altra cosa si voglia.

Un altro esempio: quando pronunciamo la parola “palla” sempre nelle nostre mani compare un oggetto a forma sferica che rotola e che, quasi sempre il nostro cane rincorre. Se dopo aver pronunciato la parola “palla” nelle noste mani comparisse un telefono, un vaso, uno straccio o altro, per il nostro amico quell’oggetto si chiamerebbe “palla”. Apro un piccolo inciso: è su questo principio che si insegna al cane la discriminazione visiva.

Più si è precisi, chiari e piacevoli nella comunicazione più risultati otterremo, sia nella sua educazione che nel suo addestramento.

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Educazione e addestramento: due settori a confronto

Una conoscenza bestiale

 

ENCI: precisazione in merito all’utilizzo del collare elettrico.


L’ENCI dopo la sua proposta impopolare che ha suscitato stupore, preoccupazione e sdegno nel mondo della cinofilia, ha ritenuto di fare alcune precisazioni che, per correttezza, trovate a questo link.

L’ENCI parla di istituire appositi corsi per il giusto utilizzo del collare elettrico ma la questione è che non esiste un modo giusto per l’uso di questo strumento che dovrebbe invece essere bandito vietandone la vendita e la produzione. La sua applicazione va contro ogni etica professionale ed è segno di totale mancanza di rispetto e considerazione nei confronti del cane, pronto ad apprendere educazione ed addestramento molto velocemente se proposti piacevolmente, valorizzandone la mente e non inibendone i comportamenti con terrore e torture.

L’ENCI, cadendo in contraddizione, afferma di non sollecitare utilizzi di metodi coercitivi; beh…il collare elettrico è uno dei peggiori strumenti coercitivi in circolazione e proporre di istituire una legge che ne regolamenti il suo utilizzo è in contrasto con la loro affermazione.

Nella sua controdeduzione l’ENCI parla di zootecnica.
Per non diventare prolissa, qui ne trovate i campi di applicazione, mentre a questo link trovate gli obbiettivi della zooantrolpologia (qui ulteriori approfondimenti): capirete da soli l’abisso che divide le due scienze e come la zootecnica si occupi di produzione e allevamento mentre la zoontropologia della relazione tra diverse specie e in questo caso, tra uomo e cane.

Gli educatori, istruttori cinofili, medici veterinari comportamentisti che da anni studiano e si dedicano alla relazione tra uomo e cane, continuano a perseguire l’obbiettivo di bandirne l’uso, vietarne la vendita e produzione  e proseguono nella divulgazione della raccolta delle firme volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè ciò possa avvenire.

Contiamo anche sul vostro aiuto!! Firmate, firmate, firmate!

Ci tengo a fare ancora una raccomandazione. Se volete intraprendere un percorso educativo o di addestramento con il vostro cane, prima informatevi molto bene sulla figura professionale a cui volete rivolgervi. Ci sono ancora molti istruttori che si avvalgono di metodi punitivi e coercitivi, strattonate, urla, collari con punte e via dicendo. Fate un confronto su internet. L’ENCI, che per questo settore è rimasto fermo a vent’anni fa,  non è più il solo riferimento per l’addestramento del cane; ci sono molti altri siti da consultare come quello di CSEN Cinofilia che affilia solo educatori e istruttori che hanno una lunga preparazione alle spalle e che nell’educare e addestrare il cane lo valorizzano e favoriscono la relazione con il proprietario.

 

I cani: i combattimenti e la riproduzione


coppia di lupiFacciamo l’amore e non la guerra

Il lupo è un animale di branco ovvero vive in gruppo. I componenti si avvalgono della reciproca collaborazione per il sostentamento della comunità. La collaborazione implica armonia, rispetto e considerazione gli uni degli altri, indistintamente. In base alle proprie capacità ogni soggetto ha dei compiti da svolgere. Combattersi fra loro significherebbe minare la sicurezza del branco stesso perchè lupi feriti o peggio morti, non possono essere d’aiuto nella caccia, nella riproduzione, nella difesa della prole e del territorio. Se ne deduce che il cane, discendente del lupo,  non è nato per combattere i suoi simili. L’uomo, purtroppo, con il suo intervento li snatura. Seleziona razze particolarmente reattive a stimoli che sarebbero altrimenti affrontati con equilibrio e, attraverso comportamenti crudeli, disumani e spregevoli li induce a scagliarsi l’uno contro l’altro per malvagità e sadismo. Gli uomini creano squilibri nel cane perchè loro per primi sono squilibrati. Gli animali vengono affamati, torturati, picchiati sin dalla più giovane età, vengono resi feroci, vere e proprie macchine da guerra, purtroppo di difficile recupero. Ma Madre Natura è più forte e, se riesce a metterci lo zampino, fa emergere il vero scopo per il quale ogni creatura è nata: portare avanti la propria specie, accoppiarsi per generare altra vita, come si vede in questo video.

granchio attaccato ai maroniE’ meglio che mi astenga dal commentare il comportamento degli incivili che, a bordo “ring” assistono alla sofferenza dei cani, sottoposti a violenze e maltrattamenti etologici. Ancora più inqualificabile è il comportamento minaccioso e istigatore di chi prima li ha addestrati e poi per depravazione e gratificazione del proprio portafoglio, li incita al violento confronto.  Vogliate perdonarmi … quel bastone, per conto mio, troverebbe un altro utilizzo. A questi esseri inqualificabili un caloroso augurio….

 

Il cane fa le buche in giardino?


ahhh! che soddisfazione!!!

ahhh! che soddisfazione!!!

E’ incominciato il periodo del giardinaggio. Ci apprestiamo a piantare, estirpare, concimare. Il nostro cane è lì che ci guarda; ha una scintilla diversa negli occhi, un’aria birichina, un po’ incuriosita…Non aspettava altro! Finalmente facciamo una cosa insieme, nello stesso modo. Anche noi siamo dei cani!! A quattro zampe scaviamo come matti, riportiamo in superficie gli odori, smuoviamo il terreno…Lui è felice! Se glielo consentiamo partecipa a questa nuova attività insieme a noi, molto gratificato.
Scavare è una delle caratteristiche che appartengono al cane. Gli amanti dei bei prati curati sappiano che il cane sta alle buche in giardino come il pesce sta all’acqua.
Perché un cane scava?
-    odori nel terreno. Possono sentire un vermetto o un pezzetto di plastica anche a 50 cm. di profondità
-    rumori provenienti dal sottosuolo – qualche talpa, ad esempio – quindi attività predatoria.
-     noia o solitudine-
-    necessità di scaricare energia accumulata-
-    stress: scava per attenuare l’ansia-
-    nelle giornate molto calde si creano un posticino più fresco-
Questi sono i motivi – tutti assolutamente validi e non suscettibili di punizione – per i quali abbiamo dei giardini arati a dovere.
Alcune razze, i Terrier, sono particolarmente predisposti a fare giardinaggio. Terrier infatti deriva dal termine latino terra che ha dato origine in Francia al medesimo termine che  significa tana. Il resto viene da sé. Non possiamo andare contro delle caratteristiche di razza che abbiamo fortemente voluto.
Quindi? Che si fa se abbiamo deciso di prendere un cane senza considerare questi fattori e proprio non riusciamo a tollerare questo comportamento?  (equivale ad avere deciso di avere un figlio è poi non sopportare di cambiargli il pannolino)!

-    1°) Rivolgersi ad un educatore cinofilo che utilizza il metodo cognitivo zooantropologico, che ci aiuti ad individuare il motivo dell’azione “ruspante”. A volte tendiamo a dare delle spiegazioni riconducibili al comportamento umano; magari pensiamo sia dispettoso e non vediamo che, forse, è molto ansioso. Abbiamo bisogno di un esperto che possa capire le sue vere ragioni e darci le soluzioni adeguate .
-     2°) NON PUNIAMOLO. Il rapporto si deteriora e lo spaventiamo senza risolvere il problema: quando non ci siamo continuerà a scavare.
-    3) Approfittiamo della nostra intelligenza e recintiamo le aree che non vogliamo siano oggetto delle loro attenzioni. In cambio diamogli uno spazio dove poter svolgere liberamente questa meravigliosa attività. Possiamo creare una montagnetta si sabbia o terriccio dove ogni tanto nascondiamo qualche bocconcino, osso, gioco….si divertirà tantissimo!

Ci sono anche altre soluzioni ma affidiamoci a un educatore onde evitare di commettere gravi errori. Consideriamo che reprimere gli istinti può causare l’esplosione di comportamenti problematici e peggiori quindi si deve sapere esattamente cosa fare (e questo non vale solo per le buche).

Dato l’argomento approfitto per mettere in guardia dal concime/fertilizzante. Molti cani se lo mangiano e le conseguenze possono essere gravi. Gradiscono molto quelli naturali ai quali vengono comunque aggiunte sostanze chimiche.  Dal veterinario ci andiamo di sicuro.

Scavare li rende veramente felici (se non lo fanno per ansia o stress). L’espressione di un cane davanti a una buca appena fatta, la luce nei suoi occhi lucidi di eccitazione, il suo naso sporco di terra, se si prova e si riesce ad immedesimarsi, riempiono il cuore di soddisfazione.

Nella foto la mia Lola ha appena finito di scavare una buca profonda almeno 30 cm. Paolo, mio marito, ha provato ad opporre resistenza ma eravamo in due contro uno e in più femmine!!