Articoli con tag ‘educazione cinofila’

Cesar Millan in Italia?


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I cani costretti alla realtà del canile sono già abbondantemente provati, stressati, impauriti. Hanno bisogno di sicurezza, amore, dolcezza, pazienza, dedizione. Non tutti i canili sono lager per fortuna e gli operatori che vi lavorano si prodigano per assicurare un’esistenza decente (se di decenza si può parlare) agli ospiti dei loro rifugi.

I nostri cani non hanno bisogno dell’intervento di un pazzo scatenato, di un violento, di un Rambo cinofilo, stanno già abbastanza male. Questo individuo arriverà in Italia per promuovere la sua immagine  e incomincerà a smanacciare, terrorizzare, diseducare e traumatizzare  i nostri cani. Millan ci riporta alla cinofilia di 20 anni fa, quando il cane veninva ancora considerato un automa privo di emozioni e intelligenza. Lo si obbligava ad obbedire per paura,  lo si annientava,  dominato o morto!

I professionisti italiani, veterinari, educatori, comportamentalisti, etologi, le associazioni animaliste si appellano agli operatori dei canili affinchè non aprano le porte a questo anti-cinofilo per il bene dei cani e di tutta l’umanità. La violenza genera violenza. Dietro le quinte del suo show i cani sono costretti a collari con le punte, collari elettrici, aggressioni, i proprietari sono aggrediti dai loro animali, Millan stesso lo è. Ma naturalmente tutto questo non lo fanno vedere.

A questo link un articolo con filmato (ora hanno adottato un altro metodo: prima oscuravano i video per non far vedere le brutalità inflitte ma, evidentmente, hanno considerato che non era una buon modo per farsi pubblicita, quindi….ORA IL FILMATO LO LASCIANO MA APPLICANO DEI TAGLI)

 

DOG Dog Olimpic Games: un evento importante!


A due anni dalla prima edizione di impensato successo, si ripropongono i DOG OLIMPIC GAMES. Non più 3 giorni ma 5 – dal 19 al 23 settembre 2012, per consentirci di vivere meglio il tempo con i nostri cani. Questa manifestazione non prevede solo competizioni perchè è stata pensata, organizzata e creata da professionisti che avendo a cuore principalmente la relazione tra il cane e la sua famiglia, hanno inserito nel medesimo contesto una serie di  eventi culturali, scientifici, ludici, formativi-informativi. Insomma il cane davvero vissuto a 360°. I relatori che terranno le conferenze sono tra i migliori in assoluto e vale davvero la pena di sentire ciò che hanno da dire. Potete “assaggiarli” sul sito nella sezione “events”

5 giorni di allegria, 5 giorni di passione, 5 giorni d’amore, 5 giorni di cultura, perchè anche guardando si impara.

Attenzione però… ascoltate sempre ciò che il vostro cane vi dice (osservatelo); magari non è a proprio agio nella confusione, potrebbe fare troppo caldo o potrebbe non essere in piena forma proprio in quei giorni. Siate dei proprietari responsabili! Preparatevi a gestire ogni evenienza in funzione anche del suo benessere. Sono gli organzzatori stessi a chiederlo!|!

Buon divertimento a tutti!!

 

A che gioco giochiamo?


Giochi sfrenati incontrollati, frenetici, senza regole, creeranno cani incontrollati, sfrenati, frenetici, senza regole. Saranno più inclini all’iperattività, all’ansia, ad aggredire e saranno etichettati come “problematici”, “asociali”; tenderemo a confinarli in giardino o in casa perché troppo difficili da gestire.
Al contrario, giochi pacati, di fiuto, di attivazione mentale, giochi anche dinamici come il tira e molla, i giochi con la palla e il frisbee ma strutturati e con regole alle quali attenersi, formeranno cani capaci di affrontare paure e incertezze in modo equilibrato.
Per il cane giocare vuol dire correre, inseguire, rosicchiare, mordere, abbaiare, scavare. Così facendo sfoga la sua esuberanza, conosce il mondo e impara a relazionarsi con esso. Attraverso il gioco si diverte e si gratifica ma non si pone limiti né freni. E’ importante passare del tempo con lui per coordinare le sue attività senza inibirle.
Essere i suoi compagni di gioco è un collante eccezionale. Si gettano le basi per una relazione fatta di intesa e saremo per lui dei veri e propri riferimenti perché saremo interessanti, vivaci, divertenti.  Ci cercherà sempre perchè sapremo proporgli la cosa giusta nel momento giusto.
Quali giochi far fare al vostro cane, come proporglieli e per quanto tempo, dipende da una serie di fattori, come ad esempio l’età, il carattere e la razza. Con cani selezionati per avere un alto livello di predatorietà è bene moderare le attività che la fanno emergere; con cani selezionati per avere un alto livello di competitività limitiamo giochi di contesa, come il tira e molla. In questo modo eviteremo che la loro già naturale predisposizione venga esasperata.  Per questo è molto importante che consultiate un educatore cinofilo che possa aiutarvi nella scelta delle attività più idonee da fare insieme.
Il cane si educa anche attraverso il gioco e bisogna dedicarci del tempo quindi pensate a quanto ne avete a disposizione prima di adottarne uno.

 

La calma è la virtù dei forti


Ormai è risaputo. Gli stati emozionali dei nostri cani sono quasi sempre una risposta ai nostri comportamenti. Attraverso i movimenti, il tono di voce, gli sguardi, il gioco, le attenzioni, possiamo trasmettere ansia o tranquillità, paura o sicurezza, calma o agitazione. Senza rendercene conto interagiamo con loro in modo inevitabilmente eccitante: siamo sempre di corsa, gli parliamo in continuazione, facciamo giochi che li inducono sempre a saltare o correre, aumentiamo le attenzioni quando dovremmo invece ignorarli.  Essere costantemente all’erta, agitati, pervasi da un senso di frenesia non è un modo di vivere ottimale. Che fare quindi per aiutare i nostri amici a rilassarsi? Li possiamo educare alla calma affrontando il tema sotto molteplici aspetti. Eccone alcuni:

-    proponiamo giochi di fiuto piuttosto che giochi eccitanti (nascondiamo bocconcini, ossi, giochi e facciamoglieli trovare)

-    appena si sdraia per riposare premiamolo con un bocconcino posto tra le sue zampe (rinforziamo lo stato di calma)

-    cerchiamo di modificare la nostra comunicazione muovendoci con più tranquillità, parlandogli con tono pacato, ignorandolo quando è ipereccitato (ad esempio quando rientriamo a casa).

Ci sono molte altre cose da fare e sapere che vanno però proposte e “confezionate” in base alla razza, al carattere del cane e alle abitudini della sua famiglia. Rivolgersi ad un professionista è sempre la scelta migliore.
La calma dovrebbe diventare uno stile di vita. Tutto sommato farebbe bene anche a noi

(foto tratta da internet)

 

Ci risiamo…è Natale porco cane!


tartufo di NataleDi anno in anno l’atmosfera natalizia ci avvolge sempre più in anticipo. Già da ottobre inizia il bombardamento mediatico e il consumismo ci accalappia con la sua rete dalla quale e molto difficile liberarsi. In barba alla crisi…. Ma va bene così, perchè tirarsene fuori se non si nuoce a nessuno?

Ecco, appunto…. Visto che tutti cominciano presto lo faccio anch’io. Se vi balena l’idea di regalare un animale fatela rimanere tale.

Un animale ha una sua individualità. Dal cane al pesce rosso, dal criceto alla tartaruga, ognuno ha dei bisogni etologici specifici, che non si possono modificare e che noi non dobbiamo ignorare. Cosa sono i bisogni etologici? Campionari di comportamenti propri, naturali, innati, che contraddistinguono una specie.

Prima di concretizzare l’idea di regalare un animale informatevi su ciò che dovrete fare per soddisfare le sue necessità e farlo vivere bene, non da uomo ma da animale quale è.

E fino qui ho parlato in senso generale; visto che mi occupo di cani ora entro nello specifico. Detto fuori dai denti e senza mezzi termini…NON COMPRATELI NEI NEGOZI! C’è ancora qualcuno che non sa che cosa c’è dietro? C’è ancora qualcuno che non ha mai sentito parlare del traffico di cuccioli importati dai paesi dell’Est (e mica solo da quelli)?. C’è ancora qualcuno che non sa dei rischi legati all’acquisto di animali nei negozi? C’è ancora qualcuno che non sa delle sofferenze e delle brutture che devono subire? Non ci credo che ci sia ancora qualcuno che non lo sa. Credo piuttosto che ci sia ancora qualcuno che fa finta di non sapere e questo qualcuno è il responsabile del perpetuarsi di questa piaga. Se c’è domanda c’è sempre offerta.

E proseguo con il cazziatone…..

Avete deciso che dovete regalare per forza un cane? Quanti bambini ci sono in famiglia e di che età? No perchè solitamente si legge che i cani fanno tanto bene, che fanno crescere i nostri figli responsabilizzandoli, si parla di Pet Therapy e di tantissime belle altre cose ma al cane chi ci pensa? Avete tre figli piccoli e volete la famiglia perfetta arricchendola con l’arrivo di un cane? Il rischio è quello di farlo finire recluso in giardino, legato o “ceduto” dopo pochi mesi perchè non si riesce ad educarlo. Non perchè il cane è “scemo”, tropo vivace, non capisce ma perchè sarete spesso sull’orlo di una crisi di nervi causata dalla gestione dei figli e non avrete nè tempo nè voglia da dedicare al cane che sarà però il vostro capro espiatorio per scaricarvi (anche se ho avuto il piacere di lavorare con persone  che hanno saputo far fronte ai problemi in maniera encomiabile – chapeau).   Pensateci seriamente e informatevi perchè dal momento che adottate un cane ne diventate i responsabili esattamente come lo siete per i vostri figli.

Però, siccome è vero che ci fanno tanto bene, che ci aiutano a stare meglio e ce ne sono tanti che hanno bisogno di noi, se si affronta la questione con consapevolezza, ben venga l’arrivo di un quattro zampe.

Nei canili ce ne sono tanti che ci aspettano ma dovrete essere completamente sinceri sulle vostre abitudini di vita con i volontari che vi seguiranno nell’adozione per evitare problemi che altrimenti non si riusciranno ad affrontare. Se i volontari sono anch’essi responsabili vi consiglieranno il cane adatto e non uno qualunque tanto per accasarlo. L’obbiettivo, sia per loro che per voi,  è quello di trovare un focolare definitivo per il cane. Proprio come fa Simone. Sì, proprio lui…“quello di Missione Cuccioli”. La trasmissione è a misura di bambino ma è ovvio che i consigli sono per i genitori che devono sempre seguire i figli nell’educazione del cane. Il programma è bellissimo ma, per noi educatori in prima linea è, spesso, un’arma a doppio taglio. Lo spettatore vede tutto bello e tutto facile e, soprattutto vede “tutto subito” ma poi la realtà è diversa. Bella lo è sicuramente (un cane ci arricchisce davvero la vita), facile un po’ meno perchè il peloso richiede impegno e rispetto della sua natura e per educarlo ci vuole tempo e coerenza.

Quindi? Pensateci bene. Anche se decidete per il cucciolo di razza il discorso non cambia. Tutto uguale. Stessa solfa. Niente negozi, conoscenza delle caratteristiche di razza, tempo, amore pazienza, coerenza, responsabilità. Visitate più allevamenti. Niente acquisti su internet, niente cuccioli inferiori ai 2 mesi, genitori e fratelli devono essere visibili, non fateveli portare a casa perchè non potete verificare le condizioni. Consultate un esperto prima dell’adozione, potrete valutare insieme il da farsi e…se è da farsi.

Ma io…voglio che i cani trovino casa? NO se sono destinati a soffrire per i nostri capricci, SI!!!! se ve ne prenderete cura responsabilmente, consapevolmente, GENTILMENTE evitando di imporre regole umane a chi invece ha bisogno di altro. CERTO’ che voglio che adottiate un cane. Poi però vi educate ad abituarlo sempre piacevolmente alle vostre abitudini.

Fine del cazziatone e Tanti Auguri a tutti.

 

Code al Vento e Varese Corsi


varese corsi 2011-2012code al vento

Si sono aperte le iscrizioni alla tornata autunno inverno 2011-2012 di Varese Corsi nella quale Code al Vento è presente con il corso teorico-pratico n° 175 “ascolta il tuo cane”.  6 Incontri per conoscere, capire e gestire i comportamenti del cane, divertendosi insieme.

Da quest’anno è stata prevista anche una serata sulla comunicazione tra noi e i nostri cani. Le informazioni acquisite vi aiuteranno a capire meglio i loro comportamenti. Non perdetevela!! Nei Corsi culturali n° 31

 

Missione cuccioli. Simone è tornato!


Simone è tornato in Missione!

Simone è tornato in Missione!

MILANO – Accogliere un cane in casa salvandolo da un’esistenza dietro le sbarre di una gabbia del canile. Metterlo a fianco ad un cucciolo d’uomo. E fare sì che sia proprio quest’ultimo ad accudirlo nel migliore dei modi affinché crescere insieme possa essere la più bella delle esperienze di vita. Benvenuti a «Missione Cuccioli», il programma di punta di DeaKids, il canale satellitare De Agostini dedicato all’infanzia (canale 601 di Sky), che arriva alla sua terza stagione. Il debutto è per questa sera, lunedì 23, con la prima delle nuove puntate. Protagonisti saranno ancora una volta il dog trainer Simone Dalla Valle e tutti i trovatelli che saranno strappati ad un rifugio – il programma è patrocinato dalla Lega nazionale per la difesa del cane – per essere affidato ad una nuova famiglia. Oltre ovviamente ai bambini che hanno chiesto di partecipare e che si ritrovano ora con un amico in più con cui condividere le giornate.

Continua su Corriere della Sera

Foto da Immagini Google

 

Code al Vento®: Italiano – Canino, Canino – Italiano


sedutaQuando  anni fa ho deciso di voltare pagina e dedicarmi completamente e ufficialmente all’educazione cinofila ho pensato di aprire una mia attività, Code al Vento ®,   (ricordo come fosse ieri il momento esatto in cui questo nome ha squarciato la mia mente). Il mio obbiettivo era, ed è, quello di migliorare la qualità della vita del cane e della famiglia, aiutando i proprietari ad instaurare un rapporto corretto con il loro fidato amico, attraverso la conoscenza del modo di pensare, di agire e di comunicare di entrambi. La comunicazione è il principio su cui si fonda ogni relazione di successo ed è principalmente il cuore del mio lavoro. L’agenzia pubblicitaria che mi ha assistito  in questa prima fase,   già entusiasta della  denominazione  che  avevo  scelto,   mi  ha  proposto  l’inserimento  dello  slogan  “Italiano – Canino, Canino – Italiano”, andando a colpire nel segno! In un lampo il messaggio arriva forte e chiaro: l’uomo impara e traduce il linguaggio del cane e riesce a farsi capire da lui. Sono molto orgogliosa di ciò che ormai diffondo da tempo e dei risultati ottenuti. La pubblicità è un ottimo canale di diffusione ma la conferma che la formula è giusta mi arriva dai numerosi “passaparola”.

Per l’uomo il principale canale di comunicazione è la voce, che utilizza tantissimo anche nell’interagire con il cane, il quale  non capisce però il significato delle frasi nè, automaticamente, le singole parole.

Il cane è un attento osservatore e percepisce invece il nostro tono e i segnali del nostro corpo che interpreta secondo ciò che la sua natura gli suggerisce.

Per riuscire ad ottenere una buona  relazione e collaborazione si deve essere in grado di comunicare con lui in modo tale da dargli la possibilità di capire ciò che si vuole. Altrettanto importante è conoscere le sue esigenze etologiche, più semplicemente le sue caratteristiche fisiche, psichiche e comportamentali, per riuscire a guardare le cose dalla sua prospettiva. Solo in questo modo, mettendosi nei suoi panni, si riusciranno a superare le difficoltà che si incontrano quando si parlano lingue diverse.

Nella foto la mia Lola è seduta. Quando insegnamo ai nostri cani ad assumere determinate posizioni non facciamo altro che fargli associare che a un suono della nostra voce (parola) corrisponde una precisa postura, oggetto, azione. Di fatto il cane non sa assolutamente il significato di ciò che pronunciamo. Infatti potremmo tranquillamente dire “broccoli” ed insegnare che a questa parola corrisponde la posizione del seduto, del terra o qualunque altra cosa si voglia.

Un altro esempio: quando pronunciamo la parola “palla” sempre nelle nostre mani compare un oggetto a forma sferica che rotola e che, quasi sempre il nostro cane rincorre. Se dopo aver pronunciato la parola “palla” nelle noste mani comparisse un telefono, un vaso, uno straccio o altro, per il nostro amico quell’oggetto si chiamerebbe “palla”. Apro un piccolo inciso: è su questo principio che si insegna al cane la discriminazione visiva.

Più si è precisi, chiari e piacevoli nella comunicazione più risultati otterremo, sia nella sua educazione che nel suo addestramento.

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Una conoscenza bestiale

 

Il cane che si morde la coda


Un comportamento che spesso diverte ma che è, invece, un campanello dall’arme

Arriva un momento in cui tutti i cani, cuccioli o adulti, mettono in atto questo comportamento che, se manifestato raramente, non deve destare particolare preoccupazione. Nei cuccioli è solitamente associato alla “scoperta” di quella cosa che lo segue sempre e che è bello rincorrere e acchiappare. Ma il comportamento deve fermarsi qui e non essere ripetuto all’infinito. Non date attenzione al vostro cane in questa fase perchè potreste favorire il ripetersi e l’accentuazione del gesto. Piuttosto cercate di distrarlo senza però interagire con lui (fate rumore e poi casualmente dategli altro da fare).

Se il comportamento è frequente dovete domandarvi il perchè. Molti lo ritengono un atteggiamento divertente ma è invece sintomo di forte stress, mai da trascurare. Una volta escluse cause fisiche, come dolore, presenza di parassiti alla base della coda o allergie di varia natura, bisogna sempre domandarsi che cosa potrebbe averlo innescato:
- solitudine, mancanza di contatto sociale con uomini o altri cani
- noia, inattività
- sovraeccitazione
- ricerca di attenzione
- frustrazione per inibizione di molti comportamenti (non saltare, non scavare, non abbaiare, non tirare, non annusare, non rosicchiare, punizioni, ecc. ecc.)

Mi è capitato sovente di vederlo manifestare quando l’animale non capisce cosa gli viene chiesto di fare, si irrita e ha bisogno di allentare la tensione, in particolare quando il soggetto è già stressato per vari motivi.. La comunicazione dell’uomo  non è chiara, è “pasticciata”, insicura. Succede spesso ed è naturale che sia così, quando il proprietario sta imparando il modo corretto di porsi con il suo cane.

Se fate caso ai primi fotogrammi del video, il cane cerca prima di mordere un oggetto, dopo si dedica alla sua coda e, per non farsi mancare nulla, si morde anche la coscia. Ha assolutamente bisogno di fare qualche cosa. Non viene interrotto e non gli vengono proposte alternative; alla fine del video si vede che anche il respiro è diventato più affannoso: sta veramente male!

E’ indispensabile individuare la causa per trovare il modo di risolvere il problema Rivolgetevi a un educatore che si occupa di relazione e comportamento (metodo cognitivo-zooantropologico). Osservate bene il vostro cane per poter descrivere con esattezza quante volte, come e quanto dura la “caccia alla coda”.
Questo, insieme alla storia del cane, consentirà di effettuare una diagnosi corretta e di trovare la soluzione adeguata per  far tornare il cane ad una situazione di serenità e tranquillità, con la sua “coda al vento”!

 

ENCI: precisazione in merito all’utilizzo del collare elettrico.


L’ENCI dopo la sua proposta impopolare che ha suscitato stupore, preoccupazione e sdegno nel mondo della cinofilia, ha ritenuto di fare alcune precisazioni che, per correttezza, trovate a questo link.

L’ENCI parla di istituire appositi corsi per il giusto utilizzo del collare elettrico ma la questione è che non esiste un modo giusto per l’uso di questo strumento che dovrebbe invece essere bandito vietandone la vendita e la produzione. La sua applicazione va contro ogni etica professionale ed è segno di totale mancanza di rispetto e considerazione nei confronti del cane, pronto ad apprendere educazione ed addestramento molto velocemente se proposti piacevolmente, valorizzandone la mente e non inibendone i comportamenti con terrore e torture.

L’ENCI, cadendo in contraddizione, afferma di non sollecitare utilizzi di metodi coercitivi; beh…il collare elettrico è uno dei peggiori strumenti coercitivi in circolazione e proporre di istituire una legge che ne regolamenti il suo utilizzo è in contrasto con la loro affermazione.

Nella sua controdeduzione l’ENCI parla di zootecnica.
Per non diventare prolissa, qui ne trovate i campi di applicazione, mentre a questo link trovate gli obbiettivi della zooantrolpologia (qui ulteriori approfondimenti): capirete da soli l’abisso che divide le due scienze e come la zootecnica si occupi di produzione e allevamento mentre la zoontropologia della relazione tra diverse specie e in questo caso, tra uomo e cane.

Gli educatori, istruttori cinofili, medici veterinari comportamentisti che da anni studiano e si dedicano alla relazione tra uomo e cane, continuano a perseguire l’obbiettivo di bandirne l’uso, vietarne la vendita e produzione  e proseguono nella divulgazione della raccolta delle firme volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè ciò possa avvenire.

Contiamo anche sul vostro aiuto!! Firmate, firmate, firmate!

Ci tengo a fare ancora una raccomandazione. Se volete intraprendere un percorso educativo o di addestramento con il vostro cane, prima informatevi molto bene sulla figura professionale a cui volete rivolgervi. Ci sono ancora molti istruttori che si avvalgono di metodi punitivi e coercitivi, strattonate, urla, collari con punte e via dicendo. Fate un confronto su internet. L’ENCI, che per questo settore è rimasto fermo a vent’anni fa,  non è più il solo riferimento per l’addestramento del cane; ci sono molti altri siti da consultare come quello di CSEN Cinofilia che affilia solo educatori e istruttori che hanno una lunga preparazione alle spalle e che nell’educare e addestrare il cane lo valorizzano e favoriscono la relazione con il proprietario.