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Il Ministero della Salute incontra i cittadini per sensibilizzare e promuovere il percorso formativo per i proprietari di cani


30 aprile 2010 (ANSA)

Martini patentinoIl patentino per i proprietari dei cani, e il relativo percorso formativo per ottenerlo, è “un’opportunità di crescita civile che consente di avere proprietari più responsabili e cani educati”, oltre che aiutare a “combattere il randagismo”. Questo il pensiero del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, nel corso di un incontro, al ministero – con associazioni, medici veterinari, l’Anci e l’associazione dei piccoli comuni – per fare il punto della situazione – a poco più di quattro mesi dalla pubblicazione in Gazzeta ufficiale – sul cosìdetto ‘patentino’, il percorso formativo, per i proprietari di cani.
Per l’attuazione della formazione, che “non è una proposta ma una legge – osserva Martini – il ministero esce dal palazzo e sta con i cittadini: oggi è iniziato un dialogo. Spero che possa instaurarsi un filo diretto con il territorio per mettere a punto un percorso virtuoso, con la volontà del ministero di mettersi a disposizione”, e di coinvolgere “le regioni, i comuni, le Asl, i medici veterinari, le università e le associazioni”.
Il percorso formativo in questione – quello di base è di 10 ore suddivise in 5 incontri da 2 ore ognuno – è “obbligatorio solo per i proprietari di cani che hanno già mostrato aggressività o sono stati segnalati dalla Asl o dai veterinari.
Ma non riguarderà la stragrande maggioranza dei cittadini” pur essendo un momento di “crescita civile”. Il patentino funziona, spiega, dove già ci sono “virtuosità, come per esempio a Perugia e a Milano”. Inoltre, un percorso del genere – osserva Martini – “combatte anche il deprecabile fenomeno del randagismo e dei canili lager”. Il patentino, conclude il sosttosegretario, servirà “ai proprietari di cani per meglio capire la relazione uomo-cane e imparare a essere oltre che dei buoni cittadini anche dei buoni proprietari”.
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allergiaA Varese i cani non possono nemmeno entrare nei bar e ristoranti.
Il Presidente dei Ristoratori della Provincia, Giordano Ferrarese, è fortemente contrario al loro ingresso. Sarà anche questo uno dei motivi per cui ci stiamo rendendo ridicoli agli occhi dei paesi vicini? A pochi chilometri da noi la Svizzera istituisce un servizio di ambulanza per animali con il quale I padroni possono viaggiare a bordo del mezzo accompagnando i cuccioli soccorsi. In tutta Europa nascono sempre più cimiteri per animali, segno di mentalità e cultura che evolvono di pari passo con l’importanza del ruolo ormai ricoperto nella nostra società dagli animali d’affezione: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar. Molti Comuni limitrofi si danno da fare per creare aree verdi dedicate ai cani: a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar.

pet-therapy Sempre più strutture sanitarie li accolgono per aiutare ammalati, anziani, disabili. I cani entrano negli ospedali, nelle pediatrie, nelle case di cura, negli hospice, nelle scuole ma a Varese non li fanno entrare nei ristoranti e nei bar per problemi legati all’igiene, alle allergie. Mah! Evidentemente gli abitanti del circondario, oltre ad un sensibilità più elevata hanno anche un sistema immunitario molto più forte di quello dei varesini!!

 

La processionaria: per i cani un pericolo anche mortale.


processionariaLa Processionaria è un bruco; precisamente la larva di una falena (farfalla notturna) appartenente alla specie dei Notodontidi. E’ un animale con caratteristiche uniche, facilmente riconoscibile da chiunque.

Vi sono vari tipi di Processionaria ma quelle più comuni somo la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) e quella della Quercia (Thaumetopoea processionea). Questo perchè nidificano proprio su questi alberi. Vivono quindi nelle zone dove queste piante sono presenti.
Capita però che nidifichino anche su altre piante.

nido di processionariaI loro nidi sono facili da riconoscere: sono infatti dei grossi bozzoli bianchi dall’aspetto soffice che possono raggiungere anche i 30-40 cm di diametro.

Una volta pronti, i bruchi bucano il nido e ne escono procedendo in lunghissime processioni (da qui il loro nome) che possono raggiungere anche diversi metri.

Questi bruchi sono molto pelosi e differiscono nei colori: la processionaria del Pino è color nero-azzurro, quella della Quercia grigia e rossa.

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto.
I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
processionariaIl primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca e, in caso di ingestione, dell’esofago e dello stomaco.
Con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l’animale.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

Come curare un cane

La prima cura da apportare ad uno sfortunato cane colpito da processionaria consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo fine bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con una soluzione di acqua e bicarbonato.
Questa manovra non è sempre agevole, sia dal momento che il cane sta soffrendo e sia perché può essere per sua natura aggressivo; è dunque consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con la quale poter spruzzare ripetute volte la soluzione di lavaggio in bocca.
Dopo questo primo intervento bisognerà fare d’urgenza altre cure appropriate a seconda della gravità del caso, che soltanto il veterinario potrà eseguire.

Altri approfondimenti

 

Vietare i locali pubblici ai cani è illegale


Varese News  12.4.2010

barLa legislazione statale non prevede alcun esplicito divieto  di ingresso dei cani nei locali aperti al pubblico in cui si somministrano alimenti e bevande.
L’articolo 83 del Regolamento di polizia veterinaria si limita a stabilire l ‘obbligo di museruola e guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto.
In riferimento alle norme di igiene alimentare, il divieto riguarda i luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati: sono quindi esclusi i locali in cui si somministrano al pubblico alimenti e bevande.
Link all’articolo

 

Risultato della deforestazione


Almeno loro non spingono....

 

Il cane in auto. Perchè è meglio il trasportino.


L’art. 169 del codice della strada, prevede che un cane possa viaggiare libero da vincoli nell’abitacolo dell’auto, a patto che non intralci e non sia un pericolo per le normali operazioni di guida. Ma qual’è il metodo migliore per trasportarlo?
Sul sedile posteriore, libero di muoversi, nel bagagliaio con l’apposito divisorio o in un trasportino?
Quest’ultima soluzione sembra sia quella che più tutela l’incolumità del nostro amico e il video che segue ce ne dà una chiara dimostrazione.
Il nostro lupacchiotto ama i posticini raccolti e un po’ bui e il trasportino può ricordargli una piccola tana dove rifugiarsi.
Naturalmente il cane va abituato gradualmente e sempre piacevolmente a permanere nel kennel, Gli educatori cinofili che si avvalgono del metodo cognitivo zooantropologico potranno esservi d’aiuto.

Immagine anteprima YouTube
 

Se…..


soddisfazione

Se puoi cominciare la giornata senza caffeina,
Se puoi andare avanti senza pillole stimolanti,
Se riesci ad essere festoso ignorando dolori e sofferenze,
Se eviti di lamentarti, annoiando la gente con i tuoi problemi,
Se puoi mangiare lo stesso cibo ogni giorno ed esserne grato,
Se riesci a capire quando le persone che ami sono troppo occupate per darti retta,
Se passi sopra al fatto che chi ami ti dà erroneamente la colpa se qualcosa va storto,
Se accetti critiche e rimproveri senza risentirti,
Se ignori la cattiva educazione di un amico ed eviti di correggerlo,
Se tratti i ricchi come i poveri,
Se affronti il mondo senza bugie o inganni,
Se sai vincere la tensione senza l’aiuto di un medico,
Se sei capace di rilassarti senza uso di liquori,
Se riesci a dormire senza l’aiuto di farmaci,
Se puoi affermare in tutta onestà che sei privo di qualsiasi pregiudizio su religione, colore, credo politico,

Allora, sei buono QUASI quanto il tuo cane!
(Autore ignoto)

 

In 60 segregati nel seminterrato di un negozio


Varese, 60 cuccioli di cane trovati segregati nel seminterrato buio di un negozio

cuccioli in vetrinaNon si esclude un collegamento con il fenomeno del traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’Est europeo. La Polizia Ambientale e Forestale ha denunciato il propietario della rivendita di animali

Varese, 19 mar. – (Adnkronos) – Circa 60 cani maltrattati, di varie razze e di eta’ compresa tra i due mesi e un anno, sono stati trovati e sequestrati dal Corpo forestale dello Stato in un negozio in provincia di Varese. Ad intervenire sono stati i Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Verbania e Varese che, su delega della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno effettuato perquisizioni presso l’abitazione e la sede di attivita’ della titolare del negozio.

E’ scattata nei suoi confronti la denuncia per reato di maltrattamento di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura. I cuccioli erano tenuti in un seminterrato al buio e senza adeguata aerazione, dentro contenitori di plastica inadatti e angusti. Varie irregolarita’ sono state riscontrate durante le ispezioni, ad esempio un vano del negozio prevedeva da progetto la presenza di un infermeria che invece non c’era.

Oltre ai cani sono stati posti sotto sequestro medicinali per la cui vendita l’esercizio commerciale non era autorizzato e grandi quantita’ di documentazioni. Non si esclude un collegamento con il fenomeno del traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’est europeo, sospetto che nasce dall’esame di alcuni documenti difformi o incompleti e sul quale sono ancora in corso indagini.

Risulta chiaro invece, da controlli del personale veterinario che ha affiancato la Forestale nelle operazioni, come la maggior parte dei cani avesse un’eta’ inferiore a quella dichiarata nei documenti e come tutti fossero li’ da mesi, il che lascia pensare all’intento di creare una sorta di allevamento all’interno del negozio. I cani, esemplari di carlini, jack russel, maltesi, chihuahua, ma anche di razze piu’ grandi e bisognose di maggiore movimento come labrador e boxer erano cresciuti in questi spazi e condizioni sviluppando a volte patologie fisiche e comportamentali.

Cinque cuccioli sono stati portati presso una clinica veterinaria specializzata di Verbania, dove riceveranno le cure necessarie. Gli altri cani sono stati destinati ai rifugi di associazioni animaliste convenzionate con i Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola in attesa che possano essere adottati.

19.3.2010 (Adnkronos) Ulteriori aggiornamenti e dettagli sul negozio

 

Un levriero e un gufo hanno fatto amicizia


Torque, un cucciolo di levriero di sei mesi, ha adottato Shrek, una baby gufetta che è stata abbandonata dalla madre a tre giorni di vita.

I due animali vivono al Ringwood Raptor and Reptile Centre nell’Hampshire, in Inghilterra, nella casa del capo falconiere John Picton, padrone di Torque.
relax

Shrek gironzola per il salotto finché non si stanca e non si rannicchia addosso al cane, sul divano.

“Il loro rapporto è straordinario, raro e prezioso”, ha dichiarato Picton, “Torque ha adottato la gufetta e la tratta come se fosse sua figlia.

E’ molto protettivo nei suoi confronti, la segue dappertutto e sta attento che non si faccia del male.

La sera giocano insieme sul divano, mentre io guardo la televisione, e questo tipo di attività fisica, leggera e piacevole, aiuta Shrek a fortificarsi e a crescere bene”.
inseparabili Durante il giorno, il levriero e la gufetta stanno nel parco del Centro, passeggiano insieme o si riposano uno accanto all’altra.

E durante la notte condividono la cuccia di Torque, Shrek si acciambella in mezzo alle sue zampe e il levriero la lecca finché la gufetta non si addormenta.

“E’ straordinario guardarli, Torque si comporta con una delicatezza impressionante nei confronti della piccola. Sono sicuro che la loro amicizia durerà per sempre”.

(articolo tratto da L’arresto del Carlino)

 

Fred Astaire (o Ginger Rogers) a 4 zampe.


Il Dogdance consiste nel far eseguire al cane esercizi e figure a tempo di musica, con l’obiettivo di mostrare il cane e il conduttore in un programma musicale creativo, innovativo, originale, usando la musica e movimenti complessi che mettano in evidenza il lavoro di squadra, artistico, scenografico, atletico, e lo stile di interpretazione del tema musicale.
Non è indispensabile che il conduttore sia un ballerino, conosca o esegua passi di danza, nel dogdance la “STAR” principale è il cane e il motivo musicale e la struttura della coreografia vengono costruiti per valorizzare il suo temperamento e le sue particolari caratteristiche.

L’importante è sapere che il Dogdance è una disciplina sportiva che deve realmente dimostrare la gioia e il divertimento che unisce proprietari e cani, con rispetto e serietà, senza in alcun modo mettere in ridicolo il cane con figure o movimenti non naturali.

Il Dogdance, come le altre discipline cinofilo sportive già conosciute, aiuta il cane a sviluppare le sue qualità sia fisiche che mentali e l’umano a capire un po’ meglio il proprio amico a quattro zampe. Il lavoro di “squadra”, migliora la relazione uomo – cane e la capacità di comunicare perché si deve creare nel binomio una forte intesa, fatta di sguardi, gesti, parole e questo fa si che vengano forniti innumerevoli opportunità per migliorare la vita quotidiana. (articolo tratto da CSEN-settore cinoflia).

A questa descrizione mi permetto di aggiungere una nota pesonale che ritengo indispensabile per godere appieno l’uno dell’altro e per non rischiare di perdersi momenti irripetibili. Dimenticatevi la competizione. State  insieme al vostro cane e divertitevi con lui. Non mirate al risultato finale ma godetevi il percorso insieme.

 

Rettifica a “Donne spazzatura”


Sembra che un tizio, analizzando il filmato nelle sue molteplici parti, abbi ascoperto che le mer… ops, donne in questione non siano italiane ma asiatiche. Sembra anche che siano recidive, che abbiano girato altri video shock, una volta con un gatto ed un altro ancora con un cane. Poco importa di che nazionalità siano. Quello di qui non mi capacito è che, nonostante tempo addietro siano state identificate e denunciate, sono ancora a piede libero ed ancora in grado di perpetuare efferatezze da ergastolo.