Non incrementiamo il commercio illegale di cuccioli
Pubblicato in Fiutando qua e là....info, notizie e curiosità il 05/26/09 12:25 da Laura
Il settore della cinofilia sportiva offre svariate discipline alle quali fare riferimento per “giocare” con i nostri cani: mobility, agility, obedience, rally-obbedience, dog dance, disc-dog, flyball, ricerca cino sportiva ed altre ancora. Ovviamente, prima di incominciare qualunque percorso, ci vogliono delle basi solide che abbiano provveduto a formare un buon binomio cane-proprietario. La relazione con il vostro cane deve essere corretta, equilibrata, mai costruita su imposizioni e costrizioni ma su collaborazione e conoscenza l’uno dell’altro. Il cane deve sempre trovare piacevolezza nel seguire il suo bipede, non deve mai averne paura nè aspettarsi da un attimo all’altro una punizione. Mentre si lavora su questo, si possono inserire i comandi di base – seduto, terra, resta e altri ancora -, sempre insegnati in modo piacevole e divertente. A questo punto si può decidere di allargare gli orizzonti. Ma attenzione!! …
Dopo una lunga chiusura, decisa dalla ASL per la non rispondenza ai dettami della legge 16/06, il Canile Municipale ha riaperto i battenti. E’ stata indetta una pubblica gara d’appalto per la nuova gestione del canile, essendo la vecchia ormai scaduta dal 28 febbraio u.s.
Detta gara è andata deserta, nessuno si è presentato, probabilmente perché il bando pretendeva una gestione, copiata integralmente da quella del canile di Milano, scordandosi che il canile di Milano ha 300 cani ed un budget che supera i due milioni di euro, mentre il canile di Varese che ospita di media 30-35 cani, che però vanno comunque curati, sfamati, sterilizzati ed accuditi, ha un budget di meno di 40.000 euro netti annuali ( nei quali bisogna comprendere stipendio dei dipendenti, tredicesime, ferie, spese veterinarie, cibo, bollette varie, spese di gestione).
ENPA ha ritenuto e ritiene tuttora che tale cifra non possa assicurare un mantenimento degli animali corretto e consono alle attuali esigenze di un canile pubblico né possa assicurare la presenza a termini di legge di personale stipendiato che assicuri 365 all’anno il benessere degli ospiti a quattro zampe.
Per superare tale ostacolo il Comune di Varese ha così affidato ad una associazione privata animalista di Fagnano Olona la gestione del canile, per un anno, in licitazione privata, ovvero senza alcuna gara e senza aver interpellato ENPA sulle eventuale accettazione delle nuove modalità di gestione. Si è preferito dimenticare chi per cinque anni ha gestito il canile di Varese in modo corretto, pur con una struttura comunale nemmeno a norme ASL ed ha affidato circa 600 animali.
ENPA valuterà nelle opportune sedi il comportamento del Comune di Varese e, nel frattempo, continuerà la propria opera di vigilanza, come da statuto, affinchè i cani ospiti del canile varesino siano ospitati secondo i dettami di legge e soprattutto secondo i moderni indirizzi di benessere animale.
Chiediamo quindi a chi vorrà adottare un cane dal Canile Municipale di Varese di rivolgersi direttamente alla struttura di via Friuli, telefonando al numero 0332.335077.
ENPA prosegue comunque con adozioni di innumerevoli altri cani e gatti di Varese e provincia.
Potete mettervi in contatto con noi lasciando un messaggio o un fax allo 0332.232161 oppure telefonando, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20 al numero3314260011
Fonte: ENPA 21.5.2009
Le ferie estive sono alle porte e per chi non vorrà (uso di proposito il verbo volere) portare con se il proprio cane, è arrivato il momento di incominciare a pensare a come fargli trascorre questo periodo nel modo meno traumatico possibile. Se loro potessero scegliere non ci lascerebbero nemmeno per un minuto. Potrei incominciare a fare una serie di raccomandazioni ed elargire consigli ma, questo articolo, credo faccia automaticamente riflettere e ponderare bene le scelte che si faranno. Potrà sembrare incredibile ma, vi assicuro, casi del genere non sono poi così rari; le nostre vacanze possono diventare il loro incubo. salvaguardiamoli!
“Amico mio, la mia eredità non è fatta di beni materiali, ma resteranno tuoi per sempre l’allegria, la gioia di vivere, il rispetto che spero di averti insegnato in tanti anni di vita in comune.
Se sono riuscito a spiegarti cos’è l’amore di un cane e tu sarai capace di regalare un amore che gli assomigli anche solo un pò – a qualsiasi essere vivente, uomo o animale che sia – spero di averti lasciato un bene inestimabile e scodinzolerò felice tra le nuvole.
Una raccomandazione: non provare a dimenticarmi, non ci riusciresti… e non dire: “Basta animali, ho sofferto troppo”; se lo dicessi, vorrebbe dire che non ti ho lasciato nulla.
Se ti ho insegnato l’amore dimostramelo, offrendolo ad un altro animale: ti darà anche lui tenerezza, allegria ed ancora amore.
E alla fine ti lascerà un testamento come questo. Così senza accorgertene, continuerai ad imparare e crescere, ed un giorno ci ritroveremo tutti insieme in un unico paradiso, perchè non c’è un Paradiso per gli uomini ed un Paradiso per gli animali, ce n’è uno solo per tutti quelli che hanno imparato ad amare”.
Abbandonare un cane non vuol dire solo lasciarlo in mezzo ad una strada: Vi sono molte altre forme per compiere questa azione aberrante:
Lo si affida ad un canile;
Lo si getta nel giardino di altre persone;
Lo si lascia a se stesso, provvedendo solo ai suoi bisogni fisiologici;
Lo si cede ad altri perché l’impegno è diventato gravoso o perché ci siamo stancati della novità.
Qualunque siano le modalità e le motivazioni, si tratta sempre di abbandono. Quello che cambia è probabilmente il destino del cane che, purtroppo vive l’esperienza sempre negativamente. Anche quando trova nuovi proprietari, il distacco dal suo “branco” è traumatico. Lo spostamento da un territorio ad un altro, l’inserimento in un’altra famiglia con abitudini diverse, fa di questo periodo di transizione un’esperienza da dimenticare. In qualche caso (raro) il cane trova dei nuovi compagni umani comprensivi, dolci e pazienti e tutto rientra nella normalità.
Ciò che lascia perplessi sono le motivazioni addotte per giustificare la discutibile decisione, a parte i casi dove, effettivamente, non si ha scelta
Oggi mi hanno raccontato di una famiglia che, per compiacere i figli, compra un cucciolo, lo tiene fino a che questo compie 6-7 mesi e poi lo cede per acquistarne un altro. Sembra che siano già al 3° cane. E tutto questo per accontentare i pargoli ai quali i cani piacciono solo fino a quando sembrano peluches. .
Quali commenti fare su un comportamento del genere? Dignità, responsabilità, educazione, coerenza, civiltà lasciano il posto a bassezza, scelleratezza, maleducazione, rozzezza. Non si dovranno stupire se i loro figli una volta diventati indipendenti, li lasceranno a se stessi perché non più utili e di peso.
A Milano, dall’11 al 17 maggio si terrà la mostra dedicata al cinema a 4 zampe.
“Bau, si gira!” è il titolo della mostra dedicata al cinema a 4 zampe. Dalla Carica dei 101 a Lassie, da Scooby Doo a Lilli e il Vagabondo, da Snoopy a Rin Tin Tin fino ai Supercuccioli nello spazio. Manifesti, locandine, foto di scena, riviste e un concorso aperto a tutta alla città (con cani veri) per eleggere il “Supercucciolo”. L’evento si svolgerà a Milano, all’Atelier Gluck arte, via Gluck 45 dall’11 al 17 maggio (dalle 10 alle 18 ingresso libero). La sfilata dei cuccioli con la proclamazione del “reginetto” invece sarà domenica alle 10.30. Lo riporta “Il Giornale”.
L’occasione è data dall’uscita in Dvd e Blu-ray del film Disney “Supercuccioli nello Spazio”, l’associazione Atelier Gluck Arte, in collaborazione con il mensile Argos e Walt Disney Studios, con il patrocinio del Retriever club italiano della Scuola italiana cani salvataggio e dell’Ufficio diritti degli animali della Provincia apre al pubblico una mostra unica nel suo genere, tutta dedicata a quelle star a quattro zampe che hanno contribuito a fare grande la storia del cinema. Manifesti cinematografici, locandine, foto di scena e riviste provenienti dall’archivio del “Il Cinema dipinto” di Elia Vitale e della Fondazione Franco Fossati. Si spazia dai classici come la Carica dei 101 (1961), Torna a casa Lassie (1943), Lilli e il Vagabondo (1955) e Beethoven (1992) a quelle pellicole in cui l’attore cane ha semplicemente fatto capolino sul set, magari rubando la scena ai colleghi umani, come in Qualcosa è cambiato (1997), la commovente storia di un uomo burbero (Jack Nicholson) che si trova a doversi prendere cura di un tenero cagnolino (un Grifoncino di Bruxelles), oppure Turista per caso (1988), dove il cagnolino diventa il pretesto per una delicata storia d’amore. Non mancano omaggi a film che hanno fatto la storia del genere, come l’italianissimo C’era un castello con quaranta cani (1989), Turner e il casinaro (1989), 4 cuccioli da salvare (1987), 4 Bassotti per un Danese (1966), Come cani e gatti (2000), Bolt – un eroe a quattro zampe (2008), Zanna bianca (1973), Cujo (1983) affiancati a pellicole cadute nel dimenticatoio, come La gang dei Dobermann (1972). E poi ancora i cani celebri che sono diventati davvero star del cinema, da Beethoven a Zanna Bianca, ma anche della tv, da Rex a Rin Tin Tin fino a Snoopy e Ettore, il nerboruto Bulldog che da oltre cinquanta anni prende a cazzotti Silvestro e Tom.
Il gran finale domenica 17 alle 10.30, la sfilata è aperta a tutti i cuccioli (non importa se di razza o meticcio, l’importante è che abbia meno di un anno) e partecipare alla selezione del Supercucciolo 2009: il 4 zampe scelto dalla giuria verrà diplomato con un attestato rilasciato da Walt Disney Studios Home Entertainment che lo incoronerà ufficialmente. Il neoeletto verrà fotografato e comparirà sulla copertina di Argos. Si consiglia di prenotarsi al numero 331-9963519
I visitatori potranno acquistare i manifesti esposti, vere e proprie chicche
Fonte Qzlife
"Ogni conoscenza, la totalità di ogni domanda e di ogni risposta, è contenuta nel cane" (Franz Kafka)
"Di tutti i crimini neri che l'uomo commette contro Dio ed il Creato, la vivisezione è il più nero" ( Mahatma Gandhi)
Mi hanno girato una mail che mi ha lasciato sconcertata. Voi direte…”va beh, ma lo sapevano…” E allora, se lo sapevano, perchè non hanno fatto nulla.. Adesso è successo l’irreparabile per il nostro Abruzzo ed essere messi di fronte a questi fatti, scatena una gran rabbia e preoccupazione. Preoccupazione perchè tutto può ripetersi da un momento all’altro, in qualunque luogo. La cosa più mostruosa è che l’artefice di queste tragedie non è madre natura (il fato) ma l’uomo.
“C’É PURE VARESE DI MEZZO…
E’ importante sapere e non solo piangere o organizzare collette per mettersi il cuore in pace. In “Gomorra”, Saviano ci aveva avvertito che le case degli Abruzzesi erano piene di sabbia
Davvero toccante rileggere ora, dopo la tragedia in Abruzzo, le parole di Saviano nel libro “Gomorra”. Aprite a pagina 236 e leggete:
“Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz’Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei
camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova.”