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Aria di primavera


Ascoltare il mondo

Ascoltare il mondo

Ieri sera su Milano grandine. Temporali anche a Varese.
Ma la primavera è alle porte e ce lo annuncia con le sue gemme e i suoi germogli in ogni dove.
Con la primavera si risvegliano i sensi!
Vista:
D’inverno abbiamo passato molto tempo al chiuso e il nostro campo visivo si è ridotto. Abbiamo abituato i nostri occhi a focalizzarsi solo su oggetti vicini. In primavera iniziamo ad uscire più spesso e guardiamo lontano abbracciando panorami meravigliosi, rivediamo colori quasi dimenticati. Rialleniamo i muscoli oculari e ritroviamo forze interiori. Ascoltare osservando!
Udito:
E’ la seconda parte emotiva del nostro cervello. In primavera alleniamo l’udito alle lunghe distanze. Immergersi nel silenzio ma scoprire che silenzio non c’è: cinguettii, mormorii di corsi d’acqua, vento tra i rami ancora nodosi come mani di nonni affettuosi. Riusciamo più facilmente a prendere le distanze da eventi deprimenti. “Ascoltando lontano” andiamo oltre noi stessi ed accogliamo energia e forza.
Tatto:
In inverno non mettiamo i nostri polpastrelli a contatto con la natura. Tornare a fare passeggiate nei boschi e nei prati. accarezzare foglie, petali di fiori, appoggiare il palmo delle mani al tronco di qualche albero, lavarsi le mani in un ruscello; piaceri incommensurabili da riscoprire. Ascoltare toccando!
Olfatto:
Il più arcaico dei nostri sensi, mediatore tra spirito e materia, ci mette in relazione con il mondo riportando alla mente anche i ricordi più lontani, sopiti nella nostra memoria. L’odore della pioggia, dell’erba bagnata dalla rugiada, gli odori del tramonto sempre più tardivo, il profumo dei fiori e i ricordi della nostra giovinezza resi da Messer Tempo tutti belli. Ascoltare attraverso l’olfatto!
Gusto:
Cambiano le esigenze delle nostre papille. Apprezziamo gusti più freschi e delicati, apprezziamo cibi più naturali. Anche il gusto suscita ricordi e anch’esso è collegato alle emozioni. Assaggiare e ricordare un determinato luogo o momento… Anche il gusto è quel trait d’union tra il nostro inconscio e la nostra memoria. Ascoltare assaporando!

E i nostri cani? I loro sensi sono come i nostri? Come e cosa percepiscono attraverso di essi?
Venite a scoprirlo alla conferenza “Ascolta il Tuo Cane” che terrò il 7 aprile per Varese Corsi. Una sua parte sarà dedicata a questo. Vi aspetto per accompagnarvi alla scoperta del vostro cane!

 

Come vedono i cani?


La settimana appena trascorsa mi ha visto impegnata in parecchi incontri sulla gestione del guinzaglio. Le lezioni individuali e personalizzate mi consentono di portare i clienti in spazi verdi molto aperti. In un momento di relax, tra una sezione educativa e l’altra, mi è stato chiesto in che modo vedono i cani.

visione comparata uomo-caneSembra che le caratteristiche anatomofisiologiche dell’occhio del cane siano molto simili a quelle umane mentre le differenze sostanziali fanno riferimento alla visione. Dire che il cane vede solo le gradazioni di grigio è un po’ restrittivo. Diciamo che lo spettro dei colori visibile dai nostri amici a 4 zampe è più limitato rispetto al nostro: sono sensibili ai colori blu e giallo mentre non distinguono le tonalità che vanno dal verde al rosso.  Questo è da tenere in considerazione quando scegliamo i loro giochi: una pallina rossa posata su un tappeto erboso non sarà visualizzata ma piuttosto fiutata o individuata per il movimento. I cani sembra siano dieci volte più sensibili  di noi ai movimenti in lontananza mentre da vicino non vedono bene. A molti sarà capitato di vedere passare il proprio cane su un oggetto senza che lo notasse.  Se ci nascondiamo dietro un palo della luce e rimaniamo perfettamente immobili il nostro cane non ci troverà ma se solo muoviamo un dito anche a molta distanza da lui, se ne accorgerà immediatamente.