Pubblicato in Educazione il 02/25/11 14:57 da Laura
Il segreto per un richiamo efficace è, in primis, l’intesa con il proprio cane. Se ci considera interessanti, se riusciamo ad essere un punto di riferimento, sarò molto più semplice insegnargli a tornare da noi. Se, al contrario, ci teme, tenderà a rimandare il momento del ricongiungimento se non addirittura ad evitarlo. Quindi bando alle punizioni ma gioco e divertimento a più non posso.
Incominciate a fargli associare alla parola “vieni” qualcosa di piacevole, come un bocconcino e una coccola. Meglio se iniziate in un posto tranquillo, in casa, lontano da distrazioni. Se non dovesse venire, perchè non sa ancora cosa deve fare quando sente questo suono, accucciatevi: questo favorirà l’avvicinarsi del cane. Una volta che vi ha raggiunto lodatelo e dategli il premio. E’ importante sottolineare che la ricompensa, in quanto tale, non deve essere un’esca quindi non chiamatelo con il boccone già pronto nelle mani ma aspettate e fatela comparire solo dopo che vi ha raggiunto. Man mano aumentate la difficoltà facendo l’esercizio in giardino – se lo avete – e poi al parco.
E’ utile richiamare il cane non solo al momento di tornare a casa. Qualche volta fatelo tornare da voi, coccole, premio e poi lasciate che riprenda le sue esplorazioni. In questo modo non assocerà sempre il nostro “vieni” alla conclusione di un’attività meravigliosamente interessante.
Può capitare che il cane non ci senta perchè troppo immerso nel suo mondo di percezioni. Non incazz…, non arrabbiatevi e state calmi: non andate voi da lui ma al contrario provate ad allontanarvi un poco, magari anche a passo sostenuto. Quando si accorgerà che la distanza da voi sta aumentando cercherà di raggiungervi, questo naturalmente se vi riterrà un riferimento (come accennato in apertura): accoglietelo sempre con grande gioia e MAI con facce scure, rimproveri e gesti poco gentili.
Vedere tornare da voi il vostro cane di gran carriera, con la “coda al vento” e le orecchie ballonzolanti è molto gratificante ed è una sensazione favolosa!!
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Tags: addestramento, code al vento, comportamento, comunicazione, educazione cinofila, gioco, linguaggio, metodo, proprietari, rapporto, richiamo, zooantropologia
Pubblicato in Educazione, Viaggi e vacanze insieme: dove e come il 08/06/09 15:24 da Laura
Buddy ad Alleghe impegnato in una delle sue attività preferite.
I miei clienti fanno la mia felicità quando mi inviano le foto delle vacanze insieme ai loro cani. Per me questo è un vero successo. Ho la conferma di avere raggiunto i miei obbiettivi: avere fornito delle informazioni utili per la gestione del cane, avere creato una relazione serena, basata sulla reciproca intesa. La descrizione della vacanza è da manuale: in macchina nessun problema, nonostante il viaggio lungo; in albergo tutto bene, nonostante qualche volta Buddy sia dovuto rimanere in camera da solo; passeggiate in piena libertà perchè Buddy torna sempre; complimenti da parte di altri proprietari di cani per la sua educazione. Insomma sembra proprio che questa prima vacanza tutti insieme non sia che l’inizio di una lunga serie!
Adri & Co., come sono soliti firmarsi, non hanno fatto un corso di educazione completo; hanno preferito orientarsi sulla soluzione di piccoli problemi quotidiani. Attraverso consigli, giochi, conoscenza della lingua canina, lo scopo è stato raggiunto.
Sono sicura che gran parte del merito va ad Arianna, la loro figlia più piccola, la “vera padroncina” di Buddy: ad ogni incontro mi aspettava, quaderno per appunti alla mano, per non farsi sfuggire nulla. BRAVA ARIANNA!! Sono orgogliosa di te & Co.
Pubblicato in Educazione il 06/29/09 13:53 da Laura
Elena ha un problema: la sua golden Cleo, quando gioca con la sua simile Michelle, non ne vuol sentire di tornare. Stabilisco di fare prima un po’ di incontri a casa per valorizzare il rapporto tra loro e decido di tenere per ultimo “l’incontro decisivo”. Naturalmente, quando arriva il fatidico giorno c’è un tempo da lupi (guardacaso). Rimandiamo di una settimana e questa volta, nell’ora che precede il crepuscolo, splende ancora un sole caldissimo. Cleo è bella carica, Elena pure e io non sono da meno. Ci accompagna anche la mamma di Elena che ha assistito e partecipato attivamente a tutte le lezioni, già orgogliosissima dei risultati (a dire il vero è orgogliosissima di Cleo. Punto). Arrivate al “solito posto” incomincio a verificare se Elena, in queste settimane di lavoro insieme, ha guadagnato punti. Tutto ok. Lei chiama e Cleo torna. Più volte e Cleo torna sempre. Bene! Ma… arriva Michelle, una meravigliosa cagnolina allegra, giocosa, vivace, nello stesso tempo dolce e delicata con noi umani. Con lei la storia è diversa. Inizia un gioco irrefrenabile: salti, assalti, capriole, ruzzoloni, rincorse…. Elena mi dice “hai visto, te lo avevo detto…” In effetti Cleo è diventata sorda. Non esiste più niente, solo Michelle. Ma… Chiedo ad Elena di giocare a nascondino. Io, la nonna e Massimo, il papà di Michelle, facciamo finta di niente. E anche i cani fanno finta di niente; continuano il loro incessante gioco. A distanza consiglio qualche piccolo trucchetto che ritengo utile per loro. Finalmente Cleo si accorge che manca qualcuno, qualcuno di importante, ma veramente importante. E no, dov’è? Incomincia a cercare, fiuta il terreno, fiuta l’aria sempre più freneticamente; Michelle la segue ma Cleo non ha più tempo per lei. Elena viene trovata: baci abbracci e leccate. Faccio ripetere il gioco più volte: man mano Cleo torna sempre più velocemente. Elena quasi non ci crede. la nonna è orgogliosissima, io anche; Massimo non si pronuncia ma credo sia bene impressionato. Il mio lavoro con loro si è concluso con questo bellissimo incontro. In queste settimane di corso Elena è stata bravissima: giocando con Cleo in modo mirato, è riuscita a rendersi interessante e indispensabile ma, cosa più importante, ha imparando a conoscere profondamente il suo cane, le sue esigenze e il suo linguaggio. Questo consentirà ad entrambe di avere un rapporto sereno, privo di inutili arrabbiature. Contenta di quanto abbiamo costruito insieme, le saluto baciandole – quadrupedi comprese – certa che non ci lasceremo la conoscenza alle spalle.