Articoli con tag ‘maltrattamento’

Un SMS per segnalare maltrattamenti


smsPrima una piccola importantissima premessa: ho controllato la veridicità della notizia: ebbene è proprio vero. Ho parlato direttamente con Lorenzo Croce, Presidente AIDAA.

Quindi memorizziamo il numero sui nostri cellulari e usiamolo in caso di necessità

“E’ partita il 5 giugno la campagna contro i maltrattamenti degli animali domestici “io lo segnalo”, promossa da AIDAA.

Con un semplice sms è possibile segnalare all’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, anche in maniera anonima, un caso di maltrattamento di cui si sia venuti a conoscenza. L’sms dovra’ essere inviato al n. 348 7611439, attivo ventiquatt’ore su ventiquattro, e dovra’ contenere dati inerenti al tipo di animale, al tipo di maltrattamento e l’indirizzo esatto in cui avviene.

AIDAA informera’ immediatamente le forze dell’ordine e nei casi piu’ urgenti ricontattera’ il mittente del messaggio per avere ulteriori informazioni per poter affrontare il caso nel piu’ breve tempo possibile. “‘Io lo segnalo’ e’ il primo servizio di segnalazione via sms a livello nazionale di reati contro gli animali domestici”, ha spiegato Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA, “Spesso arrivano segnalazioni, ma in molti casi e’ difficile intervenire se la stessa e la conseguente richiesta di intervento non arrivano in tempi rapidi. Da qui l’idea semplice, ma efficace di usare l’sms.

Unica raccomandazione e’ di dare indicazioni precise”.   Esempi di sms: “Cane razza carlino picchiato dal padrone visto stamattina v rimembranze 7 milano”;  “Gatto chiuso sul balcone da 9 giorni condominio 4 piano v rossi 24 roma”;  “Oca alla catena giardino villa pzza ermenegildo 141 viconago (va)”.

Fonte: (AGI)

 

La coscienza degli animali


la coscienza degli animaliIl 13 maggio è stato presentato a Milano, a Palazzo Reale, il Manifesto “la coscienza degli animali. L’iniziativa  nasce dalla volontà di Michela Vittoria Brambilla e Umberto Veronesi. Penso valga veramente la pena di spendere qualche momento per “surfare” sul sito dove si possono leggere (e vedere) i bellissimi interventi di personaggi come appunto Veronesi, Susanna Tamaro, Dacia Maraini ed altri ancora. Questi interventi  non sono di quelli che si sentono tutti i giorni… questi sono poesia e vanno dritti al cuore. Personalmente li ho apprezzati tutti. Ne ho presi degli stralci, per…”farveli assaggiare”,  certa che poi vorrete consumare “tutto il pasto”. E’ superfluo invitarvi a sottoscrivere il manifesto, ma lo faccio lo stesso.  Come dice Susanna Tamaro “ogni parola è un seme”… Il nostro nome è una parola. Iniziative come questa, personalmente ritengo siano da premiare e appoggiare concretamente.

Dacia Maraini:
…Io, come Veronesi, sono vegetariana, ma non pretendo che tutti lo diventino. La considero una scelta personale. Ma, pur non esigendo l’eliminazione dei macelli, chiedo che i mammiferi da carne possano disporre almeno di qualche anno di vita normale. Che possano pascolare, che possano correre, che possano amarsi e riprodursi in santa pace. Trovo orribile e vergognoso che negli allevamenti intensivi gli animali crescano al chiuso, la testa stretta fra due sbarre, impediti a muoversi anche solo di un passo, costretti a mangiare carne quando sono erbivori. Una tortura che non si può infliggere a nessun essere vivente…
…Gli esseri umani, presi da euforia di onnipotenza, sono arrivati a credere di essere i padroni dell’universo. Le conquiste – per la verità grandissime e ammirevoli- della tecnologia, hanno ubriacato gli animi, resi incapaci di capire la sofferenza di altre specie, i danni che stiamo comminando alla natura nel suo insieme.
In questi giorni abbiamo potuto toccare con mano la fragilità di questo potere tecnologico. È bastata una nuvola di ceneri vulcaniche per arrestare e bloccare tutta la complicata e perfezionata rete di trasporti aerei del mondo.
…Credo che sia venuto il momento per fermarci e riflettere con responsabilità sui nostri doveri di fratelli maggiori, verso le specie più deboli, verso la natura di cui non possiamo fare a meno, mettendo un poco a tacere i nostri più stupidi istinti di sopraffazione.

Susanna Tamaro:
…Quando Bianchina arrivò a casa mia, portata dalla volontaria del canile in un crepuscolo di maggio, la luce era meravigliosa e la natura intorno, un inno alla vita….
… Ogni volta che mi vedeva entrare in una stanza cominciava a battere ritmicamente la coda come un metronomo e non smetteva finché non uscivo.
…la religione poi,  che avrebbe avuto il dovere di portarci in intimità con le creature, di farci sentire la loro santità innocente, ha costruito una muraglia di moralismi per allontanare l’uomo dalla profondità di se stesso e dal mistero del mondo che lo circonda. Lontana dal soffio dello Spirito – che è il soffio della vita -  ha trovato il suo senso nell’analisi e nei distinguo, per cui  o ami l’uomo o ami gli animali. Aut aut. Così l’amore -   che è il sentimento della consapevolezza e della omnicomprensione -  è diventato il sentimento della misura e della separazione. Chi pensa ai cani, ai gatti, agli animali è un egoista perché non pensa ai bambini che muoiono di fame. Quante volte c’è toccato sentire questa litania? E se invece di aut aut l’amore fosse et et? L’amore per l’uomo non esclude quello per gli animali, e viceversa, perché l’amore non è mai fonte di separazione né di giudizio.
…Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo.

Vittorio Feltri:
…vorrei dire che io come giornalista non è che posso fare molto, però da molti anni mi sono impegnato a mettere a disposizione i giornali che ho diretto, che ho potuto se non altro, manovrare, e quindi ho potuto ospitare degli articoli di un certo tipo e quindi tutti i miei giornali diventano animalisti, e la cosa a volte mi provoca dei problemi all’interno, perché non tutti sono allineati con il nostro pensiero. Però, a forza di aprire agli animali, adesso mi sembra di capire che molta gente apprezza i nostri sforzi, e comunque anche i giornalisti cominciano a pensare che sia un tema meritevole di essere trattato con la dovuta delicatezza, senza cadere nel bigottismo animalista, e io sono un bigotto terrificante; Veronesi dice che anche le zanzare non bisognerebbe ucciderle, io dico che con la zanzara proprio non ci riesco, perché per me è legittima difesa…

Prof. Umberto Veronesi:
…”il momento è maturo per un grande movimento collettivo, ma deciso; dobbiamo essere molto vocali, dobbiamo tutti partecipare a questo movimento con decisione e soprattutto dobbiamo disseminare il messaggio a tutti, perché credo che sia una necessità per chi ha dei valori morali da difendere.”

On. M. V. Brambilla:
…la coscienza collettiva non può accettare di entrare in contatto con una realtà tanto crudele e retriva quanto quella che giunge all’abbandono dei cani e al maltrattamento di animali più in generale….

Luigi Lorenzetti – Teologo:
Il Creatore ha donato il “dominium terrae all’essere umano. (Genesi 1, 28)». Ma si tratta di un dominio (signoria) per «custodire» e «coltivare». In altre parole, l’essere umano, uomo e donna, non è padrone ma amministratore, e quello che si richiede all’amministratore è, come minimo, di non sperperare, distruggere il patrimonio ricevuto, ma appunto di custodirlo e possibilmente accrescerlo. Di certo, l’essere umano non si è rivelato buon amministratore, ma pessimo padrone. La dignità propria dell’essere umano -egli stesso parte della creazione-  non annulla né minimizza la dignità specifica delle creature non umane.

Franco Bergamaschi – socio fondatore Erbolario:
…Uno degli obbiettivi dell’Erbolario, ad ampio spettro, si concretizza nella mia personale speranza che molti concorrenti dell’Erbolario imitino questa scelta animalista, foss’anche solo per replicare il nostro successo. E poi ancora il coniglietto saprà incoraggiare le nostre e i nostri Clienti a visitare il sito della Lav e a scoprire le tante altre iniziative, ugualmente importanti, cui la Lav dedica, con rigore e caparbietà encomiabili. Inoltre, il nostro coniglietto diffonde giorno dopo giorno nel consumatore la consapevolezza che essere belli e buoni è possibile, che un cosmetico animalista può essere piacevole ed efficace quanto, o meglio più, che ogni altro cosmetico…

Dr. Antoine F. Goetsche Avv,to penalista per la tutela degli animali:
…L’attuazione di proposte, che in altri Stati già funzionano al meglio ed hanno condotto ad una superiore considerazione degli animali nella società e nella politica, sarebbe un vantaggio per tutti: innanzitutto per gli animali perché la loro unicità, vulnerabilità ed importanza come partner nella società verrebbero meglio percepite. La legislazione assumerebbe in tal modo un aspetto più affettuoso nei confronti dei destinatari del diritto e gli amici/amiche degli animali si sentirebbero sostenuti e riconosciuti nei loro sentimenti e nelle loro cause. Inoltre l’Italia raccoglierebbe, sia internamente che dall’estero, i dovuti complimenti per aver introdotto una legislazione generosa, pragmatica e visionaria vicina sia all’uomo che agli animali.

 

E’ nata la Task Force per gli animali.


Task ForceE’ nata il 20 maggio 2010 la Task Force per la tutela degli animali da compagnia. L’unità Operativa è stata fortemente voluta dal Sottosegretario Francesca Martini che la descrive come “un tassello fondamentale per la lotta al degrado, al malaffare, alla violenza ancora purtroppo diffusa in un Paese civile come l’Italia”.

La Task Force è composta da 10 medici veterinari ispettori, 4 funzionari per il supporto giuridico e amministrativo che, congiuntamente ai Carabinieri dei Nas, effettueranno ispezioni su tutto il territorio nazionale.

Gli abusi saranno segnalabili alla casella elettronica tutela.animale@sanita.it   in tutti i casi in cui sono lesi i diritti degli animali. Tutti i privati cittadini e le Associazioni impegnate nella tutela del benessere degli animali possono già inviare le loro segnalazioni.

I compiti della Task Force:

-  Sopralluoghi ispettivi ed attività di verifica sul territorio nazionale
-  Monitoraggio e gestione delle segnalazioni di maltrattamento animale nonché interventi diretti nelle situazioni di emergenza
-  Attività formativa, informativa, e di comunicazione
-  Cura delle relazioni con i cittadini e con le associazioni coinvolte attraverso la predisposizione di una rete di comunicazione
-  Assistenza giuridico legale e predisposizione di schemi di atti normativi in materia.
- Attivazione di una casella di posta elettronica per un tempestivo e sinergico intervento su tutto il territorio

Qui tutto il programma task force

Ulteriori approfondimenti Anmvi Oggi

 

Fermiamo Green Hill, la fabbrica della vivisezione a Montichiari.


Questo cane e' stato utilizzato in esperimenti sulle conseguenze delle gravi ustioni presso il Shriner's Hospital, Cincinnati, USA Foto proveniente dalla associazione americana P.E.T.A. (Epoca: anni '80-'90)

Foto: www.disinformazione.it / Questo cane e' stato utilizzato in esperimenti sulle conseguenze delle gravi ustioni presso il Shriner's Hospital, Cincinnati, USA Foto proveniente dalla associazione americana P.E.T.A. (Epoca: anni '80-'90)

Fermiamo le deportazioni dei cani di Green Hill!

SABATO 22 MAGGIO – ORE 17 PRESIDIO DAVANTI ALL’AREOPORTO DI MONTICHIARI.

Da Green Hill ogni mese centinaia di cani vengono spediti nei laboratori di vivisezione. Molti di questi vengono trasportati su furgoni privati di proprietà dell’allevamento stesso, che viaggiano anche molte ore di seguito in tutta Europa.
Altri invece vengono spediti in Inghilterra, ai famigerati laboratori di Huntingdon Life Sciences e Sequani, per via aerea.

L’aeroporto di partenza è quello di Montichiari.

La stiva di aerei in partenza dall’aeroporto “Gabriele D’Annunzio” è il mezzo che li porta all’inferno.
Un inferno, quello dei laboratori inglesi che acquistano da Green Hill,documentato da svariati lavori investigativi compiuti da attivisti e anche giornalisti, che con telecamere nascoste hanno potuto documentare la triste realtà che attende gli animali nei laboratori: animali sezionati
vivi, cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, avvelenamento fino alla morte,gabbie piene di sangue e nessun controllo su tutto questo.

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UCCISE GUARDIE ECOZOOFILE IN CANILE GENOVA


omicidio guardie zoofile Sori

Foto TGCOM

Sparatoria nel Genovese, 3 i morti
Uccide due guardie zoofile e si spara
Tre persone sono morte in una sparatoria avvenuta in una frazione di Sori, sulle alture della riviera genovese di levante. Secondo le prime ricostruzioni un 65enne avrebbe ucciso due guardie provinciali, un uomo e una donna, che stavano procedendo con il sequestro dei suoi cani da caccia a seguito di una denuncia per maltrattamenti su animali. Dopo averli colpiti l’uomo si è tolto la vita. Sul posto il 118 e i carabinieri di Sori e di Santa Margherita.

Il duplice omicidio è avvenuto a Sussisa. Renzo Castagnola, questo il nome del 65enne, titolare di un canile e caposquadra dei cacciatori della zona, avrebbe anche ferito la moglie che stava tentando di fermarlo dal compiere il folle gesto. Le guardie provinciali, Elvio Fichera e Paola Quartino, si erano presentate con un decreto, firmato dal Pubblico Ministero Piercarlo di Gennaro, di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti.

Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, l’uomo ha detto “Vado a prendere una penna”. Invece è tornato armato e ha cominciato a sparare. Sul luogo erano presenti anche vigili urbani e carabinieri che fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo. A seguire le indagini il pubblico ministero Cardona Albini.

Castagnola aveva un porto d’armi per armi da caccia poiché faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale. L’uomo, prima di trasferirsi a Sussisa, abitava a Capreno, altra frazione di Sori: in paese, da tempo, girava voce che maltrattasse gli animali. ((TGCOM)

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“CONTROLLI PIU’ SEVERI SU REQUISITI  MORALI E PSICHICI PER GESTORI CANILI”

Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini esprime profondo cordoglio e orrore in merito alla notizia del duplice omicidio avvenuto questa mattina a Sussisa, nella riviera di Levante di Genova, dove due guardie zoofile sono rimaste vittime del fuoco aperto dal titolare del canile gestito in convenzione. L’omicida Renzo Castagnola si è poi tolto la vita.

Le guardie erano andate ad effettuare un sopralluogo di verifica della condizione dei poveri cani detenuti in condizioni di maltrattamento sulle quali erano pervenute numerose segnalazioni. L’obiettivo era quello di accertare le violazioni di legge che avrebbero fatto scattare il doveroso eventuale sequestro della struttura.

Sulla drammatica vicenda il Sottosegretario Martini dichiara:“Questo gravissimo episodio ci fa comprendere come quella della difesa degli animali sembri avere i profili di una vera e propria battaglia di civiltà con le sue vittime. Non a caso anche alla sottoscritta sono arrivate più volte intimidazioni. Da sempre considero le guardie ecozoofile un patrimonio di estremo valore per le istituzioni e per il territorio. Sono sconvolta da quanto accaduto e mi stringo ad un abbraccio alle famiglie di queste straordinarie persone che oggi ci vengono violentemente strappate. Fatti di una violenza inaudita come questo pongono in evidenza la assoluta necessità che i gestori di canili, di qualsiasi natura, siano sottoposti a valutazione di ordine morale ed equilibrio comportamentale e psichico, nonché debbano in futuro certificare una formazione in materia, un percorso su cui mi muoverò immediatamente sul piano legislativo”. (CHI LI AMA CI SEGUA)

 

Leggi, cani e maltrattamenti


Varese News, giornale on line di Varese e provincia ha pubblicato una lettera indirizzata al Direttore che trovo interessante e che vi sottopongo, certa della condivisione insieme a molti di voi, dei suoi contenuti.

legato“Gentile direttore
la ringrazio per quanto fa per i lettori dando spazio alla loro voce.
Vorrei trattare ancora del problema cani. Il codice penale proibisce il maltrattamento degli animali, ma io mi chiedo se tutti i divieti che sono posti nei confronti dei cani, non siano di per se stessi maltrattamenti o se non costringano i padroni a maltrattare i cani, lasciandoli ad esempio legati e soli fuori dai negozi o ancor peggio soli a casa col rischio che facciano danni o disturbino i vicini con le loro lamentele.
Purtroppo le condizioni della vita moderna spingono molti a cercare conforto nella compagnia degli animali che sanno dare tanto più di quanto potrebbe dare e non dà l’egoismo degli umani .
Ora si avvicina il periodo delle vacanze e il divieto di portare i cani sulla spiaggia quasi universalmente diffuso è davvero un maltrattamento per
gli animali e per i loro padroni, talvolta indotti proprio da questi maltrattamenti ad abbandonare i cani.
In altri paesi, ho sentito dire ,questo non succede, in Francia ad esempio.
I motivi d’igiene non dovrebbero esistere se il padrone pulisce dove il cane ha sporcato e qui sì vedo l’opportunità di dare multe. Capisco anche che ci sono persone che hanno paura dei cani, qualche brutto episodio però non giustifica l’ostilità verso tutti i cani o divieti diffusi.
Il fatto che circolino attorno a noi degli assassini umani (quelli non assicurati alla giustizia) non giustifica divieti diffusi, eventualmente si potrebbe fare una distinzione tra cani più e meno potenzialmente pericolosi. Sento dire che in Francia i cani possono andare sulle spiagge, nei ristoranti e nei negozi alimentari, sempre che i titolari lo vogliano.
Perchè non così in Italia? Forse il turismo ne guadagnerebbe e guadagnerebbero le amministrazioni comunali che avrebbero meno cani nei canili e tutti noi che non dovremmo temere i cani randagi .
Grazie
4/05/2010 LAURA PASQUALI

link al testo originale

 

In 60 segregati nel seminterrato di un negozio


Varese, 60 cuccioli di cane trovati segregati nel seminterrato buio di un negozio

cuccioli in vetrinaNon si esclude un collegamento con il fenomeno del traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’Est europeo. La Polizia Ambientale e Forestale ha denunciato il propietario della rivendita di animali

Varese, 19 mar. – (Adnkronos) – Circa 60 cani maltrattati, di varie razze e di eta’ compresa tra i due mesi e un anno, sono stati trovati e sequestrati dal Corpo forestale dello Stato in un negozio in provincia di Varese. Ad intervenire sono stati i Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Verbania e Varese che, su delega della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno effettuato perquisizioni presso l’abitazione e la sede di attivita’ della titolare del negozio.

E’ scattata nei suoi confronti la denuncia per reato di maltrattamento di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura. I cuccioli erano tenuti in un seminterrato al buio e senza adeguata aerazione, dentro contenitori di plastica inadatti e angusti. Varie irregolarita’ sono state riscontrate durante le ispezioni, ad esempio un vano del negozio prevedeva da progetto la presenza di un infermeria che invece non c’era.

Oltre ai cani sono stati posti sotto sequestro medicinali per la cui vendita l’esercizio commerciale non era autorizzato e grandi quantita’ di documentazioni. Non si esclude un collegamento con il fenomeno del traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’est europeo, sospetto che nasce dall’esame di alcuni documenti difformi o incompleti e sul quale sono ancora in corso indagini.

Risulta chiaro invece, da controlli del personale veterinario che ha affiancato la Forestale nelle operazioni, come la maggior parte dei cani avesse un’eta’ inferiore a quella dichiarata nei documenti e come tutti fossero li’ da mesi, il che lascia pensare all’intento di creare una sorta di allevamento all’interno del negozio. I cani, esemplari di carlini, jack russel, maltesi, chihuahua, ma anche di razze piu’ grandi e bisognose di maggiore movimento come labrador e boxer erano cresciuti in questi spazi e condizioni sviluppando a volte patologie fisiche e comportamentali.

Cinque cuccioli sono stati portati presso una clinica veterinaria specializzata di Verbania, dove riceveranno le cure necessarie. Gli altri cani sono stati destinati ai rifugi di associazioni animaliste convenzionate con i Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola in attesa che possano essere adottati.

19.3.2010 (Adnkronos) Ulteriori aggiornamenti e dettagli sul negozio

 

Rettifica a “Donne spazzatura”


Sembra che un tizio, analizzando il filmato nelle sue molteplici parti, abbi ascoperto che le mer… ops, donne in questione non siano italiane ma asiatiche. Sembra anche che siano recidive, che abbiano girato altri video shock, una volta con un gatto ed un altro ancora con un cane. Poco importa di che nazionalità siano. Quello di qui non mi capacito è che, nonostante tempo addietro siano state identificate e denunciate, sono ancora a piede libero ed ancora in grado di perpetuare efferatezze da ergastolo.

 

Donne spazzatura


maltrattamenti al femminileMi vergogno di appartenere alla razza umana.

Mi vergogno di essere donna.

Mi vergogno di essere una donna italiana.

Dall’associazione Chiliamacisegua mi è stato trasmesso quanto segue.

“Ancora video contenente immagini di violenza su un cane, nel caso specifico si tratta di due signore che prendono a calci un cane di piccola taglia, il filmato pubblicato sul sito ……………… mostra due donne mentre maltrattano l’animale. Ora dopo una serie di verifiche da parte degli esperti  le due donne sono state individuate, con loro è stata individuata la persona che ha caricato il filmato in rete e il presidente nazionale Aidaa ha inviato formale denuncia alla procura della repubblica di Milano. Le due donne sono di nazionalità italiana (anche se hanno fatto caricare il filmato attraverso un provider straniero), residenti presumibilmente a Milano, sono state denunciate per maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale, reato questo che prevede la reclusione fino a 2 anni in quanto in presenza dell’aggravante della violenza gratuita. Oltre alle due signore trentenni sono stati denunciati alla procura della Repubblica anche i responsabili del sito che ospita il video e ne è stata chiesta l’immediata rimozione. «Il fenomeno dei video con violenze su animali è purtroppo un fenomeno grave – dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa e firmatario della denuncia – ma questo è quantomeno vergognoso oltre che violento. Ma stavolta a differenza del passato le due autrici del video e colui che lo ha caricato in rete sono stati denunciati direttamente all’autorità giudiziaria grazie al lavoro del gruppo di controllo dei siti internet di Aidaa». «Da quanto esiste questo gruppo di controllo composto da veri e propri esperti della rete sono stati individuati circa 200 video che contengono violenze su animali – conclude Croce – ma questa volta a differenza del passato abbiamo scovato le protagoniste e le abbiamo denunciate alla procura e con loro i responsabili del sito dove è stato caricato questo video».”

Mi rifiuto di divulgare il sito che ha pubblicato il video e tantomeno il video stesso perchè è veramente …non ci sono parole. Non voglio fare pubblicità a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo orrore.

Almeno sono stati riconosciuti. Qualunque pena gli venga inflitta sarà sempre irrisoria rispetto alla crudeltà manifestata.

 

Striscia a Varese


Edoardo Stoppa a VareseEra nell’aria. Da troppo tempo si assisteva impotenti alle torture fisiche e psicologiche infltte a quelle povere bestie. Ora Striscia la Notizia arriva allo Zoo di Varese di Via Macchi, negozio da sempre additato, criticato e denunciato agli organi competenti più e più volte dai cittadini, per  la detenzione di animali esotici in condizioni disumane. Più e più volte ci sono stati interventi di svariate istituzioni: ASL, Polizia, NAS ma inspiegabilemnte lo Zoo è ancora lì e, quel che è peggio, non cambia mai nulla. Perchè?  IO NON POSSO PENSARE CHE L’ASL IMPONGA – E SOTTOLINEO IMPONGA – IL DIVIETO DI FAR ACCEDERE I CANI NEI RISTORANTI E NEI BAR  E NON FACCIA NULLA PER PORRE FINE A QUESTO EVIDENTE E PALESE SCHIFO. Ieri sera la tItolare di un ristorante mi ha descritto le ispezioni dei vigili sanitari. Per farla breve, a suo dire (veramente non solo il suo), fanno le pulci su tutto, trovano il pelo nell’uovo. E LA STESSA ASL PERMETTE CHE I TITOLARI DELL’ESERCIZIO LAGER DI VIA MACCHI CONTINUINO AD ESERCITARE CONTRAVVENENDO A NUMEROSE NORMATIVE?

Guardate il video