Articoli con tag ‘educazione cinofila’

Questione di questua.


marley a tavolaUno dei miei compiti di educatore cinofilo è quello di insegnare come gestire il cane quando si è riuniti a tavola. Richiedere cibo (questua) in questo particolare momento è una delle attività preferite dal nostro amico. Col tempo può diventare un comportamento sgradito, legato ad una mancanza di educazione fin dai primi mesi di vita. Quando il cucciolo arriva a casa, in linea di massima gli è tutto permesso, ci si fa intenerire dal suo sguardo irresistibile  ed è quasi sempre certo che gli si allunghi il boccone. Bisogna considerare però il valore che questo gesto assume per il cane: per lui vuol dire condividere il cibo o lo interpreta come una cessione della preda a suo favore.  Questo gli da la percezione di essere il soggetto più capace ed esperto del branco, ruolo che invece  sarebbe bene non gli competesse. Se il cane cresce con questa convinzione potrebbero insorgere problemi e la sua gestione diventare difficile.
Bisogna fare quindi attenzione a come ci si pone nei suoi confronti. Per questo è importante imparare a comunicare nel modo giusto. Non occorre punire, urlare, imporre, anzi queste sono soluzioni da non adottare perché non sono capite e incrinano il rapporto. E’ invece importante mettersi dalla sua parte e imparare cosa lui percepisce dei nostri comportamenti. Un semplice e simpatico gesto come quello di fargli assaggiare qualche leccornia da tavola, assume per lui significati completamente diversi dai nostri. Sarebbe utile scoprire qualche piccola strategia, qualche gioco simpatico e veloce, per comunicare in modo semplice ma efficace chi ha il compito di gestire tutte le attività all’interno del branco al quale appartiene. Divertimento assicurato per entrambe le parti

 

Serenità è…una vacanza insieme!


Buddy al Alleghe impegnato in una delle sua attività preferite.

Buddy ad Alleghe impegnato in una delle sue attività preferite.

I miei clienti fanno la mia felicità quando mi inviano le foto delle vacanze insieme ai loro cani. Per me questo è un vero successo. Ho la conferma di avere raggiunto i miei obbiettivi: avere fornito delle informazioni utili per la gestione del cane, avere creato una relazione serena, basata sulla reciproca intesa. La descrizione della vacanza è da manuale: in macchina nessun problema, nonostante il viaggio lungo;  in albergo tutto bene, nonostante qualche volta Buddy sia dovuto rimanere in camera da solo; passeggiate in piena libertà perchè Buddy torna sempre; complimenti da parte di altri proprietari di cani per la sua educazione. Insomma sembra proprio che questa prima vacanza tutti insieme non sia che l’inizio di una lunga serie!

Adri  & Co., come sono soliti firmarsi, non hanno fatto un corso di educazione completo; hanno preferito orientarsi sulla soluzione di piccoli problemi quotidiani. Attraverso consigli, giochi, conoscenza della lingua canina, lo scopo è stato raggiunto.

Sono sicura che gran parte del merito va ad Arianna, la loro figlia più piccola,  la “vera padroncina” di Buddy: ad ogni incontro mi aspettava, quaderno per appunti alla mano, per non farsi sfuggire nulla. BRAVA ARIANNA!! Sono orgogliosa di te & Co.

 

Cani, c’è chi pensa anche senza parole


Mirto I «quattrozampe» possiedono concetti simili ai nostri: una prova è la capacità di interpretare il linguaggio dei segni
ANGELO TARTARINI*

Robert Benchley, un noto umorista e scrittore americano, un giorno scrisse: «Ho conosciuto molti cani, soprattutto cuccioli, che manifestavano reazioni mentali anche stupide, ma quasi quanto quelle umane».

Come sappiamo, i cani manifestano affetto e molte possibilità interattive con l’uomo. Jack London le ha descritte superbamente. Se ne sono accorti anche alcuni psicologi, i quali, in alcuni casi, li utilizzano a scopi terapeutici con la «Pet therapy». Più di un secolo fa uscì un libro dal titolo «Animal Intelligence». Nonostante i tempi non fossero ancora maturi per affrontare un argomento come questo, l’autore, George Romanes, disse che gli animali potevano possedere livelli di coscienza elevati. Lo fece esprimendosi in termini di «coscienza». Si trattò di una vera rivoluzione.

Oggi diremmo che tutti i cani sono in grado di ragionare, analizzare fatti e problemi, di pianificare e comunicare con altri cani e anche con l’uomo. Diremmo anche che i cani, ….

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Una scampagnata? No, una lezione sul richiamo!


Cleo

Elena ha un problema: la sua golden Cleo, quando gioca con la sua simile Michelle, non ne vuol sentire di tornare. Stabilisco di fare prima un po’ di incontri a casa per valorizzare il rapporto tra loro e decido di tenere per ultimo “l’incontro decisivo”. Naturalmente, quando arriva il fatidico giorno c’è un tempo da lupi (guardacaso). Rimandiamo di una settimana e questa volta, nell’ora che precede il crepuscolo, splende ancora un sole caldissimo. Cleo è bella carica, Elena pure e io non sono da meno. Ci accompagna anche la mamma di Elena che ha assistito e partecipato attivamente a tutte le lezioni, già orgogliosissima dei risultati (a dire il vero è orgogliosissima di Cleo. Punto). Arrivate al “solito posto” incomincio a verificare se Elena, in queste settimane di lavoro insieme,  ha guadagnato punti. Tutto ok. Leiirrefrenabili chiama e Cleo torna. Più volte e Cleo torna sempre. Bene! Ma… arriva Michelle,  una meravigliosa cagnolina allegra, giocosa, vivace,  nello stesso tempo dolce e delicata con noi umani. Con lei la storia è diversa. Inizia un gioco irrefrenabile: salti, assalti, capriole, ruzzoloni, rincorse…. Elena mi dice “hai visto, te lo avevo detto…” In effetti Cleo è diventata sorda. Non esiste più niente, solo Michelle. Ma… Chiedo ad Elena di giocare a nascondino. Io, la nonna e Massimo, il papà di Michelle, facciamo finta di niente. E anche i cani fanno finta di niente; continuano il loro incessante gioco. A distanza consiglio qualche piccolo trucchetto che ritengo utile per loro. Finalmente Cleo si accorge che manca qualcuno, qualcuno di importante, ma veramente importante. E no, dov’è? Incomincia a Michellecercare, fiuta il terreno, fiuta l’aria sempre più freneticamente; Michelle la segue ma Cleo non ha più tempo per lei. Elena viene trovata: baci abbracci e leccate. Faccio ripetere il gioco più volte: man mano Cleo torna sempre più velocemente. Elena quasi non ci crede. la nonna è orgogliosissima, io anche; Massimo non si pronuncia ma credo sia bene impressionato. Il mio lavoro con loro si è concluso con questo bellissimo incontro. In queste settimane di corso Elena è stata bravissima: giocando con Cleo in modo mirato, è riuscita a rendersi interessante e indispensabile ma, cosa più importante, ha imparando a conoscere profondamente il suo cane, le sue esigenze e il suo linguaggio. Questo consentirà ad entrambe di avere un rapporto sereno, privo di inutili arrabbiature.  Contenta di quanto abbiamo costruito insieme, le saluto baciandole – quadrupedi comprese – certa che non ci lasceremo la conoscenza alle spalle.

 

“Guardami negli occhi (quando mi abbandoni)


Dalla genialità di Giorgio Panariello, unita al suo grande amore per gli animali, nasce questo magico racconto fotografico: immagini tenerissime e divertenti come solo gli amici a quattro zampe sanno essere.

Questo libro è una struggente riflessione su uno dei misteri più commoventi del regno animale: l’amore sconfinato che un cane riesce a trasmettere al suo padrone.
Ma è anche uno strumento di denuncia, un tassello importante nella campagna contro la pratica infame dell’abbandono dei cani nella quale Panariello è schierato da anni in prima linea.
Infatti il libro sostiene La Squadra per gli Animali, di cui Giorgio Panariello è il Presidente onorario .
La Squadra , Capitanata dal Presidente Elena Metti è un progetto che rappresenta un’assoluta novità di unione di forze. Nasce per dare una risposta concreta al problema del soccorso degli animali in difficoltà e vede per la prima volta la collaborazione delle maggiori associazioni animaliste nazionali: Animalisti Italiani, Enpa, LAV e Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Uniti per vincere, dalla parte degli animali e dei cittadini.

 

“Non abbandonate gli animali” Parola di Paolo Belli (e di tanti vip)


Il simpatico mattatore di ‘Ballando con le stelle’ sostiene la campagna della Lav per la prevenzione del randagismo, a cui dedica il  nuovo brano. E nel video canta con tanti ‘ospiti illustri’, da Marcorè a Frizzi, da Licia Colò al Trio Medusa (video alla fine dell’articolo)

Paolo Belli e il suo Pippo Roma, 24 giugno 2009. “Una piccola bestia di razza di cane” è la nuova canzone dedicata al miglior amico dell’uomo, interpretata da Paolo Belli, con cui l’artista ha deciso di sostenere la campagna della Lav (www.lav.it) contro l’abbandono di animali e per la prevenzione del randagismo e altre iniziative in difesa dei diritti degli animali.

Presentato  a Roma da Paolo Belli – presente la LAV – il brano è accompagnato da un videoclip che racconta, attraverso gli occhi del protagonista a quattro zampe, una fuga che diventa anche viaggio e scoperta. Alla realizzazione del video hanno partecipato Neri Marcorè, Pierfrancesco Favino, Tosca D’Aquino, Daniela Poggi, Licia Colò, Fabrizio Frizzi, Giulio Golia, Il Trio Medusa, Irene Fornaciari, Arianna Ciampoli e Raffaele Vannoli, con la regia di Fabrizio Brocchieri e Antonio Gullo.

Il brano, inserito nel CD “20 anni” di Paolo Belli e nella scaletta del suo tour estivo, racconta la storia vera di un cane di quartiere strappato al suo ambiente e ai suoi affetti e trascinato….

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Al tuo cane piace la museruola?


La museruola dovrebbe far parte del bagaglio dei nostri cani, anche se il suo uso può sembrare spiacevole e spesso superfluo.
Saperla utilizzare correttamente permette sia a noi che al nostro amico di gestire serenamente eventuali situazioni inaspettate. Inoltre il marzo scorso è entrata in vigore l’Ordinanza Martini che prevede l’obbligo di applicarla in caso di potenziale pericolo. E’ utile quindi insegnare al nostro cane a portarla piacevolmente.

Va detto che per il cane la museruola è un oggetto etologicamente ingiustificabile e inaccettabile: è coercitivo, impedisce una corretta comunicazione e socializzazione e, se usata male, ne ostacola anche la respirazione mettendone a rischio la salute (*).

museruolaCome far accettare al nostro amico questo “strumento di tortura” ?
Lo si può abituare a patto che gli venga proposto sotto forma di gioco.
L’apprendimento deve essere fatto in modo lento e graduale, gratificando l’animale ogni volta con un premio in cibo. Utilizziamo una museruola a gabbia (come quella nella foto): attraverso le sbarrette potremo far passare i premietti. All’inizio, per più volte, gli faremo  vedere la museruola e gli daremo subito un premio, successivamente metteremo dei bocconcini al suo interno e glieli faremo mangiare (in questo modo incomincerà a mettervi spontaneamente dentro l muso). In seguito gliela metteremo senza legarla, gliela toglieremo e lo premieremo, poi la allacceremo, la toglieremo immediatamente e lo premieremo e via così fino a farla indossare per qualche minuto, dando qualche bocconcino attraverso le sbarrette.  Inizieremo a fargliela portare prima in casa, poi fuori e in tutte le situazioni possibili. Non abbiate fretta di raggiungere il risultato, basta poco per far fare al cane delle associazioni negative, pertanto prendetela con calma. Ogni soggetto è diverso dall’altro quindi non si può stimare un periodo esatto per abituarlo: comunque preventivate come minimo 15 giorni dedicandovi dei momenti quotidianamente.
Più l’apprendimento è graduale più verrà consolidato nel tempo e accettato tranquillamente perché vissuto come un gioco.

Per un cucciolo sarà più semplice farvi l’abitudine perché non avrà avuto esperienze negative legate a questo strumento (ricordate che per esperienze negative si intendono anche la voce e gli atteggiamenti minacciosi del proprietario). Per il cane adulto l’apprendimento può essere più difficoltoso se in precedenza l’approccio è stato fatto con atteggiamenti punitivi. In questo caso è bene rivolgersi ad un educatore che sappia consigliarvi il percorso giusto per “riappacificarlo” con lo strumento. Anche nel caso di soggetti con problematiche comportamentali è bene farsi seguire da un esperto del settore

Nei soggetti anziani, con problemi cardiaci o respiratori, l’uso della museruola potrebbe essere pericoloso (*). Chiedete al veterinario di fiducia e in caso di controindicazioni lasciate perdere: la salute del cane viene prima di tutto: non tenerne conto è una forma di maltrattamento.

Parole d’ordine: associazioni positive, gradualità, gioco, gentilezza, piacevolezza e il nostro cane, appena vedrà la museruola scodinzolerà come quando vede il guinzaglio.

(*) informazioni tratte da un’intervista rilasciata dal Dr. Raimondo Colangeli

 

Niente addestramenti “duri” per i nostri cani.


Il settore della cinofilia sportiva offre svariate discipline alle quali fare riferimento per “giocare” con i nostri cani: mobility, agility, obedience, rally-obbedience, dog dance, disc-dog, flyball, ricerca cino sportiva ed altre ancora. Ovviamente, prima di incominciare qualunque percorso, ci vogliono delle basi solide che abbiano provveduto a formare un buon binomio cane-proprietario. La relazione con il vostro cane deve essere corretta, equilibrata, mai costruita su imposizioni e costrizioni ma su collaborazione e conoscenza l’uno dell’altro.  Il cane deve sempre trovare piacevolezza nel seguire il suo bipede, non deve mai averne paura nè aspettarsi da un attimo all’altro una punizione.  Mentre si lavora su questo,  si possono inserire i comandi di base – seduto, terra, resta e altri ancora -, sempre insegnati in modo piacevole e divertente. A questo punto si può decidere di allargare gli orizzonti. Ma attenzione!! …

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Abbandono


Abbandonare un cane non vuol dire solo lasciarlo in mezzo ad una strada: Vi sono molte altre forme per compiere questa azione aberrante:
Lo si affida ad un canile;
Lo si getta nel giardino di altre persone;
Lo si lascia a se stesso, provvedendo solo ai suoi bisogni fisiologici;
Lo si cede ad altri perché l’impegno è diventato gravoso o perché ci siamo stancati della novità.
Qualunque siano le modalità e le motivazioni, si tratta sempre di abbandono. Quello che cambia è probabilmente il destino del cane che, purtroppo vive l’esperienza sempre negativamente. Anche quando trova nuovi proprietari, il distacco dal suo “branco” è traumatico. Lo spostamento da un territorio ad un altro, l’inserimento in un’altra famiglia con abitudini diverse, fa di questo periodo di transizione un’esperienza da dimenticare. In qualche caso (raro) il cane trova dei nuovi compagni umani comprensivi, dolci e pazienti e tutto rientra nella normalità.
Ciò che lascia perplessi sono le motivazioni addotte per giustificare la discutibile decisione, a parte i casi dove, effettivamente, non si ha scelta

Oggi mi hanno raccontato di una famiglia che, per compiacere i figli, compra un cucciolo, lo tiene fino a che questo compie 6-7 mesi e poi lo cede per acquistarne un altro. Sembra che siano già al 3° cane. E tutto questo per accontentare i pargoli ai quali i cani piacciono solo fino a quando sembrano peluches. .
Quali commenti fare su un comportamento del genere? Dignità, responsabilità, educazione, coerenza, civiltà lasciano il posto a bassezza, scelleratezza, maleducazione, rozzezza. Non si dovranno stupire se i loro figli una volta diventati indipendenti, li lasceranno a se stessi perché non più utili e di peso.

 

Bau, si gira!


A Milano, dall’11 al 17 maggio si terrà la mostra dedicata al cinema a 4 zampe.

un protagonista“Bau, si gira!” è il titolo della mostra dedicata al cinema a 4 zampe. Dalla Carica dei 101 a Lassie, da Scooby Doo a Lilli e il Vagabondo, da Snoopy a Rin Tin Tin fino ai Supercuccioli nello spazio. Manifesti, locandine, foto di scena, riviste e un concorso aperto a tutta alla città (con cani veri) per eleggere il “Supercucciolo”. L’evento si svolgerà a Milano, all’Atelier Gluck arte, via Gluck 45 dall’11 al 17 maggio (dalle 10 alle 18 ingresso libero). La sfilata dei cuccioli con la proclamazione del “reginetto” invece sarà domenica alle 10.30. Lo riporta “Il Giornale”.

L’occasione è data dall’uscita in Dvd e Blu-ray del film Disney “Supercuccioli nello Spazio”, l’associazione Atelier Gluck Arte, in collaborazione con il mensile Argos e Walt Disney Studios, con il patrocinio del Retriever club italiano della Scuola italiana cani salvataggio e dell’Ufficio diritti degli animali della Provincia apre al pubblico una mostra unica nel suo genere, tutta dedicata a quelle star a quattro zampe che hanno contribuito a fare grande la storia del cinema. Manifesti cinematografici, locandine, foto di scena e riviste provenienti dall’archivio del “Il Cinema dipinto” di Elia Vitale e della Fondazione Franco Fossati. Si spazia dai classici come la Carica dei 101 (1961), Torna a casa Lassie (1943), Lilli e il Vagabondo (1955) e Beethoven (1992) a quelle pellicole in cui l’attore cane ha semplicemente fatto capolino sul set, magari rubando la scena ai colleghi umani, come in Qualcosa è cambiato (1997), la commovente storia di un uomo burbero (Jack Nicholson) che si trova a doversi prendere cura di un tenero cagnolino (un Grifoncino di Bruxelles), oppure Turista per caso (1988), dove il cagnolino diventa il pretesto per una delicata storia d’amore. Non mancano omaggi a film che hanno fatto la storia del genere, come l’italianissimo C’era un castello con quaranta cani (1989), Turner e il casinaro (1989), 4 cuccioli da salvare (1987), 4 Bassotti per un Danese (1966), Come cani e gatti (2000), Bolt – un eroe a quattro zampe (2008), Zanna bianca (1973), Cujo (1983) affiancati a pellicole cadute nel dimenticatoio, come La gang dei Dobermann (1972). E poi ancora i cani celebri che sono diventati davvero star del cinema, da Beethoven a Zanna Bianca, ma anche della tv, da Rex a Rin Tin Tin fino a Snoopy e Ettore, il nerboruto Bulldog che da oltre cinquanta anni prende a cazzotti Silvestro e Tom.

Il gran finale domenica 17 alle 10.30, la sfilata è aperta a tutti i cuccioli (non importa se di razza o meticcio, l’importante è che abbia meno di un anno) e partecipare alla selezione del Supercucciolo 2009: il 4 zampe scelto dalla giuria verrà diplomato con un attestato rilasciato da Walt Disney Studios Home Entertainment che lo incoronerà ufficialmente. Il neoeletto verrà fotografato e comparirà sulla copertina di Argos. Si consiglia di prenotarsi al numero 331-9963519
I visitatori potranno acquistare i manifesti esposti, vere e proprie chicche

Fonte Qzlife