Un richiamo coi baffi.


Il segreto per un richiamo efficace è, in primis, l’intesa con il proprio cane. Se ci considera interessanti, se riusciamo ad essere un punto di riferimento, sarò molto più semplice insegnargli a tornare da noi. Se, al contrario, ci teme, tenderà a rimandare  il momento del ricongiungimento se non addirittura ad evitarlo. Quindi bando alle punizioni ma gioco e divertimento a più non posso.

Incominciate a fargli associare alla parola “vieni” qualcosa di piacevole, come un bocconcino e una coccola. Meglio se iniziate in un posto tranquillo, in casa, lontano da distrazioni. Se non dovesse venire, perchè non sa ancora cosa deve fare quando sente questo suono, accucciatevi: questo favorirà l’avvicinarsi del cane. Una volta che vi ha raggiunto lodatelo e dategli il premio. E’ importante sottolineare che la ricompensa, in quanto tale, non deve essere un’esca quindi non chiamatelo con il boccone già pronto nelle mani ma aspettate e fatela comparire solo dopo che vi ha raggiunto. Man mano aumentate la difficoltà facendo l’esercizio in giardino – se lo avete – e poi al parco.
E’ utile richiamare il cane non solo al momento di tornare a casa. Qualche volta fatelo tornare da voi, coccole, premio e poi lasciate che riprenda le sue esplorazioni. In questo modo non assocerà sempre il nostro “vieni” alla conclusione di un’attività meravigliosamente interessante.
Può capitare che il cane non ci senta perchè troppo immerso nel suo mondo di percezioni. Non incazz…, non arrabbiatevi e state calmi: non andate voi da lui ma al contrario provate ad allontanarvi un poco, magari anche a passo sostenuto. Quando si accorgerà che la distanza da voi sta aumentando cercherà di raggiungervi, questo naturalmente se vi riterrà un riferimento (come accennato in apertura): accoglietelo sempre con grande gioia e MAI con facce scure, rimproveri e gesti poco gentili.
Vedere tornare da voi il vostro cane di gran carriera, con la “coda al vento” e le orecchie ballonzolanti è molto gratificante ed è una sensazione favolosa!!

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7 Commenti

  1. Ciao Lilla. Credo si debba lavorare sul rapporto in generale: dovresti cercare di diventare il più interessante possibile per il tuo cane… Dovresti anche cercare di capire che cosa gli piace per poterlo gratificare nel modo giusto. Magari basta aumentare il tono delle feste, fare qualche corsetta, dargli del formaggio invece di un biscotto oppure lanciargli una palla. Insomma lo dovresti “scoprire”. Leggi questo articolo…
    https://ilblog.codealvento.it/2010/11/un-premio-per-ogni-occasione/
    Ciaooo!

  2. Mi sono sempre esercitata poco sul richiamo, però seguendo regole più o meno come queste (mai rimproveri, mai premio-esca, allontanarsi, accucciarsi) però al mio cane spesso non interessa, magari lascia pure che mi allontani per un bel po’… Ma quando arriva correndo e a coda ritta non gli interessa il bocconcino, mi gira intorno senza far caso al premietto. Più che lodarlo non mi riesce. Alle volte se lo chiamo mi guarda, comincia a correre verso di me, poi si ferma, annusa a giro e dopo che ha finito i suoi comodi torna da me correndo. Insomma, in queste situazioni non so bene come comportarmi.

  3. Luca, sono a scriverLe a seguito della mia risposta al Suo velenoso commento – rimasta senza riscontro – per me a tutt’oggi ancora inspiegato e ingiustificato.

    Le chedo cortesemente di riferirmi eventuali mie mancanze o inadempienze in modo che possa porvi rimedio e non ripeterne. I suoi consigli potrebbero essermi utili.

    Grazie

  4. Buongiorno Luca. Potrei sapere il motivo di questa Sua affermazione? In che cosa avrei “mancato”? Me lo dica perchè non mi sono resa conto di avere contravvenuto in alcun modo a delle “regole” che, magari, non conosco.
    Grazie.
    P.S. Ci conosciamo personalmente?

    Mi sono incuriosita e ho cercato il Suo nome su google. Sembra che Lei sia un professionista del campo e trovo, a questo punto, decisamente scoretto il Suo commento e, soprattutto, il modo con il quale si è espresso. Io non sono una professionista come Lei e, delle “regole” probabilmente non le conosco. Sarebbe stato più coerente da parte Sua utilizzare un tono diverso per farmi eventualmente presenti le mie mancanze (se ce ne sono).
    Il Suo atteggiamento sembra dettato da “qualcosa di personale”, non c’è altra spiegazione al il Suo comportamento. Riformulo la domanda: ci conosciamo personalmente? O magari non è d’accordo con me su qualche cosa che ho scritto? ( sarebbe ben meschino, se così fosse…)

  5. A quanto sembra la “signora” non è nuova a cose del genere… la correttezza non è proprio una sua caratteristica!

  6. MI spiace Manilo. Ho trovato la foto su google in immagini e non risultava protetta da alcun copyright. Dato l’argomento del post, cercavo una foto di un cane che correva. Ne avevo trovate ma erano, appunto, con i diritti riservati e quindi non le ho considerate. Ho pubblicato quella di un cane “anonimo” in attesa di scattarne qualcuna ad “oc” con i cani che educo o con Lola, la mia compagna a 4 zampe.
    Mi scuso dell’inconveniente e provvedo immediatamente a rimuoverla.
    La saluto cordialmente.

  7. manlio castagna

    gentile blogger,
    la foto che ha inserito in questo articolo appartiene al mio cane (elrond) da me scattata circa un anno fa. non credo sia proprio “onesto” pubblicare una foto senza chiedere l’esplicito permesso a chi ne è proprietario. l’avrei accordato senza problemi il permesso, ma non pensa sarebbe stato più corretto chiedermelo???
    aspetto una sua risposta
    grazie.
    manlio

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