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Il forasacco.


Una vera e propria insidia, un flagello e un’emergenza veterinaria.

forasaccoE’ un componente della spiga di specie vegetale diffuso ovunque, non solo nei campi ma anche nei nostri giardini, nei parchi e anche sui marciapiedi dove cresce sovente alla base dei muri. Di colore giallo paglierino, con le ariste più scure che vanno dal marrone al nero, ve ne sono di diverse dimensioni ( da 1 a 3 cm. ): la forma ricorda quella di un arpione o di una lancia, con  una robusta punta acuminata e con delle “ali” provviste di piccoli uncini che la fanno attaccare saldamente al pelo di animali.

forasacco-2 La sua struttura ne favorisce il movimento solo in una direzione, assicurandone sempre e comunque l’avanzamento.
I forasacchi rappresentano un pericolo per tutti i cani;  possono infilarsi praticamente ovunque: zampe, orecchie, naso, gola e a volte anche occhi. Se si attaccano al pelo, hanno la capacità, spinti dal movimento dell’animale, di avanzare e di conficcarsi nella pelle, dove danno luogo a profondi tragitti fistolosi arrivando a perforare addirittura le strutture scheletriche.
Provate ad immaginare di far passare un ombrello chiuso  attraverso un piccolo tunnel e di aprirlo, quando è fuoriuscito dall’estremità opposta: non si può più recuperare dalla parte dalla quale è entrato.
forasacco-4Non sempre ci si accorge del problema, in particolare nei cani a pelo lungo, dove i forasacchi  riescono a “camuffarsi” e indisturbati a proseguire nel loro inesorabile percorso.
Se riescono a penetrare la cute, generalmente producono un’infezione purulenta, sotto forma di una tumefazione calda e dolente (ascesso) che ad un certo punto si ulcera, lasciando fuoriuscire del pus denso e maleodorante. E’ importante recarsi dal veterinario al minimo sospetto di penetrazione. Le modalità di intervento del medico dipenderanno dal punto in cui “il killer” è alloggiato e, purtroppo, non sono mai semplici.
forasacco-5 La prevenzione è ovviamente ciò che tutela maggiormente i nostri amici a quattro zampe: non precludiamogli delle passeggiate serene ma teniamoli d’occhio per poter intervenire nel caso in cui un forasacco sia ancora in superficie e quando rientriamo ispezioniamo zampe, orecchie e mantello.

Se penetra nelle orecchie il cane manifesterà evidente fastidio camminando con la testa abbassata e ruotata e, soprattutto, scuotendola e grattandosi nel tentativo (sempre vano) di togliere il corpo estraneo.
In tal caso è importante rivolgersi al più presto ad un veterinario in quanto le probabilità che il forasacco avanzando perfori il timpano crescono col passare del tempo.

Se penetra nel naso i sintomi sono rappresentati da violente crisi di starnuti (da 10 a 15 di seguito) sino alla fuoriuscita, spesso, di sangue (rinorragia).
In questi casi, contrariamente a quanto si crede, i forasacchi presenti nel naso, quando non eliminati grazie agli starnuti, se dovessero avanzare, hanno la sola possibilità di essere ingoiati e non di finire in trachea.
Comunque vanno tolti al più presto e spesso ricorrendo, con il cane in anestesia generale, ad una delicata endoscopia (che in tal caso prende il nome di rinoscopia), in quanto non sempre sono raggiungibili utilizzando l’otoscopio, ovvero lo strumento con cui si ispeziona il condotto uditivo.

L’endoscopia delle vie aeree profonde (broncoscopia) è invece indispensabile in caso di penetrazione del forasacco in gola e quindi in trachea e conseguentemente nell’albero bronchiale. In tal caso il cane manifesterà improvvise crisi di tosse, a volte espettorando sangue.
In questi casi, se non si interviene per tempo la situazione evolverà sino a causare una broncopolmonite spesso letale, perché difficilmente rispondente alla terapia antibiotica.

Altra sede da tenere in considerazione è l’occhio, con conseguenze più o meno gravi e facilmente immaginabili che possono andare dalla semplice congiuntivite sino alla perforazione corneale, con penetrazione in camera anteriore e perdita della vista, se non si interviene subito.

tralci del testo sono tratti dalla fonte Astrovet

foto tratte da immagini di google e

http://www.radvet.unina.it/datchirurgicisettembre.htm