Abbandono animali: censura da censurare.


E’ incredibile. Ci propinano di tutto: combattimenti, violenze e abusi di ogni genere ( non solo su animali), tutto senza un fine educativo, senza uno scopo sociale. Quando qualcuno propone una campagna forte, diretta, immediata, per disincentivare atti inqualificabili, per tentare di sensibilizzare gli incivili e dissuadere chi pensa all’abbandono come una soluzione ai suoi problemi, LA CENSURANO !!!.

Il filmato non è più impressionante di un taglietto sul dito. Se vogliamo analizzarne il risvolto psicologico, personalmente ritengo più angosciante “Shining”, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e altri dello stesso genere.

In una società in cui si scoprono preti pedofili,  figli che uccidono i genitori,  alunni che pestano gli insegnanti, insegnanti che violentano gli alunni, questo spot è considerato “troppo forte”??

Eccolo qui (ammesso che non me lo oscurino), corredato dell’articolo pubblicato su “LEGGO”

“Non puoi lavartene le mani”. È questo lo slogan di questo spot contro l’abbandono degli animali, spesso lasciati lungo le strade dai padroni diretti verso le loro vacanze. Ideato, prodotto e diretto da Roberto Capucci, ritrae un uomo che trascorre tranquillo la sua giornata al mare, quando compaiono delle macchie di sangue sulle sue mani. Ma il sangue non è il suo e le macchie non scompaiono, perchè quel sangue appartiene al cane che ha abbandonato per andare in spiaggia. Lo spot è stato censurato pechè ritenuto troppo forte, ma il messaggio che manda è chiaro e diretto.

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5 Commenti

  1. PER ME NON VA’ ASSOLUTAMENTE CENSURATO, TROPPO FACILE COSI’…
    E’ UN GRANDE MESSAGGIO E MI AUGURO CHE COLORO CHE HANNO ABBANDONATO I LORI AMICI A 4 ZAMPE PER ANDARE IN VACANZA O X ALTRO, SI RITROVINO POI NEL CORSO DELLA VITA, NON SOLO A VERGOGNARSI MA A PORTARE QUESTO PESO PER SEMPRE….
    GRAZIE DANIELA!!!!

  2. Grazie della zampa. Un bacione anche a voi.

  3. Branco Boari

    E’ un peccato che l’abbiano censurata, si vedono scene ben più impressionanti in televisione, come scrivi nel blog: per esempio, immagini di violenza puramente gratuita (basti pensare agli atti di bullismo ripresi con il cellulare dagli adolescenti e trasmessi dai Tg) . Questa pubblicità, seppur forte, ha un fine più che giustificato. Francamente mi ha più urtato la scena dell’abbandono, piuttosto che le mani sporche di vernice rossa… Il problema non è il contenuto, ma la capacità di recepirlo con la giusta sensibilità (e di saperlo mediare e spiegare ai soggetti più sensibili). Censurando pubblicità come queste credo che si inibisca tale capacità di discernimento. Fortunatamente c’è Internet!
    Provvedo subito a postarla su Facebook!
    Un bacione ;)

  4. Guarda se, con questa versione, la gentilezza d’animo e la sensibilità che trapelano dal tuo commento e dal modo in cui ti firmi, vengono offese di meno.

  5. cazzo dici?

    e’ una merda e fa schifo!!! pure i bambini… certo che va censurato!!! Fatti curare!!!

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