Niente addestramenti “duri” per i nostri cani.
Pubblicato in Educazione, Mens sana in corpore sano, Video il 05/22/09 23:37 da Laura
Il settore della cinofilia sportiva offre svariate discipline alle quali fare riferimento per “giocare” con i nostri cani: mobility, agility, obedience, rally-obbedience, dog dance, disc-dog, flyball, ricerca cino sportiva ed altre ancora. Ovviamente, prima di incominciare qualunque percorso, ci vogliono delle basi solide che abbiano provveduto a formare un buon binomio cane-proprietario. La relazione con il vostro cane deve essere corretta, equilibrata, mai costruita su imposizioni e costrizioni ma su collaborazione e conoscenza l’uno dell’altro. Il cane deve sempre trovare piacevolezza nel seguire il suo bipede, non deve mai averne paura nè aspettarsi da un attimo all’altro una punizione. Mentre si lavora su questo, si possono inserire i comandi di base – seduto, terra, resta e altri ancora -, sempre insegnati in modo piacevole e divertente. A questo punto si può decidere di allargare gli orizzonti. Ma attenzione!! …
Diffidate di chi vi accetta senza che abbiate queste basi e considerate bene la disciplina che più si addice al vostro cane. Se siete stati seguiti da un buon professionista ne dovreste avere una buona conoscenza e quindi dovreste essere in grado di capire le sue attitudini. Non è detto che a un cane possa risultare piacevole fare l’attività per la quale è stato selezionato. Una volta ho seguito un border collie che aveva solo voglia di farsi delle passeggiate rilassanti piuttosto che saltare come un grillo su e giù da ostacoli. Quello che quindi dovete valutare è ciò che sa fare il cane, quello che più gli piace, non quello che sapete o piace fare voi. Parola d’ordine: gradualità. Chi propone da subito ostacoli alti e vuole farvi raggiungere in breve tempo un risultato lo fa per entusiasmarvi ma mette a repentaglio sia la salute fisica che mentale del cane. Altro fattore essenziale è che mai e poi mai, queste discipline devono esaltarne l’aggressività, cosa che fanno alcuni addestratori dicendo che lavorano sulla sua reattività. Anche in questo caso, se il vostro precedente percorso formativo è stato valido dovreste essere in grado di discriminare. Fare attività con il proprio cane è sicuramente positivo per entrambi: favorisce l’attivazione mentale del nostro amico che, solitamente, è poco considerata. Questo gli consente di acquisire sicurezza, padronanza, serenità nell’affrontare problematiche quotidiane. Inoltre rinforza moltissimo il legame con il proprietario verso il quale avrà sempre più considerazione (e viceversa). A questo punto vengo al motivo per il quale ho deciso di parlare di questo argomento. Mercoledì scorso mi sono occupata di un cane che mi era stato detto praticare agility, questo perché la proprietaria non poteva apertamente dichiarare quello a cui effettivamente si dedicava. Di questo mi sono resa conto successivamente.
Pallino (nome inventato), purtroppo per lui, era invece addestrato al mondioring.
Scoprite quel’è la differenza tra queste due discipline guardando i seguenti video scaricati a caso da You tube.
Pallino non mi perdeva mai di vista; aspettava da un momento all’altro una mia mossa per bloccarmi immediatamente, con tutta l’aggressività di cui era capace. Un cane teso come una corda di violino. Tutto è andato bene ma avrebbe potuto finire in tragedia. Per arrivare a questi livelli i cani subiscono dei veri e propri maltrattamenti, sia psicologici che fisici. Sono delle mine vaganti perché possono sfuggire al controllo. La proprietaria di Pallino è anche la titolare di un centro (non in Lombardia) che si occupa di addestramento, allevamento e pensione. Apparentemente tratta l’agility, ovviamente perché le discipline che alimentano l’aggressività del cane sono vietate dalla legge. Per questo fate riferimento all’Ordinanza Martini. Fate attenzione quindi a non incappare in ciarlatani che si spacciano per navigati istruttori. Controllate sempre le loro referenze e al minimo cenno di strappi (anche minimi), sgridate e punizioni, abbandonate il campo. Lasciate perdere qualunque attività relativa alla guardia e difesa. Oggi i nostri cani possono essere facilmente annientati in qualunque momento. Per i malintenzionati è più difficile disattivare un antifurto. Godetevi il cane come compagno di vita consentendogli di realizzarsi il più possibile insieme a voi. Personalmente credo che la disciplina più gratificante per il cane sia la ricerca di oggetti, persone e il lavoro di fiuto (nose work). Tutto ciò fa già parte del suo bagaglio etologico che, purtroppo per lui, nella nostra società non può utilizzare come dovrebbe e vorrebbe. Questa è un’attività che piace a tutti i cani, anche a quelli cosiddetti “tascabili”. Altro fattore determinante è affrontare qualunque attività senza scopi agonistici; vi consente di godervi il percorso insieme senza arrivare a inutili e deleterie forzature.