Una strage annunciata: l’inizio della stagione venatoria!


non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

Si è aperta anticipatamente ieri la caccia in tredici regioni italiane:Basilicata, Toscana, Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto, Calabria, Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia, Umbria. Dal 20 settembre anche nelle restanti si potrà praticare l’atavica ma, ormai, ingiustificata attività.

“Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo” L. Tolstoj

L’uccisione non è però il peggiore dei mali. Il cacciatore riesce anche a fare di peggio. Se la preda non corrisponde alle sue aspettative la lascia agonizzante. E non è finita qui. Anche il suo cane ne fa le spese. E che spese!! E’ ormai risuaputo come queste povere bestie vengano considerate attrezzi da lavoro. Se non assolvono bene il loro compito vengono maltrattati con ferocia inaudita. E’ chiaro che, oggi come oggi, non si caccia per mangiare; non manca certo la carne sulle nostre tavole, anzi! Ne abbiamo anche troppa visto che ci permettiamo di triturare vivi pulcini maschi (http://www.mercyforanimals.org/hatchery/ )perchè non servono a niente (altro fiore all’occhiello di noi uomini). Chi caccia lo fa per il gusto di uccidere. Si potrebbe aprire una lunga parentesi sul profilo socio-culturale del cacciatore ma tutto sommato non è argomento di mia competenza.

E’ invece di mia competenza l’incontro che ho fatto stamane durante una passeggiata con la mia Lola. Sono solita recarmi in un luogo meraviglioso chiamato “valle dei fillosofi”. Una piana che per la sua vastità, consente passeggiate in assoluta quiete. Da un boschetto sono sbucati tre segugi:  trotterellanti, “code al vento“, si sono avvicinati a Lola si sono “presentati”, hanno sniffato un po’ insieme. Un bel quadretto… peccato deturpato dalla presenza del loro proprietario che con voce dura, secca, versi, urla (fare titpico del cacciatore) li richiamava. L’uomo non era armato (da noi la caccia non è ancora cominciata), evidentemente era in avanscoperta per l’imminente apertura. Gli ho chiesto di lasciarli fare mentre mi accorgevo di segni evidenti di ferite sulle loro schiene. Non sono una che riesce a mascherare il proprio stato d’animo nè riesce a stare zitta e a volte mi ficco in situazioni sgradevoli. Era evidente che i cani erano stati impallinati, uno più degli altri. Il villico si è giustificato dicendo che erano cisti, che non sapeva dare una spiegazione a questa malattia e che, forse, era colpa del cibo che gli dava.

Mi ha invaso una grande rabbia per la mia impotenza. Ho solo potuto dire quello che pensavo ma questo non ha certo cambiato le cose.

Posso però divulgare queste informazioni, esprimere le mie opinioni che, fortunatamente, sono condivise da molti di voi.



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11 Commenti

  1. Valentina

    Scusa “gold” ma forse conosciamo una versione diversa della storia degli uomini primitivi…non sapevo che loro cacciassero impugnando dei fucili, devo essermi distratta quando la mia maestra lo spiegava ai miei compagni alle elementari.
    C’è invece chi dice di amare e rispettare gli animali e la natura e poi vai a caccia e li uccide. Sembra un pò un controsenso.
    La caccia è sinonimo di morte in qualunque modo lo vogliate mettere.

  2. Riconosco che magari ho esagerato con le volgarità, però mi sono scocciato di essere paragonato ad un criminale.

  3. Bello stile! Molto Fred e Barney….

  4. quante cazzate in questo blog, e “il bello” è che in molti ci credono. Per me il mio cane è prima di tutto un amico, un amico con cui mi fa piacere cacciare assieme e così lo è per moltissimi cacciatori che conosco. Non faccio soffrire la selvaggina che abbatto. La caccia non è uno sport ma è un arte ed un istinto primordiale. Chi non capisce queste semplici cose è un ignorante che non capisce un ca**o della vita.
    Chi fa soffrire inutilmente e maltratta le bestie è un bastardo e un criminale. Chi accomuna i veri cacciatori a questi bastardi criminali è solo un idiota, che ripeto, non capisce un ca**o della vita. Perchè sarebbe come accomunare tutti i guidatori ai pirati della strada.

  5. Sinceramente sono diventata vegetariana da almeno 3 anni credo. Proprio per i motivi che Lei ha così delicatamente descritto. Proprio perchè la carne si trova nei banconi delle macellerie, non c’è bisogno di andarla a cacciare per divertirsi. Esistono i luna park o i tiri a segno per questo. Non c’è bisogno di ammazzare i cani che, invecchiati, non riescono più a fare il loro lavoro nè massacrarli di botte perchè si sono lasciati sfuggire una preda. Sono diventata vegetariana perchè non tolleravo di mangiare una bestia morta tra le più atroci sofferenze, una bestia prima fatta vivere in allevamenti intensivi, deprivata di ogni attività.
    Non sono assolutista e non pretendo che chi mi sta vicino la pensi come me nè pretendo di decidere i menù degli amici che mi invitano a cena. Ma potendo scegliere, non mangio carne. E non approvo i cacciatori e i loro metodi

  6. Salve, un povero cane che viene ridotto così da gente che non sa quello che fà è qualcosa di molto brutto davvero. Però basta criticare sempre e comunque la caccia e i cacciatori! Non se ne può più! L’uomo ha SEMPRE ucciso per mangiare, gli animali stessi hanno SEMPRE ucciso per sfamarsi. Il commento dell’autrice del post “ormai non c’è più bisogno di cacciare per sfamarsi” è solo figlio della nostra società moderna, della sua parte più buonista spicciola.
    Che non si debba cacciare giornalmente per cibarsi è vero…ma signora, lei una bistecca la mangia?La carne in generale la mangia? Perchè se la sua risposta è positiva penso debba ricordarsi che prima di finire sul suo piatto tagliata per bene, così “pulita”…bè camminava. E qualcuno l’ha cacciato/allevato quell’animale e poi l’ha ucciso, scuoiato, tagliato in pezzi e poi confezionato e fatto arrivare nelle nostre case.
    E’ questo che ormai abbiamo dimenticato…la naturale “catena” di ciò che mangiamo. Io non penso che lei si scandalizzi se in tv c’è un documentario in cui un leone sbrana un animale per mangiarlo…noi non cacciamo più per sopravvivere perchè c’è altra gente che lo fa per noi…altrimenti la carne come arriverebbe nei supermarket e sulle nostre tavole?

    Personalmente penso che sia una buona cosa ricordarci da dove veniamo, com’è davvero la natura e le sue regole. E ricordarci che la fettina di carne nel nostro piatto non era proprio così, era più sporca, sanguinolenta e difficile da catturare. Mi dispiace se possono sembrarle parole dure ma non sto dicendo nient’altro che la palese verità sulla natura.

  7. Certo che le rispondo…perchè non dovrei?
    Sicuramente scriverò ancora commenti sulla caccia e sui cacciatori e la mia opinione, nonostante le sua parole, non sarà diversa perchè, se è vero quanto scrive riguardo ai suoi cani, Lei è l’eccezione che conferma la regola. I miei commenti, come quelli di altre migliaia di persone e di innumerevoli associazioni, sono rivolti alla categoria e non al singolo individuo. Il cagnino rappresentato nella foto (uno dei tantissimi) è stato ridotto così da caccatori e se vuole nel web può trovare altre centinaia di testimonianze simili. In quanto al termine “villico”… perchè si offende? In questo post è rivolto alla persona con la quale ho personalmente interagito, che non ha usato modi nè gentili nè educati e i suoi cani portavano i segni dela sua bontà d’animo. E mi permetto di fare un’altra considerazione senza paura di cadere nella presunzione: definirsi competente nel saper scegliere a che animale sparare, non giustifica l’atto di ammazzare degli esseri viventi senza alcuna vera necessità.

  8. cara signora
    navigando nel web alla ricerca di foto di cani,che amo moltissimo, mi sono imbattuto casualmente nella foto di quel povero setter col muso maciullato…inutile descriverle il mio disgusto,e l’immenso dispiacere che mi ha pervaso.
    vorrei però aggiungere che sono disgustato anche dalla sua presunzione nel cercare di racchiudere tutti i cacciatori in un profilo “socio-culturale” (presumibilmente basso)al quale francamente non sento di appartenere.
    come avrà capito sono un cacciatore da 20 anni,anzi sono IL CACCIATORE…non prenda le mie parole per una forma di presunzione,bensì per una specificazione,perchè quelli che lei descrive i “villici” col fucile in mano,non rientrano affatto nella categoria del cacciatore,ma in quella delle bestie vere e proprie.da questo ne consegue che il cacciatore è un amico della flora e della fauna,una persona competente che sa a quali animali può sparare e quali invece deve lasciar andare…questo dal punto di vista generale…per quanto mi riguarda personalmente vorrei dirle che i miei cani non hanno MAI subito maltrattamenti,sono morti tutti di vecchiaia(l’ultimo mi è morto in braccio pochi mesi fa a quindici anni d’età,e non sa quanto mi faccia male la sua morte ancora adesso).io provengo da una famiglia che ha una lunga stirpe di cacciatori,tutti rispettosi della natura.io ho imparato ad amare la caccia da mio nonno,il quale mi ha trasmesso i valori fondamentali di lealtà e rispetto non solo per la selvaggina,ma anche per i cani,i quali, non solo non sono ritenuti,da noi cacciatori “attrezzi da lavoro”,ma neanche animali,bensì compagni di vita e d’avventura.nella mia lunga storia di cacciatore ho avuto molti cani, però le posso francamente assicurare che ricordo di ognuno il nome e la peculiarità caratteriale,per ognuno ho versato molte lacrime al loro ricordo,e ho rischiato anche grosso nel momento di doverli difendere..i più bei ricordi della mia vita vedono sempre protagonista un cane,il mio amico più vero,ma non in un ambiente per lui innaturale come un salotto di casa,dove le persone come lei credono che stia meglio,bensì nel luogo in cui più il cane si possa sentire a suo agio:LA NATURA…con questo commento spero di averle potuto offrire una ottica più completa e meno bigotta del mondo dei cacciatori…dato che lei ci ritiene dal basso profilo culturale,spero di non aver commesso errori grammaticali(mi permetta la battuta),spero inoltre vivamente che mi risponda poichè, lungi dall’essere il villico rozzo quale lei mi ha praticamente descritto, sono una persona aperta a tutte le idee,alla quale piace il confronto.
    la ringrazio per l’enorme possibilità di sfogo che mi ha offerto,e spero che, la prossima volta che deciderà di scrivere qualche commento sui cacciatori, tenga conto anche delle mie parole.

  9. Ti definisci un’eccezione ma….le eccezioni confermano le regole. Il fulcro del problema non è con che spirito si pratica la caccia. Il fulcro del problema è la caccia stessa. Ai giorni d’oggi non è necessario cacciare per sfamarsi, non ha senso continuare a farlo. Se piace colpire qualche cosa in movimento esistono poligoni e tiri al piattello. Se piace stare in mezzo alla natura esistono mille altri modi per farlo senza arrivare ad ammazzare proprio la fonte di quella musica che contribuisce a renderla così bella (ci hai mai pensato)? E con il proprio cane si possono fare tante attività, di soddisfazione per antrambi: prove naturali, nosework, ricerca di persone e oggetti; tutte cose che si possono praticare nei boschi. Se si vuole ci sono un’infinità di alternative. La ragione per cui si caccia è che si prova appagamento nell’uccidere e questo non è certo un nobile sentimento. Il tuo commento è a tratti quasi poetico. Scusa ma mi stride molto con l’immagine di uno che imbraccia un fucile e “secca” senza esitazione un leprotto, un cerbiatto, un fagiano…..
    Amante degli animali? Mah! Io amo i cani ma mica li ammazzo…
    Amo mio marito… magari lo tedio tutti i santi giorni ma mica lo ammazzo.
    Ciao.

  10. di rosa girolamo

    parte di quello che dite è vero e da cacciatore (giovane ) mi vergogno di quello che succede, però l’errore più grosso che commettete è quello di fare tutto un fascio e onestamente a me non va giù. Io amo la natura amo gli animali e rispetto entrambe. A caccia ci vado no con il cane ma con IGOR il mio setter e non potete credere quanto è bello !! passare una giornata con lui e in compagnia della bella musica emessa dalla natura . Auguro a tutti voi un buon lavoro e che ci crediate o no esistono anche quelli come ME.!!

  11. non ci sono parole. Io ho adottato un cane presso il canile di Roma. Dopo qualche tempo ho notato che Joe zoppicava. Beh! Dopo lastre e risonanze è venuto fuori che era completamente “impallinato” oltre ad avere un proiettile nella schiena poco sopra la spina dorsale (!). L’ho fatto operare alla zampa e sono riusciti ad estarre il pallino che era poggiato su un nervo. La crudeltà dei cacciatori non conosce limite … mi spiace, ma uccidere un animale non può essere considerato “sport”.
    Serena

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