Ci sono anche le storie di alcuni animali domestici nelle cronache della tragedia di Viareggio
Pubblicato in Fiutando qua e là....info, notizie e curiosità il 07/10/09 01:01 da Laura
Giunone torna in forze dopo aver rivisto la padroncina, Silvestro salvato e adottato,Vicky digiuna per l’amico scomparso, la gattina Thelma salvata dai pompieri
VIAREGGIO — C’è Vicky, la cockerina da cuore infranto, che dopo aver perso nel disastro il compagno di giochi, un piccolo randagio, aveva deciso di morire di inedia. Giunone, una pinscher di tre anni, straziata dal dolore per aver trascorso quattro giorni senza i padroni. E Poldo, un altro cane, che in fuga dall’inferno si è gettato tra le braccia di un signore, un architetto, che lo ha salvato, trasportato in clinica veterinaria e riconsegnato ai proprietari. E ancora ci sono la gattina Thelma, fotografata la notte del disastro mentre un vigile del fuoco la strappa dalle fiamme, ricoverata e ritrovata dalla padrona, e il miracolato Silvestro, due mesi appena, dai baffi bruciacchiati, subito adottato.
Quante storie di animali domestici dietro la tragedia di Viareggio. Alcune finite male, altre a lieto fine. Storie che si intersecano con i destini degli umani. La canina Giunone ha una parte della famiglia degli amatissimi padroni ricoverata a Genova e a Pisa. È stata trovata da una volontaria della Croce Verde che l’ha trasportata alla clinica veterinaria Campo d’Aviazione. Aveva ustioni in tutto il corpo, era terrorizzata e soprattutto sola. Non voleva più mangiare e non permetteva a nessuno di avvicinarsi per medicarla.
A salvarla, l’amore di Matteo Speca e Luigi Vai, due veterinari. Ma anche il ritorno, cinque giorni dopo, di una delle padroncine, scampata alla tragedia. Quando l’ha vista, Giunone ha iniziato a scodinzolare, sembrava un’altra. «L’abbiamo alimentata con la flebo — raccontano i dottori — e per curarle le ferite è stato necessario sedarla».
Vicky è una cockerina dagli occhi dolcissimi. Ha tre anni e fino a pochi mesi fa i clochard la utilizzavano per chiedere l’elemosina. Maltrattata e malnutrita. Poi, un giorno, ha incontrato la signora Alice De Luise, che l’ha adottata con un altro cagnolino, Nerino. I due sono diventati inseparabili. Lunedì Nerino è scomparso. E da quel giorno Vicky ha smesso di mangiare fino a quando, venerdì, l’amico è stato ritrovato. Anche i gatti hanno un cuore. Thelma ne ha uno grandissimo. Salvata da un pompiere dalle rovine della casa, con il pelo bruciato e le zampe ustionate, ha aspettato la padrona con fedeltà assoluta. Lei, Giovanna Bianchi, si è salvata quella notte perché era fuori. «Quando sono tornata a casa — racconta — ho pensato a Thelma e poi mi sono anche un po’ vergognata sapendo che erano morte tante persone, compresi bambini». La signora Bianchi ha cercato Thelma per giorni. L’ha ritrovata nella clinica Colombo, dove i soccorritori l’avevano portata.
Articolo tratto dal Corriere della Sera