Brambilla: porte aperte agli animali domestici.


con Lola al barIl Ministro Brambilla invita i Comuni a togliere i divieti d’accesso nei pubblici esercizi e nei luoghi aperti al pubblico, uffici inclusi
MILANO
Una sorte di rivoluzione copernicana nel rapporto con gli animali domestici: potranno entrare in tutti i luoghi pubblici, ristoranti, uffici postali, salire sui mezzi di trasposto, salvo espresse e motivate deroghe; non come ora che possono accedervi solo quando è loro consentito.

L’ordinanza che il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha scritto con l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e presentata oggi in prefettura a Milano, alla presenza del prefetto del capoluogo lombardo, Gianvalerio Lombardi, ha esplicitamente lo scopo di creare delle città anche a misura dei nostri amici a quattro zampe.

Il provvedimento, che ogni sindaco potrà recepire con una semplice ordinanza sindacale, prende le mosse da un sondaggio Ipsos secondo il quale «il 40% degli italiani possiede almeno un animale domestico» ed è quindi «chiaro – ha spiegato il ministro – che compito delle istituzioni è lavorare per rendere più semplice la vita di queste famiglie e rispondere alle loro necessità».

Gli animali, quindi potranno accedere ovunque, salvo che in ospedali, asili, scuole, con l’eccezione delle case di riposo, in quanto il ministro ha anche pensato al disagio dei nostri anziani se privati del loro amico del cuore. Michela Vittoria Brambilla è consapevole del fatto che «sia la prima volta che un ministro si occupa in modo così importante di un tema che, colpevolmente, era ritenuto di secondo piano fino ad oggi: creare una nuova coscienza d’amore e di rispetto per gli animali e i loro diritti».

«Forse, in passato – ha sottolineato – questo necessario cambiamento culturale non era considerato sufficientemente nobile per occupare l’agenda di un ministro. Ma io non la penso così. E soprattutto gli italiani non al pensano così». Michela Vittoria Brambilla pensa che anche il turismo nel nostro Paese trarrà un vantaggio da questa ordinanza, anche sulla scorta dei risultati positivi che ha avuto l’istituzione di tratti di spiaggia dove i turisti possono accedere con i loro animali. Iniziative, tutte, finalizzate alla creazione di una Italia ’Animal frendly’, che «rappresenta una delle priorità del Ministero del Turismo».

Fonte: La zampa.it

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8 Commenti

  1. a me sembra assurdo non poter andare in giro come voglio col mio cagnolino(educatissimo)e magari essere costretta di mangiare al fianco di persone con degli odori o delle brutte abitudini(sigaro)!!!la prego signora brambilla lei che ha un pochino di voce in capitolo ci aiuti a far star meglio i nostri piccoli

  2. Ciao Francesco. Sono veramente poche le città che si sono attivate per dare spazio ai nostri cani. Posso consigliarti di scrivere all’On. Francesca Martini e all’On. Vittoria Brambilla per tenerle aggiornate sui chi non ascolta i loro appelli e non applica le leggi nazionali. Sai…penso che per i Comuni, fare orecchie da mercante sia un modo per tirare su soldi. A Varese, ad esempio, nonostante gli appelli della Brambilla fatti personalmente al Sindaco, gestori di bar e ristoranti sono sempre stati “avvertiti” di non fare entrare i cani, anche se la Legge Nazionale prevedeva il contrario. Qualcuno si è anche beccato una bella sanzione. Che tristezza!
    Ti lascio la mail dell’On.Martini (a me ha risposto più volte) e dei collaboratori della Brambilla..
    fr.martini@sanita.it
    tutela.animale@sanita.it
    r.matassa@sanita.it
    Buona continuazione.

  3. bisceglie francesco

    sono un propretario di un labbrador vivo a bari una citta’ invivibile per i cani .non abbiamo uno spazio dove fare correre,giocare,socializzare ecc.ecc.i nostri amici cani.il nostro sindaco e il capitano dei vigili urbani ci stanno massacrando con multe di trecendo euro .la vita di un propretario di cani e’ messa a dura prova dove sono i diritti loro?aiutateci a realizzare un parco libero per loro grazie da parte di mara il mio labbrador

  4. Io sto insistendo nello scrivere alla Brambilla e ai suoi collaboratori aggiornandoli sulla situazione della città, comprese le evetuali multe apllicate a chi i cani li accetta.
    Fai lo stesso… l’uniona fa la forza…

  5. Beh che dire… qua a Torino la risposta delle ordinanze pubbliche è stata: Questa “legge” nella privincia di Torino non è ancora in vigore!! E pensare che erano usciti, su vari giornali anche importanti, articoli con titoli: A torino gl’animali sono i benvenuti e cose simili.. pazzesco, sono indignata!!

  6. CIAO LAURA, COME SE LA TAGLIA O LA RAZZA DI UN CANE FACESSERO LA DIFFERENZA, NON SONO D’ ACCORDO, COME SEMPRE A NOI IL COMPITO DI EDUCARE I NOSTRI AMICI AD ESSERE TRANQUILLI IN QUALSIASI AMBIENTE…. E’ UNA BELLA NOTIZIA….
    A PRESTO DANIELA CARLI BALLOLA!!!!

  7. Spero lo sia veramente. Vedremo come si comporterà Fontana. Voci di corridoio mi riportano notizie pazzesche…. ammettere i cani piccoli e lasciar fuori i grandi. Non commento oltre perchè non è certa la fonte.

  8. raimondi franco

    GRAZIE DEL SUO IMPEGNO.
    è UNA GRANDE VITTORIA.

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