Ci sono anche le storie di alcuni animali domestici nelle cronache della tragedia di Viareggio


Giunone torna in forze dopo aver rivisto la padroncina, Silvestro salvato e adottato,Vicky digiuna per l’amico scomparso, la gattina Thelma salvata dai pompieri

a cockerina Vicky: non ha più mangiato fino al ritrovamento del suo compagno di vita, Nerino

Vicky: non ha più mangiato fino al ritrovamento del suo compagno di vita, Nerino

VIAREGGIO — C’è Vicky, la cocke­rina da cuore infranto, che dopo aver perso nel disastro il compagno di gio­chi, un piccolo randagio, aveva deci­so di morire di inedia. Giunone, una pinscher di tre anni, straziata dal do­lore per aver trascorso quattro giorni senza i padroni. E Poldo, un altro ca­ne, che in fuga dall’inferno si è getta­to tra le braccia di un signore, un ar­chitetto, che lo ha salvato, trasporta­to in clinica veterinaria e riconsegna­to ai proprietari. E ancora ci sono la gattina Thelma, fotografata la notte del disastro mentre un vigile del fuo­co la strappa dalle fiamme, ricoverata e ritrovata dalla padrona, e il miraco­lato Silvestro, due mesi appena, dai baffi bruciacchiati, subito adottato.

Quante storie di animali domestici dietro la tragedia di Viareggio. Alcu­ne finite male, altre a lieto fine. Storie che si intersecano con i destini degli umani. La canina Giunone ha una par­te della famiglia degli amatissimi pa­droni ricoverata a Genova e a Pisa. È stata trovata da una volontaria della Croce Verde che l’ha trasportata alla clinica veterinaria Campo d’Aviazio­ne. Aveva ustioni in tutto il corpo, era terrorizzata e soprattutto sola. Non voleva più mangiare e non per­metteva a nessuno di avvicinarsi per medicarla.

La gattina Thelma salvata dai vigili del fuoco

La gattina Thelma salvata dai vigili del fuoco

A salvarla, l’amore di Mat­teo Speca e Luigi Vai, due veterinari. Ma anche il ritorno, cinque giorni do­po, di una delle padroncine, scampa­ta alla tragedia. Quando l’ha vista, Giunone ha iniziato a scodinzolare, sembrava un’altra. «L’abbiamo ali­mentata con la flebo — raccontano i dottori — e per curarle le ferite è sta­to necessario sedarla».

Vicky è una cockerina dagli occhi dolcissimi. Ha tre anni e fino a pochi mesi fa i clochard la utilizzavano per chiedere l’elemosina. Maltrattata e malnutrita. Poi, un giorno, ha incon­trato la signora Alice De Luise, che l’ha adottata con un altro cagnolino, Nerino. I due sono diventati insepara­bili. Lunedì Nerino è scomparso. E da quel giorno Vicky ha smesso di man­giare fino a quando, venerdì, l’amico è stato ritrovato. Anche i gatti hanno un cuore. Thel­ma ne ha uno grandissimo. Salvata da un pompiere dalle rovine della ca­sa, con il pelo bruciato e le zampe ustionate, ha aspettato la padrona con fedeltà assoluta. Lei, Giovanna Bianchi, si è salvata quella notte per­ché era fuori. «Quando sono tornata a casa — racconta — ho pensato a Thelma e poi mi sono anche un po’ vergognata sapendo che erano morte tante persone, compresi bambini». La signora Bianchi ha cercato Thelma per giorni. L’ha ritrovata nella clinica Colombo, dove i soccorritori l’aveva­no portata.

Articolo tratto dal Corriere della Sera


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