Letture relax


Io e MarleyJohn Grogan

Io e Marley

Edizioni Sperling & Kupfer

Quando John e Jenny, una giovane coppia della Florida, decidono di adottare un cane per fare pratica come genitori non si immaginano quale uragano sta per abbattersi sulla loro casa. Marley, un Labrador giallo, da adorabile cucciolo si trasforma immediatamente in un gigante maldestro che si lancia attraverso le porte a zanzariera, distrugge le pareti, sbava sugli ospiti, ingurgita qualsiasi cosa attiri la sua curiosità, dai gioielli ai divani, e fugge dai bar tirandosi dietro il tavolino. Insomma, è la vergogna della scuola di addestramento e la disperazione del suo veterinario, che non sa più quale tranquillante prescrivergli. Ma Marley ha anche un cuore puro e innocente. Come rifiuta ogni limite imposto alla sua esuberanza, così la sua lealtà e il suo attaccamento sono infiniti, e la sua allegria devastante ma contagiosa sa riconquistarsi ogni volta l’affetto dei padroni. Questo libro è la sua storia, le gesta di una “persona non umana” che ha condiviso le gioie e i dolori della famiglia mentre questa cresceva, se n’è sentito parte anche nei periodi in cui nessuno voleva più saperne di lui e soprattutto è stato, per tutta la sua esistenza, un distruttivo, insostituibile, commovente esempio d’amore e fedeltà.

non ti lascerò mai soloGiorgio Panariello

Non ti lascerò mai solo

Edizioni Mondadori

Francesco è uno che se la gode alla grande. Single di successo, ha trovato il suo equilibrio fra donne, lavoro, palestre, auto e vestiti alla moda. Equilibrio a cui non vuole rinunciare per nulla al mondo. Nella sua vita è entrata da qualche mese Mia, un’americana, bella, intelligente e disponibile a una convivenza seria ma non claustrofobica. Però ha un difetto: ama gli animali in generale e i cani in particolare. Ecco perché un bel giorno un vivacissimo cucciolo fa il suo ingresso in casa della coppia: Poldo. È un meticcio di sette mesi trovato per strada. È vivace, un po’ maldestro, desideroso di coccole e curioso di scoprire ogni angolo della casa. All’inizio la vita di Francesco non si sposta di una virgola. Come da accordi con la fidanzata, lui non vuole occuparsene e il cane è affidato solamente alle cure di Mia. Ma quando lei è costretta a volare oltreoceano per assistere il padre gravemente malato, Francesco si trova a dover fare i conti in prima persona con le insopprimibili necessità di Poldo: mangiare, bere, sgambettare nel parco, giocare con gli altri cani e soprattutto dare e ricevere l’affetto del padrone, anche se il padrone non lo vuole. Strattonato al guinzaglio da Poldo e schiaffeggiato nell’orgoglio dalla lontananza di Mia, Francesco cerca in tutti i modi di liberarsi del cane. Finché un pomeriggio un evento imprevedibile cambia radicalmente la sua vita. La storia di un amore fra un uomo e un cane. Un amore inaspettato e quindi ancora più coinvolgente.

Ulisse e Argo

Ulisse e Argo

Mino Milani

La storia di Ulisse e di Argo

Edizioni Einaudi Ragazzi

L’abbiamo incontrato più volte, Ulisse, uomo maturo, saggio, capace di decidere le sorti della lunga guerra contro Troia, ma anche pronto a mettere a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini pur di soddisfare la sua sete di conoscenza, di esplorare l’ignoto, di sfidare dei e creature magiche.
In questo libro no. Ulisse non è maturo, non è saggio, non è guidato dalla volontà di affrontare l’ignoto. Non ancora, almeno.
E’ infatti un ragazzino, poco più di un bambino, ed è inquieto, insoddisfatto, perché c’è qualcosa che non vuole confessare, e di cui si vergogna, che gli impedisce di sentirsi sicuro di sé, di essere pienamente felice, persino di esplorare tutti i luoghi dell’isola di cui suo padre è re, di conoscere quindi in lungo e in largo le terre di cui un giorno sarà il sovrano. Anceo, un mercenario di Sparta chiamato da Laerte per addestrarlo alla guerra, si accorge del segreto del giovane: Ulisse ha paura dei cani, una paura irrazionale e non controllabile che non gli permette di avvicinarsi a qualunque esemplare di questi animali. Il giudizio di Anceo è senza appello: finché il ragazzo non riuscirà a vincere tale paura, sarà inutile qualsiasi addestramento.
Ulisse vuole fortemente sconfiggere questa debolezza, perché desidera che Anceo lo prepari a diventare un vero guerriero. Ma per quanto ci provi, tutte le volte che si trova davanti ad un cane, piccolo o grande, amichevole o diffidente, la mano che vorrebbe allungare verso il muso dell’animale per accarezzarlo non si muove…

Finché un giorno, per caso, durante una delle sue esplorazioni, il ragazzo vede un contadino che sta seppellendo viva una cucciolata di cani, mentre la madre disperata, legata lì vicino, ulula il suo dolore: senza avere il tempo di pensarci, il giovane cerca di fermare il contadino, che però si arrabbia e reagisce, per cui Ulisse riesce solo a strappargli di mano un cucciolo e a scappare per evitare di essere punito per l’intromissione.
Inizia così, con un salvataggio rocambolesco, l’incredibile storia di amicizia e di fedeltà totale e reciproca tra il futuro re di Itaca e il suo cane, Argo: tra i due personaggi, infatti, si crea un legame fortissimo, indissolubile, che li vede crescere insieme e diventare forti, coraggiosi e inseparabili, nei momenti di gioco prima, poi di caccia, di riposo, e persino nel momento del primo incontro e dell’innamoramento tra Ulisse e la sua futura sposa, Penelope. Tutto questo fino a quando il nuovo re, un Ulisse ormai sposato e padre del piccolo Telemaco, deve, anche se controvoglia, partire per la guerra contro i rapitori di Elena: con sua grande sorpresa il comandante della flotta non gli permette di portare con sé il fedele animale, e per il re di Itaca è un duro colpo.
Argo aspetterà il ritorno del padrone per vent’anni, recandosi tutte le mattine alla Punta del Mattino, da dove può vedere il tratto di mare su cui dovrebbe comparire la nave del suo compagno di avventure. Aspetterà a lungo, diventando vecchio e infermo, pieno di zecche e di polvere, scacciato dalla reggia e deriso da tutti: ma quando Ulisse tornerà, sotto mentite spoglie, fingendosi anche lui vecchio, lacero e incespicante, l’unico a non avere dubbi, e a dedicargli il suo ultimo movimento della coda, prima di morire, per la vecchiaia, certo, ma anche per la troppa felicità, è proprio lui, il suo fedele grande amico Argo.

La “Storia di Ulisse e Argo” offre un taglio diverso, soprattutto nella parte iniziale del libro, una prospettiva nuova da cui osservare e conoscere l’eroe leggendario greco, e la storia della sua vita. Ci regala inoltre un ritratto veramente commovente del rapporto tra il cane e il suo padrone, che sicuramente farà presa sui giovani lettori, anche quelli che non amano lance e scudi, ma che conoscono o che possono intuire la profondità, la tenerezza e la ricchezza del legame tra l’uomo e il suo fidato compagno di avventure.

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