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Francesca Martini: Attenzione al cane in stiva aereo, è rischioso



aereoRoma, 22 lug. (Apcom) – Portare il cane nella stiva di un aereo è rischioso. Perciò, prima di partire per le vacanze portando in volo con sé l’amico a quattro zampe, occorre prendere delle precauzioni. E’ l’avvertimento lanciato dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. “Io personalmente – ha spiegato – dopo alcune situazioni rischiose in cui mi sono trovata nonostante tutte le raccomandazioni e le attenzioni, non porto più il mio cane che, con la gabbia, pesa più di 10 chilogrammi, in aereo. Perché lo considero un fattore di rischio. Nel mio caso scaricando avevano aperto la gabbia e sono andata in cerca del cane per tutta la pista”. La maggior parte delle compagnie consentono il trasporto del cane in cabina soltanto all’interno di una gabbia e al di sotto dei dieci chilogrammi (gabbia inclusa). Il che praticamente restringe il campo solo ai quattro zampe di piccola taglia, come i chihuahua o i bassotti. Per tutti gli altri l’unico trasporto ammesso è quello in stiva.

“Vorrei fare – ha continuato Martini – un appello: se dovete portare il cane in aereo, attenzione a valutare tutti gli aspetti tecnici. Controllate che ci sia la garanzia della pressurizzazione, e valutate bene le condizioni cliniche dell’animale prima del trasporto, perché il trasporto in aereo è comunque sempre traumatico. Il cane deve essere in ottima salute e possibilmente gli va somministrato un lieve sedativo prima della partenza, in modo che l’animale si rilassi”.

(Fonte: Virgilio notizie)

 

Decollata la compagnia aerea per cani e gatti


Come anticipato qualche mese fa la Pet Airways ha effettuato il suo primo volo.

So di avere un caratteraccio ma, personalmente, condivido il punto di vista di Giorgio Panariello: perchè non farci viaggiare insieme?

Comunque è un  primo passo…


L’articolo seguente è tratto dal Corriere della Sera del 15.7.09

Addio stive calde e maleodoranti. Gli animali domestici americani possono tirare un sospiro di sollievo. Martedì scorso è decollato dal Republic Airport di Farmingdale, nello stato di New York, il primo volo della Pet Airways, la compagnia aerea creata esclusivamente per gli amici a quattro zampe. Nelle cabine degli aerei, che nei prossimi giorni decolleranno anche da altre quattro città americane (Los Angeles, Denver, Chicago e Washington) potranno viaggiare solo cani e gatti, mentre le uniche persone a bordo saranno i piloti dei velivoli e le hostess che si prenderanno cura dei simpatici passeggeri.

PREZZI E VOLI -I prezzi dei biglietti variano a secondo della lunghezza del viaggio e della stazza dell’animale. Secondo il sito web della società aerea per un animale con un peso standard la tratta New York-Chicago costerà 199 dollari, mentre se ha qualche chilo di troppo o una taglia grande, il prezzo del biglietto aumenterà proporzionalmente. Ogni volo potrà ospitare circa 50 animali che saranno accompagnati sul velivolo dalle assistenti di volo. Successivamente saranno sistemati in apposite cabine «illuminate e pressurizzate» e ogni 15 minuti gli assistenti controlleranno le loro condizioni. Per i viaggi più lunghi, sono previste soste e momenti di «ricreazione» per gli animali. Ad esempio il viaggio New York-Los Angeles durerà ben 24 ore e prevede una sosta a Chicago: qui gli amici a quattro zampe saranno nutriti, lavati e poi passeranno un po’ di tempo liberi in un parco giochi per animali dove potranno rilassarsi e giocare. Infine saranno sistemati in cuccette, dove potranno comodamente dormire. Una volta atterrati, gli animali saranno ospitati in una sala d’aspetto, dove attenderanno l’arrivo dei loro premurosi padroni.

SICUREZZA E COMFORT
- Ma come faranno i padroni più ansiosi a resistere tante ore senza i loro cuccioli? Nessuna paura, la compagnia ha pensato anche a questo, creando sul sitoweb la funzione Track Your Pet che permetterà di controllare l’andamento del volo e sapere se vi sono eventuali ritardi. I primi risultati economici sembrano incoraggianti per la compagnia: tutti i voli dei prossimi due mesi sono già stati prenotati e dall’anno prossimo altri scali aerei sono pronti a ospitare i voli della società aerea. Alysa e Dan Wiesel, la coppia che quattro anni fa ebbe l’idea di creare la prima compagnia aerea per animali domestici, adesso si dichiara soddisfatto dei risultati. Nel 2005 il loro amato Jack Russell terrier restò chiuso per molte ore in una stiva buia e molto calda durante un viaggio aereo dalla California alla Florida. Dopo il lungo tragitto il cane appariva molto stressato e affaticato e la coppia decise d’investire i propri soldi in una società aerea dedicata esclusivamente agli amici a quattro zampe. «Proprio perché siamo anche noi proprietari di animali domestici, conosciamo bene le esigenze di chi ha un cane o un gatto» dichiara la signora Wiesel al Daily Mail. «La sicurezza e il comfort sono le due principali preoccupazioni di qualsiasi padrone». I clienti sembrano essere completamente d’accordo: «Per pochi soldi in più, posso essere in pace con la mia coscienza» dichiara Amanda Hickey, una delle prime clienti della compagnia.


 

Si accettano i cani, i padroni… forse!!


A TUTTI GLI ESERCENTI E GLI ALBERGATORI

vacanze anche per loroUn uomo scrisse ad un albergo di campagna in Irlanda per chiedere se avrebbero accettato il suo cane.

Ricevette la seguete risposta :

Caro Signore, lavoro negli alberghi da più di trent’anni.
Fino ad oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel cuore della notte.
Nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un assegno a vuoto.
Mai un cane ha bruciato le coperte fumando.
Non ho mai trovato un asciugamano dell’albergo nella valigia di un cane.

Il suo cane é il benvenuto.

P.S. se lui garantisce può venire anche lei!

 

Vacanze da sballo!


Guardate come si divertono i nostri cani ad Albisola Marina, presso il Bau Bau Village

Immagine anteprima YouTube
 

Spiagge vietate ai cani: spuntano i divieti comunali illegali


Roma (22 giugno 2009) Nei mesi estivi sulle spiagge italiane spuntano come funghi i cartelli contenenti il divieto di portare il nostro amico peloso in spiaggia motivando molto spesso tale divieto con questioni di igiene pubblica. Orbene attenzione che almeno la metà dei divieti che spuntano nei mesi estivi seppur messi dalle amministrazioni dei comuni rivieraschi sono illegali.

Infatti per poter vietare l’ingresso ai bagnanti con fido al seguito occorre che i comuni emettano un’ordinanza che preveda il divieto motivato, l’estensione oraria di tale divieto e che la medesima ordinanza firmata dal sindaco, da un ‘assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani, e pubblicata sugli albi pretori dei singoli comuni, se manca solo una di queste indicazioni,l’ordinanza non è valida.

Ma non è tutto: infatti anche i cartelli che prevedono tale divieto devono recare sul retro il numero dell’ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza.
Altrimenti se pure in presenza di una ordinanza regolarmente firmata il divieto è da considerarsi nullo. Pertanto invitiamo tutte le famiglie ed i proprietari di cani che decidono di portare fido in spiaggia a verificare che esistano realmente le ordinanze e che i cartelli di divieto contengano le informazioni regolamentari
altrimenti qualunque richiesta di allontanarsi dalla spiaggia con il proprio cane fatta anche dai vigili è illegale e ogni eventuale multa impugnabile davanti al giudice di pace e quindi contestabile senza essere preventivamente pagata.

“Invitiamo tutti i possessori di cani che decidono di portare i loro animali in spiaggia a verificare la regolarità dei cartelli di divieto e se possibile a fotografarli con il telefonino specialmente se sono illegali come nella metà dei casi che ci vengono segnalati – ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA – è importante anche fare un salto in municipio per vedere se esiste la relativa ordinanza di divieto, sono molti infatti i comuni che si limitano a piantare i divieti sulle spiagge e ad incassare le relative, salate, multe senza aver emesso ordinanze o senza aver messo i cartelli di divieto regolamentari.
A fronte dell’illegalità diffusa da parte delle amministrazioni comunali,occorre che i cittadini imparino a difendersi e a far valere i propri diritti fino in fondo. Se si trovano situazioni
del genere chiediamo che ci vengano segnalate al servizio online segnalazione reati@libero.it  di AIDAA meglio se con foto allegata in modo che anche noisi intervenga contro questi che non esito definire come divieti-truffa”.

Fonte: AIDAA
Per info 3478883546-3926552051


 

Colpi di calore? No grazie!


Il colpo di calore è solitamente il risultato di un’inadeguata dispersione del calore che negli animali avviene attraverso la respirazione e non tramite la sudorazione, come per noi umani. L’esposizione ad elevate temperature ambientali può rendere l’immagazzinamento del calore molto più rapido rispetto alla sua dispersione: i cani obesi e razze, come i bulldog, i boxer e affini (i cosiddetti brachicefalil), a causa della canna nasale molto corta ne sono colpiti più frequentemente. In questo periodo, dalla primavera all’autunno, il rischio per i nostri amici è molto elevato. Per i veterinari è una vera e propria emergenza che può portare gravissime alterazioni e può essere letale.
E’ quindi meglio prevenire piuttosto che curare.
Una delle cause principali è la chiusura dell’animale in auto dove la temperatura raggiunge i 50 gradi in soli 20-30 minuti, anche se la temperatura esterna non è particolarmente elevata; la bestiola può morire in meno di un’ora. Cercate sempre un parcheggio all’ombra, lasciate i finestrini aperti per creare un ricircolo d’aria, lasciategli a disposizione la ciotola dell’acqua e cercate di non stare via molto tempo.
Il problema si può verificare anche se si sta viaggiando: i nostri cani vengono messi nel portabagagli, spesso chiusi nei trasportini che col passare delle ore diventano dei veri e propri forni. E’ molto pericoloso tenere il cane vicino al lunotto posteriore che amplifica i raggi del sole. L’insidia sta nel fatto che non ci accorgiamo dell’effettiva temperatura perchè nel vano anteriore abbiamo accesa l’aria condizionata. Per rendervi conto della reale situazione potete provare a mettervi nel posto solitamente dedicato ai vostri animali facendo guidare qualcun altro: vi assicuro che è un’esperienza molto utile. Per prevenire i colpi di calore il cane deve essere fatto scendere molto spesso dall’auto, non deve mancargli l’acqua e nello spazio in cui viaggia deve esserci una sufficiente circolazione d’aria (però non v’allargate…niente muso e orecchie al vento mentre si viaggia)!
Attenzione anche alle passeggiate e all’attività fisica; con le temperature elevate è bene diminuirla notevolmente o fargliela fare nelle ore più fresche; anche ridurre la quantità di cibo li aiuta a tollerare meglio il caldo.
E se lo portate in spiaggia con voi controllate che non stia per troppo tempo al sole e fatelo bagnare spesso.
Un piccolo accenno va fatto anche per le giornate ventose, piacevolissime ma insidiose perché non ci si rende conto dell’effettiva temperatura.
Se il vostro animale è andato incontro ad un colpo di calore manifesterà un grave aumento della temperatura corporea, eccessiva salivazione, depressione, abbattimento, grave aumento della frequenza respiratoria, a volte vomito e feci fluide, spesso con sangue, nei casi più gravi convulsioni, perdita di lucidità e, a volte, di conoscenza. Bisogna abbassare immediatamente la temperatura corporea bagnando il cane con acqua, anche immergendovelo completamente, e rivolgersi subito al veterinario. L’ipertermia colpisce diversi apparati, pertanto la prognosi definitiva potrà essere fatta dopo qualche giorno.
Anche in casa o in giardino i nostri animali possono soffrire il caldo. Sono in grado di scegliersi il luogo più adatto e più fresco, non costringiamoli quindi a stare in spazi creati “apposta per loro”.
Purtroppo oggi sono ancora frequenti i casi di cani legati alla catena o costretti in recinti angusti e senz’ombra. Questi sono veri e propri maltrattamenti che si possono denunciare agli organi competenti.

Le informazioni rilasciate in questo articolo sono state reperite da vari siti di clinica veterinaria (a parte qualche piccola licenza). Il consiglio è comunque quello di approfondire l’argomento rivolgendovi direttamente al …medico di famiglia ;-)

 

Non incrementiamo il commercio illegale di cuccioli


collegamento al filmato

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Una compagnia aerea solo per cani e gatti


Trattamento di prima classe per i pet, ma ogni biglietto costa 114 euro

A luglio negli Usa debutta Pet Airways. I fondatori: per noi sono passeggeri a tutti gli effetti, non bagagli

Dan e Alysa WieselMILANO – Nei cieli americani vola una nuova compagnia aerea. Dove salire, però, è proibito a chi non ha quattro zampe. Gli aerei di Pet Airways, infatti, sono riservati a cani, gatti e altri piccoli animali domestici, che viaggiano, però, senza il padrone al seguito. Lui lascerà Fido in un’apposita sala d’attesa in aeroporto e prenderà il volo di un’altra compagnia. Arrivato a destinazione, ritroverà il suo migliore amico in un’altra sala d’attesa, dotata di tutti i comfort, che lo ospiterà fino al suo arrivo. I primi voli della nuova compagnia – ad oggi il primo esperimento del genere a livello mondiale – partiranno il 14 luglio e collegheranno New York, Los Angeles, Washinton, Chicago e Denver. Il costo: 149 dollari – circa 114 euro – solo andata. Ogni aereo, un “Beechcraft 1900” adattato con gabbiette al posto dei sedili, può portare diciannove animali. Il 17 aprile scorso, giorno in cui la compagnia ha aperto le prenotazioni, il sito web è andato in tilt per i troppi accessi.

Niente sedili all'interno dell'aereo, solo le gabbie per i passeggeri a quattro zampe

Niente sedili all'interno dell'aereo, solo le gabbie per i passeggeri a quattro zampe

PRIMA CLASSE – L’idea di un volo riservato ai quattro zampe è venuta a una coppia che vive in Florida, Dan e Alysa Wiesel, memori di tutti i viaggi in località lontane a cui hanno rinunciato per non costringere la loro amata Zoe, una Jack Russell Terrier, a trasferte stressanti. Zoe è di mezza taglia: troppo grossa per restare in una gabbia sotto il sedile, come permettono alcune compagnie aeree, e quindi destinata a finire nel vano cargo, spaventata dal rumore dei motori e sofferente per il caldo, il freddo o la mancanza di luce. Sui voli di Pet Airways, invece, la luce è sempre accesa, ai passeggeri viene servito cibo e acqua e gli assistenti di volo controllano il loro benessere ogni quarto d’ora. Gli animali sono sistemati in gabbiette pulite e confortevoli, da cui vengono fatti uscire periodicamente per sgranchirsi le gambe e fare pipì. «Per noi loro sono passeggeri a tutti gli effetti, non bagagli – sintetizza Alysa Wiesel -. E li trattiamo come avremmo voluto che la nostra Zoe fosse trattata». I padroni potranno controllare lo stato del volo on line.

CINQUEMILA ANIMALI MORTI IN VOLO – Secondo l’American Animal Hospital Association, 76 milioni di cani e gatti viaggiano ogni anno con i loro proprietari e solo un numero esiguo – circa 2 milioni – viaggia in aereo, proprio per la volontà dei loro padroni di non sottoporre gli animali a uno stress eccessivo. Secondo un’associazione no profit di San Francisco, che si occupa del benessere di cani e gatti, l’anno scorso 5 mila bestiole sono rimaste uccise o gravemente ferite durante il viaggio nei vani cargo. Questo ha causato un’impennata nelle richieste di risarcimento per eventi di questo genere e molte compagnie aeree sono corse ai ripari, vietando del tutto il trasporto l’accesso degli animali di piccola taglia ai loro voli, oppure ponendo vincoli ancora più stretti di quelli già esistenti.

Fonte: Corriere della sera
23 aprile 2009

 

Abitudine alla macchina: come fare per renderla piacevole.


Passata la Pasqua di solito progettiamo le vacanze estive. Se il nostro  “Coda al Vento” non ha ancora fatto viaggi in macchina è bene abituarlo quando salgo in macchina il dvertimento è assicuratogradualmente per evitare che il percorso sia spiacevole per noi e per lui. L’auto dovrà risultargli un posto gradevole quindi è importante procedere per gradi. A vettura ferma, incominciamo a farlo entrare nell’abitacolo proponendogli dei premi e facendogli trovare dei giochi.  La volta successiva, sempre mentre è impegnato a giocare, mettiamo in moto. Se rimane tranquillo proviamo a percorrere qualche metro e per questa volta accontentiamoci. La volta dopo, sempre facendo associare l’auto ad un’esperienza positiva, facciamo brevi tragitti, possibilmente abbastanza lineari, senza sballottarlo; man mano potremo allungare i percorsi e affrontare qualche curva. Sarebbe bene far associare la fine del viaggio, breve o lungo che sia, a momenti piacevoli, come un passeggiata, una corsa, dei giochi come il riporto; cosa penserebbe il nostro cane se ogni volta lo portassimo solo dal veterinario? Valutiamo se farlo viaggiare in un Kennel che offre numerosi vantaggi: maggior protezione in caso di incidenti o frenate brusche, facilità di pulizia ed evita che movimenti imprevisti e repentini del cane intralcino la guida. In questo caso è bene farlo prima abituare…

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Arriva l’auto «dog friendly»


Gli usa e la passione cinofila

Presentata una vettura pensata anche per il cane: cuscino, scaletta e contenitore per il cibo

La nuova doc.machine
WASHINGTON – È l’ultima trovata del mondo dell’auto contro la crisi: la vettura, preferibilmente la familiare, con il posto per il cane. E che posto! Cuscino lavabile, cinture di sicurezza, ventilatore, contenitore d’acqua e di cibo, scaletta per accedervi, e così via. Perché il posto, naturalmente, è posteriore, o aperto o chiuso (un ampio bagagliaio se si tratta di una berlina). La trovata è della Honda, che ha presentato l’auto per Fido – la Element – al salone di New York la settimana scorsa, e che la metterà in vendita in autunno. Ha dichiarato la portavoce Sage Marie: «L’America è una nazione di cinofili, siamo certi che sarà un modello di successo».

LE CARATTERISTICHE – Perché la scaletta e la cintura di sicurezza? Perché Fido potrebbe essere anziano o semi infermo, e se di forte stazza sarebbe difficile portarlo in braccio o spostarlo. Al salone, la Element è stata collaudata proprio da un cane di questo tipo, Sammy, senza alcun problema, e ha suscitato l’entusiasmo dei bambini. Il prezzo della vettura, di basso consumo di benzina, non sarà eccessivo, sui 20 mila dollari a seconda degli optional.

MANIA – L’auto “dog friendly” (amica del cane), come la chiama la Honda, è l’ennesima prova della cinofilia degli americani, che nel 2007 hanno speso per gli animali domestici 41 miliardi di dollari, una cifra enorme. Lo scrittore Michael Shaffer ha appena pubblicato un libro dal sardonico titolo “One nation under Dog” (Una nazione sotto Cane), ispirato dal motto “One nation under God” (Una nazione sotto Dio). I cani, in particolare, sono «fur babies», bimbi con il pelo, surrogati di figli. Come sempre in America, simili passioni si traducono in affari colossali. Di qui la trovata della Honda. E in caso di incidenti? I cani saranno assicurati, come gli altri passeggeri. Spiega Shaffer che negli ultimi venti anni in 89 università americane sono stati creati corsi sui diritti degli animali: da quello che spiega come riscuotere l’eredità dei padroni a quello che spiega con quale dei due coniugi andare in caso di divorzio.

Fonte: Corriere della Sera
13 aprile 2009