Articoli con tag ‘solidarietà’

Un nome, una garanzia


Spesso ci armiano di buoni propositi per combattere piccole battaglie pesonali e giornaliere (per vincere grandi guerre). Purtroppo, nonostante le più buone intenzioni, non riusciamo ad avere la certezza dell’esito positivo delle nostre azioni.

Oggi sembra ci sia chi possa garantire per noi.

veganokNasce in Italia www.VeganOK.com , la certificazione dedicata a tutti i prodotti realizzati senza parti di origine animale.
Chiunque consideri importante la salvezza ed il rispetto degli animali, avrà finalmente a disposizione uno strumento immediato per poter selezionare i propri acquisti.

www.VeganOK.com  è una certificazione utile al consumatore Etico che reputi importante evitare l’uccisione e lo sfruttamento degli animali, ma anche uno strumento semplice ed economico per le aziende attente a queste tematiche e con  la necessità di segnalare al consumatore i propri singoli prodotti realizzati senza parti o ingredienti di origine animale.

Per informazioni, segnalazioni e adesioni:
www.VeganOK.com

 

Barak, mantello di velluto.


(Lombardia)

BarackSono molto,  molto triste. La mia sorellina Michelle (mi hanno salvato con lei da un avvelenamento a Venosa) è stata adottata.
Sono straordinariamente contento per lei ma profondamente addolorato per me. Ci facevamo compagnia, dormivamo abbracciati di notte e di giorno giocavamo e litigavamo come in tutte le migliori famiglie. Mi manca la mia Michelle ma mi manca una casa,  la mia casa come la immagino io. Un divano, una cuccia, una copertina, pappa in abbondanza e il calore di tante carezze. In fretta perché sto smagrendo a vista d’occhio, ho solo 10 mesi e non voglio privarti dei miei mesi più belli. BarackMi dicono che ho un carattere da manuale. Senza una sbavatura. Sono educato, tranquillo, non tiro al guinzaglio, amo i bambini, sono estremamente ubbidiente, penso che farei fare un ottima figura al mio amico uomo in una gara di agility. Sono una spugna, imparo tutto in fretta. La mia  taglia è  media e il mio mantello è nero come il velluto. Adottami, saprò ricompensarti con tanto affetto.

Per adozioni

Monica 338 8548461 adozioni@chiliamacisegua.org

Corinna 335 137697 corinna@chiliamacisegua.org

 

Beneficenza consapevole


ricerca senza animali

Nonostante i “tempi duri”,  il periodo Natalizio favorisce la beneficenza, gesto sempre e comunque encomiabile. Ma a chi vanno le nostre donazioni? Per saperne di più

 

Gamalù


Ho conosciuto Gamalù quando sono stata a trovare una mia amica-cliente. Quando ho varcato il cancello sono stata accolta da 3 code al vento, una delle quali meno frenetica delle altre .  Gamalù era temporanemente ospitato perchè la sua proprietaria era via. La sua pacatezza, il suo sguardo riflessivo, i suoi movimenti morbidi e lenti, i suoi baffetti bianchi, sfolgoranti su tutto il resto del pelo lucido e nero, la dicevano lunga sulla sua età. Un incontro di qualche ora che mi è rimasto nel cuore. Gamalù ha passato il ponte dell’arcobaleno. E’ sicuramente stato molto amato. A lui e alla sua padrona dedico questo spazio, pubblicando i pensieri che in questo momento le si affollano nella mente e che si è sentita di scrivere. Il mio pensiero va anche a Itala, che lo ospitava durante le vacanze e che lo accudiva, come fosse suo.

GamalùGamalù, non è più con noi.
Gamalù detto gami,  detto zinzilo, detto bocciolonedonni  in un linguaggio intimo che solo io lui e pochi altri potevano capire,  mi  manca moltissimo e mi lascia senza le nostre parole.
Non ci sono più la sua ombra scura, il ticchettio delle sue zampe sul parquet, il suo respiro pesante la notte, la sua lingua umida sulla mia mano al mattino, a chiedere di uscire, di girovagare per il parco ad ore che col passare degli anni si erano fatte sempre più scomode ed irrinunciabili, con qualunque tempo, una piccola fatica quotidiana, a volte uno sforzo, un tempo sottratto ad altri e tanti impegni, ed ora un’assenza. Camminava con fatica, andava affiancato, sorretto, aiutato ma non demordeva e con il suo passo strascicato, incerto, lento seguiva ogni volta il suo giro preferito, si attardava a cercare cosa fosse mutato dal giorno prima, incrociava gli altri cani ritrovando un barlume di una antica baldanza, in realtà timore di perdere quel suo territorio o quei suoi affetti.
Era già avvenuto nella sua vita e lo aveva segnato, gli aveva lasciato un’espressione triste, un bisogno di vicinanza e di rassicurazione, un modo di convivere discreto, senza imporre mai la sua presenza: ricercava affetto e lo contraccambiava con la moderazione di chi sa di misurarsi con un bene prezioso.
Sola in casa avverto ancora la sua presenza, il rumore di fondo del suo lento movimento, i suoi occhi sempre tesi a cercarmi.
Lo sento oggi, lo sentirò ancora per un po’, il suo svanire sarà il segnale del vuoto, della separazione definitiva, dell’ultimo saluto a Gami, compagno di un pezzo di vita.

 

Amarli non passa mai di moda.


Amarli non passa mai di moda

 

In cella chi uccide cani e gatti, multe per le mutilazioni


Fonte: ultimenotizie.tv
giovedì, 26 novembre, 2009, 12:04

Meno male...ogni tanto qualche soddisfazione!!

Meno male...ogni tanto qualche soddisfazione!!

Deputati d’amore e d’accordo, ieri, per il primo sì al provvedimento di tutela dei cani e dei gatti di casa. Alla Comunità europea che chiede all’Italia di ratificare la convenzione per la protezione degli animali da compagnia, Montecitorio ha risposto quasi all’unanimità: 466 sì, un no e sei astenuti. Ora il disegno di legge passa al Senato per la discussione e la votazione. E se verrà approvato, chi uccide un animale da compagnia rischierà da tre a diciotto mesi di carcere anche se ha commesso l’atto senza crudeltà, aggravante che era invece necessaria – con le leggi vigenti – per rischiare la galera. Con la ratifica Ue, potrà essere condannato chiunque provochi, senza necessità, la morte di un animale. E sarà anche vietato compiere mutilazioni per estetica o per qualsiasi altra ragione che non sia terapeutica (e stabilita da un regolamento del ministero della Salute), per esempio tagliare la coda o le orecchie, come avviene nel caso di alcuni cani da caccia. Rischia la galera da tre a quindici mesi ed una multa da tre a 18mila euro anche chi verrà scoperto a maltrattare gli animali da compagnia. Con una aggravante per chi fa traffico illecito di cani da combattimento. Cioè chi porta in Italia cani senza certificazioni sanitarie e chip di identificazione allo scopo di farli combattere per il giro delle scommesse clandestine. Soprattutto se sono cuccioli di età inferiore alle dodici settimane. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, ieri, ha auspicato un’approvazione entro Natale. di Stefania Cigarini

 

Il cane che mi rubò il cuore


protesiIl proprietario di un negozio di animali stava affiggendo alla vetrina un cartello con scritto VENDITA CUCCIOLI, quando comparve un bambino. “A quanto li vende i cuccioli?” chiese.  L’ uomo rispose al ragazzino che non intendeva lasciarli per meno di 50 dollari l’uno.
Il ragazzo si frugò nelle tasche, estrasse qualche moneta, guardò il proprietario del negozio e disse: ” Ho due dollari e trentasette centesimi. posso vederli?”
Il padrone del negozio sorrise e fischiò. Dal canile, una cagnolina di nome Lady arrivò correndo lungo il corridoio, seguita da cinque batuffoli pelosi. Uno dei cuccioli era rimasto indietro.
Immediatamente il bambino domandò del cucciolo claudicante. “Cos’ ha che non va quel cagnolino?”. “Il veterinario ci ha detto che ha dei problemi all’articolazione dell’anca” spiegò il proprietario del negozio. “Zoppicherà sempre così.”
“Voglio comprare quello” disse subito il ragazzino.
Il padrone del negozio replicò :”No quel cane non lo devi comprare. Se davvero lo vuoi te lo regalo”.
Il bambino si avvicinò al viso dell’uomo e gli disse rabbioso: “Io non voglio che me lo regali. Quel cagnolino vale quanto gli altri cuccioli e pagherò il prezzo intero. Adesso le do 2 dollari e 37, e le darò 50 centesimi al mese finchè avrò raggiunto tutta la cifra”
Il proprietario del negozio insistette: “No, no, no. Non puoi volere quel cane. Non sarà mai capace di correre e saltare e giocare come gli altri cani”.
Per tutta risposta il bambino sollevò il pantalone sinistro, per mostrare una gamba deforme sostenuta da due tutori di acciaio. “Vede signore”, disse “nemmeno io corro molto bene e quel cucciolo ha bisogno di qualcuno che lo capisca”.

Dan Clark

 

Elisa e Ally


Ally

Ciao. E’ successo tutto domenica 18 ottobre… la chiamo, sento la medaglietta e poi più nulla… vado a cercarla e la trovo li, distesa sul bordo del marciapiede… La mia bambina, l’amore della mia vita, la mia famiglia, il mio mondo,il motivo di alzarmi la mattina e rientrare a casa la sera… Era li e io non ho fatto niente per lei. Lei che ha affidato a me la sua vita, lei che viveva per me, io che vivevo per lei… avrei preferito succedesse a me ma non a lei.
Non faccio altro che piangere. Ogni cosa, ogni posto… tutto mi ricorda di lei. Nemmeno uscire di casa posso dire mi aiuti, tutti mi chiedono di lei, dove sia, come mai non è con me.
Gli amici non capiscono “devi reagire, c’è di peggio, vuoi dirmi che è peggio questo piuttosto della morte di uno di noi?…cresci, non fare la bambina…era solo un cane”… e poi mi chiedono perchè non parlo… perchè devo spiegare perchè sto male, perchè devo dare spiegazioni, perchè devo giustificare, perchè dovrei sentirmi in colpa di star male, di sentirmi morta, sola, a pezzi, finita?… perchè?
Sto così e basta.
Ho perso la mia vita penso possa bastare no?
I medici che ti riempiono di farmaci per dormire, tu che non li prendi però intanto passi le notti in bianco a piangere… la mattina senti ancora le zampine sul parquet che ti vengono a chiamare per la pipì..la sera esci dal lavoro di corsa perchè lei è a casa….e dopo qualche minuto ti rendi conto che non è più vero, che lei non c’è più, che quando aprirai la porta lei non sarà li sul divano ad aspettarti….
Giri per casa, apri un armadio e ti trovi davanti le sue coperte, i giochi, i pupazzi, i collari, i guinzagli, le spazzole… tutte le sue cose che gli amici ti hanno nascosto…e senza rendertene conto ti ritrovi in una valle di lacrime…  e poi vai dal veterinario a fare la denuncia di morte, lui che giustamente vuole sapere, capire ….ed esci in lacrime un’altra volta.
Mi manca da morire

 

Novella e Artù


Novella e ArtùIl mio Artù è morto ieri, investito da un’auto. E quando mi è stato comunicato ho sentito una scarica lancinante addosso. Lui era la mia ombra, la mia compagnia, il mio Dono più prezioso. E ora non c’è più… e io non trovo consolazione nè pace alcuna. Penso ai suoi occhi indifesi su quella strada, al suo sguardo impaurito quando veniva a rifugioarsi da me. Io non c’ero. E’ morto così…in maniera assurda…. e io non me ne faccio una ragione. Mi manca una parte di cuore, il suo amore incondizionato e puro.

 

Denuncia per il mancato soccorso a un cane


maltrattamento animaliMolti siti e Blog (compreso il mio) mettono a disposizione dei lettori i recapiti ai quali rivolgersi nel caso si sia testimoni di maltrattamenti o mancato soccorso agli animali.

Ma qual’è la realtà con la quale si deve fare  conti? E’ la realtà dello “scaricabarile” e del “adesso non possiamo”.

Personalmente più volte mi sono rivolta alle istituzioni segnalate, chiedendone l’intervento per far cessare appunto dei maltrattamenti, nel caso specifico nei confronti di cani. Le risposte avute sono state di vario genere (o meglio, le scuse addotte sono state di vario genere). Alcuni esempi: 1) c’è molto ghiaccio per le strade e tutte unità sono impegnate; 2)non è compito nostro, deve rivolgersi a….; 3) deve fare un esposto scritto a noi ed al veterinario dell’ASL che giudicherà se intervenire (nel frattempo il cane può morire); 4) al recapito telefonico non risponde nessuno.

Insomma, a volte mi sono trovata in situazioni spiacevoli da gestire da sola. e, ovviamente, non ho mai risolto il problema a monte.

Fermo restando che ci sono delle priorità da rispettare, è possibile che tutti nel momento in cui vengono chiamati, siano totalmente occupati?

Forse dovremmo fare come la signora protagonista del seguente articolo., però dovremmo passare la vita barcamenandoci tra avvocati, aule di tribunale e quant’altro.

Mah!! Non lo so… è una vita difficile. E’ sicuramente importante essere a posto con la propria coscienza anche se ciò non consente la soluzione del problema che vorremmo risolvere e, soprattutto, non aiuta gli animali. E questo lascia veramente tanto amaro in bocca.


Denuncia per il mancato soccorso a un cane

Fonte: IL CENTRO 28 OTTOBRE 2009

LANCIANO (CH). Un esposto in Procura per un cane rimasto ferito in strada. Il mancato intervento da parte dei vigli urbani, del 113 e del servizio veterinario della Asl per recuperare, nei giorni scorsi, un cucciolo di pastore tedesco ferito in via Per Fossacesia, ha portato la signora Katia De Ritis , di Lanciano, a rivolgersi ai magistrati. «Ci sono gli estremi per l’omissione di atti di ufficio per 113 e vigili urbani perché, dopo la segnalazione di pericolo, non sono intervenuti né per dirigere il traffico né per salvare la bestiola», afferma la De Ritis, «e, al servizio veterinario della Asl, per l’omissione di soccorso dell’animale salvato dagli automobilisti. Una vicenda indecente».  «Non sono arrivate richieste di intervento», replica Nicola Travaglini , del servizio veterinario Asl. «Se il cane è ferito, l’intervento è immediato, altrimenti prima bisogna attendere che il sindaco emetta l’ordinanza di accalappiamento».