Articoli con tag ‘maltrattamento’

Canile-lager, ancora senza casa 14 animali


22.9.09 Gornate Olona
Appello dell’Enpa per alcuni cani reduci dai maltrattamenti della struttura chiusa dai carabinieri quasi un anno fa. Sono soprattutto pastori tedeschi in cerca di un padrone

raissaOltre cento cani erano presenti nel canile di Gornate Olona, definito dagli inquirenti un “lager”. La maggior parte degli animali, in questo anno, sono stati adottati, ma ne mancano ancora alcuni che sono senza padrone. La struttura di Gornate era stata al centro di un’inchiesta da parte dei carabinieri, per maltrattamenti nei confronti degli animali. Le vicende giudiziarie sono ancora in corso, ma per i cani non è stato semplice trovare dei nuovi padroni.
Per l’affidamento della maggior parte di loro se ne è occupata l’Enpa di Varese. Quasi tutti sono stati adottati, ma 14 di loro non hanno ancora una casa e si trovano nel canile di Lonate Ceppino. Altri in strutture private mantenuti dall’Enpa. Ma servono sostegni, aiuti, anche adozioni per poterli mantenere.
Per lo più sono pastori tedeschi, adulti, «bellissimi – si legge nel volantino distribuito da Enpa -. Sono di varie età ma, soprattutto, hanno tutti un ottimo carattere nonostante abbiano passato tutta la loro vita in box, sfruttati per sfornare cuccioli. Adottateli e date loro una vera vita.   Vi ripagheranno con un amore ed una devozione unica, come solo i pastori tedeschi sanno fare».
Per informazioni, sito: www.enpavarese.it, tel. 331.42.600.11.

Fonte: Varese News

 

La ragazzina più malata della Gran Bretagna


maltrattamenti

Dodicenne inglese beccata a maltrattare il cane di un vicino
pubblicato: giovedì 23 aprile 2009 da Daniele Particelli in: Strano ma vero

L’esclusiva del solito Sun, che titola l’articolo con un “La ragazzina più malata della Gran Bretagna“, sta facendo il giro del mondo.

La giovane di cui parla è una dodicenne di Keighley ripresa in un parco mentre maltratta lo Springer Spaniel di 18 mesi di un suo vicino di casa: 13 forti minuti che documentano la crudeltà della ragazzina che non si fa nessun problema a prenderlo a calci, tirarlo per la coda, picchiarlo con un bastoncino e quant’altro, mentre il povero cane cerca di ribellarsi.

Il signor Green, costretto su una sedia a rotelle, aveva chiesto alla giovane, figlia di un suo amico, di fargli la cortesia di portare Jasper a fare una passeggiata.

Il video, girato da un vicino di casa che però si è ben guardato dall’intervenire, è stato subito mostrato al signor Green e ai genitori della giovane, che sono rimasti sconvolti:

Credevamo che amasse gli animali, abbiamo già un gatto e pensavamo di prendere un cane nei prossimi mesi. Porta sempre a spasso i cani dei vicini, un uomo che abita in fondo alla strada si è anche complimentato con lei e le ha consigliato di intraprendere la carriera di veterinario.

 

STOP KILLING DOGS!!


Non sono mai veramente convinta che una mia firma possa cambiare qualche cosa.  Ma sono convinta che possa far sentire più forte chi combatte per far cessare atrocità. L’unione fa la forza! Una firma non costa nulla. Non si deve neanche  cercare la penna. Forza… facciamo un clik. Paragonatelo ad un vostro gesto:  io, metaforicamente, sputo in un occhio a chi compie azioni aberranti. Lo so, non è bello, non si dovrebbe, non è così che si vincono le battaglie. Però mi fa stare meglio e, comunque, è  sicuramente un comportamento più “civile” rispetto ad altri che vedono vittime gli animali!

http://it.uniteddogs.com/stopkillingdogs/


 

Una strage annunciata: l’inizio della stagione venatoria!


non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

non solo la selvaggina è vittima dei cacciatori

Si è aperta anticipatamente ieri la caccia in tredici regioni italiane:Basilicata, Toscana, Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto, Calabria, Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia, Umbria. Dal 20 settembre anche nelle restanti si potrà praticare l’atavica ma, ormai, ingiustificata attività.

“Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo” L. Tolstoj

L’uccisione non è però il peggiore dei mali. Il cacciatore riesce anche a fare di peggio. Se la preda non corrisponde alle sue aspettative la lascia agonizzante. E non è finita qui. Anche il suo cane ne fa le spese. E che spese!! E’ ormai risuaputo come queste povere bestie vengano considerate attrezzi da lavoro. Se non assolvono bene il loro compito vengono maltrattati con ferocia inaudita. E’ chiaro che, oggi come oggi, non si caccia per mangiare; non manca certo la carne sulle nostre tavole, anzi! Ne abbiamo anche troppa visto che ci permettiamo di triturare vivi pulcini maschi (http://www.mercyforanimals.org/hatchery/ )perchè non servono a niente (altro fiore all’occhiello di noi uomini). Chi caccia lo fa per il gusto di uccidere. Si potrebbe aprire una lunga parentesi sul profilo socio-culturale del cacciatore ma tutto sommato non è argomento di mia competenza.

E’ invece di mia competenza l’incontro che ho fatto stamane durante una passeggiata con la mia Lola. Sono solita recarmi in un luogo meraviglioso chiamato “valle dei fillosofi”. Una piana che per la sua vastità, consente passeggiate in assoluta quiete. Da un boschetto sono sbucati tre segugi:  trotterellanti, “code al vento“, si sono avvicinati a Lola si sono “presentati”, hanno sniffato un po’ insieme. Un bel quadretto… peccato deturpato dalla presenza del loro proprietario che con voce dura, secca, versi, urla (fare titpico del cacciatore) li richiamava. L’uomo non era armato (da noi la caccia non è ancora cominciata), evidentemente era in avanscoperta per l’imminente apertura. Gli ho chiesto di lasciarli fare mentre mi accorgevo di segni evidenti di ferite sulle loro schiene. Non sono una che riesce a mascherare il proprio stato d’animo nè riesce a stare zitta e a volte mi ficco in situazioni sgradevoli. Era evidente che i cani erano stati impallinati, uno più degli altri. Il villico si è giustificato dicendo che erano cisti, che non sapeva dare una spiegazione a questa malattia e che, forse, era colpa del cibo che gli dava.

Mi ha invaso una grande rabbia per la mia impotenza. Ho solo potuto dire quello che pensavo ma questo non ha certo cambiato le cose.

Posso però divulgare queste informazioni, esprimere le mie opinioni che, fortunatamente, sono condivise da molti di voi.



 

Al via campagna contro sfruttamento per accattonaggio


SFRUTTAMENTO DI ANIMALI PER ACCATTONAGGIO DURANTE LA STAGIONE ESTIVA: SOTTOSEGRETARIO MARTINI ANNUNCIA AVVIO
DI OPERAZIONI DI ISPEZIONE E REPRESSIONE DA PARTE DEI NAS

accattonaggioIl Sottosegretario di Stato alla Salute on. Francesca Martini in relazione al triste fenomeno dello sfruttamento di cani e di altri animali da parte di soggetti che li utilizzano a fini di accattonaggio in condizioni precarie e di maltrattamento, fenomeno particolarmente presente durante la stagione estiva nelle città italiane e nei luoghi di villeggiatura, annuncia in data odierna l’avvio di un’operazione di ispezione e repressione, da parte dei Carabinieri del NAS, di questo deplorevole reato specificatamente sanzionato dalla legge n. 189/2004.

Il Sottosegretario Martini ha dichiarato: “La mia attenzione verso tutti i fenomeni di maltrattamento degli animali si concentra nella stagione estiva su quelle attività illegali che esplodono proprio in questo contesto. Per questo ritengo assolutamente indispensabile una maxi operazione che ci permetta di colpire chi sfrutta gli animali in condizioni di degrado ai fini di accattonaggio e per questo chiedo la collaborazione di tutti i cittadini, affinché si rivolgano ai Carabinieri della loro zona e ci permettano di recuperare questi animali che spesso sono destinati a morte certa per disidratazione, malnutrizione e percosse”.

Fonte: Ministero della Salute – Comunicato stampa del 14.8.09

 

Degenerati mentali!


INTERNET: ARRIVANO I TORNEI TRA TARANTOLE E SCORPIONI

(Fonte: Libero News 3.8.09)

La rete permette di vedere di tutto, anche gli scontri tra animali mortali. Ma non solo anche le pure e semplici esecuzioni come il silenzioso filmato di una rana che viene gettata in pasto ai pirahna. La libertà che mette a disposizione Youtube da sfogo alla creatività di ciascuno e così nascono dei veri tornei, con tanto di sigla e ring ufficiale, tra tarantole, scorpioni, centipedi e via dicendo. Uniche regole sono che si combatte due alla volta in una scatola di plastica trasparente, così macchine fotografiche e telecamere non perdono un fotogramma, fino alla morte. Il vincitore prosegue la competizione tra i deliri del telecronista, c’è anche quello. I fanatici dei combattimenti mortali però non sono gli unici a giocare con gli animali: ci sono anche quelli che si limitano a filmare pirahna, serpenti o ragni in cattività che si nutrono dei topolini o altri animali che gli vengono forniti. Da vedere, per farsi un’idea del genere, il video della rana nella vasca dei pirahna.

Ma perchè non riusciamo ad avere rispetto per niente e nessuno?  Anche il cronista che ha scritto questo pezzo non deve essere tanto a posto… Come fa a definire “creative” queste azioni aberranti? Come fa a parlare di gioco? Ma da che parte sta?
E poi condanniamo l’aggressività dei cani e li ammazziamo perchè sono pericolosi! In verità dobbiamo avere paura solo di noi stessi. Ci sono giorni in cui mi sento come Don Chisciotte: le mie battaglie sono già perse in partenza! Mi sento stanca e demotivata. Altro che educatrice cinofila!!

Fino ad ora non ho pubblicato un’immagine che mi sembrava un po’ di cattivo gusto, anche se molto simpatica. Oggi no; oggi la trovo indicata, esaustiva e quindi me ne frego se abbassa il “bon ton” del mio blog.

DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE SFOGANO LE LORO FRUSTRAZIONI SUGLI ANIMALI.


 

Presentato Archimede, spot e cortometraggio contro l’abbandono.


Alla presenza del Sottosegretario del Ministero della Sanità, on. Francesca Martini, è stato presentato questa mattina a Milano lo spot antiabbandono “Archimede”, che sarà proiettato in 200 sale cinematografiche e negli Autogrill.

Le associazioni animaliste Gaia, Oipa, Lega del Cane e Freccia 45, con Crackartoons Studios (che ha realizzato il video da un’idea del regista Andrea Dalla Zanna), e il Ministero, che ha concesso il patrocinio, scendono in campo con uno spot e un cortometraggio choccanti, che si concludono con un incidente stradale e con l’autista morente, che ha appena “mollato” il suo cane, che chiede al quattrozampe: “non mi abbandonare”. Ribaltando, da una macchina ribaltata, l’ottica dell’abbandono.

“100.000 animali abbandonati ogni anno. 45.000 incidenti stradali causati da animali vaganti in dieci anni, con 4000 feriti e 200 morti solo sulla rete autostradale. Sono solo alcuni numeri dell’abbandono estivo” ha commentato Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Vogliamo fermare questo orrore con uno spot che arriva allo stomaco”.

archimede“L’abbandono è un reato da codice penale”, ha sottolineato l’on Martini, “punito con l’arresto e con ammende da 1.000 a 10.000 euro. Siamo con le associazioni nella lotta alla prevenzione di questo orribile reato”.

Lo spot, verrà proiettato in oltre 200 sale cinematografiche di tutta Italia e in 
17 locali Autogrill delle aree di sosta sulle tangenziali Est, Ovest e Nord di Milano e in tutte le aree di sosta della prima tratta dell’autostrada A7 Milano-Genova.

(Fonte: Gaiaitalia)

 

Ognuno di noi può fare qualcosa


Di recente ho pubblicato un post con la lista delle case produttrici di mangimi per animali per aiutarvi a selezionare quelle più “umane”

Vi propongo questo video per continuare su questa strada e darvi sempre più elementi per fare le debite valutazioni. Naturalmente la mia non è una presa di posizione solo verso la Casa in questione; ve ne sono moltissime altre. Leggete il precedente articolo.

Vi assicuro che quanto si vede nel video è assolutamente visionalbile ma, purtroppo, non è che un’infinitesima e minima parte dei maltrattamenti che gli animali devono subire. Qui, tutto sommato, si vedono “solo” rinchiusi in gabbie; le torture inflitte non ce le hanno sottoposte ma esistono, ci sono, e non potete neanche immaginarvele. CAMBIATE MANGIME!!

 

Razzismo? Una questione di colore…


chissà di cosa sono fatti i pon  pon sulle ciabatte della signora!

chissà di cosa sono fatti i pon pon sulle ciabatte della "signora"!

Io non sono razzista. ODDio, a dire il vero NON ERO razzizta. Mio malgrado, da qualche anno le mie ideologie si sono modificate  e propendono, purtroppo, per vedute sempre più discriminanti. Ammetto che può essere un’involuzione, so che non c’è del buono in questo. Pubblicando quanto segue non voglio influenzare nessuno. Come dico nella mia pagina di benvenuto, piccoli spunti possono diventare grandi temi e si accettano anche critiche, basta che il tutto sia costruttivo.

Perchè questo preambolo? La risposta l’avrete leggendo questo articolo.

Date le numerose notizie che ci arrivano dalla Cina, mi chiedo se questo popolo sa cosa sia la dignità.  Adesso hanno scoperto che i cani non sono solo da mangiare, non servono solo a produrre pellicce  ma possono fare “business” anche da vivi: quindi via libera ad ulteriori maltrattamenti, in questo caso che durano per tutta la vita dell’animale!!

Se ci dicono che i vestiti importati dalla Cina sono tossici, quali saranno le conseguenze per la salute dei cani, costretti a portarsi addosso chissà quali sostanze?  E come la mettiamo con il  maltrattamento che devono subire durante “l’acconciatura”? A quante altre brutalità i loro proprietari li sottoporranno?

Comunque, giusto per non fare discriminazioni, anche in America non scherzano.

Quello che mi auguro e di non vedere questa “moda” arrivare anche in Italia. Abbiamo già tante altre cose delle quali vergognarci…

 

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei.


cane-con-ciotola

Il problema dei cibi per animali è da prendere in seria considerazione per tutte quelle persone che intendono fare una scelta etica di rispetto della vita degli altri animali – non solo di quelli che hanno in casa e che amano.

La maggior parte
delle multinazionali che producono cibi per animali effettuano test invasivi su cani e gatti per provare l’efficacia e la non-pericolosità dei cibi che producono. I test consistono nell’indurre malattie in animali sani e provare a curarli coi cibi medicati. Gli animali vengono in questi casi tenuti sempre in gabbia in stabulari appositi.

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