Articoli con tag ‘maltrattamento’

ENCI: precisazione in merito all’utilizzo del collare elettrico.


L’ENCI dopo la sua proposta impopolare che ha suscitato stupore, preoccupazione e sdegno nel mondo della cinofilia, ha ritenuto di fare alcune precisazioni che, per correttezza, trovate a questo link.

L’ENCI parla di istituire appositi corsi per il giusto utilizzo del collare elettrico ma la questione è che non esiste un modo giusto per l’uso di questo strumento che dovrebbe invece essere bandito vietandone la vendita e la produzione. La sua applicazione va contro ogni etica professionale ed è segno di totale mancanza di rispetto e considerazione nei confronti del cane, pronto ad apprendere educazione ed addestramento molto velocemente se proposti piacevolmente, valorizzandone la mente e non inibendone i comportamenti con terrore e torture.

L’ENCI, cadendo in contraddizione, afferma di non sollecitare utilizzi di metodi coercitivi; beh…il collare elettrico è uno dei peggiori strumenti coercitivi in circolazione e proporre di istituire una legge che ne regolamenti il suo utilizzo è in contrasto con la loro affermazione.

Nella sua controdeduzione l’ENCI parla di zootecnica.
Per non diventare prolissa, qui ne trovate i campi di applicazione, mentre a questo link trovate gli obbiettivi della zooantrolpologia (qui ulteriori approfondimenti): capirete da soli l’abisso che divide le due scienze e come la zootecnica si occupi di produzione e allevamento mentre la zoontropologia della relazione tra diverse specie e in questo caso, tra uomo e cane.

Gli educatori, istruttori cinofili, medici veterinari comportamentisti che da anni studiano e si dedicano alla relazione tra uomo e cane, continuano a perseguire l’obbiettivo di bandirne l’uso, vietarne la vendita e produzione  e proseguono nella divulgazione della raccolta delle firme volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè ciò possa avvenire.

Contiamo anche sul vostro aiuto!! Firmate, firmate, firmate!

Ci tengo a fare ancora una raccomandazione. Se volete intraprendere un percorso educativo o di addestramento con il vostro cane, prima informatevi molto bene sulla figura professionale a cui volete rivolgervi. Ci sono ancora molti istruttori che si avvalgono di metodi punitivi e coercitivi, strattonate, urla, collari con punte e via dicendo. Fate un confronto su internet. L’ENCI, che per questo settore è rimasto fermo a vent’anni fa,  non è più il solo riferimento per l’addestramento del cane; ci sono molti altri siti da consultare come quello di CSEN Cinofilia che affilia solo educatori e istruttori che hanno una lunga preparazione alle spalle e che nell’educare e addestrare il cane lo valorizzano e favoriscono la relazione con il proprietario.

 

L’ENCI rilancia il collare elettrico. Una proposta priva di ogni etica professionale.


L’ENCI propone la costituzione di un tavolo tecnico ministeriale per l’utilizzo del collare elettrico, al fine di consentire l’assunzione di decisioni che poggino su reali dati scientifici e ha lanciato l’idea di effettuare appositi corsi per il giusto utilizzo dello strumento.

Molti educatori e istruttori cinofili si fregiano di essere riconosciuti da questo Ente ma, data la sua politica, sarebbe meglio approfondire bene il loro approccio al cane e all’educazione.

L’ENCI è un’Ente atavico, obsoleto, fossilizzato nella sua convinzione che educare con la violenza sia il metodo giusto. E’ ora che cambi registro!

Con CSEN e Chi li ama ci segua potete approfondire l’argomento e unirvi a noi per supportare la battaglia contro questa incivile e dagradante proposta.

Firmate, firmate, firmate

 

I cani: i combattimenti e la riproduzione


coppia di lupiFacciamo l’amore e non la guerra

Il lupo è un animale di branco ovvero vive in gruppo. I componenti si avvalgono della reciproca collaborazione per il sostentamento della comunità. La collaborazione implica armonia, rispetto e considerazione gli uni degli altri, indistintamente. In base alle proprie capacità ogni soggetto ha dei compiti da svolgere. Combattersi fra loro significherebbe minare la sicurezza del branco stesso perchè lupi feriti o peggio morti, non possono essere d’aiuto nella caccia, nella riproduzione, nella difesa della prole e del territorio. Se ne deduce che il cane, discendente del lupo,  non è nato per combattere i suoi simili. L’uomo, purtroppo, con il suo intervento li snatura. Seleziona razze particolarmente reattive a stimoli che sarebbero altrimenti affrontati con equilibrio e, attraverso comportamenti crudeli, disumani e spregevoli li induce a scagliarsi l’uno contro l’altro per malvagità e sadismo. Gli uomini creano squilibri nel cane perchè loro per primi sono squilibrati. Gli animali vengono affamati, torturati, picchiati sin dalla più giovane età, vengono resi feroci, vere e proprie macchine da guerra, purtroppo di difficile recupero. Ma Madre Natura è più forte e, se riesce a metterci lo zampino, fa emergere il vero scopo per il quale ogni creatura è nata: portare avanti la propria specie, accoppiarsi per generare altra vita, come si vede in questo video.

granchio attaccato ai maroniE’ meglio che mi astenga dal commentare il comportamento degli incivili che, a bordo “ring” assistono alla sofferenza dei cani, sottoposti a violenze e maltrattamenti etologici. Ancora più inqualificabile è il comportamento minaccioso e istigatore di chi prima li ha addestrati e poi per depravazione e gratificazione del proprio portafoglio, li incita al violento confronto.  Vogliate perdonarmi … quel bastone, per conto mio, troverebbe un altro utilizzo. A questi esseri inqualificabili un caloroso augurio….

 

Cesar Millan e le violenze sui cani


logo CSENAncora una volta si parla di Cesar Millan e, ovviamente, non bene! La maggior istituzione in Italia che ha lo scopo di regolare e sorvegliare sotto il profilo etico e deontologico l’operato degli educatori, istruttori cinofili e tecnici, al fine di tutelare il benessere psico-fisico del cane, accoglie nel suo sito una delle tante segnalazioni. Naturalmente il filmato  proposto, che era stato pubblicato su You Tube, è stato oscurato dal National Geographic con la scusante di violazione del copyright. Chissà se avrebbe fatto la stessa fine se i suoi contenuti avessero ripreso Millan nella veste del “bravo educatore”, schivo da brutalità e violenze? Per forza è molto amato: tutto ciò che rivela la sua vera natura, viene tolto prontamente dai vari canali di diffusione. Ma la traccia di quello che si vuole insabbiare rimane ed è l’evidente prova che i metodi pubblicizzati sono “pilotati” per dare un’impressione positiva.

Non mi risulta che esista un video oscurato di Simone della Valle, il dog trainer di Missione Cuccioli. Non si trova perchè non c’è: non ha nulla da nascondere, come tutti gli educatori e istruttori che veramente hanno a cuore il benessere dei cani e dei loro proprietari.

link all’articolo e al filmato

Un avviso…. I commenti a questo post verranno pubblicati, siano essi negativi o positivi, ma non avranno da parte mia alcun riscontro. Come la penso è stato da me espresso più volte sia in altri articoli, sia con le risposte ai vari commenti. Ancora una cosa… la forma, il tenore delle vostre risposte è l’espressione della vostra personalità.

 

Educazione e addestramento: due settori a confronto.


L'educazione insegna anche a condividere momenti di relax

L'educazione insegna anche a condividere momenti di relax

Per alcuni non c’è differenza, altri parlano di addestramento. Il termine educazione nel mondo cinofilo è ancora in fase di elaborazione. Ma quali sono le differenze tra loro?

- L’educazione è quella parte che si occupa di insegnare al cane a convivere e accettare con tranquillità regole che non gli appartengono. Qui va fatto un inciso: prima di procedere a dettare queste regole di vita il proprietario deve preoccuparsi di accreditarsi agli occhi del suo cane, imparare a destare il suo interesse, essere il suo riferimento. La famiglia umana è per il cane il branco di appartenenza  e i  suoi componenti devono essere per lui un esempio. Questo è il primo passo verso l’educazione. Anche per noi è valido lo stesso principio: se non si ha stima e considerazione di chi ci insegna non ascoltiamo ciò che ha da dirci. Il cane è costretto a imparare le noste regole perchè vive con noi: non deve saltare addosso, non deve scavare, non deve mordere, non deve scappare, non deve appropriarsi del cibo lasciato incustodito… potrei andare avanti all’infinito.

- L’addestramento è invece un programma attraverso il quale il cane impara degli specifici esercizi performativi come il “seduto”, “terra”, “resta”, “porta”….

Nonostante la zooantropologia stia, fortunatamente, prendendo sempre più piede, esistono ancora addestratori vecchio stampo (spesso neanche tanto vecchio) che vendono per educazione l’addestramento rimaneggiato. A volte affrontano dei veri problemi comportamentali, che per altro non sanno riconoscere, con il classico “piede”, “avanti”, “indietro”, “strappo con il guinzaglio” e via dicendo.

Per educare il nostro cane bisogna, in un primo momento, dimenticarci delle performance. Per essere più chiara traccio un parallelo comportamentale con noi esseri umani: quando educhiamo un bimbo facciamo in modo di insegnargli prima  delle regole sociali che gli consentano di vivere bene nel contesto civile, iniziando dalle più elementari: “pulisciti la bocca”, “non si parla con la bocca piena”, “ringrazia”, “saluta”… Non gli insegnamo subito a sciare, suonare il piano, dipingere, ballare, giocare a tennis, nuotare. Se così fosse avremmo dei meravigliosi agonisti che però male si relazionerebbero con il loro prossimo, maleducati, cafoni, ignoranti.

Se pensiamo che educare il cane significhi solo fargli eseguire i comandi, rischiamo di avere dei soggetti bravissimi in prove di abilità ma frustrati e non equilibrati. Lavorando solo sull’obbedienza li assoggettiamo a noi ma trascuriamo i loro bisogni etologici.

Avete mai provato ad assistere a delle gare? Sono molti i cani che ansimano, hanno lo sguardo vitreo e sbarrato, sono litigiosi con i loro simili. Bravi atleti ma squilibrati nella vita di tutti i giorni.

In sintesi:
- prima si costruisce un buon rapporto, poi si impartisce l’educazione e infine si inserisce l’addestramento. Per il resto della nostra vita insieme ci  divertiremo a miscelare ed equilibrare questi tre fattori. Più difficile a dirsi che a farsi, anche perchè i nostri cani non aspettano altro che collaborare con noi e sanno essere dei compagni  pazienti e magici.

Volendo intraprendere questa strada è importante  scegliere e affidarsi a un professionista che tenga in considerazione tutto questo e che lavori utilizzando il metodo cognitivo-zooantropologico, mirato a valorizzare la relazione tra uomo e animale – in questo caso la relazione tra voi e il vostro cane.

 

Uomo, animale abietto. Sopprime 100 cani da slitta perchè ormai inutili.


la vergogna di essere uomini

la vergogna di essere uomini

Corriere della sera 2.2.2011

 

Per Natale non regalate animali!


E’ una decisione importante e deve essere presa con grande senso di responsabilità. Un cucciolo richiede grande impegno sia per le cure fisiche che per l’educazione.   Prendetevi un po’ di tempo per pensarci. Magari passate le feste sarà passato anche il il vostro entusiasmo. Se invece la decisione è stata ben ponderata e si sono vagliati i pro e contro, per la scelta rivolgetevi agli allevamenti e non comprate cuccioli da negozi, fiere e quant’altro. Potete visitare i canili dove ci sarà sicuramente un musetto ad aspettarvi ma affidatevi agli operatori che, una volta capito il vostro tenore di vita, potranno consigliarvi il compagno giusto.

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Corriere della sera: 6.12.2010 – Non regalate cuccioli per Natale

non incrementiamo il commercio illegale di cuccioli

cosa possiamo fare per contrastare il traffico illegale di cuccioli

Guardate questo video: mettetevi al riparo da dispiaceri e aiutateci a contrastare il traffico illegale.

 

Pelliccia di cani e gatti


cuccioli da indossarePrimi freddi, nuovi acquisti di cappotti e soprabiti pesanti. Come evitare di acquistare bordi di pellicciotto dei nostri amati animali domestici? Ecco come riconoscerli: nomi, etichette e norme generali.

L’utilizzo di qualunque pelliccia è deprecabile, ma in Italia è addirittura illegale commercializzare capi d’abbigliamento con pelli e pellicce di cani o gatti. Eppure, può capitare di trovarne. Ogni inverno i giornali se ne occupano. Tutte le denunce presentate finora sono state archiviate. Se la legge non ci presta attenzione, facciamola noi.

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I cani: attrezzi del mestiere dei caccatori.


impallinatoPer i cacciatori la vita degli animali non vale nulla, compresa quella dei loro cani che utilizzano esclusivamente  oome attrezzi del mestiere: se non funzionano bene o si rompono se ne disfano (in modo incivile e discutibile).   Quanto segue non è un caso isolato ed è un’ ulteriore prova di come sfogano le loro frustrazioni su esseri indifesi.

(Fonte Geapress) IL CANE NON OBBEDISCE E IL CACCIATORE GLI SPARA
I Carabinieri lo denunciano per uccisione e maltrattamento di animale.

E’ successo in località Tezze, nel Comune di Vazzola (TV). Durante una battuta di caccia un cacciatore di 70 anni spazientito dalla disobbedienza del proprio cane, non tornava subito al suo richiamo, ha pensato bene di punirlo…sparandogli, lì su due piedi. Nessuno avrebbe saputo dell’incredibile fine del povero segugio se alcuni pallini non fossero arrivati a pochi centimetri da un agricoltore 35enne intento nel suo lavoro nei campi.
L’uomo accortosi di quanto successo ha chiamato immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Conegliano.
I militari subito accorsi sul luogo, rilevato quanto successo, hanno sequestrato il fucile al cacciatore, denunciandolo per maltrattamento e uccisione di animale.
Ma la storia non finisce qui. Infatti, il cacciatore inviperito per l’arrivo dei Carabinieri ha cominciato ad apostrofare pesantemente l’agricoltore reo di avere avvisato le Forze dell’Ordine. Ne è scaturito un diverbio tale che il cacciatore si è beccato anche una denuncia per ingiurie.
I Carabinieri, infine, hanno svolto la perquisizione domiciliare dove hanno rinvenuto ben 14 fucili ed una pistola. Tutte le armi regolarmente detenute sono state poste sotto sequestro.
I Carabinieri di Conegliano hanno assicurato di aver preso tutti i provvedimenti amministrativi per evitare che il soggetto reiteri i reati commessi. Ora la parola passa all’Autorità Giudiziaria.
La speranza è che gli venga tolta la possibilità di tornare a cacciare. Intanto, resta l’amaro di una vicenda dove, ancora una volta, viene dimostrato come la vita di un animale, davvero non vale nulla. Attendiamo allora che la legge umana dia giustizia al povero segugio, ucciso forse perché troppo vivace.

 

Animali da compagnia: il Senato approva il DDL per la loro protezione..


Ogni tanto delle buone notizie….

Roma, 15-09-2010

L’aula del Senato ha dato via libera al ddl governativo che ratifica la Convenzione europea di Strasburgo per la protezione degli animali. Il ddl torna all’esame della Camera, dopo la modifica della parte relativa alla pena per chi sottopone un animale a mutilazioni fisiche. Si tratta di norme che colpiscono in particolare il traffico illecito di cuccioli dai Paesi dell’est.

Il traffico diventerà reato
Il Senato, nel dettaglio, ha approvato il “Disegno di Legge del Governo di ratifica ed esecuzione della Convezione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonche’ norme di adeguamento dell’ordinamento interno” che introduce lo specifico reato per arrestare la tratta dei cuccioli importati clandestinamente ogni anno, a migliaia, dai Paesi dell’Est. Il provvedimento, inoltre, inasprisce le pene relative al maltrattamento degli animali e le previsioni d’intervento nel Codice penale. Ora la Camera potra’ trasformare il testo in Legge in tre settimane, in tempo per fermare il commercio fuorilegge prenatalizio.

Un passo importante
“E’ un passo avanti importante in una battaglia di civilta”‘. Con queste parole il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato l’approvazione all’unanimita’ in seconda lettura del disegno di legge di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione degli animali da compagnia.

Atto di civiltà
Per il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, l’approvazione da parte del Senato del Ddl di ratifica della Convenzione europea sulla protezione degli animali da compagnia “e’ fondamentale” perche’ il testo “rappresenta un passo in avanti di civilta’”.

Soddisfatte le associazioni
“Si tratta di uno strumento decisivo per stroncare un mercato illegale che ha per vittime inermi animali da compagnia in tenera eta’, con un giro d’affari stimato di 300 milioni di euro l’anno, ancora non adeguatamente punito a causa delle carenze normative” commenta Gianluca Felicetti, presidente della LAV.

(Fonte: Rainews24)