Articoli con tag ‘denuncia’

Sì, i cani possono entrare nei ristoranti e nei bar!!!


dscf6496_640x426Sì’, possono entrare. Finalmente la luce!!! Il Comune mi aveva scaricata alla Polizia Commerciale che a sua volta mi aveva scaricata all’ASL e nonostante il peregrinare, non ero venuta a capo di niente. A questo punto ho chiesto direttamente all’Onorevole Francesca Martini se poteva darmi informazioni, sintetiche e chiare sulla normativa. Molto cortesemente mi ha risposto ed ha incaricato la D.ssa Gaetana Ferri – Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario – che altrettanto gentilmente mi ha inviato una e-mail di cui pubblico il contenuto:

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Striscia a Varese


Edoardo Stoppa a VareseEra nell’aria. Da troppo tempo si assisteva impotenti alle torture fisiche e psicologiche infltte a quelle povere bestie. Ora Striscia la Notizia arriva allo Zoo di Varese di Via Macchi, negozio da sempre additato, criticato e denunciato agli organi competenti più e più volte dai cittadini, per  la detenzione di animali esotici in condizioni disumane. Più e più volte ci sono stati interventi di svariate istituzioni: ASL, Polizia, NAS ma inspiegabilemnte lo Zoo è ancora lì e, quel che è peggio, non cambia mai nulla. Perchè?  IO NON POSSO PENSARE CHE L’ASL IMPONGA – E SOTTOLINEO IMPONGA – IL DIVIETO DI FAR ACCEDERE I CANI NEI RISTORANTI E NEI BAR  E NON FACCIA NULLA PER PORRE FINE A QUESTO EVIDENTE E PALESE SCHIFO. Ieri sera la tItolare di un ristorante mi ha descritto le ispezioni dei vigili sanitari. Per farla breve, a suo dire (veramente non solo il suo), fanno le pulci su tutto, trovano il pelo nell’uovo. E LA STESSA ASL PERMETTE CHE I TITOLARI DELL’ESERCIZIO LAGER DI VIA MACCHI CONTINUINO AD ESERCITARE CONTRAVVENENDO A NUMEROSE NORMATIVE?

Guardate il video

 

Combattimenti tra cani: basta con queste barbarie!


Il primo comunicato del 2010 del Ministero della Salute fa riferimento al combattimento tra cani.

ministero-della-salute

Comunicato n. 1                                                                       5 gennaio 2010

Ministero,  della Salute

UFFICIO STAMPA

Combattimenti tra cani a Caltanissetta.
Sottosegretario Martini: “Basta con queste barbarie”

In merito a notizie diffuse da organi di stampa secondo cui a Caltanissetta sedici persone sono state identificate e due giovani di 19 e 20 anni sono stati denunciati con l’accusa di aver organizzato combattimenti fra cani, il Sottosegretario con delega alla salute e al benessere animale on. Francesca Martini ha dichiarato:
“Basta con questa ferocia inaudita nei confronti dei cani, in particolare in Sicilia. Chiedo alla Magistratura di applicare la massima pena prevista nei confronti dei due giovani che sarebbero gli autori delle violenze. Auspico che ciò costituisca un monito per evitare, ovunque e per sempre, il ripetersi di simili barbari episodi.”

 

Pepper


pipirasSiamo tutti rimasti sconvolti dalla vicenda di Pepper (Pipiras), lo sventurato  cagnolino buttato da un ponte dal ventiduenne lituano  Svajunas Beniukas che si è fatto filmare da delinquenti come lui mentre metteva in atto l’atrocità.  Sono stata assalita da rabbia, incredulità,  amarezza, sfinimento, impotenza: firmare una petizione non è bastato a rinfrancarmi. Non ho voluto nemmeno pubblicare l’agghiacciante notizia sul blog: a che pro? Era già  stata largamente diffusa come pure il video allucinante.

Ieri mi è arrivata una mail da parte di  “chiliamacisegua” che pubblico  esattamente come ricevuta. Personalmente ritengo che la pena sia comunque esigua rispetto all’efferatezza del gesto ma meglio che niente… La speranza è che questi delitti rimangano sempre meno impuniti.

PEPPER…RISPOSTA DEL SEGRETARIO AMBASCIATA D’ITALIA IN LITUANIA
Renato Quartarone (renato.quartarone@esteri.it)
Inviato: giovedì 26 novembre 2009 9.16.32
A:
Gentili Signori,
abbiamo ricevuto le vostre e-mail di protesta ed indignazione per la gratuita crudeltà di cui è stato vittima il cane Pipiras. La vicenda è talmente incredibile da non meritare alcun ulteriore commento.
Per Vostra opportuna informazione, Vi trascrivo qui di seguito la notizia apparsa sui principali quotidiani lituani, di cui abbiamo provveduto ad effettuare un traduzione in lingua italiana.

Vilnius, 23 novembre 2009

“”L’assassino del cagnolino Pipiras mandato dietro le sbarre
S.B., il 22enne abitante di Seredzius, il quale da un ponte nella provincia di Kaunas ha buttato giù il cagnolino Pipiras è stato mandato dietro le sbarre. Il tribunale del distretto di Kaunas, lunedi scorso, ha condannato S.B. a otto mesi di reclusione; in più gli è stata aggiunta una condanna precedente non scontata – 10 giorni di reclusione. Il tribunale ha considerato il fatto che l’imputato si è pentito per il fatto compiuto, constatando altresì che il delitto è stato commesso in stato di ebrezza alcolica (il che, per la legge lituana, è una circostanza aggravante – NdR).Il Procuratore (il Pubblico Ministero, nell’ordinamento italiano- NdR) aveva chiesto per S.B.una condanna leggermente superiore a quella inflitta – 10 mesi e 10 giorni di reclusione – per “efferata crudeltà verso gli animali”. Il cagnolino, gravemente ferito, è inizialmente sopravvissuto per qualche giorno, ma domenica scorsa il suo cuore si è fermato.”"”

Paulius Garkauskas, Rafael Achmedov

Nella speranza che simili assurdi episodi non abbiano più a verificarsi – nè in Lituania, nè altrove – Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Renato Quartarone
Primo Segretario
Ambasciata d’Italia
Vytauto, 1 Vilnius – LT

 

In cella chi uccide cani e gatti, multe per le mutilazioni


Fonte: ultimenotizie.tv
giovedì, 26 novembre, 2009, 12:04

Meno male...ogni tanto qualche soddisfazione!!

Meno male...ogni tanto qualche soddisfazione!!

Deputati d’amore e d’accordo, ieri, per il primo sì al provvedimento di tutela dei cani e dei gatti di casa. Alla Comunità europea che chiede all’Italia di ratificare la convenzione per la protezione degli animali da compagnia, Montecitorio ha risposto quasi all’unanimità: 466 sì, un no e sei astenuti. Ora il disegno di legge passa al Senato per la discussione e la votazione. E se verrà approvato, chi uccide un animale da compagnia rischierà da tre a diciotto mesi di carcere anche se ha commesso l’atto senza crudeltà, aggravante che era invece necessaria – con le leggi vigenti – per rischiare la galera. Con la ratifica Ue, potrà essere condannato chiunque provochi, senza necessità, la morte di un animale. E sarà anche vietato compiere mutilazioni per estetica o per qualsiasi altra ragione che non sia terapeutica (e stabilita da un regolamento del ministero della Salute), per esempio tagliare la coda o le orecchie, come avviene nel caso di alcuni cani da caccia. Rischia la galera da tre a quindici mesi ed una multa da tre a 18mila euro anche chi verrà scoperto a maltrattare gli animali da compagnia. Con una aggravante per chi fa traffico illecito di cani da combattimento. Cioè chi porta in Italia cani senza certificazioni sanitarie e chip di identificazione allo scopo di farli combattere per il giro delle scommesse clandestine. Soprattutto se sono cuccioli di età inferiore alle dodici settimane. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, ieri, ha auspicato un’approvazione entro Natale. di Stefania Cigarini

 

Ancora traffico illegale di cuccioli


cuccioli

TRAFICO ILLECITO DI CANI DALL’EST: 12 a giudizio tra commercianti, allevatori e veterinari

04 novembre 2009

(ANSA) – BOLOGNA, 4 NOV – 12 a giudizio per un traffico di cuccioli di cane da paesi dell’est Europa, pagati poche decine di euro e rivenduti in Italia con falsi documenti.

Lo ha deciso il Gup di Bologna. Le accuse vanno dal maltrattamento di animali, alla frode in commercio, truffa, associazione per delinquere. I rinviati a giudizio sono un commerciante di animali di Casalecchio, sua moglie, due dipendenti, tre veterinari e alcuni allevatori. I cani venivano rivenduti in Italia con falsi documenti. I cuccioli venivano acquistati all’est per 65 euro e rivenduti a 1.000. (ANSA).

 

Denuncia per il mancato soccorso a un cane


maltrattamento animaliMolti siti e Blog (compreso il mio) mettono a disposizione dei lettori i recapiti ai quali rivolgersi nel caso si sia testimoni di maltrattamenti o mancato soccorso agli animali.

Ma qual’è la realtà con la quale si deve fare  conti? E’ la realtà dello “scaricabarile” e del “adesso non possiamo”.

Personalmente più volte mi sono rivolta alle istituzioni segnalate, chiedendone l’intervento per far cessare appunto dei maltrattamenti, nel caso specifico nei confronti di cani. Le risposte avute sono state di vario genere (o meglio, le scuse addotte sono state di vario genere). Alcuni esempi: 1) c’è molto ghiaccio per le strade e tutte unità sono impegnate; 2)non è compito nostro, deve rivolgersi a….; 3) deve fare un esposto scritto a noi ed al veterinario dell’ASL che giudicherà se intervenire (nel frattempo il cane può morire); 4) al recapito telefonico non risponde nessuno.

Insomma, a volte mi sono trovata in situazioni spiacevoli da gestire da sola. e, ovviamente, non ho mai risolto il problema a monte.

Fermo restando che ci sono delle priorità da rispettare, è possibile che tutti nel momento in cui vengono chiamati, siano totalmente occupati?

Forse dovremmo fare come la signora protagonista del seguente articolo., però dovremmo passare la vita barcamenandoci tra avvocati, aule di tribunale e quant’altro.

Mah!! Non lo so… è una vita difficile. E’ sicuramente importante essere a posto con la propria coscienza anche se ciò non consente la soluzione del problema che vorremmo risolvere e, soprattutto, non aiuta gli animali. E questo lascia veramente tanto amaro in bocca.


Denuncia per il mancato soccorso a un cane

Fonte: IL CENTRO 28 OTTOBRE 2009

LANCIANO (CH). Un esposto in Procura per un cane rimasto ferito in strada. Il mancato intervento da parte dei vigli urbani, del 113 e del servizio veterinario della Asl per recuperare, nei giorni scorsi, un cucciolo di pastore tedesco ferito in via Per Fossacesia, ha portato la signora Katia De Ritis , di Lanciano, a rivolgersi ai magistrati. «Ci sono gli estremi per l’omissione di atti di ufficio per 113 e vigili urbani perché, dopo la segnalazione di pericolo, non sono intervenuti né per dirigere il traffico né per salvare la bestiola», afferma la De Ritis, «e, al servizio veterinario della Asl, per l’omissione di soccorso dell’animale salvato dagli automobilisti. Una vicenda indecente».  «Non sono arrivate richieste di intervento», replica Nicola Travaglini , del servizio veterinario Asl. «Se il cane è ferito, l’intervento è immediato, altrimenti prima bisogna attendere che il sindaco emetta l’ordinanza di accalappiamento».



 

Attenzione: truffa on line


Vendono cani africani: 500 raggirati tra Milano e Roma

cuccioli africaniOffrono cani provenienti da canili e rifugi africani, in particolare dal Camerun che per arrivare in Italia verrebbero trasportati in aereo in Spagna dove sarebbero controllati sotto il profilo veterinario e poi portati sempre via aereo in Italia, il tutto per solo 150 euro. Questo più o meno il testo dell’appello-truffa che sta girando su diversi siti web italiani ed internazionali, e secondo i primi dati raccolti dal telefono amico dell’AIDAA sarebbero oltre 500 le persone truffate che hanno sborsato ingenti somme per adottare un cane che non vedranno mai in quanto non esiste.

Il sistema è quello degli annunci civetta pubblicati su siti specializzati ma anche inviati direttamente agli indirizzi di posta elettronica di privati cittadini amanti degli animali, nel caso specifico si chiede di :”Salvare un cane che sta per essere ucciso in un canile che si trova in Camerun (o in altro stato africano) e che può essere adottato da una famiglia italiana alla modica spesa di 150 euro da anticipare per le spese di trasporto aereo e della visita veterinaria in Spagna”. A cascarci sarebbero state diverse persone, che dopo aver sborsato la somma di 150 euro attraverso un bonifico o nel peggiore dei casi dando il proprio numero di carta di credito (dalla quale si sono visti poi decurtare altre migliaia di euro) ad un conto intestato ad un cittadino dal nome francese titolare di una fantomatica agenzia di viaggi con sede legale in Camerun ed aver aspettato invano l’arrivo del cagnetto salvato da morte sicura, dopo alcuni giorni vengono ricontattati sempre via mail con la richiesta di inviare altri 400 euro, in quanto il cane sarebbe malato e deve essere sottoposto a cure in fantomatiche cliniche veterinarie (tutte inesistenti) spagnole o francesi.

A questo punto i più si sono resi conto che trattavasi di una vera e propria truffa via web e si sono rivolti al telefono amico di AIDAA che dopo aver vagliato diverse centinaia di segnalazioni nei prossimi giorni inoltrerà una formale denuncia contro ignoti per truffa, ed allo stesso tempo ha invitato le circa 500 persone truffate a rivolgersi ai carabinieri o alla polizia postale per denunciare la truffa. “Dei circa 500 che si sono rivolti a noi la maggior parte abita nelle provincie di Milano, Bologna, Parma,Napoli e Roma- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- molti si sono visti chiedere complessivamente quasi 600 euro ed alcune decine ci sono purtroppo cascati versando la somma, senza peraltro vedere nemmeno l’ombra del cane. Ci permettiamo di dire a tutti coloro che vogliono un cane di andare a cercarlo nei nostri canili dove sono almeno 150.000 i cani in cerca di una famiglia, e se proprio si vuole adottare un cane proveniente dall’estero lo si faccia attraverso le associazioni animaliste note e conosciute e non ci si affidi ad annunci più o meno fantomatici che appaiono sul web specialmente se questi chiedono soldi in anticipo in quanto molto spesso anzi nella quasi totalità si tratta di truffe.

Un appello- continua Croce- lo rivolgiamo anche ai gestori di siti web di annunci a pagamento in quanto verifichino che dietro questi annunci civetta non si nascondano truffe, ed infine – copnclude il presidente di AIDAA-presenteremo anche un esposto nel quale chiederemo di verificare come sia possibile che circolino liberamente elenchi di indirizzi di posta elettronica amanti degli animali e che potrebbero essere stati rubati o ceduti da qualche personaggio di poco conto che ha accesso ad elenchi di animalisti che girano in rete e che vengono venduti a vere e proprie organizzazioni dedita alla truffa online”. Secondo i dati fin qui raccolti da AIDAA la banda di truffatori online ha raccolto complessivamente soldi per oltre 110.000 euro ai danni di circa 500 persone che sono cascate nella truffa.

Per info 392 6552051 – 347 8883546

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
www.aidaa.net
direttivo.aidaa@libero.it – presidenza.aidaa@libero.it
telefoni 3478883546-3926552051

Fonte: QZlife

 

Sott. Martini: «Traffico cuccioli finalmente sarà reato»


lav traffico cuccioli«Ringrazio l’amico e collega Franco Frattini per l’impegno profuso per l’approvazione di questo provvedimento»

ROMA - «Grande soddisfazione» del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, per l’approvazione da parte del CdM delle nuove norme a tutela degli animali «frutto dell’intenso lavoro di collaborazione tra questo Ministero e il Ministero degli Affari Esteri .

Con questo atto normativo, oltre a ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa di Strasburgo emanata nel lontano 1987 – ricorda Martini – sono state introdotte importanti modifiche al Codice Penale. In particolare il taglio della coda, delle orecchie, e altre mutilazioni non motivate da esigenze terapeutiche, sono diventati reati penali attraverso la modifica dell’art. 544ter del Codice Penale.

Inoltre è stato introdotto il reato di traffico illecito di cani e gatti con un inasprimento delle pene in caso di cuccioli di età inferiori a tre mesi. Infine, sono previste sanzioni anche per chiunque introduce nel territorio nazionale cani e gatti non identificati e sprovvisti di certificazione sanitaria così come previsto dalla normativa vigente.

ENPA: ORA STRUMENTO CONTRO ECO-CRIMINI - «Salutiamo con grande approvazione l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di traffico illegale di animali da compagnia». Lo afferma Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) in merito al via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla ratifica della Convenzione di Strasburgo, che introduce norme particolarmente severe a protezione degli animali d’affezione.

«Non appena il Parlamento ratificherà la Convenzione – sottolinea Rocchi – chiunque sia responsabile di tale reato potrà essere condannato fino a 15 mesi di reclusione, con pena aumentata di un terzo se gli animali hanno meno di otto settimane di vita».

«Il provvedimento preannunciato dal ministro Frattini – aggiunge Rocchi – largamente condiviso dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nonché dal Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, sarà un importantissimo strumento per reprimere il commercio criminale di animali, molti dei quali muoiono tra atroci sofferenze durante il loro trasferimento in Italia».

«Il mio più vivo auspicio – conclude Rocchi – è che il Parlamento possa approvare quanto prima la legge di ratifica e che, come anticipato dal Ministro degli Esteri, le nuove norme entrino in vigore prima delle feste natalizie».
Fonte: Il diario del web venerdì 2 ottobre 2009

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I cani italiani, combattenti nella ex Jugoslavia


cani combattentiGianni era un incrocio fra uno yorkshire e qualcos’altro di altrettanto piccolo e strapazzato. Non viveva bene, nel canile di Reggio Calabria. Ma almeno viveva. Una notte lo hanno preso e lo hanno fatto diventare uno “sparring partner”, come quei poveretti che vengono riempiti di sganassoni dai boxeur in allenamento. Gianni è durato poco: è morto in Bosnia, tra i denti di un pitt bull che si doveva esercitare per il Montana show, combattimento illegale tra cani della ex Jugoslavia. Fatto a polpette.

I nostri bastardini rapiti finiscono pure così: nelle arene italiane e straniere a vedersela con altri animali più grandi e grossi di loro. Per la gioia….

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