Il cane che si morde la coda


Un comportamento che spesso diverte ma che è, invece, un campanello dall’arme

Arriva un momento in cui tutti i cani, cuccioli o adulti, mettono in atto questo comportamento che, se manifestato raramente, non deve destare particolare preoccupazione. Nei cuccioli è solitamente associato alla “scoperta” di quella cosa che lo segue sempre e che è bello rincorrere e acchiappare. Ma il comportamento deve fermarsi qui e non essere ripetuto all’infinito. Non date attenzione al vostro cane in questa fase perchè potreste favorire il ripetersi e l’accentuazione del gesto. Piuttosto cercate di distrarlo senza però interagire con lui (fate rumore e poi casualmente dategli altro da fare).

Se il comportamento è frequente dovete domandarvi il perchè. Molti lo ritengono un atteggiamento divertente ma è invece sintomo di forte stress, mai da trascurare. Una volta escluse cause fisiche, come dolore, presenza di parassiti alla base della coda o allergie di varia natura, bisogna sempre domandarsi che cosa potrebbe averlo innescato:
- solitudine, mancanza di contatto sociale con uomini o altri cani
- noia, inattività
- sovraeccitazione
- ricerca di attenzione
- frustrazione per inibizione di molti comportamenti (non saltare, non scavare, non abbaiare, non tirare, non annusare, non rosicchiare, punizioni, ecc. ecc.)

Mi è capitato sovente di vederlo manifestare quando l’animale non capisce cosa gli viene chiesto di fare, si irrita e ha bisogno di allentare la tensione, in particolare quando il soggetto è già stressato per vari motivi.. La comunicazione dell’uomo  non è chiara, è “pasticciata”, insicura. Succede spesso ed è naturale che sia così, quando il proprietario sta imparando il modo corretto di porsi con il suo cane.

Se fate caso ai primi fotogrammi del video, il cane cerca prima di mordere un oggetto, dopo si dedica alla sua coda e, per non farsi mancare nulla, si morde anche la coscia. Ha assolutamente bisogno di fare qualche cosa. Non viene interrotto e non gli vengono proposte alternative; alla fine del video si vede che anche il respiro è diventato più affannoso: sta veramente male!

E’ indispensabile individuare la causa per trovare il modo di risolvere il problema Rivolgetevi a un educatore che si occupa di relazione e comportamento (metodo cognitivo-zooantropologico). Osservate bene il vostro cane per poter descrivere con esattezza quante volte, come e quanto dura la “caccia alla coda”.
Questo, insieme alla storia del cane, consentirà di effettuare una diagnosi corretta e di trovare la soluzione adeguata per  far tornare il cane ad una situazione di serenità e tranquillità, con la sua “coda al vento”!

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